riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

Moderatori: Silverprint, chromemax

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Silverprint
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da Silverprint »

'Sera dottor Mejer!

Ci sono due estremi: in uno ci sono foto in cui conta solo l'oggetto fotografato, e non importa tanto come lo sia stato, purché sia la foto sia adatta allo scopo. Un esempio: le foto di un perito di assicurazione.
Altro estremo: foto in cui il soggetto "non conta nulla" ovvero sia usato in maniera strumentale, ed in cui invece la tecnica che è poi cioè che fa la foto conta tantissimo... un peperone di Weston?

Tra i due estremi ci sta compreso tutto, però chi fa fotografia per passione, hobby, lavoro, arte si colloca molto più verso la metà dove conta la tecnica (qualsiasi essa sia, naturalmente).

È un errore considerare la tecnica come uno strumento per fare le cose tecnicamente giuste (è un concetto che non esiste), come se essa fosse un fine e non un mezzo. La tecnica giusta è quella che serve ad ottenere l'effetto desiderato, qualsiasi esso sia!
SilverInversion ha scritto:Non bado assolutamente ai tecnicismi, mi interessa solo il contenuto. La foto per me deve trasmettere qualcosa, in qualsiasi modo. Se è necessario che l'immagine sia sgranata, che sia sgranata. Se è necessaria una sottoesposizione, che sia sottoesposta e così via.
Una frase come questa la trovo proprio contraddittoria...
Produrre grana intenzionalmente, o sottoesporre, o viceversa, o qualsiasi altra cosa, sono "tecnicismi"!!!!

Non volermene Silverinversion! Ma l'esempio è tipico! :ymhug:


Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Anonymous01

Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da Anonymous01 »

Silverprint ha scritto:'
Una frase come questa la trovo proprio contraddittoria...
Produrre grana intenzionalmente, o sottoesporre, o viceversa, o qualsiasi altra cosa, sono "tecnicismi"!!!!
Non volermene Silverinversion! Ma l'esempio è tipico! :ymhug:
Mi sono espresso male.
Volevo dire che non bado a tirare fuori la migliore foto possibile, quella tecnicamente più corretta (principalmente perché non ne sono capace :)) ). Ossia non faccio prove per confrontare, per esempio, il potere risolvente di uno sviluppo piuttosto che un altro.
Faccio un parallelismo: alcuni musicisti Jazz del passato non avevano la completa padronanza "scolastica" dello strumento dal punto di vista tecnico ma ciò nonostante trasmettevano un calore ed un'emozione indescrivibili. Mi piace pensare della fotografia la stessa cosa. :ymdaydream:

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NikMik
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da NikMik »

Io sono uno che fa spesso domande, anche stupide. Per esempio, essendo nuovo del bianco e nero, pensavo fino praticamente a ieri che i tempi di sviluppo di un'accoppiata pellicola-rivelatore fossero qualcosa di fisso, da imparare e basta. E i bugiardini in effetti i tempi te li danno, e a un novizio paiono delle verità assolute, come le dosi di un medicinale. Io poi mi agito perché trovo indicazioni di tempi differenti per una stessa accoppiata, e allora mi scappa la domanda stupida. Poi arriva Silverprint che mi spiega come le differenze dei tempi sono dovute al fatto che i negativi hanno bisogno di differente contrasto a seconda dei tipi di ingranditore, e le indicazioni a volte sono riferite a un tipo, a volte a un altro. Così, grazie a lui, penso di aver imparato qualcosa.
Sono insegnante da tanti anni e i miei allievi mi fanno moltissime domande (alcune delle quali innocentemente stupide) tutti i giorni, e io pazientemente rispondo giorno dopo giorno e anno dopo anno alle stesse domande. Quindi capisco bene la sensazione di sentirsi rivolgere spesso le stesse domande stupide. Ma c'è qualcosa di inevitabile in questo, a meno che non si faccia un test di ingresso al forum, e io in tal caso boccerei di sicuro...

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NikMik
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da NikMik »

...questo per dirvi che sono in qualche modo "colto in fallo" dal thread, non nel senso che sono un andrologo, ma perché riconosco la stupidità delle mie domande. Solo che spesso me ne accorgo dopo aver avuto le risposte e grazie alle risposte... credo che imparare consista più o meno ANCHE (non solo) in questo...

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Pierpaolo B
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da Pierpaolo B »

Io sono del parere che un negativo non buono sia inutile cercare di aggiustarlo ma è più proficuo andargli dietro ed interpretarlo per ciò che è. Quel negativo nell'ingranditore insegnerà cosa si dovrà fare la prossima volta con l'apparecchio in mano.
La causa più frequente di resa di apprendisti stampatori è l'incapacità di trovare la giusta via con i negativi che quasi sempre vengono esposti inconsapevolmente male e sviluppati magari guardando digitaltruth.
Se non si vogliono fare i test nulla di male... si faranno con più tempo sulla propria pelle ma solo se si adotta rigidamente la regola di usare poca roba, buona e quella giusta.
In rete ho visto che s'interpretano i risultati con l'imboccata di chi propone le soluzioni e molto spesso si ripropongono le soluzioni inconsapevoli dei risultati. Ciò porta alla confusione a la delirio a cui si assiste in altri luoghi ove vige la regola del "famolo strano" e del tutto va bene.
Per avere soddisfazioni dalla fotografia analogica occorre essere consapevoli di ciò che si sta facendo.
I contenuti vengono dopo.... quando avremo il contenitore in grado di contenere.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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luca_dega
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da luca_dega »

Noto con dispiacere che, oltre a qualche "disappunto" , non si coglie quali siano le domande "stupide". Questa, ad esempio non lo e' :
NikMik ha scritto: essendo nuovo del bianco e nero, pensavo fino praticamente a ieri che i tempi di sviluppo di un'accoppiata pellicola-rivelatore fossero qualcosa di fisso, da imparare e basta. E i bugiardini in effetti i tempi te li danno, e a un novizio paiono delle verità assolute, come le dosi di un medicinale. Io poi mi agito perché trovo indicazioni di tempi differenti per una stessa accoppiata, e allora mi scappa la domanda stupida.
Rimane il fatto che non c'e' nulla di "artisticamente lodevole" nello sprezzare la fase "tecnica" dello sviluppo negativo, che di fatto e' lo strumento usato. E soprattutto le 2 cose non sono in antitesi: impegnarsi ad imparare a sviluppare correttamente NON significa essere dei "tecniconi" senza contenuti e privi del presunto piglio artistico che impone di fare le cose alla caz.. perche' se non sei uno sregolato non sei artista... E' come se un pittore facesse vanto di non saper mischiare i colori.
Per me sarebbe nulla piu' che un pittore pigro.

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guerié
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da guerié »

Il fatto è che senza un minimo di tecnica non si sviluppa nessun contenuto... ma la tecnica senza esperienza una buona esperienza, non si sviluppa. Questo forum, e ora faccio una bella leccata di culo, è per me una mano santa (nemmeno ci fossero le donne ... sembra il forum antitopa) e lo ammetto: mi piace starci a curiosare. Forse troppo ...

Buona notte.
marco guerriero

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Pacher
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da Pacher »

Non è questione di leccatine di culo, è solamente la realta; da quando frequento questo forum i miei negativi e sopratutto le mie stampe sono migliorate. In 4 mesi di frequentazione ho imparato e chiarito un sacco di cose che prima navigavano nella nebbia.Anche la mia ragazza l'ha notato, e se lo dice lei... :ymparty:

luca_dega
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da luca_dega »

guerié ha scritto:Il fatto è che senza un minimo di tecnica non si sviluppa nessun contenuto...
A mio modo di vederla, questo converge in qualche modo con quanto da me scritto. O no?

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-Sandro-
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da -Sandro- »

In altri lidi questa discussione sarebbe degenerata in un litigio da vicoli, con bannaggio e chiusura della medesima, dove l'ignorante (e/o cafone) di turno avrebbe cercato di soverchiare gli altri con opinioni sbagliate e basate sul sentito dire.
Ecco perché amo questo forum!

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