Pagina 1 di 1

Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 07/01/2012, 23:10
da paolob74
X( Ciao a tutti...

Parlavo in settimana con un amico appassionato di sistemi tradizionali, mi ha spiegato velocemente una tecnica per il controllo del contrasto in maniera locale e mirata.

Non stavamo parlando della stampa Split, mi spiegava che è possibile nella stessa sessione di stampa impiegare diversi filtri per dare maggior contrasto alle zone "difficili".

Purtroppo abbiamo affrontato velocemente l'argomento e non ho capito una mazza, ho bisogno di leggere e pensare per capire bene le cose.

Un esempio potrebbe essere una classica fotografia di un paesaggio, il cielo è quasi sempre difficile da stampare perché esce senza dettaglio, la tecnica consentirebbe di fare la stampa con un contrasto poi bruciare il cielo con un filtro differente per evidenziare nuvole o eventuale texture.

La tecnica mi era nota da diverso tempo ma ho sempre avuto dubbi sul suo procedimento e metodo, per non sbagliare non l'ho mai utilizzata.

Parliamo dell'esempio che ho appena fatto, fotografia di paesaggio con cielo bianco o pochissimo dettaglio stampata bene in gradazione 2.

Con quale criterio dovrei cambiare filtro per bruciare il cielo?

Non sto parlando del senso estetico, quello é personale, ma volendo piú carattere nel cielo come dovrei operare?

Questi problemi si hanno anche con i ritratti, solitamente il viso ha una difficile modulazione, poi dipende dalla modella...

Coraggio ragazzi, so che le sapete queste cose....

Una mano ai meno evoluti...

:ympray:

Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 07/01/2012, 23:34
da etrusco
Ciao,
Premetto che anche io sono un 'meno evoluto' nonostante abbia ideato il forum ... Anzi forse l'ho creato proprio per crescere.

Detto ciò ora dico una cosa che so essere molto dibattuta e non sempre accettata .

Ultimamente lavoro molto con il metodo split grade (00 + 5) e sto ottenendo dei risultati che a me piacciono molto... Sperimentando e provando, leggendo molto e 'rubando' dai più esperti ... La stampa è molto personale per cui il mio consiglio è semplicemente questo : sperimenta , prova, tenta, cerca il tuo modus operandi e approfondiscilo sempre più

Vuoi provare una doppia esposizione a diverso contrasto ? Prova! Fai una prima esposizione e poi dei privini a scalare su quella base usando varie gradazioni ... Solo così riuscirai a trovare la 'tua' strada .

Io lavorando con il metodo split sto trovando la 'mia' strada, mi piace e mi diverte, ed i risultati sono buoni ;-)


Etrusco.

Sent from my iPhone using Tapatalk.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 0:05
da Silverprint
Eh....

Tanto breve non so se riuscirò ad essere...

1) Split, non-split? Dipende, per me è solo una questione di praticità e di solito (col mio modo di procedere) la stampa split non è la via più semplice (ci tengo a fare le cose per la via più semplice perché vengono meglio).
Insomma se non si devono operare mascherature-bruciature con contrasti diversi, con la stampa split ogni intervento è semplicemente duplicato, se invece vanno fatti con contrasti diversi ogni intervento va ripetuto calcolando quando tempo di 0 e quanto di 5... i-)
Ciò non toglie che a volte è il modo con cui certe cose si fanno (con mascherature e bruciature), ma non toglie nemmeno che se bisogna farle così il negativo non va mica tanto bene, anzi è al 90% sotto-esposto e sovra-sviluppato (5 sulle ombre, 0 in tempo variabile sul resto) :( :))

Fabbricare una testa split-grade (heiland) è invece un modo semplice e furbo per costruire (a basso costo) una testa a contrasto variabile.

2) Usare contrasti diversi su un unica stampa (la stampa split si può considerare come la condizione estrema) invece permette di risolvere parecchie cose e farne altre che un tempo si sognavano e basta... ai voglia a dektol + selectol soft e sviluppi a pennello :)) :))

Un caso tipico può essere la citata fotografia di paesaggio dove per esigenze estetiche (anche in presenza di un negativo dal range ottimale, ovvero che si possa stampare senza interventi su un grado 2) si trovi che la "terra" verrebbe meglio (più consona al nostro gusto) con un contrasto più alto. Se si espone per avere la "terra" su detto contrasto più alto il "cielo" risulterà troppo chiaro... Se operiamo una bruciatura sul cielo con questo contrasto più alto esso risulterà troppo "drammatizzato", la soluzione è quindi di fare la bruciatura sul "cielo" con un contrasto più basso.

Si procede così: provinatura scalare per determinare esposizione e contrasto della "terra". Una volta determinata si fa un nuovo scalare con contrasto più basso solo sul "cielo", dopo averlo esposto con il contrasto più alto.
In sostanza tutta l'immagine avrà una esposizione con contrasto più alto mentre il "cielo" riceverà una bruciatura con contrasto più basso.

Col metodo spilt grade invece procederemmo mascherando la parte della terra per parte dell'esposizione con lo 0, naturalmente dopo aver fatto i provini per determinare quanto tempo di 0 (giallo 80 ca) e quanto tempo di 5 (magenta 130) vanno sul cielo e quanto meno tempo con lo 0 serva alla terra.

Comunque si voglia procedere è più semplice a farsi che a dirsi... :D
Naturalmente se prima si è capito come funziona la regolazione del contrasto...

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 14:04
da paolob74
Ciao...

@ Etrusco... La stampa split è sicuramente interessante anche se controversa, in rete ci sono autori che la amano e altri che la odiano...

Credo comunque che vada utilizzata per stampe da negativi estremi o molto difficoltosi, come dice Andrea.... Ma poi... Se a te piace perchè no?

Se tu arrivi a creare un tuo stile con questo sistema credo che vada bene, l'importante è conoscere alla perfezione la tecnica e il meccanismo.

Io stò chiedendo una serie di delucidazioni perchè sono autodidatta, felice e convinto. Mi sono reso conto però che qualche indicazione nel tuo forum ha sbloccato delle convinzioni "cementate" da anni. Difficilmente ne sarei uscito da solo...

Quindi ne approfitto.

Voglio creare un mio stile ma per arrivarci credo di aver bisogno ancora di moltissima competenza tecnica, solo con una grande competenza tecnica saremo in grado di arrivare al risultato voluto.

@ Andrea...
Comunque si voglia procedere è più semplice a farsi che a dirsi...
Naturalmente se prima si è capito come funziona la regolazione del contrasto...
L'ultima frase lascia spazio aperto ad altri quesiti...

Cosa intendi con la regolazione del contrasto?

Un discorso estetico, o della pura tecnica? Della differenza tra bianco e nero?

E' chiara la domanda?

x_x x_x

Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 14:30
da etrusco
'tuo forum' è una parolona... Io ho messo l'idea ed il contenitore, ma poi i contenuti sono 'nostri', di tutti, degli iscritti, dei mod e di tutti coloro che amano la fotografia analogica... Io sono un umile programmatore appassionato di fotografia , niente di più :-)

Torniamo a noi...

Chiedo a @silverprint perché ritieni che la split sia adatta solo a negativi 'difficili'?
Non credi che la possibilità di intervenire con mascherature e bruciature due volte a diverse gradazioni di contrasto sia una 'opportunità' artistica in più e non una complicanza ulteriore?

Questa mia 'passione' per la split è nata a seguito della lettura di way beyound monochrome ma... Ripeto ... Io di mestiere faccio il programmatore per cui .... Anche io ho molto da imparare!

Se sono ot apriamo una discussione specifica sulla split perché veramente mi interessa ....



Etrusco.

Sent from my iPhone using Tapatalk.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 15:12
da Silverprint
@ Etrusco. Niente contro alla split... ;)
Solo fare tutto due volte per ottenere risultati uguali mi scoccia... Pigrizia! :))

Scherzi a parte. La stampa fine-art è frutto di molti interventi in successione, quindi di una serie di stampe a cui vengono apportate modifiche (grandi o piccole). Le modifiche vengono apportate in successione, quindi su ogni stampa successiva vengono ripetuti tutti gli interventi fatti in precedenza a cui se ne aggiungono altri. Con la stampa split (che, ripeto, a volte è necessaria) ogni intervento è duplicato (con tempi diversi di 0 e di 5, da calcolarsi ogni volta), questa maggior laboriosità rende (spesso) più ardimentosa la ripetizione esatta della serie di interventi.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 15:22
da Silverprint
paolob74 ha scritto: @ Andrea...
Comunque si voglia procedere è più semplice a farsi che a dirsi...
Naturalmente se prima si è capito come funziona la regolazione del contrasto...
L'ultima frase lascia spazio aperto ad altri quesiti...

Cosa intendi con la regolazione del contrasto?

Un discorso estetico, o della pura tecnica? Della differenza tra bianco e nero?

E' chiara la domanda?
Eh... :) stoccatina pessimistica. Ogni tanto mi scappano.

Saper operare bene per determinare esposizione e contrasto è critico. Sarebbe una faccenda abbastanza semplice, ma... Boh? Se ne sentono e vedono di tutti i colori, hence that phrase. Per molti studenti è di fatto uno scoglio abbastanza tosto, non tanto in sé (credo-spero), piuttosto per errate pregresse convinzioni o abitudini.

È prima di tutto una questione tecnica - la carta funziona in un certo modo (punto) - poi estetico, nel senso che una volta capito come funziona ognuno farà come gli piace. Naturalmente de gustibus EST disputandum (sennò che ci stiamo a fare! =)) ).

