No, in questo modo credo che una luce così debole e per così breve tempo non abbia influito. Nella stesa molti utilizzano una luce di breve intensità ( 15 w) ma io preferisco utilizzare la luce rossa o gialloverde anche perché stendendo per formati maggiori ci vuole più tempo e qualche volta mi sono trovato le stampe al PT/PD leggermente velate. Ti auguro un buon successo e sono curioso di vedere qualche risultato, appena hai pronto qualcosa mostracelo. PS: ricordati di conservare il tutto ( specialmente la soluzione) in frigorifero.Marco Leoncino II° ha scritto: ↑14/05/2020, 7:09Ci ho messo un po´ per vedere la tua risposta!
Ho fotografato con il telefonino. La luce era data da una lampadina da 5-10 watt che puntava verso il soffitto. Di luce ce n´era pochissima. Normalmante ho messo tutto in un contenitore dentro ad una busta nera. Non penso che gli abbia dato fastidio, no? Se pensi che con queste tecniche devi usare luce ultravioletta per diversi minuti e a contatto...
Richiesto vostro parere su formula chimica
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Re: Richiesto vostro parere su formula chimica
Aggiornamento. Dopo alcuni giorni, sono riuscito ad ottenere ossalato ferrico in polvere molto fine (ho usato un mortaio in ceramica da laboratorio per ridurne le dimensioni):
Come previsto ho prodotto 13 grammi di ossalato. L´ossalato ferrico si usa, in Callitipia, in soluzione al 20%. Si sciolgono quindi 13 grammi in 65 ml di acqua distillata che deve essere mantenuta, con un bagnomaria, a circa 46 °C. Ho usato un agitatore magnetico (avrei fatto meglio a comprarne subito uno con piano riscaldante...). Ecco come appare la soluzione all´inizio:
... e dopo qualche minuto.
Dopo diverse ore ho messo qualche goccia di soluzione al 20% di ossalato in un vetrino da orologiaio ed ho seguito la procedura descritta nel cap 14 di questo documento: http://jeffreydmathias.com/guide/PtPdPh ... making.pdf (tecnica descritta anche in altri testi). Ho aggiunto quindi qualche cristallo di permanganato di potassio e la soluzione si e´ scurita assumento un colore arancio, ma non blu. La soluzione non dovrebbe quindi contenere il dannoso ossalato ferrOSO. Test 1 passato. La soluzione preparata al passo precedente viene quindi esposta ai raggi UV e vira al blu profondo. Test 2 passato.
Per il momento i segnali sembrano essere positivi, pare infatti che l´ossalato sia idoneo ad essere unito all´argento nitrato per costituire il sensibilizzante.
Come previsto ho prodotto 13 grammi di ossalato. L´ossalato ferrico si usa, in Callitipia, in soluzione al 20%. Si sciolgono quindi 13 grammi in 65 ml di acqua distillata che deve essere mantenuta, con un bagnomaria, a circa 46 °C. Ho usato un agitatore magnetico (avrei fatto meglio a comprarne subito uno con piano riscaldante...). Ecco come appare la soluzione all´inizio:
... e dopo qualche minuto.
Dopo diverse ore ho messo qualche goccia di soluzione al 20% di ossalato in un vetrino da orologiaio ed ho seguito la procedura descritta nel cap 14 di questo documento: http://jeffreydmathias.com/guide/PtPdPh ... making.pdf (tecnica descritta anche in altri testi). Ho aggiunto quindi qualche cristallo di permanganato di potassio e la soluzione si e´ scurita assumento un colore arancio, ma non blu. La soluzione non dovrebbe quindi contenere il dannoso ossalato ferrOSO. Test 1 passato. La soluzione preparata al passo precedente viene quindi esposta ai raggi UV e vira al blu profondo. Test 2 passato.
Per il momento i segnali sembrano essere positivi, pare infatti che l´ossalato sia idoneo ad essere unito all´argento nitrato per costituire il sensibilizzante.
Ultima modifica di Marco Leoncino II° il 17/05/2020, 13:07, modificato 1 volta in totale.
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Re: Richiesto vostro parere su formula chimica
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Re: Richiesto vostro parere su formula chimica
Cerchiamo di essere un po´ piu´ qualitativi. Stamattina ho ripetuto il test per fare qualche foto da pubblicare qui.
