Analogica.it

areabis ha scritto:(...)Qualche tempo fa il club fotografico che ogni tanto frequento aveva deciso di esporre in una pseudo bancarella durante la serata dedicata agli "artisti" della nostra cittadina che è una località molto turistica... (...)

Beh, non c'è da stupirsi se una bancarella organizzata durante una serata dedicata agli "artisti" (le virgolette non sono mie) d'una città turistica, non venga frequentata da fini intenditori e galleristi in cerca di sconosciuti talenti.

E.L.

...eppure quanti turisti hanno al collo una bella 6D e si sentono tanto PH?

Così come non è il pennello che fa il grande pittore, altrettanto non è una lussuosa fotocamera a fare il grande fotografo, anzi!

areabis ha scritto:Ma ora mi viene la curiosità di sapere cosa sarebbe successo se avessi esposto qualche foto diLik e di Trent Parke Chi avrebbe avuto più successo? Secondo voi?

Elmar Lang ha scritto:Non è questione di educazione visuale; è una questione psicologica: una persona "media" sente inconsciamente la necessità di vedere qualcosa di sereno ed appagante.

Cosa che per l'appunto Trent Parke non è...ho avuto la fortuna di vedere, ad Adelaide, non più di tre mesi fa "The Black Rose"...esperienza piuttosto impattante dal punto di vista emotivo...e raccomandata per tutti...ma non per Lik o per chi lo imita/compra

Ma, per stare in topic, anche Trent Parke non è che sia così "nuovo" se prendiamo la singola immgine....quello che è "nuovo", nel senso che dicevo sopra, emotivamente impattante, è il progetto (che è somma di tanti progetti sviluppati negli anni)...ma ancora più "forti" erano i due libri (unici, rilegati da Trent con le sue note scritte a macchina incollate sulle pagine) che, indissati i guanti, si potevano leggere...

Nota a margine: ci sono andato due giorni di fila e l'ho vista praticamente tre volte...

guerié ha scritto:per me è solo una questione di gusti. non conosco Lik e non saprei che dire dei suoi lavori, ma non mi sento di dover augurare a nessuno di non poter realizzare le proprie aspirazioni artistiche e espressive. [...] chissà forse i vari Lik dopo i primi successi per la loro fresca ingenuità artistica si ritroveranno a studiare il passato.

guerié ha scritto:cmq leggendo qualcsa della biografia di peter lik non sembrerebbe proprio un bimbominkia e nemmeno l'ultimo arrivato, certo sono foto da guida turistica ma sembrano impeccabili per quello scopo.

Non gli ho certo dato dello sprovveduto difatti, constatavo che per i bimbini che si baloccano con le cartoline da marte quello é un grande artista.
Quanto al resto intendiamoci : neppure io augurerei a chicchessia di non realizzare i propri sogni commerciali (se leciti) che siano di piazzare gigantografie new age, tavernello a fiumi, format di Grande Sorella o cessi d'oro agli sceicchi. Ma cerco di tenermi alla larga dai relativismi.
Se poi si vuole valutare una fenomenologia pop é un'altra storia.
(giusto in sintesi evitando i post fiume)

Mi aggancio a questa discussione per sollevare una questione:
Ho ricominciato a fotografare ormai da oltre un anno, ho ricuperato la tecnica con discreti risultati ma tutto quello che ho fotografato in questo lasso di tempo e' risultato essere solamente degno del cestino.
Ho anche ripreso in mano l'acquerello, sempre come ai vecchi tempi.
A questo punto mi sono fermato per ripassare un po' di storia dell'arte, a partire dal romanticismo e dal realismo, i movimenti successivi, alcuni sono inadatti alla fotografia, impressionismo, surrealismo, etc, altri hanno legami socio-policiti del tutto inattuali ed impraticabili ed infine altri sono fin troppo legati ad un epoca storica ed alla sua cultura, new-deal americano, neorealismo etc.
Io fotografo a tema, cerco cioe' di illustrare passi di libri, idee ed altre simili amenita', in ogni caso ho un idea abbastanza chiara di cosa fotografare e perche', manca il come, mancano dei canoni estetici che non siano pura imitazione.
Sono anche pienamente consapevole di essere profondamente immerso nell'attuale cultura del mio paese, questo lo vedo anche dal mio lavoro, che riflette pienamente, insieme a quello di mille altri, questa cultura.
La domanda e' : in quale cultura ci troviamo?
Romanticismo, pittorialismo... ... neoralismo, street shot etc. etc. sono il passato ovviamente da conoscere e studiare, ma qual'e' la cultura attuale, quella a cui fare riferimento? Che cosa siamo?
La fotografia ha fatto socialmente il suo tempo, cosi' come anche pittura, cinema, radio e televisione, ma con quale atteggiamento estetico dovrei oggi affrontare la fotografia?
Faccio in esempio, giusto per prova, con la piccola compattina digitale che uso per lavoro ho provato a fotografare alcuni paesaggi, vivo nella bassa modenese, del tutto simili a quelli di rinomati paesaggisti dell'800, i risultati, seppure tecnicamente accettabili, sono per altri versi semplicemente insignificanti e banali.
Questo perche' con molta probabilita' manca un messaggio da veicolare.
Immagino anche che, oggigiorno, questo messaggio possa essere soltanto estetico per cui si ritorna sempre alla domanda di cui sopra.
Mi scuso se queste note vi parranno confuse o peggio infantili, ma sto' cercando di metterle a fuoco e non ho il focometro adatto.
Un ultima cosa, avrei potuto postare queste note anche su APUG, ma mi e' ovvio che la sua cultura non e' la nostra.