Cosa non fare:
scegliere una gradazione di contrasto a sentimento (mi viene da ridere...), fare un provino a scalare, scegliere un tono che ci garba (cioè esposto decentemente per quella gradazione), esporre, poi a seguire mascherature e bruciature di correzione.... È di fatto come fanno i più. :wall:

Cosa fare (l'ho già scritto e qui ripropongo): Si parte sempre dal provino scalare, molto meglio se fatto su tutta l'immagine e non su una striscetta.

Ci sono tre casi possibili:

A) Se per fare i toni chiari che si desiderano serve meno tempo di quello che occorre per fare i toni scuri, ovvero se col tempo che fa venire bene i toni scuri i toni chiari non sono abbastanza chiari, ovvero se col tempo necessario per ottenere i toni chiari che si desiderano gli scuri non sono abbastanza scuri.
Vuol dire che si sta stampando su carta di contrasto troppo basso. In contrasto della carta va quindi alzato mettendo un filtro magenta più intenso. Si procede per gradi (rifacendo ogni volta un nuovo provino scalare) fino a quando non si trova un filtro con cui per ottenere i toni scuri desiderati e i toni chiari desiderati serva lo stesso tempo di esposizione.

B) Viceversa. Ovvero se per far venire i toni chiari giusti occorre un tempo più lungo di quanto serve ai toni scuri per venire scuri abbastanza vuol dire che si sta stampando su carta di contrasto troppo alto. Si abbassa il contrasto usando filtri magenta meno intensi, o via via filtri gialli sempre più intensi.

C) Il contrasto è giusto! Ovvero per fare i toni chiari e quelli scuri giusti o come ci piacciono (che è lo stesso) occorre lo stesso tempo!

Insomma, bisognerebbe imparare la filastrocca a memoria. Riferendosi a quanto detto prima, cioè a stampe realizzate con contrasti diversi il discorso tecnico NON CAMBIA. La differenza è che invece che essere applicato alla immagine intera è applicato a porzioni di essa.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 15:48
da paolob74
Io faccio cosi:

Scelgo il negativo, la dimensione della stampa, metto a fuoco....

Controllo le zone di densità più importanti, non uso un foglio intero ma una striscia, mi piacciono i grandi formati e sprecare per la prima prova una 50 x 60.... :-?

Utilizzo un filtro medio 2 e faccio provini a scalare

Se la striscia è buona faccio un lavaggio e metto nel microonde a cottura bassa (le densità alte cambiano asciugando)

Controllo bene il risultato, scelgo la striscia giusta e faccio una stampa completa...

Sulla stampa verifico il contrasto, se è basso/alto cambio il filtro opportunamente...

Faccio un altra stampa completa con il nuovo filtro...

Dopo aver valutato l'ultima stampa decido: bruciature, sbianca, ecc...

Normalmente utilizzo 4/5 fogli.... e un ora o più per arrivare ad un risultato "decente"...

Forse....

:))

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 16:01
da Silverprint
Povero Paolo!

Ora ti tocca il terzo grado! :D
paolob74 ha scritto:Io faccio cosi:
Scelgo il negativo, la dimensione della stampa, metto a fuoco....
Controllo le zone di densità più importanti, non uso un foglio intero ma una striscia, mi piacciono i grandi formati e sprecare per la prima prova una 50 x 60.... :-?
Più importanti in che senso? Più dense?
Secondo me alla fine si usa meno carta usando fogli interi...
paolob74 ha scritto:Utilizzo un filtro medio 2 e faccio provini a scalare
Se la striscia è buona faccio un lavaggio e metto nel microonde a cottura bassa (le densità alte cambiano asciugando)
Che significa che la striscia è buona? Se osservi il provino bagnato con la luce giusta (20w ad almeno un metro di distanza, luce radente, lampada chiara, cioè non opalina e senza diffusore) non hai bisogno di asciugarla, in luce normale andrà bene.

paolob74 ha scritto:Controllo bene il risultato, scelgo la striscia giusta e faccio una stampa completa...
Sulla stampa verifico il contrasto, se è basso/alto cambio il filtro opportunamente...
Qual'è la striscia giusta? Come verifichi il contrasto?

paolob74 ha scritto:Faccio un altra stampa completa con il nuovo filtro...
Dopo aver valutato l'ultima stampa decido: bruciature, sbianca, ecc...
Rifai il provino scalare quando cambi filtro?

paolob74 ha scritto:Normalmente utilizzo 4/5 fogli.... e un ora o più per arrivare ad un risultato "decente"...
Forse.... :))
4/5.... un'oretta? Fai presto! Secondo me ti accontenti facile... :ymdevil: :)) :))

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 17:17
da paolob74
Mi sottopongo al terzo grado volentieri... :)) :))

Come ho detto sono autodidatta quindi è possibile che faccio un sacco di cavolate, comunque:
Piú dense?
Si, solitamente valuto come importanti le zone più o meno dense come prima prova
Che significa che la striscia è buona?
Che all'interno tra le esposizioni ci sia l'esposizione giusta, ne troppo scura o chiara.

In camera oscura ho una sensibilità strana, spesso butto via ore di lavoro per toni sottovalutati nel bagnato/asciutto.

Proverò la lampada da 20w
Qual'è la striscia giusta? Come verifichi il contrasto?
Sulle prime stampe valuto solo i toni alti, poi il contrasto....
Rifai il provino scalare quando cambi filtro?
No... Ho fatto dei test e da 0 a 3 il tempo di esposizione non cambia, perché dovrei fare nuove strisce?

In teoria stò cambiando solo il contrasto sui toni bassi.
4/5.... un'oretta? Fai presto! Secondo me ti accontenti facile...
Infatti non mi accontento.... E spesso butto tutto.... Snervato! :wall:

Scrivo tutti i dati e processo, la volta dopo ricomincio.

Non mi vergogno a dire che in 15 anni che fotografo e stampo avró raggiunto il risultato voluto una decina di volte...

E anche su quelle avrei delle riserve...

É questo il problema della tecnica, so a cosa voglio arrivare ma non sempre ho le capacità tecniche per arrivarci....

Studio e passione risolveranno il problema?

Sperem...

É comunque divertente giocare...

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 18:22
da Silverprint
ahhahha... ok, ok, ma...
Ora con la testa colore come fai? :))

Ricapitolando ti basi sulle alte luci, che grossomodo hanno un tono che rimane inalterato cambiando contrasto quando si usano i filtri su una testa a condensatore. Il contrasto lo regoli sulla parte scura. Funziona abbastanza, ma ha dei limiti: vale a dire che il tono di riferimento, cioè quello che non cambia (o cambia poco) cambiando contrasto non necessariamente è un tono comodo, o utile, o importante in una determinata immagine.

Ora hai due possibilità:

A) Ti fai una bella serie di test sulla carta usando varie filtrature ed un tono chiaro di riferimento. Cambi contrasto e controlli quanto cambia l'esposizione. Per compensare puoi usare il comando della densità, o prenderti appunti sulla variazione percentuale e lavorare col tempo. Puoi sempre trasformare variazioni di densità in tempo e viceversa.
Naturalmente puoi prendere un qualsiasi tono come riferimento, ma naturalmente il livello della compensazione cambierà.

B)
In alternativa aggiungi un livello di flessibilità. Ovvero non ti basi su un tono chiaro di riferimento arbitrariamente fissato, che, per inciso, non è detto che ci sia su ogni immagine o che su ogni immagine abbia la stessa importanza e lavori sugli estremi di gamma più liberamente (cioè scegliendo di volta in volta due estremi che si adattino alla singola immagine) variando il contrasto e facendo provini scalari finché i toni di riferimento non vengono fuori con lo stesso tempo di esposizione. All'inizio è un po' più triboloso, ma ci si abitua presto... e a volte è la marcia in più che serve.

Prova assolutamente la lampadina da 20w, radente e distante. Con pochi esperimenti troverai una distanza ed un angolo d'incidenza che ti consentiranno di valutare il dry-down senza aspettare che le stampe siano asciutte.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 21:42
da paolob74
Accidenti Andrea...

Mi stai uccidendo questa volta: :ymdevil: :ymdevil: :ymdevil:

Problema nr 1
Con la testa a colori come fai?
Perché, non é uguale ai filtri? È una regolazione continua ma ci saranno pure del punti fissi verificabili?!?

Per il secondo discorso non ho capito proprio niente... Hahahahahahanahah

Problema nr 2
B) In alternativa aggiungi un livello di flessibilità. Ovvero non ti basi su un tono chiaro di riferimento arbitrariamente fissato, che, per inciso, non è detto che ci sia su ogni immagine o che su ogni immagine abbia la stessa importanza e lavori sugli estremi di gamma più liberamente (cioè scegliendo di volta in volta due estremi che si adattino alla singola immagine) variando il contrasto e facendo provini scalari finché i toni di riferimento non vengono fuori con lo stesso tempo di esposizione. All'inizio è un po' più triboloso, ma ci si abitua presto... e a volte è la marcia in più che serve
Non capisco la sequenza del procedimento, perché dici che è diversa dalla mia:

1 non uso un tono chiaro (quello che faccio adesso)
2 scelgo due estremi adatti all'immagine in lavorazione
3 vario contrasto con provini a scalare fino ad ottenere un tempo buono per tutta la scala

Ma non é il metodo che stò utilizzando ora?

Parliamo della foto che ho postato nell'altra discussione, bella o brutta che sia...

