riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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.Leo.
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da .Leo. »

Conoscere la tecnica, come in molti altri campi.. aiuta ad avere maggior libertà d'azione ed espressione..
E questo non per fare frasi fatte..ma alla luce di quanto appreso su questo forum mi sono totalmente fermato ed ho ricominciato da zero con non poche difficoltà!

*Edit*

P.s: Attualmente è più facile che esca con il solo esposimetro in tasca.. 8-x
Ultima modifica di .Leo. il 29/05/2013, 8:39, modificato 1 volta in totale.



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NikMik
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da NikMik »

luca_dega ha scritto:Noto con dispiacere che, oltre a qualche "disappunto" , non si coglie quali siano le domande "stupide". Questa, ad esempio non lo e' :
NikMik ha scritto: essendo nuovo del bianco e nero, pensavo fino praticamente a ieri che i tempi di sviluppo di un'accoppiata pellicola-rivelatore fossero qualcosa di fisso, da imparare e basta. E i bugiardini in effetti i tempi te li danno, e a un novizio paiono delle verità assolute, come le dosi di un medicinale. Io poi mi agito perché trovo indicazioni di tempi differenti per una stessa accoppiata, e allora mi scappa la domanda stupida.
Rimane il fatto che non c'e' nulla di "artisticamente lodevole" nello sprezzare la fase "tecnica" dello sviluppo negativo, che di fatto e' lo strumento usato. E soprattutto le 2 cose non sono in antitesi: impegnarsi ad imparare a sviluppare correttamente NON significa essere dei "tecniconi" senza contenuti e privi del presunto piglio artistico che impone di fare le cose alla caz.. perche' se non sei uno sregolato non sei artista... E' come se un pittore facesse vanto di non saper mischiare i colori.
Per me sarebbe nulla piu' che un pittore pigro.
Ma io infatti sono d'accordo in pieno con te, mi sono evidentemente spiegato male. Ho un grande rispetto del lato "tecnico", che spesso peraltro, se ci si pensa bene, coincide con il contenuto estetico della fotografia (e non avrebbe senso considerata a sé una "tecnica" astratta dal contenuto estetico che veicola); la fotografia è un gesto artistico mediato da una sapienza che ha anche un aspetto tecnico, che non è sufficiente dominare ma è necessario. Per questo, oltre alla "formazine" """artistica"""" (molte virgolette) di sempre (la ricerca del "contenuto" e della forma della fotografia, per esemplificare, che sta nello scattare con emozione e testa fuse insieme, nell'affinarsi, andare a mostre, vedere e meditare sulle foto dei grandi ecc.) leggo anche libri su sviluppo e stampa del BN, ho partecipato a un primo corso di c.o., e cerco di imparare con l'esperienza di sviluppo e stampa dai miei molti errori. L'errore mio più comune, per es., è convincermi a priori (chissà come) della bontà di una certa strada di sviluppo o di un certo tipo di carta da stampa per i risultati che voglio e che mi immagino per rendere giustizia (si fa per dire) a certi scatti, e poi rendermi conto con l'esperienza dell'esatto contrario. Che l'esperienza debba poi anche strutturarsi in test sistematici è un'altra delle cose che si imparano. Con gran fatica ne ho fatto uno per verificare ad es. la differenza di resa fra sviluppare la Tri-x in rodinal o in D76. Scatti uguali, sviluppo diverso, stampa su stessa carta... Ma la copertina di Linus di fare una domanda a chi ne sa tanto ma tanto di più ogni tanto consola...

