Quando le sue caratteristiche sono utili al risultato che si vuole ottenere.andynaz ha scritto:Perciò, in quali casi andrebbe usato il Rodinal?
Come già detto il Rodinal non sfrutta bene la sensibilità della pellicola, quindi non solo non è adatto ai tiraggi, ma è meglio aprire di 1/2 stop rispetto a quanto suggerisce l'esposimetro (o impostare la sensibilità "due tacche" in meno).
Il Rodinal tende a "sellare" la curva caratteristica della pellicola, cioé rende più scure le ombre e i mezzitoni e poiché il sistema è "a guadagno zero", ciò vuole anche dire che le luci sono più brillanti. Questo comportamento è più o meno accentuato a seconda anche della "natura" stessa della pellicola: in alcuni casi può essere utile per "ammorbidire" la linearità delle pellicole tabulari/delta, o per accentuare le forme sinuose di alcune pellicole "old style".
Se diluito tende a compensare, assumendo un comportamento più "classico" (il piede si raddrizza e la spalla si incurva), se diluito troppo (è facile seguendo alcuni "consigli") compensa per esaurimento con compressione delle luci (lo stand manco lo considero).
E' comodo da usare, si prepara in un attimo, e viene venduto in confezioni anche piccolissime il che, aggiunto al fatto che viene considerato (erroneamente) eterno, lo rende molto appetibile a chi si affaccia allo sviuppo in proprio, anche se personalmente tenderei a sconsigliarlo in favore di sviluppi più bilanciati.
Un utilizzo poco comune, interessante per comodità e caratteristiche, è quello di sviluppo a bassa temperatura; non avendo idrochinone si può usare al di sotto dei 20°C, con in più i bonus di riuscire a gestire meglio i tempi a 1+25 ed avere un comporamento più delicato sulle tonalità e una grana più fine (sempre inezie comunque).