quando arriva il caldo....
Moderatori: chromemax, Silverprint
quando arriva il caldo....
bene, si prospetta oramai l'arrivo dell'estate, e con esso credo che non potrò più stampare...
temperature sopra i 24° in camera oscura non sono adatte alla stampa, quindi o trovo un sistema alternativo, oppure dovrò aspettare che rinfreschi.
voi come fate?
temperature sopra i 24° in camera oscura non sono adatte alla stampa, quindi o trovo un sistema alternativo, oppure dovrò aspettare che rinfreschi.
voi come fate?
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato
Re: quando arriva il caldo....
io la c.o. l'ho allestita in cantina, per cui mi aspetto una certa "climatizzazione"... (di solito in estate quando vado giù sento un bel fresco, quasi freddo...)
Comunque ritengo che "l'importante" sia la temperatura dei bagni (quelli chimici, non quelli dove si fa la pipì ). tenerli <24°C non dovrebbe essere un grosso problema: se mi capiterà, mi sono organizzarto comprando una bacinella 40x50: ci metterò a bagnomaria con acqua fredda-cubetti di ghiaccio quella dello sviluppo 30x40 e bon. Dopo un paio di volte "fai pratica" e diventi un robot.
Se invecie sei uno sborone, ti prendi un condizionatore di quelli piccoli, che sono ogni anno in offerta in qualche catena di Elettrodomestici & C...
però devi:
1) avere i soldi per prenderlo
2) avere lo spazio per metterlo (più che altro l'unità esterna)
3) convincere tua moglie a fare un buco sul muro che ci passa una bottiglia di Ferrarelle...
4) non avere acceso praticamente altro quando vai in c.o., altrimenti come direbbe mia mamma ti salta il contatore...
se hai problemi di spazio, una soluzione che avevo valutato erano quei sacchetti refrigeranti in gel, nati per sostituire le borse del ghiaccio...
li piazzi sotto la bacinella, (dopo averli poggiati su un bell'asciugamano che ne assorba l'acqua che trasudano in abbondanza) e dovrebbe "controllare" abbastanza la temperatura (anche se le bacinelle grandi soffrirono sicuramente in stabilità! In quel caso gli farei una sorta di "culla" con il suddetto asciugamano...)
Certo, durano quel che durano...
Dovresti averli doppi e ricambiarli (immagino) ogni ora...
Comunque ritengo che "l'importante" sia la temperatura dei bagni (quelli chimici, non quelli dove si fa la pipì ). tenerli <24°C non dovrebbe essere un grosso problema: se mi capiterà, mi sono organizzarto comprando una bacinella 40x50: ci metterò a bagnomaria con acqua fredda-cubetti di ghiaccio quella dello sviluppo 30x40 e bon. Dopo un paio di volte "fai pratica" e diventi un robot.
Se invecie sei uno sborone, ti prendi un condizionatore di quelli piccoli, che sono ogni anno in offerta in qualche catena di Elettrodomestici & C...
però devi:
1) avere i soldi per prenderlo
2) avere lo spazio per metterlo (più che altro l'unità esterna)
3) convincere tua moglie a fare un buco sul muro che ci passa una bottiglia di Ferrarelle...
4) non avere acceso praticamente altro quando vai in c.o., altrimenti come direbbe mia mamma ti salta il contatore...
se hai problemi di spazio, una soluzione che avevo valutato erano quei sacchetti refrigeranti in gel, nati per sostituire le borse del ghiaccio...
li piazzi sotto la bacinella, (dopo averli poggiati su un bell'asciugamano che ne assorba l'acqua che trasudano in abbondanza) e dovrebbe "controllare" abbastanza la temperatura (anche se le bacinelle grandi soffrirono sicuramente in stabilità! In quel caso gli farei una sorta di "culla" con il suddetto asciugamano...)
Certo, durano quel che durano...
Dovresti averli doppi e ricambiarli (immagino) ogni ora...
