Progressi fotografici
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Re: Progressi fotografici
Sì infatti dipende dagli usi, ma anche dalla convenienza economica.
Quanti professionisti di fotografia d'architettura o altri settori dove si scatta poco e con qualità molto alta possono, per esempio, comprarsi un'Alpa, corredarla di una serie sufficiente di ottiche e metterci un dorso da 80/100 mp? Ne conosco uno solo. Molti altri si tengono il banco e la pellicola.
Viceversa vale chi può cavarsela relativamente a buon mercato (per gli standard pro) con una 35 digitale e magari lavora in condizioni dove occorre scattare molto. Ci sono poi altri settori dove la convenienza economica non propende nettamente in una certa direzione.
Comunque escono continuamente articoli in proposito di nuove ri-conversioni all'analogico di molti professionisti. Anche nel mio piccolo e da professionisti di settori insospettabili ricevo richieste di formazione specifica o di consulenza in materia analogica.
Quanti professionisti di fotografia d'architettura o altri settori dove si scatta poco e con qualità molto alta possono, per esempio, comprarsi un'Alpa, corredarla di una serie sufficiente di ottiche e metterci un dorso da 80/100 mp? Ne conosco uno solo. Molti altri si tengono il banco e la pellicola.
Viceversa vale chi può cavarsela relativamente a buon mercato (per gli standard pro) con una 35 digitale e magari lavora in condizioni dove occorre scattare molto. Ci sono poi altri settori dove la convenienza economica non propende nettamente in una certa direzione.
Comunque escono continuamente articoli in proposito di nuove ri-conversioni all'analogico di molti professionisti. Anche nel mio piccolo e da professionisti di settori insospettabili ricevo richieste di formazione specifica o di consulenza in materia analogica.


Re: Progressi fotografici
Insomma, si sono rotti le balle di correre dietro alla strega nocciola ed ai suoi stupidi, continui, insulsi, inutili, fastidiosissimi "aggiornamenti".Silverprint ha scritto:
Comunque escono continuamente articoli in proposito di nuove ri-conversioni all'analogico di molti professionisti. Anche nel mio piccolo e da professionisti di settori insospettabili ricevo richieste di formazione specifica o di consulenza in materia analogica.
- ghiro1985
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Re: Progressi fotografici
A mio avviso non c'è stato un progresso fotografico analogico così spinto come per il digitale per il semplice motivo che non ce n'era bisgono. Quello che c'era e che era stato studiato e sviluppato era più che sufficiente e funzionava benissimo.
Ora, nell'era del consumismo, bisogna inventare qualsiasi trucchetto per vendere apparecchi/elettrodomestici/auto/etc. a cadenze regolari, quindi, si fanno oggetti con durata di vita limitata (ad esempio elettrodomestici, automobili, etc..), oppure si gioca sull'obsolescenza tecnologica (smartphone, PC, etc..) oppure si aggiungono le più grosse biiiiiiiiiiiip facendole passare per necessarie (nel caso fotografico: aumento a palla degli ISO, 700 punti di messa a fuoco [...per poi scattare in automatico], inserimento GPS, WI-FI, etc..).
In ogni caso, faccio mea culpa: non appena uscirà una macchina fotografica che farà anche il caffè, un pensierino ce lo farò!!
Ora, nell'era del consumismo, bisogna inventare qualsiasi trucchetto per vendere apparecchi/elettrodomestici/auto/etc. a cadenze regolari, quindi, si fanno oggetti con durata di vita limitata (ad esempio elettrodomestici, automobili, etc..), oppure si gioca sull'obsolescenza tecnologica (smartphone, PC, etc..) oppure si aggiungono le più grosse biiiiiiiiiiiip facendole passare per necessarie (nel caso fotografico: aumento a palla degli ISO, 700 punti di messa a fuoco [...per poi scattare in automatico], inserimento GPS, WI-FI, etc..).
In ogni caso, faccio mea culpa: non appena uscirà una macchina fotografica che farà anche il caffè, un pensierino ce lo farò!!
Re: Progressi fotografici
Ahimè oramai è stata scritta una equazione, valida non solo nel campo della fotografia ma in ogni campo della vita di tutti i giorni
PROGRESSO=DIGITALE
Anzi addirittura esiste quest'altra equazione, che a chi ne sa qualcosa fa inorridire
TECNOLOGIA=DIGITALE
PROGRESSO=DIGITALE
Anzi addirittura esiste quest'altra equazione, che a chi ne sa qualcosa fa inorridire
TECNOLOGIA=DIGITALE
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
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Re: Progressi fotografici
Beh, anche in epoca "analogica" c'era la corsa (soprattutto in ambito amatoriale) all'ultima novità: se la casa X metteva sul mercato una reflex che avesse chessò il 4000esimo di sec., mentre il modello uscito 6 mesi prima arrivava "solo" al 2000esimo, ecco che sulle riviste di settore arrivavano le lettere accorate di persone che a quanto pare, senza tempi ultraveloci non potevano vivere; lo stesso dicasi per le ottiche...
