O anche: la fotografia è una passione o hobby inevitabilmente costoso?
- Il paradosso economico della fotografia analogica ai giorni nostri.
La fotografia analogica come consumo di massa non esiste più (punto). Cosa comporta?
Tante cose, ma qui per cominciare, mi voglio concentrare su due aspetti che ne rappresentano, dal punto di vista economico (cioè dei costi che si sosterranno per alimentare la passione), il grande vantaggio ed il grande svantaggio.
Il vantaggio: grande disponibilità di attrezzature usate, anche di alta ed altissima qualità a prezzi bassissimi. Basta pensare, per esempio, al prezzo attuale di un corredo Hasselblad usato, rispetto al costo del nuovo o che usato aveva solo qualche anno fa o al prezzo di una buona reflex 35mm con delle belle ottiche rispetto al prezzo di una reflex digitale di fascia media, plasticosa e con uno zoomino ridicolo (seriamente parlando, un giocattolo di bassa qualità, molto costoso e dal valore effimero).
La convenienza rispetto al "potenziale qualitativo" (chiaramente la qualità finale dipende da come verrà usata) dell'attrezzatura analogica usata è enorme e rappresenta quindi una grande tentazione: mi posso comprare un Hasselblad usata (che durerà altri cent'anni) a metà del prezzo di una digitalina scrausa (schifosa in romano), non ho bisogno di un computer adeguato, di un monitor di qualità, né di una stampante professionale (roba parecchio costosa, se si vuole qualità già solo decente); posso comprare (sempre usato) quello che mi occorre a sviluppare e stampare al prezzo di un laptop economico. Posso anche immaginare e sperare che i prezzi delle attrezzature usate difficilmente scenderanno ancora e che il mio investimento non si svaluterà a differenza della sicura, rapidissima ed elevata svalutazione di una qualsiasi attrezzatura digitale.
A conti fatti un "fotoamatore evoluto" (brutto nome d'altri tempi

Tutto rose e fiori? Non direi proprio perché, vista la tentazione, molti appassionati di fotografia senza grandi disponibilità economiche vedono e trovano nell'analogico (oltre al fascino ed al potenziale qualitativo) la possibilità o l'unica possibilità di acquistare l'attrezzatura necessaria; possibilità che con scarse disponibilità economiche non avrebbero se volessero comprare qualcosa di paragonabile in campo digitale. E per costoro, e sono tanti, il costo di esercizio è proibitivo, e lo è (anche se non solo) per lo stesso motivo per cui le attrezzature costano poco, ovvero, come detto all'inizio, perché la fotografia analogica non è più un mercato di massa, ma elitario. Il paradosso a cui mi riferivo è questo. In sintesi: attrezzature a basso costo, costo d'esercizio elevato.
In digitale invece, se non si stampa o non si stampa spesso, il costo d'esercizio quotidiano è basso. Dico esercizio quotidiano e non costo complessivo perché se mettiamo in conto la rapida obsolescenza delle attrezzature e la "necessità" di sostituirle di continuo (o il costo degli inchiostri per chi ami stampare) anche i costi del digitale salgono moltissimo; salgono vertiginosamente...
Volendo fare i pignoli potremmo anche dire che il costo di esercizio anche in era "pre-digitale" era elevato, magari non tanto per il costo di un singolo foglio di carta o di un rullo, ma perché tra sviluppo e provini a contatto (il minimo del minimo necessario) se si scattava abbastanza di soldini se ne spendevano parecchi. Questa è una reale differenza rispetto al digitale, in fotografia analogica gli scarti si pagano sempre.
Aggiungerei anche, e per chi non fa tutto da solo, che i laboratori di qualità, che erano già rari e cari in piena era analogica sono ora rarissimi e inevitabilmente ancora più cari e che quei i laboratori "industriali" che non hanno chiuso bottega non sono più in grado (nella maggioranza dei casi) di lavorare decentemente. Ed è anche necessario dire che il costo dei pochi laboratori "seri" (quanti sono in Italia 4, 5, 6? Come numero siamo li

E veniamo finalmente allo scopo di questo thread (era ora, no? Dopo 'sta filippica...

Come ottimizzare il budget! Ovvero come cercare di non sprecare preziosi eurini, salvaguardando per quanto possibile la qualità dei risultati. Anche perché è ovvio che se price doesn't matter, e si sa cosa si fa, la qualità prima o poi arriva...
Sperando in vostri preziosi contributi, vi saluto... Alla prssima!

Ps. Toccherà fare anche qualche difficile ragionamento sul concetto di qualità... uff