- porcospino99
- guru
- Messaggi: 304
- Iscritto il: 28/10/2010, 12:06
- Reputation:
- Località: Bologna
- Contatta:
Re: quando arriva il caldo....
Un amico (io non ho questo problema avendo la camera oscura interrata difficilemente vado sopra i 24 gradi) si è inventato la "jobo frost". Usa la sviluppatrice cpe con inseriti dei ghiaccini da freezer infilati al posto della bottiglie, questi portano l'acqua anche sotto il 20^, poi imposta la temperatura della jobo a 20° ed il gioco è fatto, massima precisione. Bisogna solo avere due batterie di ghiaccini per sostituirli se si lavora per molto tempo. Serve anche una pompa ad immersione per acquari per agitare l'acqua ed uniformare la temperatura.
Ovviamente serve la jobo cpe.... ma ci fai anche il colore!
Ovviamente serve la jobo cpe.... ma ci fai anche il colore!
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13326
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: quando arriva il caldo....
Non fatevi troppi problemi!
Anche al caldo si sviluppa la carta senza problemi. I tempi scendono quindi oltre allo sviluppo fattoriale può essere comodo lavorare con diluizioni maggiori.
Le eventuali, ma non inevitabili, controindicazioni possono essere un cambio di tono, che dipende dall'accoppiata carta-rivelatore, ed una maggior tendenza a velare, questa più legata alla freschezza della carta che altro.
Tenete presente che nelle sviluppatrici è normale sviluppare la carta BN (anche baritata) a temperature ben superiori ai 30°C.
Anche al caldo si sviluppa la carta senza problemi. I tempi scendono quindi oltre allo sviluppo fattoriale può essere comodo lavorare con diluizioni maggiori.
Le eventuali, ma non inevitabili, controindicazioni possono essere un cambio di tono, che dipende dall'accoppiata carta-rivelatore, ed una maggior tendenza a velare, questa più legata alla freschezza della carta che altro.
Tenete presente che nelle sviluppatrici è normale sviluppare la carta BN (anche baritata) a temperature ben superiori ai 30°C.
- zioAlex
- superstar
- Messaggi: 2037
- Iscritto il: 14/07/2011, 15:26
- Reputation:
- Località: Albano Laziale (rm)
Re: quando arriva il caldo....
eggià... Infatti per la stampa il problema non me lo pongo, anzi... per certi versi "aiuta"!
Un certo "disagio" potrebbe esserci sulle pellicole ma + che altro sulla costanza dei tempi se sviluppo sempre a 20 o 22 é normale che se sviluppo a + di 24 devo modificare(ridurlo) il tempo per avere lo stesso risultato....
Un certo "disagio" potrebbe esserci sulle pellicole ma + che altro sulla costanza dei tempi se sviluppo sempre a 20 o 22 é normale che se sviluppo a + di 24 devo modificare(ridurlo) il tempo per avere lo stesso risultato....
Nikon F4 Nikon F80
Nikkor-Q Auto f.135/2.8 Sigma 28/70 2.8
I.F.F. Eurogon con testa colori sottrattiva
**************
nokia C7
Nikkor-Q Auto f.135/2.8 Sigma 28/70 2.8
I.F.F. Eurogon con testa colori sottrattiva
**************
nokia C7
-
- esperto
- Messaggi: 131
- Iscritto il: 01/03/2012, 14:04
- Reputation:
- Località: Zena!!!
Re: quando arriva il caldo....
L'unico problema che ho io con le alte temperature è che la sudorazione aumenta sensibilmente... un asciugamano deve essere sempre presente e le mani costantemente pulite ed asciutte... le prime volte ho dovuto chiamare Grissom per capire di chi erano le impronte digitali ai bordi del foglio
- zioAlex
- superstar
- Messaggi: 2037
- Iscritto il: 14/07/2011, 15:26
- Reputation:
- Località: Albano Laziale (rm)
Re: quando arriva il caldo....
