Analogica.it

Per rispondere alla tua domanda, la regola del 16 si applica in base agli ISO ma nulla ti vieta di attribuire un altro valore di sensibilità alla tua pellicola, ad esempio se vuoi esporre una 400 iso a 200 iso in una giornata soleggiata e quindi sovraesporre uno stop ti basta impostare 1/250 invece di 1/500 a f16 oppure lasciare 1/500 e impostare f11 e così via. Per le pellicole scadute è difficile prevedere quanto siano ancora valide, conviene fare un po' di bracketing e sperare che non siano troppo rovinate.

Ti dico la mia: la regola del 16 funziona, purchè applicata a soggetti all'aperto, e nei limiti di un metodo che prevede approsimazione. Personalmente mi è capitato di usarla in condizioni davvero difficili (spiaggia bianca, pellicola diapositiva) una volta che la sabbia aveva bloccato il mio esposimetro: i risultati furono mediamente migliori di quelli che avrei ottenuto affidandomi acriticamente alla lettura dell'esposimetro TTL (ero agli inizi, non sapevo ancora quando le letture ttl necessitavano di correzioni).
Naturalmente la regola del 16 presuppone la conoscenza della sensibilità della pellicola, che nel tuo caso è effettivamente un'incognita, ma... fortunatamente le pellicole negative colore incassano bene errori in sovraesposizione, meno bene quelli in sottoesposizione. Tenendo conto di ciò, e partendo dal presupposto che se impieghi pellicole scadute non stai puntando all'oscar per la sensitometria, e nemmeno al premio "fine art photography", credo che potrai ottenere risultati decenti applicando la sunny 16 su una base di sensibilità dimezzata rispetto alla nominale. Posta i risultati, e vedremo.

Livio83 ha scritto: ↑

01/03/2022, 16:08

... 200 iso in una giornata soleggiata e quindi sovraesporre uno stop ti basta impostare 1/250 invece di 1/500 a f16 oppure lasciare 1/500 e impostare f11 e così via

Quello che dice Livio83 è corretto, ma è solo la base della regola del 16, che poi prevede aggiustamenti in base alla copertura del cielo, o al controluce, o alla posizione in ombra aperta del soggetto, naturalmente.

L'efficacia della regola del 16 è facilmente verificabile se muniti di un esposimetro.....
....diciamo che si usa con la consapevolezza di giocare a tombola... l'approssimazione per i bravi è di 3stop.
...ergo utilità 0 (Zero).
Poi in un modo o nell'altro si stampa tutto e ci si accontenta ma se si guardano i negativi o i provini a contatto risulta evidente quanto utile sia la regola del 16.
...se poi uno scansiona può pure usare la regola della L che è efficace sempre.

kiodo ha scritto: ↑

01/03/2022, 18:20

Tenendo conto di ciò, e partendo dal presupposto che se impieghi pellicole scadute non stai puntando all'oscar per la sensitometria, e nemmeno al premio "fine art photography", credo che potrai ottenere risultati decenti applicando la sunny 16 su una base di sensibilità dimezzata rispetto alla nominale.

è solo la base della regola del 16, che poi prevede aggiustamenti in base alla copertura del cielo, o al controluce, o alla posizione in ombra aperta del soggetto, naturalmente.

Scusa kiodo ma...gia' se dimezzi la sensibilita' non e' piu' la regola del 16, poi se devi pure fare degli aggiustamenti in funzione delle condizioni di illuminazione ci si allontana ancora di piu' dalla regola del 16 e ci si avvicina sempre di piu' a "devi considerare il contrasto della scena e esporre per le ombre". Mi pare una regola del 16 talmente modificata da confermare cio' che e' stato detto piu' volte: che non funziona

Il nostro poi non ambira' al premio fine art, ma ambira' almeno a fare uscire qualcosa di buono no? E qualcosa di buono cozza con "regola del 16" + "pellicola scaduta", mentre non cozza per niente con "pellicola buona ed esposizione buona", per la qual cosa per altro non occorre niente di particolarmente impegnativo...

Federico Pari ha scritto: ↑

01/03/2022, 22:29

Scusa kiodo ma...gia' se dimezzi la sensibilita' non e' piu' la regola del 16,

Ah no? e perchè, scusa? la regola del 16 si basa sulla sensibilità reale della pellicola. Non conoscendola (la pellicola è scaduta) consiglio di errare in abbondanza, che fa meno male che errare in difetto (su negativo colore). Tu, utilizzando l'esposimetro che preferisci, utilizzeresti la sensibilità di targa, per una pellicola scaduta?

Federico Pari ha scritto: ↑

01/03/2022, 22:29

poi se devi pure fare degli aggiustamenti in funzione delle condizioni di illuminazione ci si allontana ancora di piu' dalla regola del 16

Da quello che scrivi si direbbe che semplicemente non conosci la regola del 16. Ecco come la presentava non un cretino, ma la Kodak, su una pellicola da 100 ASA:

questa invece è la regola del 16 applicata ad una diapositiva colore, sempre da 100 ASA: noterai che la Kodak suggerisce esposizioni in leggero eccesso, mentre la Fuji tende alla sottoesposizione: come ho detto, per i negativi è meglio errare in abbondanza, mentre per le dia conviene non sovraesporre. Inoltre puoi ben vedere che al variare della copertura del cielo l'apertura suggerita varia. Questa è la sunny 16.

Vabe' io ci rinuncio

@kiodo
A me fa pure strano che da queste parti ci sia pure chi si prende il disturbo di spiegarla.
Se la magnifichi sicuramente non hai mai provato ad usarla. Basta un solo rullo sviluppato per comprenderne l’inefficacia.
Poi sicuramente si sbaglia anche se non si sa usare l’esposimetro ma in questo caso l’errore è decisamente più modesto e solitamente uniforme.
Mi si può dire che si può usare in emergenza ma in questo caso chi non la conosce non sbaglia di più anzi.
Insomma…..
SE LA CONOSCI LA EVITI

Non la magnifico, ma proprio perchè l'ho usata (e a volte la uso tutt'ora, per tenere la mente sveglia) sostengo che funziona, all'interno del suo ambito e con i suoi limiti. Non c'è un unico modo di fotografare, e se anche se ne dovesse scegliere uno, adattabile alla maggior parte delle fotografie scattabili, non credo che l'approccio "fine art" sarebbe quello più adatto.