Gradazione 2

Faccio esposizioni multiple e trovo il tono giusto per la neve (con il tempo)

Faccio una stampa completa e vedo il risultato

Mi accorgo che le ombre sono chiare

Faccio un altra stampa con filtro 3

Le ombre soo decisamente meglio.

Le montagne sono scialbe

Faccio un altra stampa

Stessi secondi
Stesso filtro
Brucio le montagne con un tempo determinato dal test iniziale

Avrei fatto un altro intervento ma mi sono accontentato perché ero entusiasta del risultato con le alte luci.

Ovviamente non ho fatto così in fretta.

Porta pazienza Andrea....

Spiega come ad un bambino di due anni 8-}

Verrai ricompensato

Tu O:-)
Io :ymdevil:

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 08/01/2012, 22:45
da Bruno
Grazie Andrea: leggo sempre con interesse i tuoi interventi ^:)^ e questo sulla corretta accoppiata esposizione/contrasto me lo sono anche salvato! Io seguo il metodo di stampa da te descritto, ma fino ad ora determinavo la corretta esposizione sul grado di contrasto che mi "sembrava" più adatto ~x( . A rileggere la tua descrizione sembra quasi elementare, ma mi mancava proprio.... Ciao.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 2:12
da Silverprint
paolob74 ha scritto:Accidenti Andrea...
Mi stai uccidendo questa volta: :ymdevil: :ymdevil: :ymdevil:
:)) :)) Credo che il problema sia solo nella descrizione di ciò che fai... ti costringerò a parlare come parlo io con torture tremende! :D
paolob74 ha scritto: Problema nr 1
Con la testa a colori come fai?
Perché, non é uguale ai filtri? È una regolazione continua ma ci saranno pure del punti fissi verificabili?!?
Si e no... I punti li fissi tu, a piacimento, e la verifica la fai tu.
Se vuoi puoi fare dei test per determinare quanto devi cambiare l'esposizione per mantenere un tono preciso.
È semplice: decidi un tono, cambi filtratura e controlli con degli scalari (ravvicinati e precisi) quanto devi cambiare esposizione per ottenere la stessa densità.
Con i filtri di contrasto sul condensatore se fai una stampa lasciando il tempo inalterato e cambiando il contrasto c'è (grossomodo) un tono chiaro che rimane abbastanza simile, da 0 a 3. Con i filtri della testa colore no.
paolob74 ha scritto:Per il secondo discorso non ho capito proprio niente... Hahahahahahanahah
Problema nr 2
B) In alternativa aggiungi un livello di flessibilità. Ovvero non ti basi su un tono chiaro di riferimento arbitrariamente fissato, che, per inciso, non è detto che ci sia su ogni immagine o che su ogni immagine abbia la stessa importanza e lavori sugli estremi di gamma più liberamente (cioè scegliendo di volta in volta due estremi che si adattino alla singola immagine) variando il contrasto e facendo provini scalari finché i toni di riferimento non vengono fuori con lo stesso tempo di esposizione. All'inizio è un po' più triboloso, ma ci si abitua presto... e a volte è la marcia in più che serve
Non capisco la sequenza del procedimento, perché dici che è diversa dalla mia?

1 non uso un tono chiaro (quello che faccio adesso)
2 scelgo due estremi adatti all'immagine in lavorazione
3 vario contrasto con provini a scalare fino ad ottenere un tempo buono per tutta la scala

Ma non è il metodo che stò utilizzando ora?
Boh? E che ne so! :)) Dalla descrizione che avevi fatto mi pareva di no. Leggendo sotto quasi ci siamo... (vedi sotto, neretto mio nel tuo testo)
paolob74 ha scritto:Parliamo della foto che ho postato nell'altra discussione, bella o brutta che sia...

Gradazione 2

Faccio (esposizioni multiple) un provino scalare e trovo il tono giusto per la neve (con il tempo)
Faccio una stampa completa e vedo il risultato
Mi accorgo che le ombre sono chiare - se invece avessi fatto il provino scalare su tutto il foglio ti saresti accorto che le ombre venivano chiare senza fare la stampa e ti saresti accorto che il contrasto era basso fin da subito.

Faccio un altra stampa con filtro 3 - dovresti fare un altro provino scalare, infatti...

Le ombre sono decisamente meglio.
Le montagne sono scialbe - ... cvd.. se avessi atto un altro provino scalare avresti corretto l'esposizione
Faccio un altra stampa

Stessi secondi
Stesso filtro
Brucio le montagne con un tempo determinato dal test iniziale - Con che grado bruci? Come fai a determinare l'esposizione che fai sul grado 3 dallo scalare fatto sul 2? In sostanza (magari viene meglio così, ma non posso saperlo) hai stampato su un contrasto "sbagliato" e fatto una bruciatura di correzione.
Ricapitolando:

Grado 2 neve OK, ombre troppo chiare = contrasto troppo basso = per le ombre occorrerebbe esposizione maggiore
Grado 3, ombre OK, neve troppo chiara (scialba) = contrasto troppo alto = per la neve occorrerebbe esposizione maggiore
Forse il 2 1/2 sarebbe andato bene... ;)

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 2:37
da Silverprint
Bruno ha scritto:Grazie Andrea: leggo sempre con interesse i tuoi interventi...
Prego! Se c'è interesse lo faccio con più piacere. Grazie a te. :D

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 11:03
da paolob74
Riassumendo il consiglio per la tecnica ottimale:

1 parto con un contrasto medio (sulla testa dell'ingranditore metto tutto a 0 tranne la compensazione a 30)

2 provini a scalare su tutta la foto intera (sempre)

3 ad ogni cambio di contrasto faccio uno scalare per meglio valutare tutta la foto (tempo in base al contrasto modificato)

Perchè i filtri non cambiano (grossomodo) i valori alti e invece la regolazione della testa si?

Non mi mandare Andrea...

Dimmi che ho capito: :-bd :-bd

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 18:42
da chromemax
Ma quanto avete scritto?!?!
Ho delle domande da fare, ma adesso è un po' difficile entrare nella discussione senza frammentarla troppo facendomi capire bene. Ci provo, scusandomi se il quote di post sparpagliati per il thread può creare problemi al logico scorrere della discussione.
Cosa non fare: scegliere una gradazione di contrasto a sentimento (mi viene da ridere...), fare un provino a scalare, scegliere un tono che ci garba (cioè esposto decentemente per quella gradazione), esporre, poi a seguire mascherature e bruciature di correzione.... È di fatto come fanno i più. :wall:

Cosa fare (l'ho già scritto e qui ripropongo): Si parte sempre dal provino scalare, molto meglio se fatto su tutta l'immagine e non su una striscetta
.
La scelta della gradazione di contrasto del provino a scalare del "Cosa fare" come avviene? A sentimento anche lei :D

Ora con la testa colore come fai? :))

Ricapitolando ti basi sulle alte luci, che grossomodo hanno un tono che rimane inalterato cambiando contrasto quando si usano i filtri su una testa a condensatore. Il contrasto lo regoli sulla parte scura. Funziona abbastanza, ma ha dei limiti: vale a dire che il tono di riferimento, cioè quello che non cambia (o cambia poco) cambiando contrasto non necessariamente è un tono comodo, o utile, o importante in una determinata immagine.

Ora hai due possibilità:

A) Ti fai una bella serie di test sulla carta usando varie filtrature ed un tono chiaro di riferimento. Cambi contrasto e controlli quanto cambia l'esposizione. Per compensare puoi usare il comando della densità, o prenderti appunti sulla variazione percentuale e lavorare col tempo. Puoi sempre trasformare variazioni di densità in tempo e viceversa.
Naturalmente puoi prendere un qualsiasi tono come riferimento, ma naturalmente il livello della compensazione cambierà.

B) In alternativa aggiungi un livello di flessibilità. Ovvero non ti basi su un tono chiaro di riferimento arbitrariamente fissato, che, per inciso, non è detto che ci sia su ogni immagine o che su ogni immagine abbia la stessa importanza e lavori sugli estremi di gamma più liberamente (cioè scegliendo di volta in volta due estremi che si adattino alla singola immagine) variando il contrasto e facendo provini scalari finché . All'inizio è un po' più triboloso, ma ci si abitua presto... e a volte è la marcia in più che serve.
Perché, non é uguale ai filtri? È una regolazione continua ma ci saranno pure del punti fissi verificabili?!?
Si e no... I punti li fissi tu, a piacimento, e la verifica la fai tu. (...)
Con i filtri di contrasto sul condensatore se fai una stampa lasciando il tempo inalterato e cambiando il contrasto c'è (grossomodo) un tono chiaro che rimane abbastanza simile, da 0 a 3. Con i filtri della testa colore no.
La scelta dei punti fissati a piacimento si può fare anche coi filtri, no? Non capisco dove sia la differenza. I filtri dovrebbero avere una tonalità in cui al variare della gradazione (filtro) non varia l'esposizione; la testa a colori no. Ma anche con i filtri se si cambia il tono di riferimento cambierà l'esposizione al variare della gradazione. Si può benissimo ignorare il tono di riferimento, variare il contasto e provinare per l'esposizione; la limitazione è che con la testa la variazione di contrasto è continua mentre coi filtri ci si muove a salti di 1/2 gradazione, ma anche così ci si può avvicinare abbastanza precisamente al punto in cui i toni di riferimento non vengono fuori con lo stesso tempo di esposizione
Mi accorgo che le ombre sono chiare - se invece avessi fatto il provino scalare su tutto il foglio ti saresti accorto che le ombre venivano chiare senza fare la stampa e ti saresti accorto che il contrasto era basso fin da subito.
Un sistema di regolazione di contrasto MF-PS (Modifica_Filtratura/Fai_Provino_a_Scalare) e un foglio intero per ogni provino a scalare :-o Se si stampa 50x60 imparare ad esporre e sviluppare alla perfezione il negativo diventa una necessità di sopravvivenza economica... altro che previsualizzazione :))
Prova assolutamente la lampadina da 20w, radente e distante. Con pochi esperimenti troverai una distanza ed un angolo d'incidenza che ti consentiranno di valutare il dry-down senza aspettare che le stampe siano asciutte.
Il microonde ci mette meno di un minuto, il phon 2-2,5... e vedi esattamente come sarà la stampa finale, non mi sembra una gran perdita di tempo. Certo che se il provino è un foglio di grosse dimensioni dentro il forno non ci sta e la luce radente può essere un sistema efficace.