Ecco il ferro ossalato al quale ho aggiunto qualche cristallo di potassio permanganato (se ne vedono piccoli frammenti, non ancora completamente disciolti). Il colore cambia, da giallo paglierino ad arancione, ma non c´e´ da preoccuparsi, il test fallisce se la soluzione vira al blu:
La soluzione e´ quindi esposta ai raggi UV, usando il bromografo. A questo punto il colore deve virare al blu, altrimenti la preparazione e´ compromessa.
Le due foto che seguono mostrano invece la soluzione per callitipia, pronta per essere stesa sulla carta. Si mescola ferro nitrato al 10% con ossalato ferrico al 20%. Lo standard e´ usare lo stesso numero di gocce per i due componenti. La soluzione si presenta con un bel colore giallo-oro, che non precipita sul fondo e si mantiene trasparente per tutta la durata del processo.
Ho quindi fatto un callitipo, dopo aver fatto il provino. Tempo di esposizione di 100 secondi, su carta Hahnemühle platinum rag, sviluppo al sodio acetato, chiarificazione con acido citrico ed EDTA, fissaggio all´iposolfito di sodio e ammoniaca, nessun viraggio (e´ pur sempre solo un test per verificare il nuovo ossalato fatto in casa):
Non appena sara´ asciutto, pubblichero´ una foto, ho fatto molta fatica ad evitare riflessi sulla superficie bagnata della carta.
Ho passato l´esame?
Ecco il ferro ossalato al quale ho aggiunto qualche cristallo di potassio permanganato (se ne vedono piccoli frammenti, non ancora completamente disciolti). Il colore cambia, da giallo paglierino ad arancione, ma non c´e´ da preoccuparsi, il test fallisce se la soluzione vira al blu:
La soluzione e´ quindi esposta ai raggi UV, usando il bromografo. A questo punto il colore deve virare al blu, altrimenti la preparazione e´ compromessa.
Le due foto che seguono mostrano invece la soluzione per callitipia, pronta per essere stesa sulla carta. Si mescola ferro nitrato al 10% con ossalato ferrico al 20%. Lo standard e´ usare lo stesso numero di gocce per i due componenti. La soluzione si presenta con un bel colore giallo-oro, che non precipita sul fondo e si mantiene trasparente per tutta la durata del processo.
Ho quindi fatto un callitipo, dopo aver fatto il provino. Tempo di esposizione di 100 secondi, su carta Hahnemühle platinum rag, sviluppo al sodio acetato, chiarificazione con acido citrico ed EDTA, fissaggio all´iposolfito di sodio e ammoniaca, nessun viraggio (e´ pur sempre solo un test per verificare il nuovo ossalato fatto in casa):
Non appena sara´ asciutto, pubblichero´ una foto, ho fatto molta fatica ad evitare riflessi sulla superficie bagnata della carta.
Ho passato l´esame?
Re: Richiesto vostro parere su formula chimica
Bravo, complimenti !!! Se poi in futuro vorrai virare qualche tua stampa con metalli " preziosi " ( finanze permettendo ovviamente) fammi sapere perché ho visto delle callitipie di un mio caro amico virate al platino o al palladio che sono stupefacenti, sia per quanto riguarda il tono che la profondità dei neri, personalmente preferibili ad un viraggio all' oro ( gusto personale) e direi quasi indistinguibili dalle migliori stampe al platino - palladio e con costi decisamente inferiori. Aggiungo però che da circa un anno il palladio ha più che raddoppiato il costo superando il platino, quindi nel caso sarebbe meglio utilizzare quest' ultimo.
- Marco Leoncino II°
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Re: Richiesto vostro parere su formula chimica
Eccola asciutta:
Purtroppo il Pt/Pd hanno solo uno svantaggio. Ho ancora una buona scorta di oro tricloruro, quindi credo usero´ quello.
Pero´ adesso voglio riprendere a stampare con questa tecnica andando piu´ a fondo: devo provare la fumed silica che gia´ possiedo e non mi dispiacerebbe usare diverse lastre da mettere a registro insieme (come faceva Penn). Ma questo esula da questa discussione.
Purtroppo il Pt/Pd hanno solo uno svantaggio. Ho ancora una buona scorta di oro tricloruro, quindi credo usero´ quello.
Pero´ adesso voglio riprendere a stampare con questa tecnica andando piu´ a fondo: devo provare la fumed silica che gia´ possiedo e non mi dispiacerebbe usare diverse lastre da mettere a registro insieme (come faceva Penn). Ma questo esula da questa discussione.
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