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chromemax ha scritto:Stai tirando l'acqua al tuo mulino, non vale (scherzo eh!)
Battutacce a parte, la mia conoscenza della psicologia della percezione è molto limitata e lacunosa e non sono in grado di sostenere una discussione sull'argomento che proponi, anche se sarebbe molto interessante capire come tonalità e sfumatura entrano a livello percettivo e come interagiscono a livello compositivo.
Tana!
Giusto un ideuzza:
La "fuga tonale".
Normalmente associamo l'idea di punto di fuga a linee (percepibili o elaborabili direttamente). Però se su un foglio bianco stampiamo una (anche leggerissima) sfumatura uniforme da un lato verso l'altro suggeriamo alla mente l'idea di una direzione.
Guarda caso è un fenomeno che acquista di significato se la percezione viene osservata nel suo sviluppo temporale... ;)
...non credo in nessun modo di essere stato sibillino...del resto leggendo certe frasi dove le parole "Psicologia , Percezione" ecc.. sono state talmente ricorrenti che non ho alcun motivo per credere il contrario.....Di una cosa però sono certo: si è perso il vero senso di quella discussione che ho aperto pochi giorni fa, e quindi credo di non avere altro da dire / scrivere.
innocentimarco ha scritto:...non credo in nessun modo di essere stato sibillino...del resto leggendo certe frasi dove le parole "Psicologia , Percezione" ecc.. sono state talmente ricorrenti che non ho alcun motivo per credere il contrario.....Di una cosa però sono certo: si è perso il vero senso di quella discussione che ho aperto pochi giorni fa, e quindi credo di non avere altro da dire / scrivere.
Mi dispiace. Il mio primo intervento era quello che per me è l'unica risposta che sento si possa dare al tuo primo post.
Termini come inquadratura, luce, composizione, significato sono completamente privi di senso in assenza di un contesto ben preciso, ovvero un progetto da valutare nei risultati e nelle intenzioni col dovuto tempo e con le dovute cautele.
Questa discussione è molto interessante, coinvolge l'estetica e la comunicazione ed anche il comportamento umano.. per ovvi motivi.
E' un po' chiedersi: perchè scatto questa foto? E' una domanda a cui non si può sfuggire, con cui prima o poi ci si deve confrontare.
Vale per tutto, com'è naturale: cinema, letteratura, musica, rapporti personali (ma perchè ti ho sposato?).
Purtroppo, porsi questa inevitabile domanda non darà luogo alle risposte universalmente valide che tutti desideriamo (non è forse più facile parlare di pellicole ed obiettivi? Certo che anche lì..)
In conclusione, mi è venuta in mente una vecchia storia..
" Studia la composizione e la tecnica per trent'anni, diventa tu stesso immagine.. Poi dimentica tutto, e fotografa"