Bella discussione, grazie!

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 18:58
da paolob74
Sempre bella la discussione ma le sento continuamente io.... :-@

E non ho ancora capito una mazza di come stampare.... :wall: =))

Hahaahahahahahah

Andrea dovresti scrivere un libro, mai pensato?

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 19:06
da Silverprint
chromemax ha scritto:Ma quanto avete scritto?!?!
Eh... C'è scappata la mano! :D
chromemax ha scritto:La scelta della gradazione di contrasto del provino a scalare del "Cosa fare" come avviene? A sentimento anche lei :D
Giusto, mi correggo, la scelta di solito è fatta a casaccio. Azzeccare esattamente ad occhio il contrasto giusto valutando la gamma di densità del negativo e tenendo presente la gamma che vorremmo in stampa non riesce... Avvicinarsi si, qualche volta ci si azzecca, ma l'occhio sui negativi ha i suoi limiti, non c'è verso. Chiaramente se parliamo di fine-art. Se invece parliamo di stampa spannometrica allora a occhio si fa tutto... ;)

chromemax ha scritto:La scelta dei punti fissati a piacimento si può fare anche coi filtri, no? Non capisco dove sia la differenza. I filtri dovrebbero avere una tonalità in cui al variare della gradazione (filtro) non varia l'esposizione; la testa a colori no. Ma anche con i filtri se si cambia il tono di riferimento cambierà l'esposizione al variare della gradazione. Si può benissimo ignorare il tono di riferimento, variare il contrasto e provinare per l'esposizione; la limitazione è che con la testa la variazione di contrasto è continua mentre coi filtri ci si muove a salti di 1/2 gradazione, ma anche così ci si può avvicinare abbastanza precisamente al punto in cui i toni di riferimento non vengono fuori con lo stesso tempo di esposizione
Certissimamente. Poi di fatto è ciò che avviene.
Il mezzo grado dei filtri, con le carte che permettono elasticità di trattamento quasi basta, con le carte stupide invece può rendere le cose difficili.

Mi accorgo che le ombre sono chiare - se invece avessi fatto il provino scalare su tutto il foglio ti saresti accorto che le ombre venivano chiare senza fare la stampa e ti saresti accorto che il contrasto era basso fin da subito.
chromemax ha scritto:Un sistema di regolazione di contrasto MF-PS (Modifica_Filtratura/Fai_Provino_a_Scalare) e un foglio intero per ogni provino a scalare :-o Se si stampa 50x60 imparare ad esporre e sviluppare alla perfezione il negativo diventa una necessità di sopravvivenza economica... altro che pre-visualizzazione :))
Si però no, insomma. Alla fine la carta che va via è più o meno sempre la stessa e si risparmia tempo perché vedere l'immagine intera fa capire prima e meglio. Con un po' di malizia si può anche calcolare (da un qualsiasi provino scalare di contrasto sbagliato) quanto debba cambiare il range della carta e avvicinarsi subito alla gradazione esatta.
chromemax ha scritto:Bella discussione, grazie!
Prego! :D

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 19:40
da Silverprint
Ciao!

In neretto nel tuo testo alcune delucidazioni.
paolob74 ha scritto:Riassumendo il consiglio per la tecnica ottimale:
1 - parto con un contrasto medio (sulla testa dell'ingranditore metto tutto a 0 tranne la compensazione a 30). No, parti col contrasto che presumi giusto.
2 - provini a scalare su tutta la foto intera (sempre). Direi sempre almeno il primo. Eventualmente dopo qualcosa di parziale, se l'immagine permette, ovvero si riesce a posizionare bene un pezzo di carta in modo da comprendere in ogni strisciolina dello scalare i toni chiari e quelli scuri che interessano.
3 - ad ogni cambio di contrasto faccio uno scalare per meglio valutare tutta la foto (tempo in base al contrasto modificato)
Dimmi che ho capito: :-bd :-bd
Si, hai capito.
paolob74 ha scritto:Perché i filtri non cambiano (grossomodo) i valori alti e invece la regolazione della testa si?
Allora... uff, uff, pant, pant...

Risposta idiota: i filtri sono fatti apposta per ottenere (qualche volta :)) ) quel risultato. Ovvero nel filtro stesso c'è la compensazione.
Risposta completa semi-scientifica: la carta a contrasto variabile ha almeno due emulsioni, delle quali una a basso contrasto sensibile alla luce gialla ed una ad alto contrasto sensibile a quella magenta. In luce bianca ricevono luce entrambe e si ha il massimo della sensibilità, mano a mano che aggiungiamo filtratura oltre a sottrarre parte crescente della luce con il filtro lavoriamo sempre più su una sola emulsione, riducendo la sensibilità. I due fattori si sommano.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 21:38
da paolob74
paolob74 ha scritto:
Riassumendo il consiglio per la tecnica ottimale:
1 - parto con un contrasto medio (sulla testa dell'ingranditore metto tutto a 0 tranne la compensazione a 30). No, parti col contrasto che presumi giusto.

Ho scritto tutto a zero e compensazione a 30 perché nell'altro post mi avevi scritto che con questa impostazione é un grado due, una media piu o meno...

Nel week end parto con qualche prova del 138, dovrebbe arrivarmi un vetro ottico rifilato.

Dovrei fare i test delle pellicole per iniziare bene ma sono curioso di vedere come lavora il bambino quindi faccio qualche stampa di prova per prenderci la mano.

É un lavoraccio ma se la discussione interessa posso postare tutta la procedura che faccio con le scansioni dei provini.

Più che altro mi interessano i vostri commenti a riguardo.

Attualmente ho delle foto 6 x 6 del mio pargolo fatte di fresco, non saranno foto incredibili ma possono andare per fare qualche considerazione sulla stampa?

In alternativa ho una serie impressionante di ogni genere di negativo.... Paesaggi.... Chiese.... Cimitero... Edifici abbandonati... Gatti... Laghi... Sottoesposte.... Sovraesposte.... Schifose... 6 x 6.... 6 x 7.... 35mm...

Ditemi se interessa e se ci sono preferenze....

Sono un martire... x_x

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 22:24
da Silverprint
Povero martire!

Per capire va bene qualsiasi foto. Per me non fa differenza.

Direi che un giro dalla A alla Z, se te la senti, può essere una buona idea. Forse sarebbe meglio però fare qualche scalare di una immagine e postarlo con le tue considerazioni e poi andare avanti con la stampa in seconda battuta.

Per iniziare la stampa va bene tenere la densità a circa 30 e il grado medio, ma, per esempio, se già sai che il contrasto di un negativo è basso nulla vieta di risparmiare un po' di tempo e partire già con del magenta inserito (la densità sempre a 30 è ok).

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 22:39
da paolob74
Ok...

Allora cerco qualche negativo decente, che lascia spazio a interventi diversi...

Sabato stampo le foto del pargolo per me e faccio qualche scalare per il forum...

Forse è meglio non mettere foto di bimbi.

Dopo mi dite quale preferite e procedo alle seguenti lavorazioni.

Non so perché ma mi diverte :D :D

Grazie davvero per la disponibilità.

~x(

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 23:17
da chromemax
Alla fine la carta che va via è più o meno sempre la stessa e si risparmia tempo perché vedere l'immagine intera fa capire prima e meglio.
Con un po' di malizia si può anche calcolare (da un qualsiasi provino scalare di contrasto sbagliato) quanto debba cambiare il range della carta e avvicinarsi subito alla gradazione esatta.[
Non sempre, dipende dal soggetto. Può capitare di avere più zone importanti in punti incompatibili per essere provinate contemporaneamente e non si riesce ad avere sul singolo foglio intero tutte le informazioni necessarie. In altre situazioni uno dei punti di interesse può essere troppo piccolo, ad esempio nel ritratto o nella fotografia di particolari o dettagli. Ho smesso di usare fogli interi proprio per questo motivo; a volte può capitare che provinare sul foglio intero sia la cosa più conveniente, ma in genere ho visto che riesco ad avere un'idea più precisa con una serie di provini in più punti; in questo modo riesco anche a quantificare o valutare meglio gli interventi di mascheratura e bruciatura, con un po' di malizia, appunto :)
chromemax ha scritto:La scelta della gradazione di contrasto del provino a scalare del "Cosa fare" come avviene? A sentimento anche lei :D
Giusto, mi correggo, la scelta di solito è fatta a casaccio.
:)) :)) :)) Allora non sbaglio di tanto.
Risposta completa semi-scientifica: la carta a contrasto variabile ha almeno due emulsioni, delle quali una a basso contrasto sensibile alla luce gialla ed una ad alto contrasto sensibile a quella magenta. In luce bianca ricevono luce entrambe e si ha il massimo della sensibilità, mano a mano che aggiungiamo filtratura oltre a sottrarre parte crescente della luce con il filtro lavoriamo sempre più su una sola emulsione, riducendo la sensibilità. I due fattori si sommano.
Risposta forse quasi-scientifica :)
http://blog.analogica.it/analogica-it/2 ... variabile/
http://blog.analogica.it/analogica-it/2 ... contrasto/
Il tono che rimane sempre uguale con i filtri multigrade dedicati è una densità di 0.6 sopra B+V, che è la densità di riferimento, come da specifiche ISO, per il calcolo della sensibilità delle carte da stampa. D 0.6 non è un tono così chiaro.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 09/01/2012, 23:33
da Silverprint
Ottimi articoli davvero.
Poi però quel famoso tono di riferimento mica esce fuori sempre uguale... e sui grafici si vede. Diciamo che è più ideale che reale.
O che va bene per le impostazioni di massima, non per la fine-art.