Chiccopiteco ha scritto:L'unico problema che ho io con le alte temperature è che la sudorazione aumenta sensibilmente... un asciugamano deve essere sempre presente e le mani costantemente pulite ed asciutte... le prime volte ho dovuto chiamare Grissom per capire di chi erano le impronte digitali ai bordi del foglio
no Franco questi problemi non ne ha.... Suda a prescindere! Anche a 20gradi sotto zero!
ciao franco! ;)
Nikon F4 Nikon F80
Nikkor-Q Auto f.135/2.8 Sigma 28/70 2.8
I.F.F. Eurogon con testa colori sottrattiva
**************
nokia C7
Nikkor-Q Auto f.135/2.8 Sigma 28/70 2.8
I.F.F. Eurogon con testa colori sottrattiva
**************
nokia C7
Re: quando arriva il caldo....
già!zioAlex ha scritto:Chiccopiteco ha scritto:L'unico problema che ho io con le alte temperature è che la sudorazione aumenta sensibilmente... un asciugamano deve essere sempre presente e le mani costantemente pulite ed asciutte... le prime volte ho dovuto chiamare Grissom per capire di chi erano le impronte digitali ai bordi del foglio
no Franco questi problemi non ne ha.... Suda a prescindere! Anche a 20gradi sotto zero!
ciao franco! ;)
solo che io ho preso l'abitudine di toccare la carta con i guanti di cotone... ;)
Re: quando arriva il caldo....
mi spieghi meglio il discorso diluizioni?Silverprint ha scritto:Non fatevi troppi problemi!
Anche al caldo si sviluppa la carta senza problemi. I tempi scendono quindi oltre allo sviluppo fattoriale può essere comodo lavorare con diluizioni maggiori.
Le eventuali, ma non inevitabili, controindicazioni possono essere un cambio di tono, che dipende dall'accoppiata carta-rivelatore, ed una maggior tendenza a velare, questa più legata alla freschezza della carta che altro.
Tenete presente che nelle sviluppatrici è normale sviluppare la carta BN (anche baritata) a temperature ben superiori ai 30°C.
per tempo fattoriale intendi quel fattore che applico già ora normalmente e che parte dall'inizio dell'annerimento della carta?
io ora con ilford MG IV FB e multigrade ho un tempo di comparsa che sta attorno ai 35-40 sec. e che io moltiplico per 6.
quando il rivelatore tende a perdere le sue proprietà moltiplico sempre per 6 il tempo (fino ad un certo punto s'intende).
è corretto?
col variare della temperatura come applico questo concetto?
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13326
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: quando arriva il caldo....
Giusto...
Lo applichi sempre nello stesso modo.
Lo sviluppo fattoriale serve a compensare le variazioni del tempo di sviluppo dovute a vari fattori, esaurimento, variazione della diluizione, cambio di temperatura... va bene sempre.
Il "fino a un certo punto" non so se l'ho capito. Lo sviluppo fattoriale o si fa o non si fa... il farlo circa non ha senso. Se il tempo di comparsa raddoppia il rivelatore va considerato esaurito, nel caso si rigenera o cambia. Io lo rigenero prima, quando è più o meno al 50%.
Casomai con la Ilford MGIV ci andrei più deciso. Aumentando sia il fattore che la concentrazione.
È una carta che lavora bene con sviluppi energici e abbastanza profondi.
Lo applichi sempre nello stesso modo.
Lo sviluppo fattoriale serve a compensare le variazioni del tempo di sviluppo dovute a vari fattori, esaurimento, variazione della diluizione, cambio di temperatura... va bene sempre.
Il "fino a un certo punto" non so se l'ho capito. Lo sviluppo fattoriale o si fa o non si fa... il farlo circa non ha senso. Se il tempo di comparsa raddoppia il rivelatore va considerato esaurito, nel caso si rigenera o cambia. Io lo rigenero prima, quando è più o meno al 50%.
Casomai con la Ilford MGIV ci andrei più deciso. Aumentando sia il fattore che la concentrazione.
È una carta che lavora bene con sviluppi energici e abbastanza profondi.
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato