@BellUomo
Certo, mi chiamo Andrea! Non penso che il tuo n.10 sia molto sottoesposto, penso che un particolare t'è scappato via, siccome è in primo piano si nota un pò, per quanto piccolo. Ora io del Matrix Nikon non posso dire niente, mai avuta una Nikon, leggo te, leggo Andrea (quello vero!), vi credo. Ci mancherebbe. I sistemi automatici non possono essere infallibili.
Per rassicurarti che siamo tutti nella stessa barca, vai a vedere la mia ultima cartolina, presa anni fa con la box speed e il simil-matrix di Minolta Dynax. È una posa carina, per carità, ma anche lì alcuni particolari mi sono andati sott'acqua. Come abbiamo ripetuto in tanti, anche recentemente, non si può misurare spot on the street: arriva quel che arriva sul negativo. Non si condanna, si valuta come sarebbe potuta andar meglio col diaframma un pelo più aperto.
Posso aggiungere una ipotesi? Vediamo se è mai venuto in mente a qualcuno... i sistemi di lettura integrata di QUELLE macchine sono stati progettati in anni in cui si facevano più diapositive che stampe, anche tra gli amatori ma non solo tra di essi. Sottoespongo leggermente una diapo.. Ok, ideale. Sottoespongo leggermente una negativa colore... CSF, quella magna tutto. Sottoespongo un bn... beh, fai bianco e nero, cosa vuoi da me, arrangiati. Allora io, Nikon, Minolta.. scelgo di sottoesporre. Siamo negli anni 90. Vi sembra una ipotesi plausibile?
Ciao!
A.
Rollei Retrò 400s
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Re: Rollei Retrò 400s
Andrea, in effetti il sistema di misurazione Matrix di Nikon era stato progettato, per le macchine a pellicola, per sotto esporre leggermente appunto per le diapositive: il "leggermente" significava, se non ricordo male, 1/3 o al massimo 1/2 stop.
Quindi che i miei negativi possano essere sotto esposti leggermente ci può stare, io avevo capito che li consideraste sotto esposti molto... e la tua ipotesi mi sembra plausibile.
Quindi che i miei negativi possano essere sotto esposti leggermente ci può stare, io avevo capito che li consideraste sotto esposti molto... e la tua ipotesi mi sembra plausibile.
Films: Rollei RPX 25, Rollei RPX 100, Rollei RPX 400, Agfa APX 100, Kodak Tri-x, Fuji Velvia 50, Kodak Portra 160
Re: Rollei Retrò 400s
Sì, Enrico, però in generale con queste pellicole tradizionali bn (azzardo perché non conosco la Retro, ma dal nome...), la regola pratica e supergrossolana, di dimezzare la sensibilità scritta sulla scatola, fa più bene che male. Nessuno ha voglia di sprecare sensibilità, ma se vedi che le cose ti vanno meglio, a un certo punto lo accetti.
Non supinamente!
È tutto motivato nelle lezioni di fotografia di Andrea, quelle che ti ha linkato Enzo. Ci vuole un pò a leggerle ma è tempo stra-guadagnato. Sono definibiIi come il manifesto di questo forum, insieme alle 10 lezioni di Sensitometria di Diego, un documento, un testo scientifico per meglio dire, perfettamente organizzato, che ormai cammina nel web con le sue proprie gambe. Un 3D e un doc. E passa la paura.
Ciao!
A.
Non supinamente!
È tutto motivato nelle lezioni di fotografia di Andrea, quelle che ti ha linkato Enzo. Ci vuole un pò a leggerle ma è tempo stra-guadagnato. Sono definibiIi come il manifesto di questo forum, insieme alle 10 lezioni di Sensitometria di Diego, un documento, un testo scientifico per meglio dire, perfettamente organizzato, che ormai cammina nel web con le sue proprie gambe. Un 3D e un doc. E passa la paura.
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Re: Rollei Retrò 400s
Allora, da una rapida ma istruttiva ricerca in rete, sembra plausibile che il prebagno prima del rivelatore contribuisca ad aumentare il contrasto della pellicola, a sotto sviluppare un po' le ombre e a sovra sviluppare un po' le luci.
Ciò varia a seconda della pellicola, ma potrebbe dare l'illusione che la pellicola sia sotto esposta e sovra sviluppata.
La prossima volta che svilupperò queste pellicole non effettuerò il prebagno, chissà se la situazione migliorerà.
Ciò varia a seconda della pellicola, ma potrebbe dare l'illusione che la pellicola sia sotto esposta e sovra sviluppata.
La prossima volta che svilupperò queste pellicole non effettuerò il prebagno, chissà se la situazione migliorerà.
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Re: Rollei Retrò 400s
Oltre al pre bagno prova, a parità di esposizione, a sviluppare.. per dire 14 minuti e non 17.. sempre con lo spannometro
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Re: Rollei Retrò 400s
C'era una bella esposizione trattata (per quel poco che si può fare in un forum) da Silverprint in merito ai matrix (o come vengono chiamati dagli altri produttori); vedo se la ritrovo, certo non esaustiva ma sicuramente un punto di riflessione per nuovi spunti ed eventuali nuovi approcci, e per quanto ristretta fa comunque scopa anche coi testi di Ansel Adams tralasciando il sistema zonale.
