Inserisco una nuova discussione ma devo introdurre l'argomento partendo da corso di fine art tenuto con Andrea (silverprint) a Udine.
Sono rimasto colpito dal comportamento di "scurimento" repentino della Bergger, davvero difficile da stampare.
Per contro mi ha impressionato la separazione decisa nei toni bassi della Rollei 111 provata sullo stesso negativo In seconda battuta... Strepitosa!
Premetto che preferisco i toni "alti".... Ma....
Ho ingenuamente pensato che la Rollei fosse migliore e più gestibile e stavo procedendo all'acquisto di un paio di misure per effettuare i vari test iniziali.
Ho però in casa chili di Bergger e il cambio mi costerebbe parecchio.
Mi chiedo quindi se ho male interpretato le carte e stampando un bel negativo esposto correttamente (quello del test era sottoesposto) potei ottenere degli ottimi risultati anche con la Bergger.
So che sono finezze ma quando ho visto la separazione della Rollei mi sono caduti gli occhi.
Che ne pensate?
Rollei 111 vs Bergger prestige
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Re: Rollei 111 vs Bergger prestige
Ciao!
È bello saperti alacremente al lavoro!
Premesso che sono tutt'e due ottime carte...
L'andamento della spalla della curva caratteristica della Berger (comune a molte altre carte) la rende inadatta a stampare negativi anche leggermente sottoesposti o negativi in cui le zone scure (e scurissime) siano estese (come superficie) e debbano avere separazione tonale e leggibilità.
In casi diversi, per esempio con negativi leggermente sovraesposti, o in una foto dominata da toni chiari, con poche aree scure non particolarmente estese la Berger sarebbe probabilmente in vantaggio.
Insomma la Berger di cui hai scorta la userai con soddisfazione ed ottimi risultati, basta dargli in pasto negativi adatti. ;)
È bello saperti alacremente al lavoro!
Premesso che sono tutt'e due ottime carte...
L'andamento della spalla della curva caratteristica della Berger (comune a molte altre carte) la rende inadatta a stampare negativi anche leggermente sottoesposti o negativi in cui le zone scure (e scurissime) siano estese (come superficie) e debbano avere separazione tonale e leggibilità.
In casi diversi, per esempio con negativi leggermente sovraesposti, o in una foto dominata da toni chiari, con poche aree scure non particolarmente estese la Berger sarebbe probabilmente in vantaggio.
Insomma la Berger di cui hai scorta la userai con soddisfazione ed ottimi risultati, basta dargli in pasto negativi adatti. ;)
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