luca_dega
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da luca_dega »

temo sia successa questa cosa qua: ogni persona (praticamente tutti...) che ha fatto almeno una volta una domanda in questa sezione si è sentita ...chiamata in causa dall'epiteto presente nel titolo di questo post. Consiglio una rilettura accurata del messaggio di apertura.
Io di mio faccio una precisazione al suddetto primo messaggio: non è idiota fare domande, (il forum non esisterebbe :D ) ma è inutile fare domande idiote (per le quali di solito si ottengono solo risposte altrettanto idiote), ossia alle quali non può esserci risposta se non da noi stessi.
Per essere ripetitivi ( ma senza usare stavolta dotti latinismi :)) ) chiedere "come sviluppo la FP4, la Tri-X ecc... per quanto tempo ? quanti capovolgimenti ?..." è a mio avviso LA domanda idiota. Domanda che non è che non andrebbe fatta, ma a mio avviso riformulata. Ad es: "come faccio a determinare il tempo ed i capovolgimenti giusti per me ?". Ed allora si che si sfruttano le potenzialità di persone presenti in questo forum.
tutto li.
Io ho scattato migliaia di foto in b&n ed ho chilometri di negativi a casa. Ho avuto modo e tempo di rendermi conto che andare alla "membro di cane" forse molte volte appaga ma non paga, che tu voglia essere un tecnicone artisticamente sterile o un'artista estroso. E' semplicemente una cosa stupida che limita mostruosamente il risultato in stampa. Fine.

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Pacher
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da Pacher »

Secondo me non ci sono domande idiote. Ogni tanto trovo su qualche discussione sul web le mie domande di tre anni fa, e le trovo completamente banali (idiote se vuoi) ma perche adesso la mia conoscenza si è ampliata (poco) da permettermi di capire l'ingenuita nel chiedere certe cose. Ma quando le ho chieste non erano altrettano banali. Solamente, la mia non conoscenza di allora non permetteva che mi rendessi conto dell'ingenuita della domanda.
Quindi penso sia un po lo stesso per tutti.. #:-s

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isos1977
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da isos1977 »

luca_dega ha scritto:temo sia successa questa cosa qua: ogni persona (praticamente tutti...) che ha fatto almeno una volta una domanda in questa sezione si è sentita ...chiamata in causa dall'epiteto presente nel titolo di questo post.
io sicuramente ho fatto delle domande in questa sezione e soprattutto all'inizio erano le classiche domande di chi ha bisogno di trovare qualche punto fermo da cui partire... ovviamente non mi voglio giustificare...è normale per chi impara fare delle domande ignorando alcuni aspetti fondamentali e che, a conoscerli, si saprebbe di fare una domanda stupida...

detto questo.. il fatto è che un test , per essere affidabile, deve essere fatto bloccando (possibilmente) tutte le variabili tranne una. Chi inizia a esporre/sviluppare/stampare non conosce neanche tutte le variabili e anche se le conoscesse non saprebbe come controllarle.... i test sono da ultimo anno di università... mentre chi inizia a sviluppare è in prima media... in mezzo c'è un progressivo affinamento della propria catena per adattarla al proprio gusto... quando uno ha raggiunto un certo livello, se aspira ad andare oltre, inizia a fare test più rigorosi.

poi, secondo me, va anche detto che il controllo totale della catena è sempre importante, ma solo in alcuni casi è veramente fondamentale. come diceva qualcuno sopra, se uno vuole fare "fine art" deve controllare al meglio la catena... ma ci sono generi fotografici che sono più tolleranti di altri. Sempre secondo me, quelli che sostengono di esporre "a occhio" e non sbagliare un'esposizione, evidentemente, non aspirano alla fine art oppure fanno generi fotografici che lasciano più margine...oppure si accontentano di risultati mediocri..

:-h
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paolob74
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da paolob74 »

Secondo me non è neanche tanto idiota chiedere l'accoppiata "pellicola / sviluppo" sul forum...

Ci sono diversi sperimentatori che hanno test e possono dare indicazioni "abbastanza" precise.

Guardate per esempio i test di Chromemax sulla Adox.

Con la jobo CPE2 l'accoppiata Acros+ neofin a 7 minuti produce una zona VIII di 1,25.... Ho fatto questo test tante volte e lo garantisco con densitometro appena calibrato.

Ovviamente ognuno dovrà poi verificare se 1,25 va bene sul suo ingranditore, carta, rivelatore, ecc...