A titolo di esempio i manuali Sekonic citano il 12% (ma guarda un po') mentre da qualche parte Minolta riportava valori più alti il che fa scopa col fatto che Minolta (a casa mia) espone meglio di Nikon (nota, cito questi due marchi perchè sono tra quelli in mio possesso e quindi testati sul campo, altri marchi non sono da meno e non fanno cose troppo diverse, Contax resta la mia preferita con la sua media ponderata e spot in qualche macchina)
Questo può non piacere quei ai possessori di una fotocamera tanto anelata negli anni e che adesso che la hanno (o che l'abbiamo) scoprono e scopriamo che non è così meglio delle altre, almeno non come credevamo. Resta un eccezione (nel mio caso) la F3 con il suo esposimetro tra i più strani al mondo.
Dipende poi da con chi si parla; il distributore/rivenditore dirà delle cose, il produttore ne dirà altre, i tecnici e/o ingegneri "veri" della casa produttrice ne diranno altri.
(Ai produttori e distributori non glie ne frega una mazza di come vengono le fotografie, il punto importante è riuscire a vendere ed inventarsi il più contorto dei sistemi elettronici, gli ingegneri del campo sono istruttivi, seppur alcuni disincantati e parlarci potrebbe aprire a nuovi approcci... solo a titolo di esempio fino a qualche anno fa la top di gamma di Nikon faceva meno cose e con meno mpx rispetto alla serie prosumer)
La dura verità (è anche un bel film) che a volte fa male è che preferiamo la pillola dolce e quindi le fotografie che scattiamo ci danno sempre negativi ben esposti cioè ben esposti secondo lo standard ASA, ISO, ANSI, DIN ecc ecc ecc, quindi anche le foto di Belluomo sono corrette quindi il buon Ansel Adams o non ci ha mai capito una mazza (sistema zonale a parte) oppure è stato tra i primi ad accorgersene oppure fu proprio lui (da solo o col al gruppo f64) ad introdurre i fattori di correzione quando ancora le diapositive per come le conosciamo noi ancora non c'erano o erano agli albori oppure c'erano e ci si capiva meno di adesso.
Guarda caso il 12% è proprio mezzo stop rispetto al 18%.
A titolo di esempio i manuali Sekonic citano il 12% (ma guarda un po') mentre da qualche parte Minolta riportava valori più alti il che fa scopa col fatto che Minolta (a casa mia) espone meglio di Nikon (nota, cito questi due marchi perchè sono tra quelli in mio possesso e quindi testati sul campo, altri marchi non sono da meno e non fanno cose troppo diverse, Contax resta la mia preferita con la sua media ponderata e spot in qualche macchina)
Questo può non piacere quei ai possessori di una fotocamera tanto anelata negli anni e che adesso che la hanno (o che l'abbiamo) scoprono e scopriamo che non è così meglio delle altre, almeno non come credevamo. Resta un eccezione (nel mio caso) la F3 con il suo esposimetro tra i più strani al mondo.
Dipende poi da con chi si parla; il distributore/rivenditore dirà delle cose, il produttore ne dirà altre, i tecnici e/o ingegneri "veri" della casa produttrice ne diranno altri.
(Ai produttori e distributori non glie ne frega una mazza di come vengono le fotografie, il punto importante è riuscire a vendere ed inventarsi il più contorto dei sistemi elettronici, gli ingegneri del campo sono istruttivi, seppur alcuni disincantati e parlarci potrebbe aprire a nuovi approcci... solo a titolo di esempio fino a qualche anno fa la top di gamma di Nikon faceva meno cose e con meno mpx rispetto alla serie prosumer)
La dura verità (è anche un bel film) che a volte fa male è che preferiamo la pillola dolce e quindi le fotografie che scattiamo ci danno sempre negativi ben esposti cioè ben esposti secondo lo standard ASA, ISO, ANSI, DIN ecc ecc ecc, quindi anche le foto di Belluomo sono corrette quindi il buon Ansel Adams o non ci ha mai capito una mazza (sistema zonale a parte) oppure è stato tra i primi ad accorgersene oppure fu proprio lui (da solo o col al gruppo f64) ad introdurre i fattori di correzione quando ancora le diapositive per come le conosciamo noi ancora non c'erano o erano agli albori oppure c'erano e ci si capiva meno di adesso.
Guarda caso il 12% è proprio mezzo stop rispetto al 18%.
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
-more light is better than less [04/2/2022]
-Non c'è niente di più colorato del bianco e nero
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Re: Rollei Retrò 400s
Ci sono due approcci radicalmente diversi.
Uno è per la consapevolezza ed il controllo da parte del fotografo.
L'altro serve a scattare senza pensare.
In alcuni apparecchi convivono... creando oggetti abbastanza schizofrenici. Vedi macchine dove c'è la misurazione spot e anche il matrix (o similia). Uno che sa usare lo spot del matrix non se ne fa proprio nulla e viceversa.
