Dovrai fare un sacco di prove. Ma ti sconsiglio di approfondire per il momento.
Acquisisci prima sicurezza in camera oscura, senza quella le prove saranno vane, e sarà tanta fatica sprecata.
Io mi dedicherei per almeno un anno a quella fase li. Magari esponendo per le ombre e regolando un po' lo sviluppo.
Poi acquisita dimestichezza e sicurezza in camera oscura potrai approfondire il SZ. Ti ci vorrà almeno un altro anno...
Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
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Re: Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
"Maledetta" previsualizzazioneSilverprint ha scritto: ↑11/02/2022, 16:29Puoi continuare ad usare il SZ anche in situazione di scarsa luce.
Invece di fare un "tiraggio" (sottoesposizione e sovrasviluppo usando l'IE e contando sulla fortuna) farai una sottoesposizione ed un aumento dello sviluppo controllati. In altri termini, in caso di forza maggiore, sarai costretto a cambiare previsulizzazione sacrificando il dettaglio dei toni scuri: se vuoi un certo dettaglio nelle zone basse, NON esiste alternativa all'esporre correttamente per esse.
Mi interessa particolarmente questo discorso del "tiraggio" perché sarebbe mia intenzione dedicarmi allo storytelling/reportage, e in quell'ambito la velocità operativa non sempre può essere calma e controllata. Allo stesso tempo però vorrei padroneggiare la tecnica al meglio per riuscire a portare a casa i migliori scatti possibile e soprattutto avere un minimo di consapevolezza di quello che faccio.
Per cui grazie ancora dei preziosi consigli.
Re: Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
Fortuna allora che ho comprato un Durst M605 circa due/tre settimane fa!Silverprint ha scritto: ↑11/02/2022, 16:43Dovrai fare un sacco di prove. Ma ti sconsiglio di approfondire per il momento.
Acquisisci prima sicurezza in camera oscura, senza quella le prove saranno vane, e sarà tanta fatica sprecata.
Io mi dedicherei per almeno un anno a quella fase li. Magari esponendo per le ombre e regolando un po' lo sviluppo.
Poi acquisita dimestichezza e sicurezza in camera oscura potrai approfondire il SZ. Ti ci vorrà almeno un altro anno...
Qualche prova di stampa l'ho già fatta, almeno so che funziona e stampa. O meglio, le immagini vengono fuori
Sto cercando appunto di portare avanti l'intero processo, dallo scatto alla stampa.
E si, mi ci vorrà del tempo, e magari anche qualche corso...
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Re: Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
Io per togliermi tutti sti dubbi, identici ai tuoi.... La prossima settimana vado da @Silverprint e mi faccio il corso "esporre per le ombre e sviluppare per le luci" sperando di togliermene perlomeno i più grossolani e poi un anno di allenamento in CO qualcosa riuscirò a cavare fuori....
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Re: Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
Ok, come soluzione la sostituzione dei rullini in base alle condizioni di luce mi torna. Non ci avevo pensato.Silverprint ha scritto: ↑11/02/2022, 16:39Per fortuna in stampa puoi regolare nuovamente il contrasto e negativi ben esposti, sviluppati il minimo necessario con rivelatori non aggressivi consentono ampli margini.
Se vuoi però il meglio della resa tonale dovrai fare almeno 3 sviluppi differenziati per scene di alto, medio e basso contrasto (più raro). Quando il contrasto della scena cambia molto puoi tranquillamente cambiare rullo anche se non lo hai finito. È una piccola scomodità di qualche secondo che ti consente di risparmiare molto tempo e denaro dopo quando stamperai.
Grazie nuovamente per i preziosi consigli!
Re: Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
Posso riferirti la mia modesta esperienza. Io ancora non ho avuto lezioni da Andrea Silver, purtroppo, ma.....
quando ho letto diversi anni fa (lustri, meglio) il negativo di AA, mi ero fatto un'idea meccanica della cosa, perché se il negativo di AA ha un difetto è che dice cose fantastiche ma in un modo fuorviante, o meglio: in un modo che ti fa imparare come si farebbe, ma poi di fatto diventa difficile acquisire quelle conoscenze in modo operativo. D'altronde AA aveva un rapporto diretto con gli allievi dei suoi corsi e probabilmente lì dava il meglio di sè come insegnante.