Viviamo nel tratto calante del selfismo.
Dopo aver appena oltrepassato il grandefratellismo.

colonial ha scritto:A questo punto mi sono fermato per ripassare un po' di storia dell'arte, a partire dal romanticismo e dal realismo, i movimenti successivi, alcuni sono inadatti alla fotografia, impressionismo, surrealismo, etc

se ti dicessi che dal mio punto di vista molta fotografia calza bene proprio su quei due?

colonial ha scritto:La domanda e' : in quale cultura ci troviamo? [...] Faccio in esempio, giusto per prova, con la piccola compattina digitale che uso per lavoro ho provato a fotografare alcuni paesaggi, vivo nella bassa modenese, del tutto simili a quelli di rinomati paesaggisti dell'800, i risultati, seppure tecnicamente accettabili, sono per altri versi semplicemente insignificanti e banali.
Questo perche' con molta probabilita' manca un messaggio da veicolare.

probabile (altrimenti lo avresti ben chiaro in testa d`altronde) alla qual cosa si aggiunge che nelle fotine di basso rango è di moda un becero pittoricismo (non pittorialismo) a cui ci si è assuefatti, e che quando non c`è noti.

Direi, e forse sono banale, che la cultura attuale sei tu .... Tu sei il risultato di tutto quello che hai letto e assorbito. Non cercare di fare tue immagini che hai già visto e che non senti. Tu sei l'artefice principale dell'arte moderna. Se senti qualche cosa, essendo un uomo del 2015, allora le tue foto esprimeranno il tuo modo di vedere e di sentire il tuo mondo. Conoscere l'arte deve aiutare a prendere coscienza di quello che è stato e di quello che hanno passato gli artisti ormai superati. La risposta non la troverai in un libro e tanto meno in un blog, la risposta la troverai in te stesso, quando fai una foto che ti piace, che trasmette una tuo stato d'animo o un tuo modo di essere ..... Allora avrai fatto una foto "all'avanguardia" è sicuramente ti avrà appagato.

Conoscere la storia dell'arte non farà di te un fotografo come non lo farà avere l'attrezzatura all'ultimo grido o la più blasonata.

Cerca, cerca. ....... E troverai.

Io sto ancora cercando ...... Ed è quello il bello

bafman sinceramente non capisco come si possa cercare di tenersi alla larga dai relativismi. o lo sei o non lo sei. certo che si parlava di un fenomeno pop.
il nostro Lik non lo è(relativista) sicuramente, da quello che ho capito, si sente un campione, una specie di semidio, ma per trovare certi tipi non importa cercare tra i 'campioni' ne trovati anche tra i coxxxxxoni come me.
ma tornando al nocciolo della questione posta da stefnerv credo che il problema non è tanto cercare e lavorare ad un 'nuovo stile' ma 'perché bisogna sempre essere originali e innovativi' che male c'è a copiare gli stili? la tendenza odierna è proprio quella di cercare sempre l'originalità, l'essere creativi.

io penso che noi fotamatori siamo artisti in senso puro del significato della parola. Il mercato dell'arte è un mercato appunto se ti confronti con quell'ambiente è per fare il balzo da amatoriale a professionale. ma chi sono i sostenitori di questo mercato? sono i collezionisti e gli amatori stessi che alimentano l'industria fotografica e 'consumano' i prodotti di questo mercato d'arte(visite ai musei e alle mostre, acquisto di libri fotografici)

condivido in pieno la necessità di fare educazione visiva, io la metterei come materia principale a scuola, prima dell'italiano. Il fatto è che non è proprio una materia organicamente definita, a quali testi ti rifai? alle ultime conclusioni della psicologia della Gestalt? ai testi dei critici tipo la Sontag? Ando Gilardi mi sembra sia sia mosso in quelle direzioni ma è morto pressoché inascoltato dalle istituzioni.