Poi sarà che i filtri invecchiano, che le emulsioni anche e anche da nuove uguali non sono, che si fa casino in bacinella, che uso la marca x sulla carta y, che c'è l'effetto Callier, che la lampada è più o meno gialla.... e vatelappesca non mi pare che ci si possa contare più di tanto. :)) :))

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 14/01/2012, 21:42
da paolob74
Ciao giovani...

Ecco che i provini sono pronti, ho provato a fare due foto.

http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... ogica1.jpg

Ho allargato la foto per meglio vedere i particolari, non è fatta in digitale, è un altra foto.

http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... ca%202.jpg

http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... ca%203.jpg

Ecco alcuni dati:

FOTOCAMERA HASSELBLAD 6 X 6
OBIETTIVO 40
PELLICOLA TMAX 400
SVILUPPO XTOL

Gli scatti sono stati fatti diversi hanni fa, non avevo ben presente il sistema zoonale quindi i negativi non sono controllati.

Sessione di Camera Oscura

Oggi :))

Test nuovo ingranditore 138 durst

Musica di sottofondo (Chopin Notturni)

Temperatura camera e chimici 20 gradi al decimo

Sviluppo bromophen (1,5 min)

Carta TETENAL VARIO 25 x 30 (non ho usato una baritata per questa discussione, mi sembrava sprecata)

Dimensione stampe 24 x 29

Strisce di test fatte con esposizioni geometriche:

8
10.1
12.7
16
20.2
25.4
32
40.3
50.8
64

Obiettivo ingranditore 90 apo componon

Diaframma di lavoro f22

Regolazione testa ingranditore tutto 0 tranne compensazione a 60

Allora dovrei fare qualche commento:

La foto dell'angelo dal vivo è molto bella, la scena straziante... La statua è alta 2 metri... Fatta in un giorno di brutto tempo a Milano...

Vorrei che le statue fossere molto luminose e perfettamente staccate dal fondo scuro.

Una scena eterea!

Il negativo non è stato controllato e ci sono delle zone del negativo sovraesposte (capelli angelo e ali)

Ho fatto un errore perchè in un provino le sctrisce chiare sono in alto mentre nell'altro sono in basso.

Comunque nella foto intera c'è un buon dettaglio sul viso della Madonna nella 3 striscia, credo che il tempo giusto sia tra la 3 e 4 striscia.

Potrei lavorare tra i 12 e i 16 secondi, poi lavorare col contrasto per scurire il fondo.

____________________________________________________________________________________________________________________

La seconda foto del Monastero non è completa, sarebbe quadrata ma per meglio metterla sul forum l'ho stampata 24 x 30.

Fatta in una giornata grigia e fredda invernale, purtroppo il cielo non ha dettaglio.

Il negativo non è stato controllato ma presenta comunque una bella gamma e dettaglio nelle ombre (sotto il tetto del primo porticato)

Vorrei mettere bene in evidenza la facciata scrostata a destra, inizierei la stampa lavorando nella 4 / 5 striscia cioè a 16 / 20 secondi.

Ho messo le foto su dropobox per non ingolfare il forum e per renderle più vedibili.

Coraggio... Mi date una mano?

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 15/01/2012, 1:40
da Silverprint
Ciao!

Dico la mia...
paolob74 ha scritto: 1) Vorrei che le statue fossero molto luminose e perfettamente staccate dal fondo scuro...
2) Il negativo non è stato controllato e ci sono delle zone del negativo sovraesposte (capelli angelo e ali)
3) Potrei lavorare tra i 12 e i 16 secondi, poi lavorare col contrasto per scurire il fondo.
Dal punto 1, già interpretando un po', direi che vorresti un contrasto altino e visto il punto 2, suggerisco di provare subito a fare un altro provino con una pre-velatura (diciamo al 50% del tempo max e fatta col contrasto in uso o più alto - vedremo subito se il solfito dell'x-tol permette l'operazione o schiaccia troppo...).
Per il punto 3 se il fondo lo vuoi più scuro di quanto appare tra i 12 ed i 16 secondi (intervallo ampio... puoi fare esposizioni più ravvicinate?) e per qui tempi i ton chiari sono grossomodo ok, alzerei il contrasto (e ci riporta ai punti 1 e 2).

Un'altra considerazione da fare preliminarmente è che le ali ed i capelli dell'angelo più chiari (2), in alto e a sx, suggeriranno una direzione centripeta, ovvero che si allontana dal volto della madonna, che è più scuro e andrebbero scuriti. Terrei già presente la cosa. Considererei anche una mascheratura sul volto dell'angelo in modo da provare a mettere i due volti in relazione "tonale"...

paolob74 ha scritto:La seconda foto, un monastero, è fatta in una giornata grigia e fredda invernale, purtroppo il cielo non ha dettaglio.
Il negativo non è stato controllato ma presenta comunque una bella gamma e dettaglio nelle ombre (sotto il tetto del primo porticato)
Vorrei mettere bene in evidenza la facciata scrostata a destra, inizierei la stampa lavorando nella 4 / 5 striscia cioè a 16 / 20 secondi.
Il contrasto è giusto?
Inverno a parte, mi pare che la montagna innevata (?) sullo sfondo nella 5 striscia sia troppo scura, così come la facciata. In 4° striscia, che forse potrebbe andare per i toni chiari (non ci casca sopra, e l'intervallo di esposizione è un po' troppo ampio: 20%) ho l'impressione che le ombre siano un troppo aperte. Se così fosse il contrasto impostato è un po' basso.
Al cielo darei un po' di movimento con una sfumatura a scurire dall'alto in basso e da sx a dx.

Dimmi tu ora... ;)

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 15/01/2012, 15:58
da paolob74
Accidenti....

Oggi non ho stampato, ho fatto bricolage...

Ieri ho stampato su un piano di 40 cm da terra, mi è venuta la gobba!

Ho costruito un tavolino con rotelle per alzare il piano, adesso è a 90 cm, decisamente piu comodo...

Ho provato anche a mettere il diffusore del 138, si abbassa decisamente la luminosità, comunque proverò a mettere qualche filtro nd sopra il diffusore... Voglio arrivare a un diaframma f8 medio di lavoro...

Parliamo delle foto:
Dal punto 1, già interpretando un po', direi che vorresti un contrasto altino e visto il punto 2, suggerisco di provare subito a fare un altro provino con una pre-velatura (diciamo al 50% del tempo max e fatta col contrasto in uso o più alto - vedremo subito se il solfito dell'x-tol permette l'operazione o schiaccia troppo...).
Per il punto 3 se il fondo lo vuoi più scuro di quanto appare tra i 12 ed i 16 secondi (intervallo ampio... puoi fare esposizioni più ravvicinate?) e per qui tempi i ton chiari sono grossomodo ok, alzerei il contrasto (e ci riporta ai punti 1 e 2).

Un'altra considerazione da fare preliminarmente è che le ali ed i capelli dell'angelo più chiari (2), in alto e a sx, suggeriranno una direzione centripeta, ovvero che si allontana dal volto della madonna, che è più scuro e andrebbero scuriti. Terrei già presente la cosa. Considererei anche una mascheratura sul volto dell'angelo in modo da provare a mettere i due volti in relazione "tonale"...
Parliamo della foto intera vero?
Non ho mai utilizzato la tecnica della pre-velatura.... Come funziona?
Come devo procedere?
So cosa stai pensando.... Qui sono rovinato!
Il fondo è ancora chiaro con 16 secondi, ottimale è a 25, molto scuro con qualche dettaglio....
Le statue bianche spaccano in primo piano.
Non capisco il discorso centripeto, perché dici che si allontanano dal volto della madonna? Hanno un tono differente, piu chiaro ma dovrebbero scurire o schiarire in maniera similare? No?
Perché dici di mascherare il volto dell'angelo? Intendevi bruciare?
O mascherare il volto della Madonna?
Visto che l'angelo è piu chiaro dovrei scurirlo per portarlo a livello della Madonna quindi brucio?
Ho troppo pochi secondi per queste operazioni, aspetto che mi arrivino i filtri nd in modo da avere delle stampe almeno di 40/50 secondi... Ci dovrei lavorare meglio....

Seconda foto:

Mi piace meno della prima, ne ho fatto una descrizione piu stringata....

Comunque:
Inverno a parte, mi pare che la montagna innevata (?) sullo sfondo nella 5 striscia sia troppo scura, così come la facciata. In 4° striscia, che forse potrebbe andare per i toni chiari (non ci casca sopra, e l'intervallo di esposizione è un po' troppo ampio: 20%) ho l'impressione che le ombre siano un troppo aperte. Se così fosse il contrasto impostato è un po' basso.
Al cielo darei un po' di movimento con una sfumatura a scurire dall'alto in basso e da sx a dx.
La neve nella 5 striscia è grigia davvero, effettivamente la striscia 4 è migliore... Il contrasto è basso e le zone nere sono grigie.

