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Provini a contatto

Inviato: 30/09/2011, 12:28
da Umbi
Ciao a tutti,
visto che è saltato fuori l'argomento, qualcuno* potrebbe darmi qualche info aggiuntiva su quali siano i vantaggi e come si facciano i provini a contatto???

* O:-)

Re: Provini a contatto

Inviato: 30/09/2011, 13:17
da Silverprint
I provini a contatto possono essere molto utili, io direi che sono necessari.

- Sul provino a contatto va un intero rullo, quindi permette l'immediata identificazione del fotogramma interessato.
- Andandoci un intero rullo, se stampato a modino (vedi sotto) ci da molte informazioni tecniche, che saranno utili in fase di stampa.
- Visto che si fa su un foglio 24x30 (o 20x25) è comodo da archiviare insieme al rullo (Meglio non fare così per l'archivio storico, comunque, a meno di esser assolutamente certi della pulizia "chimica" del provino stesso).

Rispetto ad un provino in striscia ingrandito che si può avere presso molti laboratori ha il vantaggio di essere facilmente archiviabile (un rotolo non lo è), inoltre i provini in striscia vengono stampati su carta colore (vale a dire che il risultato in stampa sarà terribilmente diverso) e ogni fotogramma subisce una correzione automatica di esposizione (vale a dire che non ne ricaviamo alcuna utile informazione tecnica). Insomma, il buon vecchio provino a contatto, pur nei suoi limiti (le foto sono piccine, specialmente quelle da 35mm) è sempre assai utile.
Il provino a contatto potrebbe essere sostituito da una scansione in bassa risoluzione (alcuni lo fanno), ad ogni modo la scansione è sicuramente più costosa (se fatta fare ad un service), necessita di un computer per essere visionata, necessita di un sistema di archiviazione misto efficace e non ha alcun vantaggio tecnico. Insomma anche peggio di un provino in striscia IMHO.

Fare il provino a contatto è abbastanza semplice (farli bene, meno...). Si posizionano i negativi sul foglio di carta sensibile (emulsione verso il basso) uno accanto all'altro, si preme il tutto con un vetro (abbastanza spesso e pesante). Si espone e sviluppa normalmente. Il materiale ideale è la carta politenata lucida a contrasto variabile.

Esistono degli appositi torchietti (un telaio con un materiale spugnoso alla base ed un vetro incernierato dall'altro) sono sicuramente comodi, ma non assolutamente necessari: il vetro può essere "incernierato" al piano dell'ingranditore con del nastro in carta da carrozziere (funziona bene e costa pochissimo).

I provini a contatto possono essere fatti con i negativi lasciati dentro i fogli portanegativi se questi sono trasparenti, il vantaggio è nella rapidità e comodità dell'operazione; lo svantaggio è che, data la presenza dello spessore del portanegativi, i provini non avranno una messa a fuoco perfetta, ovvero guardandoli col lentino l'immagine non sarà nitidissima (a occhio nudo vanno abbastanza bene). La cosa è rilevante sopratutto per il 35mm, che per altro è il più scomodo da provinare fuori dai fogli portanegativi (7 strisce che vorrebbero arricciolarsi e non stanno mai ferme...) insomma a voi la scelta.
In verità esistono anche torchietti portanegativi Paterson che hanno delle "guide" che tengono ferme le strisce e permettono di non diventare scemi nel posizionare le strisce sul foglio di carta da stampa ed al contempo non usare i fogli portanegativi trasparenti... ad ogni modo per mettere i negativi nelle guide ci vuole un sacco di tempo. Uffa... 8-|

Si possono fare due tipi di provino a contatto: quello "tecnico" e quello "da visione".

Il provino tecnico ha le seguenti caratteristiche imprescindibili:
L'esposizione è regolata in modo che la base della pellicola sia visibile, ovvero il nero della pellicola fuori del fotogramma deve essere un poco meno nero del nero tra una striscia di pellicola e l'altra... :D :D (giochino di parole... ahhahah). Questo ci assicura che nel fare il provino nessun dettaglio nelle ombre è stato nascosto da un eccesso di esposizione. Il contrasto deve essere regolato in modo che nessun dettaglio delle alte luci risulti bruciato.

Il provino da visione invece lo stampiamo secondo il nostro gusto... Ovvero, se ci aggrada, nasconderemo parte delle informazioni presenti sul negativo.

Il provino "tecnico" è più utile, ma meno bellino (spesso), quello da visione è bellino, ma serve meno... Se siete fighi li fate tutti e due.

Re: Provini a contatto

Inviato: 30/09/2011, 17:50
da Umbi
Ah, mannaggia, allora per ora niente da fare, sono ancora sprovvisto di ingranditore per il momento... Ach.

Grazie per la spiegazione però non ho compreso perchè siano necessari.. Offrono la possibilità di vedere l'immagine della stampa, fornendo una sorta di anteprima? Esiste un tutorial sul forum che spieghi passo a passo come farli? Perchè forse sono tardo (e lo sono) ma ho qualche difficoltà a immaginarmi tutte le operazioni..
:-$

Re: Provini a contatto

Inviato: 30/09/2011, 18:11
da Silverprint
Umbi ha scritto:Ah, mannaggia, allora per ora niente da fare, sono ancora sprovvisto di ingranditore per il momento... Ach.
Si possono fare anche senza, ma il set-up va fatto a modo: lampada opalina di bassa potenza a circa 1.20 dalla carta, messa su un portalampade che consenta di fissarci in qualche modo i filtri per la regolazione del contrasto. E servirebbe anche un timer, oltre al necessario per sviluppare la carta fotografica.
Umbi ha scritto:Grazie per la spiegazione però non ho compreso perchè siano necessari.. Offrono la possibilità di vedere l'immagine della stampa, fornendo una sorta di anteprima?
Eggià! Non una sorta, proprio.
Umbi ha scritto:Esiste un tutorial sul forum che spieghi passo a passo come farli? Perchè forse sono tardo (e lo sono) ma ho qualche difficoltà a immaginarmi tutte le operazioni..
:-$
Boh? Se in effetti sei a prima dell'ABC forse un breve corso per i rudimenti non sarebbe una cattiva idea. Magari in rete trovi qualche video.