I pochi ma preziosissimi rapporti a distanza che Andrea offre qui, mi hanno invece fatto capire che scorciatoie non ce ne sono. La previsualizzazione ora la vedo di fatto come un sorta di sensibilità da affinare, da esercitare, alla luce di conoscenze che si stanno formando coi pochi e mirati consigli di Andrea, che evidentemente principianti ne ha visti in quantità e per ciascuno ha la sensibilità di capire in quale fase di apprendimento si sta trovando.
Da parte mia, mese dopo mese, molto lentamente perché sono solo un hobbista, vedo che le foto assomigliano sempre di più a quelle che avevo provato ad immaginare. Buone o cattive che siano queste foto, ti riferisco che ritrovarmi sempre più spesso all'ingranditore con qualcosa lì davanti agli occhi, che prima era anche parzialmente solo nella mia mente è un'esperienza che merita di essere vissuta, ma soprattutto che merita di essere coltivata. E se ti dico che uno dei consigli più efficaci di Andrea per me (ormai uno dei tanti) è stata una frase che a prima vista sembra la più generica possibile "dipende da come vedi il mondo".... Evidentemente questa mi è arrivata al momento giusto. Mi ha insegnanto che il mondo dovevo verderlo io, non dovevo limitarmi a seguire pensieri astratti di tecnica fotografica, per quanto giustificati e corretti. Eppure al 99% si era parlato e si parla ancora di tecniche fotografiche! Misteri...
Non ho capito bene se la fotografia si può imparare solo direttamente da altre persone, come molte altre arti (ho fatto il pianista di professione, a livello modesto ma comunque anche da solista, quello è il mio riferimento, lì gli autodidatti statisticamente non esistono), o se quel che conta è avere un buon maestro, o solo la voglia e la motivazione a fare. A leggere la storia della fotografia sembrano tutti autodidatti, ma poi vediamo che in USA dove c'è più tradizione didattica, la fotografia è più avanzata. Per certo so che io, al @Silverprint, devo molto, pur avendolo visto solo in video e incontrato qui nel forum da una posizione di fotoamatore.
Ciao!
A.
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Re: Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
È la parte più difficile … lo dice anche lo stesso AA, a volte dovremmo fermarci dal leggere la “parte tecnica” sul come fare e concentrarci su alcune sue frasi meno “pratiche”…elle ha scritto:
"Maledetta" previsualizzazione
Consiglio inoltre una lettura della Sua biografia.
E magari, se trovi un libro ben stampato, dare un’occhiata anche ai suoi tanti ritratti
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Re: Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
Non è difficile previsualizzare se fate e vi portate dietro ciò che Andrea vi ha insegnato a fare anni fa!
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
Per me che sono ancora lontano dall’essere in grado di mettere in pratica alcuni concetti fondamentali della tecnica fotografica è ancora complicato riuscire a tirar fuori esattamente quello che vorrei vedere in stampa.
Allo stato attuale, a volte mi trovo addirittura nella condizione di non essere riuscito a rappresentare qualcosa così come ce l’avevo davanti agli occhi, figuriamoci se devo ottenere qualcosa di completamente diverso.
Previsualizzare può anche essere facile finché l’immagine che vorresti sta nella tua mente. Riuscire a rendere materica, su carta fotografica, quella visione, è un altro paio di maniche. Credo che prima di arrivare a questo, alcuni processi e meccanismi devono essere ben fissati nella mente e soprattutto sviscerati nella pratica.
Per il momento cerco di apprendere bene i rudimenti. Spero un giorno di riuscire anche io a vedere comparire sulla carta la rappresentazione di una scena per come ce l’avevo nella testa.
Sarà un grande giorno.
Allo stato attuale, a volte mi trovo addirittura nella condizione di non essere riuscito a rappresentare qualcosa così come ce l’avevo davanti agli occhi, figuriamoci se devo ottenere qualcosa di completamente diverso.
Previsualizzare può anche essere facile finché l’immagine che vorresti sta nella tua mente. Riuscire a rendere materica, su carta fotografica, quella visione, è un altro paio di maniche. Credo che prima di arrivare a questo, alcuni processi e meccanismi devono essere ben fissati nella mente e soprattutto sviscerati nella pratica.
Per il momento cerco di apprendere bene i rudimenti. Spero un giorno di riuscire anche io a vedere comparire sulla carta la rappresentazione di una scena per come ce l’avevo nella testa.
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Re: Prove di esposizione spot con Olympus OM4 e HP5+
però [mention]elle [/mention]il regolo zonale fattelo, è più importante che correre dietro alle curve.
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