Le strisce hanno un tempo troppo lungo perché utilizzo il sistema descritto nel post prima.

Solitamente faccio una prima stampa con i tempi descritti, vanno da 8 a 64 secondi.

Poi individuo un tempo che mi piace e faccio un altro test partendo dal tempo precedente al tempo successivo, per meglio valutare.

In questo caso ho messo il primo risultato per vedere dove mi porta il forum...

Una cosa l'ho già capita, ho poco senso critico... Questo come lo miglioro?

Qua c'è da scrivere parecchio Andrea...

A proposito... Cosa fai alle 3 di notte su analogica?

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 16/01/2012, 2:21
da Silverprint
paolob74 ha scritto: Parliamo delle foto:
Parliamo della foto intera vero?
Certo!
paolob74 ha scritto:Non ho mai utilizzato la tecnica della pre-velatura.... Come funziona?
Come devo procedere?
Faccio un post a posta! :D
paolob74 ha scritto:So cosa stai pensando.... Qui sono rovinato!
Sicuramente!
paolob74 ha scritto:Il fondo è ancora chiaro con 16 secondi, ottimale è a 25, molto scuro con qualche dettaglio....
Le statue bianche spaccano in primo piano.
E quindi devi alzare il contrasto... circa 2 gradi (50% in più sugli scuri). Avevo interpretato bene, però se alzi il contrasto (anche esponendo bene i toni chiari) le differenze di luminosità tra di essi verranno esasperate e qui entra in gioco la pre-velatura con la quale abbasserai il contrasto delle alte luci.
paolob74 ha scritto:A) Non capisco il discorso centripeto, perché dici che si allontanano dal volto della madonna?

B) Hanno un tono differente, più chiaro ma dovrebbero scurire o schiarire in maniera similare? No? Perché dici di mascherare il volto dell'angelo? Intendevi bruciare? O mascherare il volto della Madonna?

C) Visto che l'angelo è più chiaro dovrei scurirlo per portarlo a livello della Madonna quindi brucio?
C) Io lo farei (è un'interpretazione), li renderei con tonalità simili altrimenti quello più chiaro (sempre considerando l'aumento di contrasto) si "ruba" la scena.
B) Ni... I capelli e le ali dell'angelo sono più chiari, quindi alzando il contrasto per scurire il fondo, come detto sopra, le differenze di luminosità tra i toni chiari saranno esasperate anch'esse e se si vuole tenere il tono degli altri marmi piuttosto chiaro, quello delle ali e dei capelli lo sarà probabilmente troppo.
A) "Il discorso centripeto": si tende naturalmente a dirigere lo sguardo sui toni chiari (quasi sempre). In presenza di una sfumatura, dal chiaro al chiarissimo (come sembrerebbe esserci sulle ali e sui capelli) l'occhio "legge" una direzione, in questo caso la direzione risultante è verso l'esterno. L'occhio farà un "viaggio ideale" in direzione dei capelli e delle ali (verso l'esterno dell'immagine) tendendo ad allontanarsi dai volti e a dirigersi in una periferia poco significativa. Personalmente ritengo la relazione tra i due volti fondamentale e stampando tenderei ad togliere gli elementi che allontanino da essi, ovviamente non con un brutale taglio dell'immagine ('na cafonata), ma con mascherature e bruciature che creino DELICATE sfumature che facciano naturalmente dirigere lo sguardo sui volti. E qui comincerebbe un interessantissimo discorso sulla composizione fatta col controllo delle tonalità e non solo come organizzazione delle linee ideali... ;)
paolob74 ha scritto:Ho troppo pochi secondi per queste operazioni, aspetto che mi arrivino i filtri nd in modo da avere delle stampe almeno di 40/50 secondi... Ci dovrei lavorare meglio....
Intanto per esercitarti puoi anche chiudere il diaframma e forse su un formato medio piccolo la differenza neanche si nota. Con una ventina di secondi dovresti star comodo.
paolob74 ha scritto:Seconda foto:
La neve nella 5 striscia è grigia davvero, effettivamente la striscia 4 è migliore... Il contrasto è basso e le zone nere sono grigie.
Siamo d'accordo. Mi fa piacere che si riesca a giudicare a sufficienza (almeno sulle "bozze") anche virtualmente.
paolob74 ha scritto:Una cosa l'ho già capita, ho poco senso critico... Questo come lo miglioro?
Con l'osservazione minuziosa ed attenta delle stampe originali di quei pochi fotografi che oltre a fare foto interessanti le stampano o se le fanno stampare bene. Oppure aspetti che ci sia occasione e frequenti uno dei pochi workshop sulla stampa fine art tenuto da qualcuno bravo. Io non mancherò di segnalarle quando ne verrò a conoscenza.
paolob74 ha scritto:Qua c'è da scrivere parecchio Andrea...
A proposito... Cosa fai alle 3 di notte su analogica?
Dai che mi diverto anche io! Eh... dormo poco! :)

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 16/01/2012, 21:41
da paolob74
Bene...

Stamperó nel prossimo we...

Bisogna prima capire il discorso velatura, apro io il post?

Hai una settimana per farmi capire...
C) Io lo farei (è un'interpretazione), li renderei con tonalità simili altrimenti quello più chiaro (sempre considerando l'aumento di contrasto) si "ruba" la scena.
B) Ni... I capelli e le ali dell'angelo sono più chiari, quindi alzando il contrasto per scurire il fondo, come detto sopra, le differenze di luminosità tra i toni chiari saranno esasperate anch'esse e se si vuole tenere il tono degli altri marmi piuttosto chiaro, quello delle ali e dei capelli lo sarà probabilmente troppo.
A) "Il discorso centripeto": si tende naturalmente a dirigere lo sguardo sui toni chiari (quasi sempre). In presenza di una sfumatura, dal chiaro al chiarissimo (come sembrerebbe esserci sulle ali e sui capelli) l'occhio "legge" una direzione, in questo caso la direzione risultante è verso l'esterno. L'occhio farà un "viaggio ideale" in direzione dei capelli e delle ali (verso l'esterno dell'immagine) tendendo ad allontanarsi dai volti e a dirigersi in una periferia poco significativa. Personalmente ritengo la relazione tra i due volti fondamentale e stampando tenderei ad togliere gli elementi che allontanino da essi, ovviamente non con un brutale taglio dell'immagine ('na cafonata), ma con mascherature e bruciature che creino DELICATE sfumature che facciano naturalmente dirigere lo sguardo sui volti. E qui comincerebbe un interessantissimo discorso sulla composizione fatta col controllo delle tonalità e non solo come organizzazione delle linee ideali...
Azz...

Non avevo capito che si parlava di composizione, pensavo che eravamo su un discorso di stampa....

Sinceramente ho letto qualche libro sulla composizione, libri di disegno rinascimentale... Libri classici di fotografia... E anche Gestalt...

Quando guardo delle foto altrui riesco a volte a percepirne la "direzione", invece quando fotografo faccio davvero fatica, davvero troppe variabili che mi distraggono.

Diciamo che ho un desiderio, un intento ma fatico a manifestarlo...

Penso ci voglia pratica, passione, tecnica... Dono naturale!?!

Questo argomento è davvero troppo vasto, sarebbe bello fare una sezione sul forum, i moderatori non possono proporlo?

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 16/01/2012, 22:26
da paolob74
..... A proposito di workshop....

So che ne tengono uno a Roma il 26/27 febbraio.... :)) :))

Uno famoso....

Ne vale? ^:)^

Ci sto pensando ma non so come fare?

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 16/01/2012, 23:26
da Silverprint
paolob74 ha scritto:..... A proposito di workshop....

So che ne tengono uno a Roma il 26/27 febbraio.... :)) :))
Uno famoso....
Ne vale? ^:)^
Ci sto pensando ma non so come fare?
Già! Quasi dimenticavo.
Famoso non saprei, d'esperienza si.
Treno? :D

Ne vale? Eh... difficile a dirsi con certezza al tuo livello dipende dagli altri studenti. Potrebbe valere molto o valere un po' di meno.
Il corso è organizzato in modo che ognuno abbia un ingranditore, quindi la parte pratica è molto individuale. La parte teorica invece dipende dal livello medio.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 16/01/2012, 23:43
da Silverprint
paolob74 ha scritto:Bene...
Stamperó nel prossimo we...
Bisogna prima capire il discorso velatura, apro io il post?
Hai una settimana per farmi capire...
Come vuoi! A me serve un'oretta a mente sgombra, il soggetto non è difficile in sé, mentre per scriverlo chiaro e sintetico ci devo pensare un pochino.
paolob74 ha scritto:
E qui comincerebbe un interessantissimo discorso sulla composizione fatta col controllo delle tonalità e non solo come organizzazione delle linee ideali...
Azz...