Comunque cominciare a stampare non presenta davvero difficoltà particolari. La maggior parte delle cose si fa più fatica a leggerle (per non dire a scriverle...) che a farle. Buttati! :)

Re: Provini a contatto

Inviato: 30/09/2011, 18:36
da chromemax
I provini servono per:
1) ti permettono di avere un colpo d'occhio immediato sui fotogrammi scattati: riuscire a "vedere" subito un negativo è più difficile e senza un occhio allenato non si riesce a capire neanche la fisionomia di un ritratto (... e questa chi è nonna o zia? :D )

2) Ti permette di avere una migliore archiviazione delle fotografie: se sei alla ricerca di un certo scatto vai a scartabellare i fogli dei provini a contatto: si vedono meglio, sono in positivo e non si rischia di rovinare il negativo a forza di manipolarlo, (cosa che può succedere anche se rimane dentro la busta).

3) Se ben fatto (vedi post di Silverpint) ti permette di avere già una serie di informazioni utlii per la stampa finale: se ci sono dettagli nelle ombre e nelle luci, che contrasto ha il negativo, se è a fuoco (controllando con un lentino). Puoi segnarci degli appunti sul retro o sul fronte (con una matita grassa) e con 2 cartoncini a "L" puoi studiarti tagli d'inquadratura da effettuare in stampa.

4) Imho sono anche un'ottimo strumento che aiuta il rapporto più difficile che si trova a dover gestire un fotografo, soprattutto se hobbista, quello col secchio dell'immondizia. Ogni scatto è un pezzo 'e core ma una bella analisi del foglio del provino aiuta molto nel cestinare le schifezze, almeno per me.

Come si fanno?
Non esiste un tutorial ma è piuttosto facile
Strumenti:
--Un foglio di carta da stampa sufficientemente grande da contenere tutte le striscie di un rullino --un 36 pose 135 tagliato in 7 striscie da 6 fotogrammi sta bello comodo in un foglio 24x30--
--Un vetro pulito e sufficientemente grande da coprire abbondantemente il foglio di carta sensibile.
--Una sorgente di luce, che potrebbe essere l'ingranditore, ma anche una lampadina opalina da 25W a un paio di metri dalla carta sensibile
--Il necessario minimo di camera oscura per la stampa: luce di sicurezza, bacinelle, pinzette, sviluppo e arresto per la carta.
Opzionale ma consigliato un foglio di gommapiuma o neoprene sottile molto meglio se di colore nero.

Si prende il foglio di carta e al buio (luce di sicurezza) si stende su un piano; se si ha il foglio di gommapiuma o neoprene si usa questo come base per il foglio di carta sensibile.
Con delicatezza si sfilano le striscie di pellicola dalle buste protettive e tenendole solo per i bordi si sistemano sul foglio di carta sensibile con l'accortezza che il lato emulsionato della pellicola (quello opaco) sia a contatto con il lato emulsionato della carta da stampa e che non si sovrapponagano tra di loro.
Si copre il tutto con il vetro, che se è un po' spesso e pesante è meglio, così tiene bene a contatto le striscie di pellicola con la carta.
Si accende la luce bianca per l'esposizione, meglio se prima si fa un provino di esposizione. Se si usa un ingranditore si prepara il tutto direttamente sul piano del'ingranditore, avendo l'accortezza di alzare la testa quel tanto che basta affinché la luce proiettata sulla base sia abbastanza ampia da coprire con buona abbondanza il sandwich di carta-pellicola-vetro.
Si sviluppa, arresta, fissa, lava, asciuga come una qualsiasi stampa.

Re: Provini a contatto

Inviato: 30/09/2011, 18:38
da chromemax
(per non dire a scriverle...)
Parole sante :) :) :)

Re: Provini a contatto

Inviato: 30/09/2011, 20:24
da isos1977
Silverprint ha scritto: Il provino tecnico ha le seguenti caratteristiche imprescindibili:
L'esposizione è regolata in modo che la base della pellicola sia visibile, ovvero il nero della pellicola fuori del fotogramma deve essere un poco meno nero del nero tra una striscia di pellicola e l'altra... :D :D (giochino di parole... ahhahah). Questo ci assicura che nel fare il provino nessun dettaglio nelle ombre è stato nascosto da un eccesso di esposizione. Il contrasto deve essere regolato in modo che nessun dettaglio delle alte luci risulti bruciato.
interessante tutorial!
Ci sono delle indicazioni per determinare il corretto tempo di esposizione oppure si va a occhio?

grazie!

Provini a contatto

Inviato: 30/09/2011, 22:57
da etrusco
Io faccio i provino esattamente come si fa per la stampa finale

Unici accorgimenti :

-posizioni l'ingranditore per stampare un 24@30

-metti a fuoco un negativo per coprire l'area di stampa 24@30

-prendi un foglio 13@18 o 10@15 e fai una provinatura a diverse esposizioni (tempi o f-stop)

-sviluppi@fissi come sempre e scegli il tempo migliore

Io ormai ho visto che con i miei negativi un buon provino a contatto lo ottengo sempre con la stessa esposizione, quindi vado quasi a colpo sicuro, xò le prime volte ti consiglio di fare qualche prova perché la carta 24@30 costa... Quindi meglio non rischiare

Oltre a quanto ti hanno già detto sono BELLI da vedere e da far vedere

Immagine
img336 di etrusco74, su Flickr

Ciao



Etrusco.

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Re: Provini a contatto

Inviato: 01/10/2011, 0:58
da Silverprint
isos1977 ha scritto:[
interessante tutorial!
Ci sono delle indicazioni per determinare il corretto tempo di esposizione oppure si va a occhio?
grazie!
Prego! :)

A occhio no... si andrebbe comunque di grana grossa anche con anni di esperienza, garantito.

Per determinare esposizione e contrasto bisogna fare un provino scalare, come per la stampa. D'altronde il provino a contatto è una stampa!

