Del resto, sappiamo che anche uno dei più capaci contributori -e moderatori- di questo Forum, sta trovando divertente fotografare con la Zorki-4/Jupiter-8...
E poi sappiamo benissimo che chi vuole praticare al meglio il proprio hobby, cercherà sempre di utilizzare una buona pellicola, trattata poi nel modo migliore, dall'esposizione allo sviluppo ed infine alla stampa.
Però se è ben vero che mettere in produzione una nuova fotocamera di pregio richiederebbe degli investimenti enormi, per un target assai limitato, dall'altra parte penso che una fotocamera basica, ma ben costruita e dotata di un buon obbiettivo (il solito, vecchio schema Tessar e non si sbaglia mai), potrebbe avere un buon successo.
produzione nuove macchine analogiche
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Re: produzione nuove macchine analogiche
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Re: produzione nuove macchine analogiche
Non capisco perché si dovrebbero spendere diverse centinaia di euro per una fotocamera nuova, basilare e pure italiana (cosa impossibile visti i balzelli e gli adempimenti che lo stato impone alle aziende), quando con poco più ti compri una ammiraglia del passato, la fai revisionare e ti godi una qualità che gli ingegneri odierni non saprebbero nemmeno come girarsi per riprodurla; per avere lo spettro di conoscenza di un ingegnere di 50 anni fa devi mettere insieme i cocci attuali delle lauree brevi e stronzate similari, dove gli insegnano pochissime cose e pure male, e la maggior parte non è ingegneria, è burocrazia. E se non hanno un computer attaccato alla faccia non vanno da nessuna parte.
Mi sembra tanto una discussione da bar il lunedì dopo un derby.
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Re: produzione nuove macchine analogiche
qui abbiamo un esempio di imprenditore italiano @SilvioP che si è imbarcato in una difficile operazione per la produzione di pellicole (italiane); potremmo chiedere un parere a lui.
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Re: produzione nuove macchine analogiche
-Sandro- ha scritto: ↑07/11/2023, 15:44Non capisco perché si dovrebbero spendere diverse centinaia di euro per una fotocamera nuova, basilare e pure italiana (cosa impossibile visti i balzelli e gli adempimenti che lo stato impone alle aziende), quando con poco più ti compri una ammiraglia del passato, la fai revisionare e ti godi una qualità che gli ingegneri odierni non saprebbero nemmeno come girarsi per riprodurla; per avere lo spettro di conoscenza di un ingegnere di 50 anni fa devi mettere insieme i cocci attuali delle lauree brevi e stronzate similari, dove gli insegnano pochissime cose e pure male, e la maggior parte non è ingegneria, è burocrazia. E se non hanno un computer attaccato alla faccia non vanno da nessuna parte.
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Re: produzione nuove macchine analogiche
Non sarei così drastico, Sandro, così come non mi sembra che il panorama dei nostri ingegneri sia la triste desolazione che prospetti.
Ecco: eviterei di generalizzare, dai. L'idea non è mica la realizzazione in reverse engineering della mirabile Janua!
Aggiungerei che oggi è pure lunedì; sempre così, e non da ieri (L. Folgore, cit.).
Enzo
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Re: produzione nuove macchine analogiche
La polaroid I2 è stata fatta da zero, le reflex digitali FF hanno buona parte dei componenti riconvertibili per l'analogico, quello che manca non è il konw-how o la volontà, manca un bacino di utenza che possa tenere a galla il mercato.
Re: produzione nuove macchine analogiche
la realtà è questa. Credo sia esattamente così come dice Chromemax. Ci sono troppe buone fotocamere analogiche usate in giro a prezzi bassi; accessibili a tutti. Per la pellicola è diverso; quella non la trovi usata. In quella nicchia credo si sia inserito intelligentemente Silvio Pignone e Film Ferrania.
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Concordo con Sandro e ricordo che nikon nel 2000 ha dovuto richiamare i vecchi ingegneri per ricostruire la s3 e la sp.
Comunque è pura follia pensare di produrre macchine analogiche al giorno d’oggi in grande scala, non solo per la complessità del progetto ma anche per il fatto che stiamo diventando sempre più poveri e la fotografia analogica per molti diventerà superflua.
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Re: produzione nuove macchine analogiche
Probabilmente avrai voluto semplificare, ma semplificando troppo, si cade nelle inesattezze, che creano errori che poi vengono ripetuti ed alla fine quegli errori divengono realtà assodate ed indiscutibili... trasformandosi queste si, in vuote chiacchiere da bar.pappa ha scritto: ↑07/11/2023, 19:19Concordo con Sandro e ricordo che nikon nel 2000 ha dovuto richiamare i vecchi ingegneri per ricostruire la s3 e la sp.
Comunque è pura follia pensare di produrre macchine analogiche al giorno d’oggi in grande scala, non solo per la complessità del progetto ma anche per il fatto che stiamo diventando sempre più poveri e la fotografia analogica per molti diventerà superflua.
Dunque, il progetto per la Nikon S3 2000 non fu iniziato nel 2000 come si evincerebbe dal tuo post, né nel 2000 le consociate Nikon che misero in cantiere il "progetto M200" dovettero richiamare i vecchi ingegneri, se si eccettua qualche vecchio impiegato del reparto tecnico e qualche vecchio dipendente, che contribuì ad istruire il giovane personale cui sarebbe stato demandato il montaggio delle fotocamere.
Pur possedendo tutti i progetti originali, Nikon non seppe operare come le maestranze Zeiss (Jena) che tra il 1946 ed il 47 rimisero in piedi la produzione della Contax-II/III da zero, mancando progetti, blueprints, macchinari e, soprattutto chi quella macchina la creò, ovvero Hubert Nerwin (trasportato ad Ovest, assieme al boss di Zeiss Ikon, H. Küppenbender).
Per sapere come andò realmente la genesi della S3-2000 non è difficile, perché Nikon pubblicò una bella pagina web sull'argomento, tuttora disponibile e facilissima da trovare: https://imaging.nikon.com/imaging/infor ... istory-s3/
E questo fia suggel ch'ogni uomo sganni
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Re: produzione nuove macchine analogiche
Beh, Enzo, guardati un po' attorno. Osserva come sono costruite la maggior parte delle cose che usiamo tutti i giorni. Guarda gli elettrodomestici, gli utensili elettrici, l'attrezzatura in generale, l'oggettistica, gli arredi. Io li smonto anche, ed è veramente avvilente. Cos'è che non dovrei generalizzare se è tutto uno schifo spaventoso? La qualità la trovi solo a livelli elevatissimi di prezzo, ed è una frazione di quella, molto più popolare, di mezzo secolo fa. Non parlo di secoli, ma solo di 50 anni.Elmar Lang ha scritto: ↑07/11/2023, 18:11Non sarei così drastico, Sandro, così come non mi sembra che il panorama dei nostri ingegneri sia la triste desolazione che prospetti.
Ecco: eviterei di generalizzare, dai. L'idea non è mica la realizzazione in reverse engineering della mirabile Janua!
Aggiungerei che oggi è pure lunedì; sempre così, e non da ieri (L. Folgore, cit.).
Enzo
Quanto alla Janua, non ti credere, il suo fascino deriva solo dall'estrema rarità, e dal fatto che è stata costruita nei capannoni dove costruivano macchinari industriali e/o militari. E si vede, perché il progetto è immaturo, ha delle caratteristiche costruttive che rendono il cambio delle tendine una vera apocalisse in termini di ore e di impegno (e lo dico a ragione veduta, perché l'ho fatto).
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