Non avevo capito che si parlava di composizione, pensavo che eravamo su un discorso di stampa....
Sinceramente ho letto qualche libro sulla composizione, libri di disegno rinascimentale... Libri classici di fotografia... E anche Gestalt...
Quando guardo delle foto altrui riesco a volte a percepirne la "direzione", invece quando fotografo faccio davvero fatica, davvero troppe variabili che mi distraggono.
Eh già. Le teorie consolidate hanno dei limiti, in primis quello di pensare sostanzialmente per linee ideali, poi quello di non analizzare più di tanto lo svolgimento nel tempo dell'osservazione (le "direzioni" si hanno nel tempo). È li che ho fatto ricerca... rubacchiando un po' qua e la compresa la tesi del babbo sui primi istanti di visione di oggetti ignoti.
Uno dei grandi vantaggi dello stampare in proprio è nel tempo che si ha a disposizione per pensare e ripensare l'immagine.
paolob74 ha scritto:Diciamo che ho un desiderio, un intento ma fatico a manifestarlo...
Penso ci voglia pratica, passione, tecnica... Dono naturale!?!
Questo argomento è davvero troppo vasto, sarebbe bello fare una sezione sul forum, i moderatori non possono proporlo?
Passione e tecnica, e un po' di fatica. Che sia un dono naturale non lo credo affatto.

L'interpretazione della stampa "in teoria" ed oltre la tecnica è assai ostica, di fronte ad un'immagine lo è molto meno.
Come argomento da forum lo vedo un po' troppo difficile ed insidioso, specialmente se si approfondisce e lavora di fino (che sarebbe il senso della stampa fine-art). In un corso teorico-pratico invece si affronta abbastanza in scioltezza.
E non lo dico per fare pubblicità s'intende!

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 17/01/2012, 19:42
da paolob74
Allora ho appreso nell'apposito post la tecnica per velatura...

Come mi comporto quindi per la foto delle statue?

Vediamo se ho capito:

1 faccio velatura -- le luci si abbassano
2 maschero il volto della Madonna -- lo alzo al tono del volto dell'angelo
3 stampo tutto con un contrasto alto per via del fondo che deve essere scuro diciamo imposto il magenta a 20

Faccio un po' di prove e le metto sul forum...

Per la seconda foto faccio come deciso...

Mi piaceva impiegare la tecnica della doppia stampa con contrasto differente, che era poi la discussione principale, al limite posso cercare un negativo adatto.

Sempre che interessi a qualcuno...

Oltre a me.... :))

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 17/01/2012, 19:46
da Silverprint
veloce...

Ok...
Il magenta forse anche verso gli 80, devi salire parecchio.

La seconda foto verrà bene con due contrasti diversi. Se alzi il contrasto il cielo sarà chiaro e da bruciare... e verrà molto meglio se fatto abbassando il contrasto.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 17/01/2012, 20:41
da paolob74
La seconda foto verrà bene con due contrasti diversi. Se alzi il contrasto il cielo sarà chiaro e da bruciare... e verrà molto meglio se fatto abbassando il contrasto.

E quindi utilizzo il doppio contrasto?

Non l'ho capita

Hahahahahahha

Considerando che con i provini a scalare... Ottengo varie "colorazioni" della stessa foto...

Mi piace una striscia ma su certe zone il contrasto di altre strisce...

C'è un metodo per calcolare l'aumento di contrasto in base all'aumento di tempo?

Dopo questa giuro che non chiedo piu niente...

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 17/01/2012, 21:40
da Silverprint
paolob74 ha scritto: C'è un metodo per calcolare l'aumento di contrasto in base all'aumento di tempo?
Si c'é. Anche se è un po' "spannometrico."

Si confronta l'iso range dei gradi di contrasto e si vede la differenza in densità.

ISO range MULTIGRADE IV FB Fiber paper and MULTIGRADE filters

Filter: 00 - Range: (R) 170
Filter: 0 - Range: (R) 150
Filter: 1 - Range: (R) 130
Filter: 2 - Range: (R) 100
Filter: 3 - Range: (R) 80
Filter: 4 - Range: (R) 60
Filter: 5 - Range: (R) 40

Queste dichiarazioni sono orientative e cambiano un po' a seconda dell'ingranditore, dell'invecchiamento della carta, del trattamento, non dimenticando che ogni stampa avrà dei suoi toni di riferimento che non sono necessariamente quelli della misura. Comunque come si vede ad ogni aumento di un grado corrisponde una riduzione del range di circa 20 unità densitometriche, 2/3 di stop. Che all'atto pratico è una buona indicazione di partenza.

Questa indicazione può essere usata per dare una valutazione di massima su quanto vada variato il contrasto partendo da un provino scalare.
Esempio: provino scalare su grado 2, alte luci ok con 24 secondi, ombre ok con 32 secondi, bisogna alzare il contrasto di mezzo grado (la differenza è 1/3 di stop) circa.

Con la testa colore si può usare per orientarsi la seguente tabella, tenendo presente che non corrisponde bene ai filtri, anche perché qui si usa luce diffusa e non condensata:

Grado 00, filtro 120Y
Grado 0, filtro 70Y
Grado 1/2, filtro 50Y
Grado 1, filtro 40Y
Grado 1 1/2, filtro 25Y
Grado 2, filtro 0Y, 0M
Grado 2 1/2, filtro 10M
Grado 3, filtro 30M
Grado 3 1/2, filtro: 50
Grado 4, filtro 75M
Grado 4 1/2, filtro 120M
Grado 5, filtro 130M (in realtà il 5 non lo fa)

Naturalmente le tabelle sono sui bugiardini... e voi siete pigrini... =))

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 29/01/2012, 10:17
da paolob74
Carissimi Buongiorno,

Mi scuso per la lunga assenza ma influenza e sfiga mi hanno costretto a non stampare per 15 giorni.

Una sera sono tornato dal lavoro e ho trovato entrambi i vetri dell'ingranditore spaccati a metà :(( , ho dovuto aspettare quelli ordinati da EOT.

Uno dei due vetri era un vetro "normale" l'avevo fatto fare da un vetraio per sopperire alla mancanza del portanegativi inferiore, ho pensato a mille soluzioni ma non ho assolutamente capito il perchè della rottura.

Il giorno prima avevo stampato e i vetri erano intatti, ~x(

Ho messo del feltro sul fondo della testa dell'ingranditore per evitare che il portanegativi "sbatta" quando lo infilo nella sua sede, a parte questo non so che dire.

Sono arrivati i nuovi vetri EOT, sono bellissimi. Sono lavorati con estrema precisione e hanno un trattamento antiriflesso su entrambe le superfici.

Non posso valutare differenze sulla stampa, ho fatto troppo poche foto con questo ingranditore.

Sono arrivati anche i filtri ND, utilizzando il diffusore per il 138 e mettendo un filtro da un diaframma riesco ad ottenere una stampa lavoro con diaframmi da 11 / 8, quello che volevo.

Torniamo al test proposto da questo POST, ieri ho fatto un 3 orette di lavoro, ecco i risultati:

Prima ho fatto un test per la pre-velatura, ingranditore tutto in alto con diaframma f22 non dava cambiamenti di colore apprezzabili.

Ho impostato f16 ed ecco il risultato: http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

Scusate le macchie, non ho subito lavato e asciugato la stampa.

Pensavo di vedere dei gradini netti invece dal bianco puro si passa al grigio sfumando, scegliere il gradino giusto non è facile.

Individuo comunque il gradino 6 come ultimo bianco prima del cambiamento.

Ho dovuto rifare i provini a scalare, sono cambiati tutti i paramentri.

Ecco la prima prova in verticale: http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

Ecco la prima prova in orizzontale: http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

Ho individuato il tempo giusto a 26 secondi e ho subito fatto una prima prova:

http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

E' un poco scura, diminuisco il tempo a 22 secondi e provo a pre-velare con 6 secondi:

http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

Strano comportamento, tutte le alte luci diventano grigie, 6 secondi sono troppi.

Smetto di lavorare su questa gradazione, dal forum ho capito che cambiato il contrasto (cosa che voglio ottenere) cambierà ancora tutto, quindi imposto la testa a 80 magenta e provo a fare un altra stampa:

Ecco la sequenza

pre-velo 4 secondi
80 magenta
26 secondi di stampa

(non trovo il provino comunque tutto è cambiato davvero e 26 secondi non sono sufficienti, la carta è sottoesposta)

Faccio un altra provino a scalare per verificare i cambiamenti, imposto il diaframma a un punto meno

pre-velo 4 secondi
80 magenta

http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

La striscia migliore è la 7 con 32 secondi, ecco il risultato:

pre-velo 4 secondi
80 magenta
f8
32 secondi

http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

La stampa non è male (per me), il volto della Madonna mi sembra troppo chiaro e il volto dell'angelo troppo scuro, provo a regolarli:

pre-velo 4 secondi
80 magenta
f8
32 secondi
Madonna e Corpo Cristo bruciati per 10 secondi (non tutto)
volto angelo mascherato per 5 secondi

http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

Sembra migliorato ma meriterebbe ancora qualche lavoretto, no?

Purtroppo sono le 12 e 30, è ora della pappa!

Sono sbigottito, ho utilizzato delle tecniche nuove e la procedura sullo stesso ingranditore è lunga.

Bisogna alzare e pre-velare poi abbassare e fare la foto. Conviene pre-velare un pò di fogli e poi stamparli tutti.

Ma se poi cambiamo idea?

Le foto sono pre-velate ma effettivamente non ne capisco l'efficacia, era interessante stampare la stessa foto senza la pre-velatura e vederne le differenze ma ho finito la sessione con ancora 5 fogli!

In 3 ore sono arrivato a un buon risultato su una foto, la cosa terribile è che mi sono accorto che il muro sullo sfondo è perfettamente a fuoco mentre le statue no.