Il provino scalare lo sai fare o comincio da li? A quest'ora pigrizia m'assale! i-)

Tralasciando per ora il provino scalare il metodo per determinare esposizione e contrasto è il seguente e vale anche per la stampa normale, ovviamente:

1) Si fa un primo provino scalare con il grado di contrasto che riteniamo opportuno.
2) Si sviluppa, arresta, fissa e sciacqua come al solito (è importante mantenere il fattore di sviluppo, o almeno il tempo).
3) Si cerca sulla stampa il tempo minimo che dia il giusto nero o, per meglio dire i giusti toni scuri di quell'immagine. Nel caso del provino a contatto cercheremo esclusivamente il tempo con cui si ottiene che la base della pellicola sia di un "nero" appena distinguibile dal fondo.
4) Trovato il tempo adeguato osserveremo le alte luci, se le alte luci sono giuste esattamente per il tempo giusto per il nero (toni scuri di una stampa normale) anche il contrasto è corretto.

Se invece le alte luci "giuste" appaiono con tempi diversi da quello giusto per il "nero" (toni scuri di una stampa normale) ci sono due opzioni.

A) Se il tempo necessario ad ottenere le giuste alte luci è più lungo di quello necessario ad ottenere i giusti toni scuri vuol dire che stiamo usando un contrasto troppo alto. Si ricomincia da capo (si fa un nuovo provino scalare) usando un contrasto più basso.
B) Se il tempo necessario ad ottenere le giuste alte luci è più breve di quello necessario ad ottenere i giusti toni scuri vuol dire che stiamo usando un contrasto troppo basso. Si ricomincia da capo usando un contrasto più alto.

Note:

È di fondamentalissimissima importanza la lampada con cui si osservano le stampe bagnate! Ci vuole una lampada da MAX 20w rigorosamente NON opalina messa ad almeno 1 metro di distanza e che proietti sulla stampa LUCE RADENTE. Se osservate le stampe così potete tranquillamente non tener conto del dry-down (ci pensa una luce siffatta a simularlo).

Per valutare correttamente esposizione e contrasto bisogna usare un foglio intero (o quasi), fare le striscioline è una pessima abitudine che molto spesso conduce ad indicazioni sbagliate. Ve ne accorgete quando finite a stampare con una miriade di mascherature e bruciature di correzione (abominio) invece che usare mascherature e bruciature per interpretare l'immagine (poesia). È una differenza sottile, ma sostanziale...
Se si fanno le striscioline finisce che per la "tirchieria" iniziale si spreca molta più carta. :wall:

Il metodo per la valutazione dell'esposizione e del contrasto può essere applicato alla immagine nella sua interezza o a parti di essa, "complicatamente" naturalmente... :((

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2011, 9:00
da isos1977
Silverprint ha scritto:
A occhio no... si andrebbe comunque di grana grossa anche con anni di esperienza, garantito.

Per determinare esposizione e contrasto bisogna fare un provino scalare, come per la stampa. D'altronde il provino a contatto è una stampa!
Ok, grazie! avevo pensato al provino di provino :-o , ma avevo il dubbio che non fosse possibile farlo in questo caso, perchè ogni fotogramma è una storia a se, e quindi fare un provino unico richiede un compromesso.

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2011, 10:03
da Silverprint
isos1977 ha scritto: Ok, grazie! Avevo pensato al provino di provino :-o , ma avevo il dubbio che non fosse possibile farlo in questo caso, perché ogni fotogramma è una storia a se, e quindi fare un provino unico richiede un compromesso.
Per dirla con le tue parole... è quel "compromesso" che rende prezioso il provino a contatto (se di tipo "tecnico") proprio perché vengono messe in evidenza le differenze tra uno scatto e l'altro consentendo una valutazione del negativo.

Infatti se consideriamo che l'esposizione del provino a contatto è calcolata sulla base della pellicola (per averla appena visibile) ogni errore di esposizione sarà immediatamente visibile. Lo stesso accade per le variazioni di contrasto (in termini di Sistema Zonale, errori di sviluppo), poiché il contrasto verrà scelto cercando di non avere su nessun fotogramma alte luci bruciate, le variazioni di densità delle parti chiare risulteranno ben visibili. È per questo (il tuo "compromesso") che dal provino tecnico ricaviamo preziose indicazioni sulle future procedure di stampa e ottimi "suggerimenti" per migliorare la nostra tecnica di ripresa e sviluppo dei negativi.

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2011, 10:58
da isos1977
Okkappa, credo di aver capito il senso
a breve mi metto a sperimentare
Grazie!

Re: Provini a contatto

Inviato: 31/05/2013, 12:27
da Esaurito
Uppo per chiedervi quale carta utilizzate per fare i provini

Re: Provini a contatto

Inviato: 31/05/2013, 12:41
da Silverprint
Politenata lucida a contrasto variabile.

Re: Provini a contatto

Inviato: 31/05/2013, 12:52
da Esaurito
Immaginavo, ma nello specifico sto terminando la mia tetenal che usavo da tempo, ho cercato in giro qualcosa di economico per i provini ma non ho trovato molto.

Re: Provini a contatto

Inviato: 31/05/2013, 12:59
da Silverprint
La Adox MCP-310 è ottima e non cara.
Mi pare sui 46€ di listino per 50 fogli 24x30.

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2013, 0:11
da seconilmapero
riapro quest'utilissimo thread per chiedervi se secondo voi è meglio utilizzare la stessa carta sia per il provino che per la stampa finale oppure posso benissimo utilizzare carta politenata a contrasto variabile per il provino e poi quello che mi aggrada, come una baritata, per la stampa?
tra queste (Kentmere Vc Select - Fomaspeed variant - ILFORD MGIV RC DE LUXE) quale scegliereste per i provini?

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2013, 0:22
da Silverprint
La stampa a contatto e la stampa con l'ingranditore danno comunque risultati piuttosto diversi, non c'è quindi vantaggio a farli con la stessa carta.
Usa la politenata lucida a contrasto variabile con cui hai più familiarità.

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2013, 0:29
da chromemax
Per me la seconda che hai detto.

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2013, 0:33
da seconilmapero
grazie mille, siccome la familiarita' devo acquistarla allora per adesso acquisto la foma che ha piu' familiarita con il portafoglio =)

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2013, 1:09
da seconilmapero
Ho un dubbio, anzi una lacuna, non riesco a capire perchè usare una carta lucida al posto di una matte ......