Come diceva Padre Jorge ne Il Nome della Rosa, "la storia è una continua ricapitolazione".
P.S.: per Andrea: ma le "nuove" Alpa, le compra qualcuno? Io son rimasto alle "vecchie" 35mm. di Ballaigues, che avevano comunque degli appassionati estimatori, in ambito diciamo così... danaroso.
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P.S.: per Andrea: ma le "nuove" Alpa, le compra qualcuno? Io son rimasto alle "vecchie" 35mm. di Ballaigues, che avevano comunque degli appassionati estimatori, in ambito diciamo così... danaroso.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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Re: Progressi fotografici
L'alzata di scudi era prevedibile, ma in effetti a chi non piacerebbe una pellicola ISO 3200 con la grana di una 400?
Andrea - le mie foto analogiche sul digitalissimo Flickr
A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura.
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Re: Progressi fotografici
Sono apparecchi di assoluta eccellenza. Di struttura totalmente modulare. Un professionista di alto livello, che lavori in fotografia di architettura, paesaggio, etc sicuramente un pensierino ce lo fa.Elmar Lang ha scritto:P.S.: per Andrea: ma le "nuove" Alpa, le compra qualcuno? Io son rimasto alle "vecchie" 35mm. di Ballaigues, che avevano comunque degli appassionati estimatori, in ambito diciamo così... danaroso.
Comunque la fabbrica sta li, e pare lavori. I prezzi sono alti, ma comprensibili per il livello della realizzazione.
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Re: Progressi fotografici
Salve Andrea,
ti ringrazio per la precisazione: effettivamente, si tratta di apparecchiature davvero sofisticate e realizzate con una cura da quel che vedo, quasi impareggiabile.
Sul loro sito, vedo anche citati alcuni bravi fotografi, utenti dei loro apparecchi.
Vedo però che della "storica" Alpa, sopravvive (ed è già almeno una buona cosa) solo il nome, in quanto la Casa non è più nel Cantone di Vaud quale ramo della defunta Pignons SA, ma in quello di Zurigo, ora proprietà di Capaul & Weber. E già l'acquisto del marchio dopo la liquidazione dell'antica azienda della Romandia, ha richiesto parecchio tempo.
Vedo anche che l'attuale azienda sta festeggiando i 20 anni di attività: anche questa cosa, rallegra non poco.
Ricordo, che anche alcuni raffinati notabili del Golfo Persico, amavano usare le reflex Alpa (forse perché all'epoca, costavano un occhio della testa...).
A presto,
E.L.
ti ringrazio per la precisazione: effettivamente, si tratta di apparecchiature davvero sofisticate e realizzate con una cura da quel che vedo, quasi impareggiabile.
Sul loro sito, vedo anche citati alcuni bravi fotografi, utenti dei loro apparecchi.
Vedo però che della "storica" Alpa, sopravvive (ed è già almeno una buona cosa) solo il nome, in quanto la Casa non è più nel Cantone di Vaud quale ramo della defunta Pignons SA, ma in quello di Zurigo, ora proprietà di Capaul & Weber. E già l'acquisto del marchio dopo la liquidazione dell'antica azienda della Romandia, ha richiesto parecchio tempo.
Vedo anche che l'attuale azienda sta festeggiando i 20 anni di attività: anche questa cosa, rallegra non poco.
Ricordo, che anche alcuni raffinati notabili del Golfo Persico, amavano usare le reflex Alpa (forse perché all'epoca, costavano un occhio della testa...).
A presto,
E.L.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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Re: Progressi fotografici
Infatti, più che di progresso si dovrebbe parlare di bisogni più o meno soddisfatti.
Il digitale è stato una vera e propria manna dal cielo per tutti quei fotografi che scattano molto e/o che hanno bisogno immediatamente della foto, a cominciare dai fotogiornalisti e fotografi sportivi, passando per la fotografia industriale. Poi ci sono tutti quelli che hanno esigenze particolari. Non dover combattere con i filtri per bilanciare i colori o dover scattare in condizioni di luce scarsa o mutevole sono altri bisogni che sono stati in un certo qual modo soddisfatti dall'avvento del digitale. Spesso si tratta di settori in cui il consumo dell'immagine è molto rapido e, soddisfatta una qualità minima, il consumo dell'immagine è molto rapido. Ho già citato i casi di due persone che conoscevo, il primo perito di una compagnia assicurativa e il secondo fotografava le macchine negli autosaloni per un giornale di annunci. Macinatori di rullini e sviluppi low cost che sono passati al digitale non appena è diventato economicamente abbordabile. Io stesso, se tornassi a fotografare il volley, apprezzerei gli alti ISO permessi dal digitale, dal momento che ai miei tempi con la Delta 3200 e le condizioni di luce di un palazzetto, con uno zoom luminoso f/2.8, ero limitato a 1/125 e qualche volta 1/250.