Maledetta hasselblad! :wall: :wall:

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 29/01/2012, 12:54
da Silverprint
paolob74 ha scritto:... influenza e sfiga mi hanno costretto a non stampare per 15 giorni.
:(
paolob74 ha scritto:Sono arrivati i nuovi vetri EOT, sono bellissimi. Sono lavorati con estrema precisione e hanno un trattamento antiriflesso su entrambe le superfici.
Ottimo!
L'unica cosa che mi viene in mente in proposito della rottura degli altri vetri è che tu li possa aver serrati (stretto le alette) con troppa forza, magari su un punto del vetro con una minuscola scheggiatura. Non vanno stretti tanto, basta poco.
paolob74 ha scritto:Ho fatto un test per la pre-velatura... Pensavo di vedere dei gradini netti invece dal bianco puro si passa al grigio sfumando, scegliere il gradino giusto non è facile. Ho utilizzato delle tecniche nuove e la procedura sullo stesso ingranditore è lunga. Bisogna alzare e pre-velare poi abbassare e fare la foto. Conviene pre-velare un po' di fogli e poi stamparli tutti.
Si, si vedono poco, il livello d'esposizione è bassissimo e sei sul piede. Anzi devi proprio trovare l'inizio del piede e fermarti un attimo prima. Per distinguere meglio può essere utile lasciare una striscia non esposta lungo tutto lo scalare. Fare il lavoro con un unico ingranditore è barboso... Non ne avevi due? ;) Purtroppo non si possono pre-velare dei fogli da mettere da parte, a quel livello di esposizione la (non) immagine latente tende a regredire. In poco tempo l'effetto svanirebbe.

Riguardo il lavoro di stampa. La pre-velatura consente di abbassare in maniera "selettiva" i toni più chiari, da un altro punto di vista consente di stampare un'immagine su un contrasto più elevato senza che le alte luci sparino.
Siccome l'effetto della pre-velatura cambia a seconda di quanto sia più o meno intensa, il giochino da fare quando si vuole alzare il contrasto senza rovinare i toni più chiari è nel bilanciare tre parametri: quantità delle pre-velatura - innalzamento del contrasto - esposizione.
Va cercato quel compromesso che si avvicina di più al risultato desiderato senza fare altri interventi, trovatolo mascherature e bruciature saranno di entità minore, più facili da fare e meno intrusive.
paolob74 ha scritto:http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

Sembra migliorato ma meriterebbe ancora qualche lavoretto, no?
Le foto sono pre-velate ma effettivamente non ne capisco l'efficacia, era interessante stampare la stessa foto senza la pre-velatura e vederne le differenze ma ho finito la sessione con ancora 5 fogli!
Direi! Comunque meglio, no? L'efficacia è nel fatto che hai potuto stampare su un contrasto più alto scurendo il fondo ;)
Si, si, un'immagine di paragone devi farla!
paolob74 ha scritto:In 3 ore sono arrivato a un buon risultato su una foto, la cosa terribile è che mi sono accorto che il muro sullo sfondo è perfettamente a fuoco mentre le statue no. Maledetta hasselblad! :wall: :wall:
:)) :)) Io lo dico sempre... ergonomia anni '40! Viva le Rollei 6000! :))

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 29/01/2012, 13:05
da guarrellam
Paolo,mi sembra un'ottimo lavoro.
E' tutta esperienza,di cui farai tesoro.
Considera che,1 stampa ottima,per sessione,non è male.
Per la messa a fuoco,io sono miope,solo autofocus o iperfocale.....

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 29/01/2012, 14:09
da paolob74
Paolo,mi sembra un'ottimo lavoro.
E' tutta esperienza,di cui farai tesoro.
Considera che,1 stampa ottima,per sessione,non è male.
Per la messa a fuoco,io sono miope,solo autofocus o iperfocale.....
L'avrete capito ma sono davvero contento dei lavori che sto facendo, il forum mi sta aiutando tantissimo.

È bellissimo stare con chi ti consiglia e ha la tua stessa passione! Grazie davvero.

Secondo la mia esperienza per fare una stampa 40 x 50 (come piace a me) partendo da un "buon negativo" ci vuole se va bene tutto un giorno....

Tanta pazienza, passione....

Ma il risultato ripaga di tutti gli sforzi.

Una volta ho portato una foto a incorniciare, nel negozio una signora ha visto la stampa e l'ha voluta comprare.

La più grande soddisfazione della mia vita.
L'unica cosa che mi viene in mente in proposito della rottura degli altri vetri è che tu li possa aver serrati (stretto le alette) con troppa forza, magari su un punto del vetro con una minuscola scheggiatura. Non vanno stretti tanto, basta poco.
La stessa cosa che ho pensato io, strano ma forse l'unica possibilità. I nuovi vetri li metto a minima tensione.
[Direi! Comunque meglio, no? L'efficacia è nel fatto che hai potuto stampare su un contrasto più alto scurendo il fondo /quote]

Oggi faccio la stessa foto senza velatura, sono curioso.... Poi posto....
Meriterebbe qualche altro intervento?
Uno dei miei limiti nella stampa è che non so cosa "posso" fare....

Che interventi potrei ancora fare?

Hasselbald....

Che dire?! Ho sempre avuto problemi a mettere a fuoco, non capisco perché...

Comunque le foto confrontate con le lenti della mamiya hanno un altro sapore...

Ma che ve lo dico a fare? Lo sapete no? 8-}

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 29/01/2012, 16:50
da Silverprint
paolob74 ha scritto: L'avrete capito ma sono davvero contento dei lavori che sto facendo, il forum mi sta aiutando tantissimo.
Secondo la mia esperienza per fare una stampa 40 x 50 (come piace a me) partendo da un "buon negativo" ci vuole se va bene tutto un giorno... Tanta pazienza, passione... Ma il risultato ripaga di tutti gli sforzi.
Eh già! Ci vuole tempo! Il bello è che per quando uno diventi bravo ci vuole sempre lo stesso tempo. Forse quello "più bravo" nello stesso tempo farà di più, ma sempre un giorno ci va! :D
paolob74 ha scritto:Uno dei miei limiti nella stampa è che non so cosa "posso" fare....
Che interventi potrei ancora fare?
Uhh... un monte di roba! :) Volendo non si finisce quasi mai!
In generale... serve guardare le stampe originali di quelli bravi (anche a stampare), e avere la mente libera, mai far soccombere i desideri di fronte alle difficoltà tecniche. Bisogna tenersi stretti stretti le idee!
Poi in fase di lavorazione: mente lucida e strategia. In testa il risultato ideale, quello immaginato al momento dello scatto, per le mani il negativo. Alla fine il risultato deve essere almeno quello che si era pensato, ma spesso in stampa le idee si migliorano!

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 29/01/2012, 18:34
da paolob74
Se per fare i toni chiari che si desiderano serve meno tempo di quello che occorre per fare i toni scuri, ovvero se col tempo che fa venire bene i toni scuri i toni chiari non sono abbastanza chiari, ovvero se col tempo necessario per ottenere i toni chiari che si desiderano gli scuri non sono abbastanza scuri.
Vuol dire che si sta stampando su carta di contrasto troppo basso. In contrasto della carta va quindi alzato mettendo un filtro magenta più intenso. Si procede per gradi (rifacendo ogni volta un nuovo provino scalare) fino a quando non si trova un filtro con cui per ottenere i toni scuri desiderati e i toni chiari desiderati serva lo stesso tempo di esposizione.
Ho riletto 1000 volte il post....

Ci credete che l'ho capita adesso?

Era cosi semplice e intuitiva che non riuscivo a capirla!

Pazzesco!

Adesso che ci sono arrivato ho capito che prima utilizzavo tutto un altro metodo.

Oggi altra sessione di CO, ecco la foto senza intervento di pre-velatura: http://dl.dropbox.com/u/56969173/ANALOG ... %20001.jpg

Porca miseria, le alte luci sono completamente sparate, come anticipato da Andrea...

Ma...

Porta pazienza Andrea...

Ovviamente le alte luci sono sparate perchè ho fatto il provino a scalare iniziale utilizzando il foglio pre-velato, perchè non sarei arrivato allo stesso risultato utilizzando i filtri?

Ho fatto 32 secondi con filtro 80

Lo stesso risultato non era ottenibile con filtro 40 e 50 secondi? (L'ho sparata :)) )

O la velatura lavora solo sulle zone molto alte (8 e 9) lasciando intatte le altre?

Accidenti devo capire :wall:

Il cambio di ingranditore e l'impiego di queste nuove tecniche mi stà incasinando, troppo per il mio povero cervello! =p~

Ci sono anche molti forum sul giardinaggio!

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 29/01/2012, 18:45
da Silverprint
Ahahahha!!!! =))

La filastrocca del contrasto! SEMBRA FACILE, MA.... :))

La prevelatura agisce in maniera molto più selettiva sulle alte luci che non una variazione di contrasto. Prova e vedi.

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 29/01/2012, 19:07
da paolob74
La filastrocca non è facile per niente....

Avevo intuito che la pre-velatura è selettiva...

Ho visto che il buon Ansel predicava anche la pre-esposizione, lavora solo sulle zone basse vero?

Altro casino?

:)) :)) :))

Re: Regolare contrasto con doppia esposizione

Inviato: 29/01/2012, 20:57
da Silverprint
È concettualmente e praticamente la stessa cosa, sul positivo agisce sulle luci, sul negativo sulle ombre.

La pre-esposizione può essere in alcuni casi davvero utile, io l'ho usata per le foto a teatro guadagnando un po' di "sensibilità" (anche se dirlo così non è corretto) ed evitando quindi inutili e controproducenti (per la situazione) tiraggi.