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2013, 10:34
da chromemax
Ho un dubbio, anzi una lacuna, non riesco a capire perchè usare una carta lucida al posto di una matte ......
Perché quando li guardi con il lentino la trama della carta non ti nasconde i dettagli

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/10/2013, 10:48
da seconilmapero
grazie cromemax, i miei prossimi provini saranno con negativi 6x7 e 6x9, non mi resta che fare un'ordine di carte allora =)

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/11/2013, 16:01
da Slowhand78
Chiedo qui per non aprire un nuovo topic:
Oggi ho fatto i provini a contatto di un rullo di foma 400. Inizio come al solito con una filtratura Y40, facendo uno scalare di 2" fino a 32". Una volta asciutto cerco il punto dove la pellicola diventa nera come il fondo e... sorpresa!!!! questo punto non c'è. A questo punto faccio un altro scalare partendo da 20" fino a 1', ma anche qua niente, la pellicola continua ad annerire ma senza raggiungere il nero del fondo. Ovviamente gli scatti sono già completamente neri da circa 36". A sto punto mi rompo le palle e provino un altro rullo, questa volta foma100. Tutto regolare, con 12" la pellicola inesposta è poco più chiara del fondo senza pellicola. Cosa può essere successo? Avrei dovuto provare con un contrasto più alto?
Grazie.

Re: Provini a contatto

Inviato: 05/11/2013, 0:27
da Slowhand78
Mi sono risposto da solo tornando in C.O. con più calma.... :D Aumentando il contrasto tutto è tornato a posto :wall:
Grazie per avermi ignorato!!! :D =))

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/01/2014, 22:06
da skyweb
Silverprint ha scritto: Si possono fare due tipi di provino a contatto: quello "tecnico" e quello "da visione".

Il provino tecnico ha le seguenti caratteristiche imprescindibili:
L'esposizione è regolata in modo che la base della pellicola sia visibile, ovvero il nero della pellicola fuori del fotogramma deve essere un poco meno nero del nero tra una striscia di pellicola e l'altra...
Mi sono interessato ai provini a contatto di recente e riletto quindi in modo approfondito tutto questo thread :D

se ho capito bene tutto quello scritto precedentemente, questo provino (vedi sotto) è "da visione" e non "tecnico" perché si vede bene la base della pellicola che è un po sovraesposta rispetto al nero tra una striscia ed un'altra.

Immagine

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/01/2014, 22:22
da Silverprint
Esatto Santino. :)

Infatti le stampe di quel rullo (mediamente un po' sotto-esposto) hanno i "neri" un po' invadenti o un po' mancanti.
Non è fine art, ma è un pezzo di storia e dell'iconografia contemporanea, a volte la tecnica può tranquillamente andarsi a far benedire. :)

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/01/2014, 22:25
da Pierpaolo B
Comunque con le orrende pellicole in PET trasparente..... venduti come mirabolanti ed eterni supporti supertrasparenti questi provini te li puoi scordare ;)

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/01/2014, 22:29
da Pierpaolo B
Però per me lo si può tranquillamente spacciare per un provino tecnico..... la base della pellicola non è passata e con un lentino si possono scrutare le ombre fin dove ce n'è. Io comunque tengo un po' più basse le luci.... qui mi sembrano forate in più punti.

Re: Provini a contatto

Inviato: 06/05/2016, 19:42
da Rockdamned
impressionando ha scritto:Comunque con le orrende pellicole in PET trasparente..... venduti come mirabolanti ed eterni supporti supertrasparenti questi provini te li puoi scordare ;)
quelli tecnici o da visione? come ci si regola col supporto trasparente?

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/05/2016, 8:08
da Silverprint
Rockdamned ha scritto: come ci si regola col supporto trasparente?
Lo si ignora. Non cambia nulla, i provini si fanno nello stesso modo.

Col supporto trasparente si perde un po' di nitidezza, vale a dire che col lentino non si è in grado di capire con precisione il fuoco, o scoprire un micro-mosso. Comunque un po' di nitidezza si perde comunque perché la carta non ha una risoluzione altissima e per lavori critici o ingrandimenti spinti è spesso necessario guardare col lentino i negativi.

Re: Provini a contatto

Inviato: 10/05/2016, 13:07
da popecide
Ma è possibile che si formino gli anelli di newton anche sui contatti?

Re: Provini a contatto

Inviato: 10/05/2016, 13:19
da Silverprint
È possibile.
Si possono formare ogni volte che superfici molto lisce si trovino in contatto. È un fenomeno di interferenza.

Re: Provini a contatto

Inviato: 10/05/2016, 13:58
da popecide
Me ne sono accorto per la prima volta ieri, riguardando i contatti di un rullo recente.
Farò le mie rimostranze al figlio di pater, pensavo che avesse studiato un vetro adatto allo scopo!

Re: Provini a contatto

Inviato: 10/05/2016, 16:29
da turbo
Salve, se al posto del vetro usassi un pezzo di plexyglass andrebbe bene lo stesso? va bene lucido o meglio opaco?

cercando una scorciatoia... se usassi il nastro carta blu( quello da carrozziere o mobiliere) per tenere fermi i negativi andrebbe bene o rimarrebbero tracce di colla?

Re: Provini a contatto

Inviato: 10/05/2016, 18:01
da Ri.Co.
Vuoi fissare i negativi con lo scotch dove? Sulla carta?

Re: Provini a contatto

Inviato: 10/05/2016, 18:03
da turbo
Ri.Co. ha scritto:Vuoi fissare i negativi con lo scotch dove? Sulla carta?
pensavo sul vetro...

Re: Provini a contatto

Inviato: 10/05/2016, 18:14
da Ri.Co.
ma a che scopo incollarli al vetro? con il peso li tiene fermi comunque.
Per il resto, non ne sono certo, ma credo che il plexiglass abbia un grado di trasparenza pessimo (intendo per la nitidezza). Peggio se opaco dato che avrà una sorta di sabbiatura.

Re: Provini a contatto

Inviato: 10/05/2016, 18:19
da turbo
Ri.Co. ha scritto:ma a che scopo incollarli al vetro? con il peso li tiene fermi comunque.
Per il resto, non ne sono certo, ma credo che il plexiglass abbia un grado di trasparenza pessimo (intendo per la nitidezza). Peggio se opaco dato che avrà una sorta di sabbiatura.
incollarli per non farli muovere mentre metto il vetro sul foglio...

si il plexy è sicuramtne meno nitido del vetro... ma visto che sono a contatto mi chiedo se serva... se usassi ad esempio la luce di un ingranditore a luce diffusa, dovrei comunque focheggiare?