Molto probabilmente, come giustamente scrive Silverprint (inchino di rispetto), chi scatta foto di architettura in cui il numero di scatti è limitato e ciascuna foto è pensata, trova i suoi bisogni soddisfatti dall'attrezzatura esistente e non ha bisogno di investire cifre enormi senza un ritorno.
Diverso è il discorso del fotoamatore. Ormai la maggior parte delle persone scatta per condividere in rete o sui social, non ha bisogno di qualità e la foto vive lo spazio di qualche like. Mi chiedo se ci sia ancora qualcuno che compra una compatta o se ormai si accontentano tutti del tablet o del telefonino con annesso bastone per i selfie. Del resto se guardo alla fotografia analogica, nel corso degli anni accanto al 35 mm sono state proposte numerose soluzioni dirette al mercato amatoriale, l'ultima, l'APS, un flop colossale.
Poi è chiaro che in un mercato in cui se ti vendo una macchina fotografica (digitale) oggi, devo cercare di vendertene una domani perché non posso più venderti pellicole e sviluppi nel frattempo, l'industria deve fare tutto il possibile per convincere il consumatore che il prodotto che ha appena comprato è obsoleto e che ha dei bisogni insoddisfatti che solo il nuovo prodotto appena presentato può soddisfare. Per i produttori di macchine fotografiche questo era vero già ai tempi dell'analogico, oggi è diventata una esigenza imprescindibile, che ha scatenato tra l'altro la corsa ai megapixel ed agli ISO, per cui devi scattare con una macchina da 20 megapixel anche se l'obiettivo è quello base e la foto ti serve per caricarla su facebook...
Infatti mi fa molto piacere trovare qui dentro persone che hanno volutamente rinunciato a questa corsa del topo.
Il digitale è stato una vera e propria manna dal cielo per tutti quei fotografi che scattano molto e/o che hanno bisogno immediatamente della foto, a cominciare dai fotogiornalisti e fotografi sportivi, passando per la fotografia industriale. Poi ci sono tutti quelli che hanno esigenze particolari. Non dover combattere con i filtri per bilanciare i colori o dover scattare in condizioni di luce scarsa o mutevole sono altri bisogni che sono stati in un certo qual modo soddisfatti dall'avvento del digitale. Spesso si tratta di settori in cui il consumo dell'immagine è molto rapido e, soddisfatta una qualità minima, il consumo dell'immagine è molto rapido. Ho già citato i casi di due persone che conoscevo, il primo perito di una compagnia assicurativa e il secondo fotografava le macchine negli autosaloni per un giornale di annunci. Macinatori di rullini e sviluppi low cost che sono passati al digitale non appena è diventato economicamente abbordabile. Io stesso, se tornassi a fotografare il volley, apprezzerei gli alti ISO permessi dal digitale, dal momento che ai miei tempi con la Delta 3200 e le condizioni di luce di un palazzetto, con uno zoom luminoso f/2.8, ero limitato a 1/125 e qualche volta 1/250.
Molto probabilmente, come giustamente scrive Silverprint (inchino di rispetto), chi scatta foto di architettura in cui il numero di scatti è limitato e ciascuna foto è pensata, trova i suoi bisogni soddisfatti dall'attrezzatura esistente e non ha bisogno di investire cifre enormi senza un ritorno.
Diverso è il discorso del fotoamatore. Ormai la maggior parte delle persone scatta per condividere in rete o sui social, non ha bisogno di qualità e la foto vive lo spazio di qualche like. Mi chiedo se ci sia ancora qualcuno che compra una compatta o se ormai si accontentano tutti del tablet o del telefonino con annesso bastone per i selfie. Del resto se guardo alla fotografia analogica, nel corso degli anni accanto al 35 mm sono state proposte numerose soluzioni dirette al mercato amatoriale, l'ultima, l'APS, un flop colossale.
Poi è chiaro che in un mercato in cui se ti vendo una macchina fotografica (digitale) oggi, devo cercare di vendertene una domani perché non posso più venderti pellicole e sviluppi nel frattempo, l'industria deve fare tutto il possibile per convincere il consumatore che il prodotto che ha appena comprato è obsoleto e che ha dei bisogni insoddisfatti che solo il nuovo prodotto appena presentato può soddisfare. Per i produttori di macchine fotografiche questo era vero già ai tempi dell'analogico, oggi è diventata una esigenza imprescindibile, che ha scatenato tra l'altro la corsa ai megapixel ed agli ISO, per cui devi scattare con una macchina da 20 megapixel anche se l'obiettivo è quello base e la foto ti serve per caricarla su facebook...
Infatti mi fa molto piacere trovare qui dentro persone che hanno volutamente rinunciato a questa corsa del topo.

Re: Progressi fotografici
Faccio una simpatica parentesi un po' OT….
https://www.youtube.com/watch?v=4xAa_huweR0
https://www.youtube.com/watch?v=4xAa_huweR0