Attenzione anche alla Jobo, avete mai misurato la temperatura nei cilindri?

A 20 gradi in vasca io trovo 18,7 nei cilindri... Una discrepanza notevole!

La domanda forse più banale è: Con acros e neofin escono foto fantastiche? E' l'accoppiata migliore?

Ma chi non ha mai fatto una domanda del genere?

Io mille volte.... E ringrazio sempre il forum per l'enorme pazienza!

Anzi penso che non smetterò mai di farne. :-h

Ps.
Con acros e neofin escono foto fantastiche? E' l'accoppiata migliore?
Ottima direi... ;)

luca_dega
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da luca_dega »

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isos1977 ha scritto:... quelli che sostengono di esporre "a occhio" e non sbagliare un'esposizione, evidentemente, non aspirano alla fine art oppure fanno generi fotografici che lasciano più margine...oppure si accontentano di risultati mediocri..
...ma però in alcuni casi continuano poi a chiedere "...come la sviluppo ?" :)) :ymdevil:

io in un certo senso sono tra quelli.
ripeto: se uno si accontenta va benissimo. Ci mancherebbe.
Se uno "si accontenta" ma per sviluppare il suo rullino chiede "come lo sviluppo ?" vuol dire che non si accontenta, perché "come lo sviluppo" c'è già scritto sulle confezioni del rivelatore.

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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da luca_dega »

paolob74 ha scritto:Secondo me non è neanche tanto idiota chiedere l'accoppiata "pellicola / sviluppo" sul forum...
infatti a mio avviso non è proprio questo il caso di "domanda idiota"...anzi.
come molte altre di questo genere e come altre che evidentemente vengono inserite (sbagliando) tra il novero delle domande idiote con evidente "reazione" a questo post da parte di chi le ha poste....

Ad esempio "Idiota" a mio avviso è aver già "scelto" pellicola e rivelatore (a sentimento, per sentito dire, perché erano in offerta alla Coop....) e poi chiedere ....
"ho un rullino di XYZ, scattato a luce media, in una giornata media, con temperatura corporea media, con una Contax Vattelapesca color nero, bellissima, con cinhgia originale, matricola AZ12345XSS ed ottica Zeiss f1,8 AFRD 80 MMB matricola 129987654 (le indicazioni sull'attrezzatura abbondano sempre) :ymdevil: . Ho a casa una confezione di D76: come lo sviluppo ? quante volte giro la tank ? ".
Traduzione "mia" che son bastardo, cinico e malpensante: "sono uno che si accontenta ma voglio lo stesso il negativo sviluppato bene, ditemi la ricetta pronta per tirare fuori il negativo perfetto, senza fatica e sbattimento. "

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Pacher
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da Pacher »

Mi sembra che tutti piu o meno siamo d'accordo, ma tu Luca quando hai aperto questo post che volevi dire? insomma dove vuoi arrivare?

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isos1977
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Re: riflessione sullo sviluppo e sulle domande idiote.

Messaggio da isos1977 »

luca_dega ha scritto: ...ma però in alcuni casi continuano poi a chiedere "...come la sviluppo ?" :)) :ymdevil:

io in un certo senso sono tra quelli.
ripeto: se uno si accontenta va benissimo. Ci mancherebbe.
Se uno "si accontenta" ma per sviluppare il suo rullino chiede "come lo sviluppo ?" vuol dire che non si accontenta, perché "come lo sviluppo" c'è già scritto sulle confezioni del rivelatore.

il discorso tempi sulla confezione.. è vero, ma non sempre ci sono tutti i tempi per tutte le pellicole...senza contare che la prima cosa che impari (soprattutto legendo il forum) è che quei tempi sono indicativi e non sempre sono date informazioni sul tipo di risultato su cui sono tarati i tempi

comunque è vero.. nel mucchio ci sono sempre quelli che vogliono il massimo del risultato con il minimo sforzo ;) ma ci vuole poco a scoprire che anche in questo campo vale il detto no pain, no gain!
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