Uno è per la consapevolezza ed il controllo da parte del fotografo.
L'altro serve a scattare senza pensare.
In alcuni apparecchi convivono... creando oggetti abbastanza schizofrenici. Vedi macchine dove c'è la misurazione spot e anche il matrix (o similia). Uno che sa usare lo spot del matrix non se ne fa proprio nulla e viceversa.
Re: Rollei Retrò 400s
Silverprint ha scritto: ↑29/11/2022, 10:43Ci sono due approcci radicalmente diversi.
Uno è per la consapevolezza ed il controllo da parte del fotografo.
L'altro serve a scattare senza pensare.
In alcuni apparecchi convivono... creando oggetti abbastanza schizofrenici.
Re: Rollei Retrò 400s
@zone-seven, io non pretendo che i miei negativi siano sempre ben esposti a prescindere, solo cerco di esporre nella maniera più corretta possibile usando il sistema di esposizione che in una data situazione è più comodo per me.
Nel caso della street, e quindi anche delle foto di cui ho mandato i negativi, il matrix di Nikon è quello che mi toglie l'incombenza di dover fare la misurazione a media ponderata (o peggio spot) e quindi di concentrarmi meglio sul soggetto.
I miei negativi/dia non saranno mai e poi mai perfetti secondo gli standard ASA, ISO, ANSI, DIN ecc ecc ecc,
Non è che Ansel Adams non ha mai capito una mazza, lui usava il banco ottico e quindi aveva tutto il tempo di misurare l'esposizione comodamente ed esporre ogni negativo come piaceva/serviva a lui...
Personalmente cerco di produrre negativi/dia/file esposti come piacciono/servono a me, e ognuno di noi fa lo stesso secondo le proprie personali preferenze/esigenze, come è giustissimo che sia...
Che poi i miei negativi ad altri possano essere/sembrare sotto esposti e/o sora sviluppati non lo metto in discussione, dico solo ciò che penso secondo la mia esperienza (dopo ahimé 41 anni di scatti qualcosa spero di averlo imparato, anche se cerco di tenermi il più aggiornato possibile...).
Mi dispiace se posso essere sembrato snob o supponente, lungi da me, ho solo cercato di condividere la mia esperienza...
Nel caso della street, e quindi anche delle foto di cui ho mandato i negativi, il matrix di Nikon è quello che mi toglie l'incombenza di dover fare la misurazione a media ponderata (o peggio spot) e quindi di concentrarmi meglio sul soggetto.
I miei negativi/dia non saranno mai e poi mai perfetti secondo gli standard ASA, ISO, ANSI, DIN ecc ecc ecc,
Non è che Ansel Adams non ha mai capito una mazza, lui usava il banco ottico e quindi aveva tutto il tempo di misurare l'esposizione comodamente ed esporre ogni negativo come piaceva/serviva a lui...
Personalmente cerco di produrre negativi/dia/file esposti come piacciono/servono a me, e ognuno di noi fa lo stesso secondo le proprie personali preferenze/esigenze, come è giustissimo che sia...
Che poi i miei negativi ad altri possano essere/sembrare sotto esposti e/o sora sviluppati non lo metto in discussione, dico solo ciò che penso secondo la mia esperienza (dopo ahimé 41 anni di scatti qualcosa spero di averlo imparato, anche se cerco di tenermi il più aggiornato possibile...).
Mi dispiace se posso essere sembrato snob o supponente, lungi da me, ho solo cercato di condividere la mia esperienza...
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Re: Rollei Retrò 400s
C'è chi li segue entrambi, a seconda del tipo di fotografia che pratica e quindi delle situazioni in cui si trova.Silverprint ha scritto: ↑29/11/2022, 10:43Ci sono due approcci radicalmente diversi.
Uno è per la consapevolezza ed il controllo da parte del fotografo.
L'altro serve a scattare senza pensare.
In alcuni apparecchi convivono... creando oggetti abbastanza schizofrenici. Vedi macchine dove c'è la misurazione spot e anche il matrix (o similia). Uno che sa usare lo spot del matrix non se ne fa proprio nulla e viceversa.
A me piace ad esempio il ritratto e il paesaggio (che spero di tornare a praticare presto), dove posso essere consapevole e avere maggior controllo.
Mi piace anche la street, dove però non posso dover pensare a troppe cose, oltre a cogliere gli attimi che preferisco, quindi a concentrarmi sulla situazione piuttosto che sull'esposizione o sull'inquadratura precisissime.
Morale (secondo me): anche da ulteriori ricerche in rete, mi sembra di capire di aver usato un rivelatore che apparentemente non sfrutta appieno la sensibilità di 400 ASA di questa pellicola, quindi o cambio rivelatore o continuo a usare la mia pellicola preferita...
Films: Rollei RPX 25, Rollei RPX 100, Rollei RPX 400, Agfa APX 100, Kodak Tri-x, Fuji Velvia 50, Kodak Portra 160
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