Re: Provini a contatto

Inviato: 10/05/2016, 19:28
da Pierpaolo B
Penso che in certi casi il silenzio sia propedeutico.
Una non risposta costringe a darsi una risposta giusta o sbagliata che sia ma ogni tanto si usa la propria testa ;)
Basta poco....
....focheggio o non focheggio?
...perchè focheggio?
...perchè non focheggio?
...pro e contro.

In fin dei conti si prende un foglio.... i negativi e si prova.... dipo la prima prova il 90% dei dubbi sono fugati ;)

Re: Provini a contatto

Inviato: 13/05/2016, 20:06
da Amon83
Ciao,

sono in inglese ma abbastanza comprensibile per tutti, spero siano utili

parte 1: https://www.youtube.com/watch?v=lw3qM4ABPfk

parte 2: https://www.youtube.com/watch?v=CEod7QhLFDg

questo un pò più lungo ma più dettagliato:

https://www.youtube.com/watch?v=ohk7AHCDxxc

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/09/2016, 12:57
da Marco Leoncino II°
Domanda stupida: ci sono degli accorgimenti per non perdere troppo tempo e soprattutto, per evitare di rovinare i negativi, quando si hanno TANTI, ma proprio TANTI contatti da fare? Per esempio, dopo avere determinato il tempo di esposizione con un provino a scalare, e´ valido:

- esporre tanti fogli uno dopo l´altro e metterli in una scatola a tenuta di luce;
- mettere i negativi al sicuro ed alla larga dalla chimica per lo sviluppo della carta;
- sviluppare i fogli uno dopo l´altro.

Ha un senso adottare questa catena di lavoro? A mio parere si, se uso lo stesso tipo di pellicola, la base avra´ le stesse caratteristiche, e, dato che la base del film deve essere leggermente piu´ chiara del nero delle foto, il tempo di esposizione sara´ costante per tutte le pellicole da provinare.

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/09/2016, 13:15
da Rockdamned
Ho fatto proprio così di recente, e per quello che mi serviva è andato benissimo, ma non sono un professionista della camera oscura quindi le mie necessità sono minori di chi ha più tecnica

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/09/2016, 13:40
da Ri.Co.
Scusa, ma se i rullini cambiano, pur se dello stesso tipo, non credo che un tempo X andrà bene per tutti i rulli..basta che tu abbia esposto diversamente il rullo X e Y e non funziona più. Se ho capito bene ciò che intendi

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/09/2016, 13:44
da Rockdamned
Beh io l'ho fatto con pellicole identiche sviluppate tutte insieme il giorno prima

Re: Provini a contatto

Inviato: 07/09/2016, 13:50
da Marco Leoncino II°
Ri.Co. ha scritto:Scusa, ma se i rullini cambiano, pur se dello stesso tipo, non credo che un tempo X andrà bene per tutti i rulli..basta che tu abbia esposto diversamente il rullo X e Y e non funziona più. Se ho capito bene ciò che intendi
Si, ma il provino di lavoro, non quello bello, lo fai calibrando l´esposizione sulla base che e´ un riferimento assoluto dato che e´ la stessa per tutti i rulli. In questo modo potrai vedere se un rullo e´ stato esposto bene o male. O mi sbagliO?

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 11:20
da Marco Leoncino II°
Marco Leoncino II° ha scritto:Domanda stupida: ci sono degli accorgimenti per non perdere troppo tempo e soprattutto, per evitare di rovinare i negativi, quando si hanno TANTI, ma proprio TANTI contatti da fare? Per esempio, dopo avere determinato il tempo di esposizione con un provino a scalare, e´ valido:

- esporre tanti fogli uno dopo l´altro e metterli in una scatola a tenuta di luce;
- mettere i negativi al sicuro ed alla larga dalla chimica per lo sviluppo della carta;
- sviluppare i fogli uno dopo l´altro.

Ha un senso adottare questa catena di lavoro? A mio parere si, se uso lo stesso tipo di pellicola, la base avra´ le stesse caratteristiche, e, dato che la base del film deve essere leggermente piu´ chiara del nero delle foto, il tempo di esposizione sara´ costante per tutte le pellicole da provinare.

Riporto a galla questo intervento. Qualche esperto mi puo´ dire se questo procedimento e´ corretto?

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 11:31
da -Sandro-
I provini a contatto li faccio quasi tutti i giorni, ma li espongo uno ad uno e li sviluppo uno ad uno.

Col tuo procedimento sembra di risparmiare tempo, ma non puoi pensare di dare lo stesso tempo di stampa per tutti i negativi dello stesso tipo, a meno che non siano stati esposti tutti nello stesso modo.
Ti accorgeresti degli errori soltanto alla fine, dopo aver messo via i negativi, a quel punto per rifare quelli sbagliati perderesti molto più tempo.
A volte per consegnare provini degni di tale nome devo dare esposizioni diverse a gruppi di negativi diversi che in ripresa hanno ricevuto esposizioni molto diverse tra loro, mascherando quelli già esposti e dando esposizioni supplementari.

Capisco che è una menata, ma non esistono scorciatoie, piuttosto l'errore è quello di accumularseli, e poi passa la voglia. :)

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 12:09
da Pierpaolo B
-Sandro- ha scritto:Capisco che è una menata, ma non esistono scorciatoie, piuttosto l'errore è quello di accumularseli, e poi passa la voglia. :)
Sacrosanto!
Comunque se è la stessa pellicola esposta con lo stesso apparecchio e per lo stesso sviluppo/contrasto ci sta pure il lavoro in serie accontentandosi di ciò che esce. Capisco che un professionista serio non possa fare ciò per non dover poi dare spiegazioni al riguardo e giustificare provini non soddisfacenti.
....da aggiungere che la carta sviluppata il giorno dopo non viene identica a quella sviluppata subito. E' una fisima ininfluente per i provini ma se devi fare una stampa "col manico" è da tenere presente.

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 13:02
da -Sandro-
In ogni caso dedicare al provino il tempo che merita, ripaga ampiamente in seguito.

Capisco che detto così sembra un dogma, ma è pure un dogma sposare la fotografia analogica basandosi sulle scansioni, anzi, meglio, è un atto di fede.

