riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

Moderatori: Silverprint, chromemax

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Silverprint
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da Silverprint »

Per me il negativo giusto è quello facile da interpretare.
E il divertimento è nell'interpretazione della stampa, e naturalmente quel genere di divertimento non può che essere esaltato dal negativo "giusto".

La necessità dell'interpretazione non viene mai meno.

Trovo invece di una noia mortale mettermi li ad aggiustare il negativo "sbagliato", anche perché 9 su 10 al risultato non ci si arriva, neanche facendo veri magheggi. Il negativo preso "contropelo" rivela comunque (all'occhio esperto) la sua vera natura.

Ritornando al post iniziale, io credo che le domande non siano (quasi) mai banali o stupide, al limite lo sono le risposte... :ymdevil: Basta vedere come è venuto fuori il thread "lezioni di fotografia". ;)

Ma per inquadrare a dovere quello che credo sia il senso del post di Luca mi tocca specificare che Luca è modestissimo. Si è fatto le ossa ben dure cavando letteralmente il sangue dalle rape (i negativi che gli dava un laboratorio infame...) ed in camera oscura è fin troppo un bravo acrobata. Fin troppo perché è uno che non si arrende mai ed intigna fino allo spasimo. "Bene", direte... Io invece dico "mica tanto" perché purtroppo si è abituato a far ricorso a mille stratagemmi e confida (o almeno confidava) troppo nelle sue capacità di spremitore di rape.
Sono ben lieto quindi che voglia diventare più efficace e produttivo, anche a costo di violentarsi un po', per sopraggiunta esigenza di quagliare sul serio (i suoi lavori lo meritano, imho) e sopraggiunta consapevolezza che si può felicemente fare a meno di spremere rape visto che il succo d'arancia è meglio. :D

Però quel che serve a Lui, che fa millemila mascheraturine e millanta ritocchini su materiale già più che buono, non è solo un controllo di base del negativo (sistema zonale, per es), ma qualcosa che viene un po' dopo. Un qualcosa che ho riassunto nella mia frase criptica "piegare le curve caratteristiche".


Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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giofex
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da giofex »

Ciao Andrea
Quest'ultima tua frase ha qualcosa a che fare con lo sviluppo del rullino (tipologia di chimici, energia di sviluppo, curva della pellicola...)? Sibillino....
ciao

Giorgio

luca_dega
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da luca_dega »

il discorso è forse generico e non generalizzabile :-? :-\ ma è questo: la fotografia può divertire nel divenire, come dice Diego, o nell'interpretarla, come dice Andrea, ma è fatta da
1 fotocamera, che contiene
1 negativo, che poi va infilato in
1 ingranditore, dotato di
1 ottica, che impressiona
1 foglio sensibile, poi sviluppato, trattato, ecc.....

Fine (lasciando perdere alternative tipo scanner & C.)

se rompi o te ne freghi di uno di questi anelli, probabile che non arrivi ad un risultato ottimale (che poi nella foto ci siano tombini o pali, :)) insomma...poco importa ). Ed uno dei più importanti di questi anelli è imho il negativo.
Io negli anni ho puntato tutto sull' "espressivo", nella ripresa insomma. Ma se si vuole usare pellicola BN è (sempre a mio giudizio) è una cosa decisamente limitante non comprendere la propria accoppiata pellicola-rivelatore (e cosa ancora più improduttiva è non farsela, un'accoppiata), anche perché è una "fatica" che fai come investimento. Poi la somatizzi, come le altre cose che all'inizio sembravano difficili ed ora sono automatiche (pensiamo al classico esempio del guidare un'auto).
Altrimenti imho ha poco senso scattare a pellicola e svilupparsela da se (probabile motivo per il quale ho mandato per anni le mie centinaia :(( di pellicole ai laboratori).
E come dice Diego una domanda "che tempo uso..." e robe simili fatte in un forum non ha semplicemente risposta. Ovvio che chi non sa dove sbattere la zucca chiede, ma le domande vanno allora formulate nel modo corretto :D

luca_dega
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da luca_dega »

foen85 ha scritto:Io li farei i test ma credo di non riuscire a capirne un cacchio poi su come interpretarli correttamente
ma il tuo ingranditore si, però.
Dopo averli sviluppati stampali, anche. E vedrai cosa significa provare a tirar fuori una stampa buona da un negativo uscito dal sedere o da uno che "si stampa da solo".

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azael
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da azael »

luca_dega ha scritto:il discorso è forse generico e non generalizzabile :-? :-\ ma è questo: la fotografia può divertire nel divenire, come dice Diego, o nell'interpretarla, come dice Andrea, ma è fatta da
1 fotocamera, che contiene
1 negativo, che poi va infilato in
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Fine (lasciando perdere alternative tipo scanner & C.)
...Geniale! \m/

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paolob74
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da paolob74 »

Luca invece di perdere tempo a scrivere sul forum fai sti caz... Di test...

