Analogica.it

bengi3 ha scritto: ↑

17/04/2022, 17:07

a me non sta arrivando più nulla, le mie sono arrivate a tutti, anche quelle formato cartolina? spedite ormai da un paio di settimane ?

Ciao, a me oltre la tua manca anche quella di NikMik

Rieccomi e scusate!
Le mie stampe sono in viaggio dalla scorsa settimana. Chi le ha spedite per me non aveva cartoncini da mettere per irrigidire le buste. Io avevo scritto "non piegare".... vedremo!
A me sono arrivate tutte, tranne quella di Bengi.
Nel prossimo post darò libera uscita a qualche mia chiacchiera sulle vostre stampe, di cui vi ringrazio, anche per la cura con cui sono state confezinoate e spedite.

Per quanto riguarda la mia stampa, scrivo qui quel poco che vi può servire, per quando vi arriverà: il negativo è Portra 400 in formato 120. L'obiettivo il Tessar f. 3,5 della Rolleiflex biottica. Ero in un bar a Castiglione D'Orcia. Mentre il barista mi preparava un caffè, ho "visto" la foto, ho chiesto a chi mi accompagnava di distrarre il barista per un paio di minuti e ho appoggiato la macchina su un tavolino; ho rapidamente misurato l'esposizione e scelto l'inquadratura dal pozzetto, piazzando gli alberi nelle finestre. Come ha ben colto Lorenzo, c'è un intento ironico nei confronti dello sguardo dell'uomo-ombelico-del-mondo su ciò che lo circonda.
Ho fatto un paio di scatti, con inquadratura leggermente diversa; l'esposizione era piuttosto lunga, e per questo ho tenuto la macchina sul tavolino durante lo scatto. La latitudine di posa della Portra 400 ha permesso di registrare dettagli sia dentro che fuori. La differenza di luce fra fuori e dentro era moltissima. Il negativo è stato sviluppato da Sandro Presta. La stampa inviata a voi invece è da laboratorio, su carta Fuji DP II lustre, automatica da processo ibrido a partire dalla scansione postata qui, a p. 14, fatta dal medesimo laboratorio.

Dico due cose sulle vostre stampe. Non me ne vogliate! Tanto pour parler!

1) la stampa di Valentino (Valgian):
Valentino scrive che gradisce il parere sull'approccio alla stampa. Pertanto non mi dilungo sulla scelta dell'inquadratura, se non osservando che i due elementi di possibile maggiore interesse (la chiesa -?- e l'albero) sono entrambi tagliati e relegati ai due margini dell'inquadratura.
Sulla stampa: Valentino dice che la giornata era soleggiata, ma - non avendolo letto - dalla stampa potrebbe anche sembrare una giornata nuvolosa, ancorché luminosa. Colpa dell'X tol? Se il cielo era azzurro, mi aspetterei che il muro della casa fosse più "accecante", o in ogni caso più chiaro del cielo azzurro. Peccato poi che il tronco dell'albero in ombra non abbia quasi dettagli. Sul cielo si poteva forse provare a bruciare (oltre che con contrasto 00, come hai fatto per abbassare il tono generale), anche "pennellando" a contrasto alto selettivamente i margini delle nuvolette in modo da farne appena emergere il disegno? Risulta infatti la parte più luminosa della fotografia, dove lo sguardo viene attirato, senza però trovarci quasi nulla.

2) La stampa di Lorenzo:
in effetti è "impattante" come voleva lui! Una foto che si lascia guardare volentieri molto a lungo. Le bruciature a grado 5 sono riuscite nell'intento dichiarato e sono state un'ottima idea. I dettagli nelle ombre sono vibranti e la stampa ha un che (ma poco poco) allo stesso tempo di duro, di pittorico e di "onirico", nella parte appena accennata e quasi indecifrabile sotto l'arcata del ponte più lontano, che mi piace molto. L'angolo a sinistra in alto l'avrei fatto andare un pelino più giù di tono, di un niente, col solito filtro 00. Appena.