Dal provino ben fatto discendono una serie di facilitazioni per la stampa che è difficile immaginare se non lo si fa abitualmente.

Paradossalmente spesso dedico più tempo e carta al provino che non alla stampa finale, non è la prima volta che a fronte di un provino che mi ha fatto buttare sangue, escono le stampe finite senza colpo ferire.

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 16:31
da ammazzafotoni
Faccio una domanda brutta: leggo spesso che per fare un provino è bene usare politenata VC lucida e mettere la filtratura su grado 1... Ma perché non usare a questo punto carta a grado fisso, di cui si possono trovare stock a prezzo conveniente?

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 20:10
da Marco Leoncino II°
La colpa è solo mia che me li sono lasciati accumulare per molto tempo. Ed adesso mi trovo una quantita' notevole di lavoro da stampare. Pero' c'è una spiegazione, a questa follia. Gli scorsi tre anni, per via del dottorato ho cambiato una casa all'anno, in tre citta' diverse, senza avere la possibilita' di dedicare tempo alla camera oscura (lavoravo tutte le domeniche). All'inizio di quest'anno ne ho cambiata un'altra (30mq, dove posso ritenermi soddisfatto perche' posso sviluppare, la mia ragazza e' una santa e non mi ha mai fatto nessuna storia). A fine anno abbiamo intenzione di trasferirci in una casa piu' grande e li' spero proprio di rimettere su baracca e burattini (ho un lavoro fisso e non ho intenzione di muovermi piu'). Questi anni sono stati duri, ma ho preferito questa strada piuttosto che vendere l'anima al digitale.

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 21:51
da Pierpaolo B
ammazzafotoni ha scritto:Faccio una domanda brutta: leggo spesso che per fare un provino è bene usare politenata VC lucida e mettere la filtratura su grado 1... Ma perché non usare a questo punto carta a grado fisso, di cui si possono trovare stock a prezzo conveniente?
Come dice Sandro il provino è la stele di rosetta della stampa finale.
Se lo si fa tanto per fare non è altro che un foglio per l'archivio per avere un riferimento sul luogo in cui il rullo fi scattato. Se stampi su carta d'occasione hai buone possibilità di non avere un pacco uguale all'altro quindi tempo perso, fegato rovinato, passione in pericolo esperienze bruciate. Diversamente se intendi usare carta fissa morbida che si sposa con i tuoi negativi ben venga a patto che sia di qualità e ben conservata e che se ne possa sfruttare la ripetibilità.
Per capire perchè carta lucida basta fare un provino (1) su carta perla o opaca ed osservarlo con un mediocre lentino ;)

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 22:20
da ammazzafotoni
Sì, la questione dell'assenza di trama l'ho capita.
Non intendo la "carta al chilo", ma quella ilford, ad esempio, a grado fisso che viene svenduta poiché ovviamente meno duttile, ma non perché marcia (si spera).
Giusto perché la politenata VC non è che costi tanto meno della baritata "di produzione ".

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 22:35
da Pierpaolo B
Quanti anni ha la tua carta Ilford politenata a grado fisso?

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 22:45
da ammazzafotoni
La mia nessuno, non ne ho!
Ma ne ho vista in alcuni negozi, ne vendono anche su Fotomatica.

Re: Provini a contatto

Inviato: 12/09/2016, 22:55
da Pierpaolo B
Qual'è al carta Ilford a gradazione fissa politenata che vende Fotomatica?

Re: Provini a contatto

Inviato: 13/09/2016, 9:37
da ammazzafotoni
impressionando ha scritto:Qual'è al carta Ilford a gradazione fissa politenata che vende Fotomatica?
Nessuna, poiché in realtà intendevo ilfotoamatore! :D
http://www.ilfotoamatore.it/p/ilford-1m ... 50-f-i.asp

Re: Provini a contatto

Inviato: 13/09/2016, 13:46
da Pierpaolo B
Ma di che risparmio stiamo parlando?
Sono 2 euro in meno per carta con decenni sulle spalle rispetto ad un pacco di foma fresca..... :-o

....e non mi si tiri fuori la manfrina dei poveri squattrinati impossibilitati a spendere.... se vi si guarda in tasca avete un celluloide (che in tanti mettono pure in firma come portassero una cravatta) da centinaia di euro a cui sicuramente non fate mancare una microessedi da megagiga e un contratto nolimitgiga

Re: Provini a contatto

Inviato: 13/09/2016, 13:58
da ammazzafotoni
Era una domanda "concettuale".
Tralascio il resto.

Re: Provini a contatto

Inviato: 06/03/2017, 18:55
da teoz7
Ciao!

Rispolvero questo post con una domanda facile facile:
Parlando dei provini scalari dei provini a contatto:

-per quel che riguarda le ombre, abbiamo detto di esporre il tempo minimo per il quale si ha la base del negativo leggermente più chiara del foglio completamente esposto, e quindi nero;
-per le luci, invece, bisogna agire sul contrasto, fino a quando non otteniamo le "giuste" luci.

Ma cosa sono le "giuste luci"?
Quelle che IO reputo come giuste, o quelle che non sono bruciate, o altro?
Cioè, c'è un metodo empirico per valutare il giusto contrasto, o va a gusto?

Grazie!

Re: Provini a contatto

Inviato: 06/03/2017, 19:07
da chromemax
Il provino a contatto serve per avere un'idea delle potenzialità del negativo ed è bene farlo su carta di gradazione morbida in modo da poter vedere la presenza di dettagli sia nelle ombre che nelle luci, quindi in genere i provini a contatto si stampano con gradazione 1 o anche più morbida.

Re: Provini a contatto

Inviato: 26/03/2017, 14:46
da teoz7
chromemax ha scritto:Il provino a contatto serve per avere un'idea delle potenzialità del negativo ed è bene farlo su carta di gradazione morbida in modo da poter vedere la presenza di dettagli sia nelle ombre che nelle luci, quindi in genere i provini a contatto si stampano con gradazione 1 o anche più morbida.
Grazie mille!

Re: Provini a contatto

Inviato: 31/12/2017, 17:46
da foto apprendista
Se si provina un 35mm visto che è facile avere diverse condizioni di contrasto come regolarsi?