Mio modesto parere:

Se facciamo le foto delle vacanze al mare con i bambini va bene il metodo membro di segugio.

Se invece siamo interessati al lavoro Fine Art dobbiamo spararci i TEST.

Il lavoro di fine art si basa su sottigliezze e sfumature minime, non è ammesso errore.

Una foto che deve subire 10 interventi per diventare perfetta è sicuramente meglio di una a cui ne servono 10 di correzione.

L'eccellenza si ottiene solo con la perfetta conoscenza della tecnica e dei materiali.

Non voglio scatenare polemiche, ci sono tantissimo bravi fotografi che impiegano il metodo "spensierato". Beati loro che hanno raggiunto la massima competenza senza sbattimenti.

Meglio poi perdere una giornata a fare esperimenti e spendere 50 euro tra pellicole e chimici che impazzire a sistemare stampe da negativi bruciati.

Io l’ho fatto per 12 anni.

Quindi ragazzi....

Senza indugio...

Iniziate a fare test...

\m/

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aldosutera
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da aldosutera »

ciao a tutti...
faccio solo alcune piccole considerazioni; personalmente non sono uno scienziato della fotografia, e tutte le volte che ho bisogno di un chiarimento faccio una bella ricognizione in rete, dove si trovano tanti testi e tanti filmatini interessanti. orbene, c'è ne fosse uno che per la stessa problematica sia identico all'altro, a volte ci sono cose talmente diverse da mettere in dubbio tutto quello che si è letto e visto @-) . a questo punto o si fanno delle prove, cercando con pazienza di annotare alcuni dati, oppure si fanno domande che possono sembrare banali per chi le cose le sa. Ma chi si sente rivolgere delle domande banali le trova tali perchè ha risposto moltissime volte alle stesse domande (piu o meno), ma a mio parere proprio perchè ha risposto migliaia di volte alle stesse domande è diventato poi uno "scienziato". il problema per me non sono le domande ma le risposte, che per la loro stessa natura, essendo frutto di esperienza e studio personale, comunque potenzialmente hanno una certa ambiguità.
poi che dire....altrimenti perchè ci si iscrive ad un forum? per passione no?
alhoa :-h

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guerié
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da guerié »

Dico la mia da coglionazzo... credo che il senso di questo thread sia: rileggetevi le regole del forum?

Comunque io personalmente leggo con piacere tutti i post e dalle domande (da me considerate) "stupide" ho imparato che non c'è un modo solo per risolvere un problema e a volte come nel mio caso quell'unico modo che avevo per risolvere (rispondere) era piuttosto stupido (ricalcando la risposta di Andrea Calabresi).
È vero che il troppo filosofeggiare non porta niente di nuovo, è solo un oziare su concetti, frasi, cavilli che nulla hanno a che rivedere con la tecnica e la pratica di camera oscura. A me piace anche questo confronto "inutile" da philosophi in libris come dottamente hai scritto in latino. Se trovo il pesce di turno per fare questi ragionamenti non mi tiro indietro, se il pesce poi rompe la lenza e si porta via l'amo affari suoi non certo miei.
marco guerriero

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mjrndr
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da mjrndr »

Domanda provocatoria: ma le vostre foto non vi soddisfano per l'esposizione, la stampa, la resa su carta o per il contenuto? E, al contrario, le foto che preferite (tolte quelle personali, ovviamente) sono quelle con la migliore resa oppure quelle che ritraggono qualcosa di interessante, inquadrato in un bel modo?

Ovviamente sono due cose che vanno a convergere, ma ognuno credo dovrebbe domandarsi in quale delle due è più carente e migliorare quella.

Io, ahimè, sono sicuramente più carente nel contenuto che non nel contenitore e cerco di arrabattarmi su quello.


Andrea

Anonymous01

Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da Anonymous01 »

mjrndr ha scritto:Domanda provocatoria: ma le vostre foto non vi soddisfano per l'esposizione, la stampa, la resa su carta o per il contenuto? E, al contrario, le foto che preferite (tolte quelle personali, ovviamente) sono quelle con la migliore resa oppure quelle che ritraggono qualcosa di interessante, inquadrato in un bel modo?

Ovviamente sono due cose che vanno a convergere, ma ognuno credo dovrebbe domandarsi in quale delle due è più carente e migliorare quella.

Io, ahimè, sono sicuramente più carente nel contenuto che non nel contenitore e cerco di arrabattarmi su quello.


Andrea
Non bado assolutamente ai tecnicismi, mi interessa solo il contenuto. La foto per me deve trasmettere qualcosa, in qualsiasi modo. Se è necessario che l'immagine sia sgranata, che sia sgranata. Se è necessaria una sottoesposizione, che sia sottoesposta e così via.

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