E il divertimento è nell'interpretazione della stampa, e naturalmente quel genere di divertimento non può che essere esaltato dal negativo "giusto".
La necessità dell'interpretazione non viene mai meno.
Trovo invece di una noia mortale mettermi li ad aggiustare il negativo "sbagliato", anche perché 9 su 10 al risultato non ci si arriva, neanche facendo veri magheggi. Il negativo preso "contropelo" rivela comunque (all'occhio esperto) la sua vera natura.
Ritornando al post iniziale, io credo che le domande non siano (quasi) mai banali o stupide, al limite lo sono le risposte...

Ma per inquadrare a dovere quello che credo sia il senso del post di Luca mi tocca specificare che Luca è modestissimo. Si è fatto le ossa ben dure cavando letteralmente il sangue dalle rape (i negativi che gli dava un laboratorio infame...) ed in camera oscura è fin troppo un bravo acrobata. Fin troppo perché è uno che non si arrende mai ed intigna fino allo spasimo. "Bene", direte... Io invece dico "mica tanto" perché purtroppo si è abituato a far ricorso a mille stratagemmi e confida (o almeno confidava) troppo nelle sue capacità di spremitore di rape.
Sono ben lieto quindi che voglia diventare più efficace e produttivo, anche a costo di violentarsi un po', per sopraggiunta esigenza di quagliare sul serio (i suoi lavori lo meritano, imho) e sopraggiunta consapevolezza che si può felicemente fare a meno di spremere rape visto che il succo d'arancia è meglio.

Però quel che serve a Lui, che fa millemila mascheraturine e millanta ritocchini su materiale già più che buono, non è solo un controllo di base del negativo (sistema zonale, per es), ma qualcosa che viene un po' dopo. Un qualcosa che ho riassunto nella mia frase criptica "piegare le curve caratteristiche".