Re: Provini a contatto

Inviato: 31/12/2017, 20:03
da NikMik
Visto che con un medesimo contrasto e tempo in un provino a contatto sarà comunque impossibile ottenere "giusti" tutti i fotogrammi (a meno di non aver scattato 36 foto con contrasto uguale), è meglio come dice Diego stare morbidi col contrasto, così si vedranno dettagli sia in ombre che in luci. Il provino è un mezzo, non un fine... ;-)

Re: Provini a contatto

Inviato: 01/01/2018, 9:53
da Ri.Co.
Il provino a contatto non dovrebbe servire per avere 36miniature esposte tutte bene, ma, trovato il tempo giusto per intravvedere appena il bordo trasparente di pellicola sulla carta, mettere in evidenza l’esposizione generale e i rapporti tra i vari fotogrammi.

Re: Provini a contatto

Inviato: 05/07/2020, 23:01
da lordvampiro
Ciao a tutti, riporto a galla questa discussione per chiedervi: quali appunti scrivereste sul provino a contatto? Grazie

Re: Provini a contatto

Inviato: 06/07/2020, 0:46
da NikMik
lordvampiro ha scritto:
05/07/2020, 23:01
Ciao a tutti, riporto a galla questa discussione per chiedervi: quali appunti scrivereste sul provino a contatto? Grazie
Io metto etichetta con informazioni essenziali, tipo:
Tri-x n. 205,, D76 1+1 per 9', vacanze in Val d'Aosta 2017.
Un'etichetta identica la metto sul foglio dei negativi, conservato in quaderno ad anelli a parte.
Poi sul provino riquadro con pennarello apposito oppure applico bollino adesivo ai fotogrammi che mi riprometto di stampare. Di solito fra due e cinque (a meno di progettti particolari).
Conservo i provini numerati in scatole per carta; ogni provino nuovo lo aggiungo via via sopra; ogni scatola è a sua volta numerata (Bn1 35mm, Bn2 35mm, ecc, cioè "bianco e nero 35mm n.1", ecc.) e contiene circa 50 provini. I quaderni ad anelli coi negativi hanno la stessa numerazione. Ogni scatola di provuni corrisponde a un quaderno di negativi.
Poi riprendo il provino in mano dopo tre anni e dico: prima o poi queste le devo stampare! E così via... : :))

Re: Provini a contatto

Inviato: 06/07/2020, 21:41
da lordvampiro
Grande!! Grazie per le precise informazioni.

Re: Provini a contatto

Inviato: 02/03/2021, 15:41
da LaFotografiAnalogica
In merito all'utilità dei provini a contatto mi sento di dire che non si tratta di una utilità grande o piccola. Non stiamo parlando di fotografia che ci da subito il risultato positivo come oramai siamo abituati. Il negativo non ci fa vedere il risultato dei nostri scatti, l'espressione di un ritratto ecc. in una serie di scatti simili alla ricerca di quello perfetto. Il provino è fondamentale per vedere le immagini tutte e scegliere quelle migliori. Ci permette anche di studiare l'inquadratura e decidere cosa escludere dall'immagine o come mascherare parti della foto in fase di esposizione della carta fotografica.

Re: Provini a contatto

Inviato: 03/01/2022, 9:47
da fishandchips2000
Ciao a tutti, non ci capisco nulla di vetri, il vetro sintetico trasparente spesso 5mm che si trova da Bricoman va bene per fare i provini a contatto?

Re: Provini a contatto

Inviato: 03/01/2022, 10:16
da Silverprint
È troppo leggero. Ti serve che sia un po' pesante per tenere schiacciati i negativi.

Re: Provini a contatto

Inviato: 03/01/2022, 11:06
da fishandchips2000
Se lo tenessi premuto contro il piano dell'ingranditore con del nastro adesivo potrebbe andare bene? Oppure un vetro più spesso dove lo trovo? Dal vetraio?

Re: Provini a contatto

Inviato: 22/03/2022, 11:19
da sesan
fishandchips2000 ha scritto:
03/01/2022, 11:06
Se lo tenessi premuto contro il piano dell'ingranditore con del nastro adesivo potrebbe andare bene? Oppure un vetro più spesso dove lo trovo? Dal vetraio?
Certo dal vetraio, con spessore 5mm vai sicuro

Re: Provini a contatto

Inviato: 22/03/2022, 12:10
da Devis91
Io ho sempre usato il “vetro” delle cornici a nudo e non ho mai avuto problemi


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Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 10:46
da claudiofanesi
Ciao a tutti..
Ho letto la siegazione di Andrea ma ho un dubbio sul contrasto nel provino a contatto.

Considerando che l’esposizione del provino a contatto è calcolata sulla base della pellicola (per averla appena visibile) e considerato che molti consigliano di provinare su grado 1 o 1 1/2, mi chiedevo se una volta trovata la base della pellicola appena visibile ed aver trovato i giusti toni scuri, se le alte luci risultano ad esempio a grado 1 chiuse, bisogna cambiare filtro fino a trovare le giuste alte luci?

Insomma, se a grado 1 ho i giusti toni scuri e alte luci chiuse è un indicazione di come ho sviluppato (sottosviluppo) e le lascio così? O si aumenta il contrasto fino a quanto si vuole?

Perchè ho letto che molti provinano a grado 1, mentre Andrea spiega di cercare comunque il contrasto giusto anche nel provino.

Non só se mi sono spiegato..

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 10:58
da Pierpaolo B
Il fatto è che il provino a contatto non è una stampa ma serve solo per valutare il negativo quindi che sia esteticamente "brutto" ci sta. Naturalmente in base ai negativi occorre prendere la mira per far uscire il TUO negativo. Da considerare che il supporto delle pellicole moderne è piuttosto chiaro quindi spesso con un grado basso e per far uscire la base con il fondo scuro si finisce per avere un provino a contatto inguardabile.
Insomma occorre fare prove per fare uscire il brovino come si desidera.

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 11:06
da claudiofanesi
Che sia brutto Pierpaolo non è un problema. Preferisco il provino tecnico.
È che non ho capito se mi devo fermare al nero appena visibile e finisce lì, o se comunque devo calibrare, in caso anche le alte luci dopo, magari arrivando a grado 3 (è solo un esempio)
Non tanto per averlo bello ma per avere anche lì un riferimento.

E anche quì avrei una domanda. Nelle alte luci avete un riferimento che vi faccia avere il giusto compromesso su tutti i fotogrammi. Che ne só, un cielo? in modo che poi tutto il resto segue, e quello che sarà bruciato rimarrá tale..

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 11:28
da Andrea67c
Ciao Claudio!
Secondo me dipende molto dal provino a contatto che fai. Cioè da quale rullo esso proviene.
Esempi.
Un rullo 35mm da fotoamatore in vacanza con la famiglia avrà 36 situazioni talmente diverse, che un contrasto standard, magari basso, 1 o 1,5 potrebbe accontentarci.
In un rullo 35mm con della street, il contatto interessa soprattutto per valutare le inquadrature, le facce, le posizioni delle persone, le linee delle architetture circostanti. Io questi li faccio sempre con contrasto 2. Perché vedo meglio la composizione.
Per un rullo MF, con del paesaggio ben esposto e ben ponderato, non basta certo vedere la composizione, che sicuramente è quella che volevi quando hai scattato. Sono molto più importanti i toni, le differenze tra l'uso di un filtro e un altro, allora la determinazione del contrasto migliore possibile è importante e va fatta sull'intero foglio.
Le mascherature e bruciature di alcuni fotogrammi o di intere strisce sono anche molto utili, ma non sempre necessarie, dipende da come si è completato il rullo in fase di ripresa.

Ciao!
A.

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 12:55
da claudiofanesi
Grazie @Andrea67c
Più o meno è quello che faccio fin’ora, mascherature e bruciature mai fatte peró. Trovo il giusto compromesso sulle alte luci e per i toni scuri la regolina delle perforazioni leggermente più chiare del foglio nero.

Con le alte luci prendo sempre come riferimento il cielo, e il resto spero gli vada dietro. Non só se è un riferimento corretto ma appunto ho chiesto qui..

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 13:00
da zone-seven
a volte ne faccio 2 di provini , uno un po’ tecnica e uno un po’ meno .

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 13:08
da claudiofanesi
@zone-seven
Peró questo non stó capendo, usare la regolina della perforazione e il giusto compromesso sulle alte luci non è tecnico?

Facendo bracketing in ripresa avró alcuni fotogrammi sottoesposti o zone scure senza dettaglio (regolina delle perforazioni) e avró alcuni fotogrammi sovraesposti o con alte luci bruciate avendo solo un giusto compromesso sulle alte luci.

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 13:42
da Pierpaolo B
Il cielo non è alteluci.
Se usi un filtro troppo basso vedi nelle ombre ma se non hai occhio le vedi impastate (nonlevedi)
Col filtro basso e il supporto in pet (odio) impazzisci ad arrivare al nero carta e il provino viene brutto.
Se usi un filtro medio il negativo deve essere ottimo.

Sottovoce dico che non ci sono più le pellicole e la carta per fare dei bei provini a contatto..... se proprio si vuole provare l'ebrezza di un facile provino a contatto si prenda una Delta3200 e la si stampi fomabrom sp o su qualsiasi carta a gradazione fissa tendente al morbido

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 13:55
da -Leo-
Solitamente faccio i provini a contatto sul grado 2, prendendo come riferimento il nero con una leggera trama sul supporto (perforazioni se ci sono!)

Per una filtrazione differente dipende dalla valutazione generale del rullo (se è un'intero rullo!), Se i fotogrammi ti vengono troppo scuri o grigi, togli tempo o alzi il contrasto, anche sacrificando il nero pieno del supporto se lo sviluppo e/o l'esposizione sono completamente sbagliati.
Vince la situazione più distribuita sui vari fotogrammi, trovo molto utile scrivere il tutto sul retro del foglio per ricordarmelo quando valuto il provino!

Ti consiglio di prendere appunti di ciò che fai! stò riprendendo a stampare dopo una lunga pausa, si riparte con poco e si corregge il tiro facilmente!
:)

P.s: consiglio personale, evitala la RC satinata per i provini, meglio una lucida di basso peso

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 14:02
da claudiofanesi
@Pierpaolo B
Le alte luci le osservi sul negativo in base alla densitá?
Pensavo che il cielo potesse essere un punto di riferimento..

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 15:00
da Pierpaolo B
claudiofanesi ha scritto:
29/12/2023, 14:02
@Pierpaolo B
Le alte luci le osservi sul negativo in base alla densitá?
Pensavo che il cielo potesse essere un punto di riferimento..
Esatto, ma tutto è relativo. Se il cielo lo vuoi trasparente usa il cielo ma normalmente io uso come riferimento le nuvole per vedere se arrivano al gesso o se sono stampabili senza acrobazie.
Comunque se usi sempre una pellicola, una carta, un rivelatore, (tutto testato) normalmente il provini a contatto li fai "al buio" (sempre nello stesso modo) ed escono giusti.

PS: l'importante è che si possano leggere le ombre in modo da valutare contrasto ed esposizione.

Re: Provini a contatto

Inviato: 29/12/2023, 16:56
da claudiofanesi
Grazie a tutti dei consigli, sempre utilissimi.
Eh si, di solito si, utilizzo sempre l’hp5/D76 e stó iniziando a mettere a punto la mia catena con questa pellicola.

Ma ieri sono andato a campo imperatore, mi piacciono anche le fotografie di paesaggio, ed ho voluto provare per la seconda volta la retro 80s in formato 120, poi ho una fuji across 120 da provare, poi una fp4 120 e un’infrared..

Vacanze di esperimenti 😂

Re: Provini a contatto

Inviato: 30/12/2023, 13:25
da zone-seven
claudiofanesi ha scritto:[mention]zone-seven[/mention]
Peró questo non stó capendo, usare la regolina della perforazione e il giusto compromesso sulle alte luci non è tecnico?

Facendo bracketing in ripresa avró alcuni fotogrammi sottoesposti o zone scure senza dettaglio (regolina delle perforazioni) e avró alcuni fotogrammi sovraesposti o con alte luci bruciate avendo solo un giusto compromesso sulle alte luci.
intendevo solo che a volte vuoi per un cambio pellicola, vuoi perché su un rullo ci mettiamo più di qualche scena può essere utile avere 2 provini dello stesso rullo.