Analogica.it

Lo so che spesso sono guardati con disprezzo, ma avendone uno scatole pieno qualche esprimento ogni tanto ce lo faccio. La scadenza mediamente è intorno al 2005, cioè da quando mi sono dedicato in maniera quasi esclusiva al digitale. Un primo esperimento raddoppiando l'esposizione si è dimostrata insufficiente, seppur qualcosa ne è venuto fuori. Proverò con 2 stop alla prossima occazione (200 asa originali da espoore a 50). Ottimi invece i CN400 scadenza 2003 esposti a 200 (ad eccezione di un po' di velo). Alle diapositive francamente rinuncio, non credo che ne uscirebbe qualcosa. Il BN tradizionale invece quasi non si nota che sia scaduto: una Across 100 esposta a 200 e sviluppata adeguatamente risulta sostanzialmene corretta (scadenza 2003).

Tempo, soldi, entusiasmo buttato. Non puoi trovare una "regola" per esporli perché non esiste.

Lo so, ma essendo dello stesso periodo e stock grosse differenze non dovrebbero esserci. Non servono per cose importanti ovviamente, ma dove un po' di casualità non guasti

Anch'io ho tirato fuori un paio di rulli, scaduti nel 2008, l'FP4+ l'ho esposta a 100iso e fatta sviluppare normalmente (come ho sempre fatto) con risultati, a mio parere, buoni. L'HP5+ l'ho esposta a 200iso ma anche gli scatti volutamente sottoesposti a 400iso hanno retto bene (qualche velatura in più). In ogni caso io non cestinerò i rulli che mi sono rimasti

Aldo

www.aldoimages.com

-Sandro- ha scritto: ↑

01/07/2020, 17:35

Tempo, soldi, entusiasmo buttato. Non puoi trovare una "regola" per esporli perché non esiste.

Se posso permettermi, con molta umiltà, giacché sono un neofita nella fotografia analogica... ritengo che ogni esperienza, quando si coltiva una passione, non sia mai sprecata, "buttata".
E questo discorso è ancora più valido in questo caso, cioè nel caso di una fotografia praticata per diletto. Un professionista, è ovvio, deve guardare al risultato, deve essere impeccabile, consegnare il lavoro al cliente etc. Ma in questo caso ciò che conta è l'esperienza in sé, il bello della sperimentazione, piuttosto che il risultato impeccabile.
Perciò ben venga la sperimentazione con le pellicole scadute! Il mio fotografo preferito, Saul Leiter, pioniere del colore nella NYC degli anni '40/'50, con le pellicole scadute e i loro colori imprevedibili ha creato dei capolavori...
Che ne pensate?

zabbio ha scritto: ↑

03/07/2020, 9:29

Ma in questo caso ciò che conta è l'esperienza in sé, il bello della sperimentazione, piuttosto che il risultato impeccabile.

A mio avviso il termine sperimentazione è usato in modo improprio: questa parte da un razionale per raggiungere un risultato teorizzato attraverso un processo replicabile. Se in partenza c’è la variabile, per singolo rullo, dello stato dell’emulsione non si può parlare di sperimentazione ma di casualità e in questa non vedo alcuna creatività.
Poi, per carità, ognuno è libero di fare ciò che vuole.

zabbio ha scritto: ↑

03/07/2020, 9:29

-Sandro- ha scritto: ↑

01/07/2020, 17:35

Tempo, soldi, entusiasmo buttato. Non puoi trovare una "regola" per esporli perché non esiste.

Se posso permettermi, con molta umiltà, giacché sono un neofita nella fotografia analogica... ritengo che ogni esperienza, quando si coltiva una passione, non sia mai sprecata, "buttata".
E questo discorso è ancora più valido in questo caso, cioè nel caso di una fotografia praticata per diletto. Un professionista, è ovvio, deve guardare al risultato, deve essere impeccabile, consegnare il lavoro al cliente etc. Ma in questo caso ciò che conta è l'esperienza in sé, il bello della sperimentazione, piuttosto che il risultato impeccabile.
Perciò ben venga la sperimentazione con le pellicole scadute! Il mio fotografo preferito, Saul Leiter, pioniere del colore nella NYC degli anni '40/'50, con le pellicole scadute e i loro colori imprevedibili ha creato dei capolavori...
Che ne pensate?

Condivido, tanto più che oggi, per la fotografia senza sbavatura, abbiamo il digitale. Uso la fotografia chimica (non mi piace troppo chiamarla analogica) per qual fattore nostalgia, sognante, sporca, quasi un filtro tra me che scatto e quel che mi restituisce. Per cui anche le pellicole scadute sono funzionali a questa scelta. Che poi è verto che sono imprevedibili, nel senso che ci sono molte variabili, ma se le hai conservate tu e sai come le regolette si ricavano facilmente: a parte le dia, che se troppo vecchie non danno quasi nulla, per le pellicole a colori mi regolo raddoppiando l'esposizione se hanno 10 anni e x 4 se sono più vecchie e col bn le cose sono anche più semplici. Certamente non andrei a comprare rulli scadti, ma utilizzare quelle accumulate negli anni credo che sia una cosa da fare (almeno se non ci servono foto precisine e si è pronti a non farsi frustrare da un risultato al di sotto delle aspettative)

Domanda, ma anche i gondoni li usate scaduti per "sperimentare"?

Marco Leoncino II° ha scritto: ↑

03/07/2020, 12:03

Domanda, ma anche i gondoni li usate scaduti per "sperimentare"?

Aggiungerei una considerazione: questa associazione fra fotografia analogica e risultati sporchi, aleatori, grossolani ecc., cozza contro le potenzialità del mezzo. Per rendere giustizia alle sequenze di 2001 in 70mm in termini di definizione, toni e pulizia credo non sia sufficiente nranche una digitalizzazione 4k...
Se poi si ha una poetica pseudosurrealista-lomografa dell'aleatorio ecc. va benissimo, ma la pellicola in sé sarebbe capace di ben altro e non mi sembra giusto associarla in quanto tale a certi risultati... vpglio dire: la fotografia "senza sbavature" si fa anche con pellicola e si possono ottenere risultati diversi (preferibili o meno non importa) dal digitale.

La pellicola invecchiando perde sensibilità perché parte dell'argento vela e non concorre più alla formazione dell'immagine. Per cui accecare il poco argento rimasto sensibile con una sovraesposizione di sicuro non recupera la sensibilità persa. Sono regole che lasciano il tempo che trovano e non possono avere pretesa di universalità. Se però questo piace e lo si trova divertente, ovviamente non c'è nulla da dire. Personalmente anche le pellicole molto vecchie le faccio esporre sempre all'indice nominale, specialmente il colore. Giova un antivelo efficace, che non sia il solito bromuro o benzotriazolo.