3) La stampa di Andrea (Darkrat):
bella la sensibilità che comunica, grazie all'inquadratura! Equilibrio, staticità meditativa, pacata documentazione dello scorrere del tempo. In formato grande (anche molto) ci guadagnerebbe dieci a uno. Avrei fatto arrivare a più nero la parte in alto a sinistra e in basso a destra, è come se mancasse un po' di densità. Provare con la carta a gradazione 3? Forse così, o usando una multigrade nelle sue potenzialità, si potrebbe far emergere qualche vibrazione e constrasto in più nelle parti in ombra?

4) La stampa di Giulio (ritratto del bambino):
Capisco molto bene la decisione di rifare la stampa. E grazie per averle mandate entrambe, così da poter vedere l'evoluzione del processo creativo. Però la seconda è carente di contrasto, per il mio gusto. Io avrei tenuto il contrasto della prima, cercando di abbassare il tono e di "appiattire' leggermente i cartoni del latte, soprattutto nella parte sinistra dell'inquadratura, in modo da lasciare un "primato" di luce al volto del bambino. Il volto del bambino e i suoi capelli a me piacciono di più nella stampa 1 che nella 2. Quello che secondo me dava noia nella stampa 1 era l'eccessiva luminosità degli oggetti sul tavolo, che distoglievano l'attenzione. Forse si poteva anche provare a stampare tutto con un contrasto intermedio fra la stampa 1 e la 2? Provarle tutte? Quello scatto vale ogni sforzo!

5) La stampa di Andrea67c:
molto interessante il racconto! Tagliare un po' a sinistra, o aggiungendo un po' a destra, recuperando quella simmetria dell'inquadratura a cui hai voluto rinunciare, sarebbe per me scelta di gran lunga migliore per rendere giustizia allo scatto. Questo scatto esige simmetria, per rendere quello che era il "messaggio" dichiarato (scusate la banalità dei termini) e per avere una stampa più efficace. A mio parere, ovviamente! Per gioco, potresti provare anche a piazzare il centro del rosone esattamente nel centro della stampa, su composizione quadrata o rettangolare... chissà. La scelta anti-realistica della resa delle luci e delle ombre e della consistenza del marmo è molto interessante e riuscita.

arrivata la foto di nikmik, commento nel post aggiornato:

post241713.html#p241713

bengi3 ha scritto: ↑

09/04/2022, 14:51

[...] la foto di Nikmik:
la composizione non mi colpisce, anzi mi colpisce il disordine delle sedie di due tipi diversi, la ciotola abbandonata, la tristezza del bar vuoto. non vanno nemmeno inquadratura e taglio: a dx ci sono due sedie mozzate e a sin lo spazio vuoto. anche questa mette in crisi gli OC.

Condivido la tua osservazione e ti ringrazio: anche a me danno fastidio quelle sedie tagliate a destra. Siccome anch'io voglio essere uno story-teller come McCurry, la soluzione migliore è quella di toglierle con photoshop. (ma poi, in fondo, non ci sarebbe nulla di male...).
Vi ho spedito il fotogramma intero anche sperando in suggerimenti di taglio. L'alternativa alla soppressione delle sedie mozze in photoshop potrebbe essere (ma non mi convince... troppo "telefonato") un taglio come quello che allego. Ma alla fine credo proprio che proverò con photoshop!

P.S. Cosa sono gli "OC" che vanno in crisi?

P.S. bis; Tristezza e abbandono invece non sono negoziabili, perché lo scatto fa parte del progetto, appunto, "Solitudini"... lo so, non proprio per tirarsi su il morale ... ne esposi una prima parte in BN nel 2015 e da allora sto facendo scatti a colori per esporne una seconda parte ... ma ho tempi lunghissimi, bradipeschi, che mal si attagliano alla brevità della vita umana...

No,era meglio prima.

Ciao!
A.

Andrea67c ha scritto: ↑

22/04/2022, 10:00

No,era meglio prima.

Ciao!
A.

Concordo.

Se vuoi usare ps usalo per spostare il coccio sull'altro tavolo

maglio il taglio di prima, serve photoshop. più la guardo e più mi intriga. mi ricorda Twin Peaks:

OC è per ossessivo compulsivo:

https://www.ranker.com/list/62-images-t ... an-gilmore

ovviamente si scherza. ocd è una condizione seria.

“Cassa pla elemosina” circa 40 anni dopo: