Analogica.it

Salve a tutti ho fatto un rullo di prova con la Ferrania P30, avevo letto
che grazie ad un contenuto di argento molto alto restituisce una resa piuttosto
intensa e la cosa mi intrigava...,
All' atto pratico mi è sembrata una pellicola che tende ad avere un contrasto
piuttosto marcato e a chiudere molto le ombre, molti fotogrammi sono risultati
piuttosto sottoesposti tanto da lasciare sembrare più una 50 asa che un 80..
Alcuni in qui ho utilizzato un filtro rosso sono drammaticamente sottoesposti da essere
praticamente inutilizzabili, praticamente "bucati", ho compensato il filtro con due stop e mezzo
anzichè tre, cosa che faccio spesso con buoni risultati per intensificare l' effetto del filtro..
Pensavo di riprovarla esponendo a 50 e sviluppando di conseguenza per gestire meglio
anche il contrasto, che ne pensate?

zone-seven ha scritto: ↑

22/07/2021, 8:41

Come e con cosa hai sviluppato ?

A parte cio:
ferrania-p30-test-ancora-t16869.html?hilit=p30%20test

ferrania-p-30-new-test-t20485.html?hilit=p30

I test linkati da Enzo dicono tutto, ma i punti salienti (a mio avviso) sono due:
1) La sensibilità effettiva (almeno usando D76) è attorno ai 12-25 ISO. Questo spiega perché trovi contrasto alto e ombre chiuse.
2) La pellicola è quasi ortocromatica (esagero eh). Questo spiega perché il filtro rosso abbia causato una tale sottoesposizione.

Oltre quello che ti hanno già suggerito, invito alla riflessione.

C'è questa legenda per la quale più argento c'è meglio è per la resa dei toni, ma, pensateci, le sfumature vengono descritte meglio con una pellicola da 12 iso o una da 3200? Quale ha più argento? ;)

Questa baggianata, come altre, nasce dall'ignoranza di principi base. Negli anni '80 con la nascita delle T-grain che richiedevano (sottolineo richiedevano, al passato) una maggior attenzione in fase di sviluppo per il controllo del contrasto, unito all'affermarsi delle carte MG dal contrasto più elevato ai fotografi poco pensanti e ignoranti sono sparite le sfumature... e qui invece che aggiustare la loro tecnica per i nuovi mezzi hanno semplicemente cominciato a denigrarli trovando il colpevole nella riduzione del quantitativo di argento. Ovviamente ignorando che nelle carte MG ce ne è di più...

Insomma discorsi totalmente privi di senso, che ancora oggi fanno danno!

Silverprint ha scritto: ↑

22/07/2021, 10:24

C'è questa legenda per la quale più argento c'è meglio è per la resa dei toni, ma, pensateci, le sfumature vengono descritte meglio con una pellicola da 12 iso o una da 3200? Quale ha più argento? ;)

Ciao Andrea! Io non riesco a darmi risposte, un po' perché non posso ragionare su una chimica che non conosco, un po' perché sono ignorante. Però sono sicuro di aver letto da qualche parte che la quantità d'argento non è direttamente correlata con la sensibilità. C'è effettivamente una risposta alla tua domanda con faccina, che mi spiazza assai?

Ciao!
A.

Non è direttamente collegata alla sensibilità perché esistono varie tecniche di stesura e anche di sensibilizzazione ottica, ma a parità di tecnica la relazione c'è.
Insomma in una PanF c'è meno argento che in una Hp5, in una T-max 100 ce ne è meno che in una T-max 400, ma in una T-max 400 ce ne è meno che in una Hp5.
Quindi, andando di lana grossa possiamo star certi che nelle 3200 iso c'è più argento che in quelle da 25, ma soprattutto del fatto che tra quantità di argento e qualità visive la relazione non c'è.

Grazie Andrea, terrò a mente: per reagire alla luce ci vogliono molti alogenuri. Ora capisco anche il senso delle tue affermazioni precedenti. Il cercare più argento in assoluto da parte dei fotografi è un malinteso, se ciò che si cerca non è la sensibilità. Nonché il fatto che la nuova tmax 400 è più facile della vecchia forse anche perché la fanno con meno argento. C'ho preso?

Ciao!
A.

"Più argento=più qualità" è, più che altro, un claim pubblicitario. Come dire "più cilindri=auto migliore".
Se, per ipotesi, domani si trovasse una tecnologia fotochimica che sostituisse l'argento con un nuovo elemento, quelle pellicole del futuro sarebbero forse "peggiori" a priori, solo perchè conterranno meno argento?

Pierpier ha scritto: ↑

22/07/2021, 8:18

Salve a tutti ho fatto un rullo di prova con la Ferrania P30, avevo letto
che grazie ad un contenuto di argento molto alto restituisce una resa piuttosto
intensa e la cosa mi intrigava...,
All' atto pratico mi è sembrata una pellicola che tende ad avere un contrasto
piuttosto marcato e a chiudere molto le ombre, molti fotogrammi sono risultati
piuttosto sottoesposti tanto da lasciare sembrare più una 50 asa che un 80..
Alcuni in qui ho utilizzato un filtro rosso sono drammaticamente sottoesposti da essere
praticamente inutilizzabili, praticamente "bucati", ho compensato il filtro con due stop e mezzo
anzichè tre, cosa che faccio spesso con buoni risultati per intensificare l' effetto del filtro..
Pensavo di riprovarla esponendo a 50 e sviluppando di conseguenza per gestire meglio
anche il contrasto, che ne pensate?

Secondo me ti sei messo a fare una cosa complicata usando assieme e di primo acchito una delle pellicole più difficili assieme ad uno dei filtri più difficili.
Se cerchi sul forum c’è un test sensitimetrico e parecchie discussioni circa questa pellicola. Se non ricordo male la davano a non più di 25 iso di esposizione con una annusatina di sviluppo.
Considera poi che aggiungendo il filtro rosso è facile che tu vada su tempi molto lunghi, in pieno difetto di non reciprocità.

PS vedo che i link li hanno già postati sopra

Oltre ai tempi biblici, con il filtro rosso davanti temo che non ci veda più niente... Probabilmente con una esposizione di qualche giorno forse ne vieni fuori