Stefano86 ha scritto:Ciao a tutti, ieri mi sono presentato e oggi parto con le prime richieste!!!! ;)
Ora che ho la mia bella fe2 e tutto il necessario per lo sviluppo è in arrivo, mi serve qualcosa per stampare...
Essendo praticamente all'oscuro di tutto ciò chiedo consiglio a voi su uno scanner e relativa stampante in formato a3+
la mia idea era per la stampante una tra epson 1400 o canon 9000 sarei più orientato verso quest'ultima per una questione di ugelli e frequenza di utilizzo, con epson ho avuto esperienze poco felici

Ci sono alternative valide in questa fascia di prezzo (sotto i 400€) da tenere in considerazione?
Per lo scanner mi affido completamente a voi... Canon 9000f? plustek 7400? reflecta crystalscan? epson? Che software hanno in dotazione? Bisogna acquistarne separatamente? Illuminatemi! (scarterei Coolscan a priori per questioni economiche)
Grazie anticipatamente
Stefano
Ciao,
scusa se mi permetto di abusare del tuo tempo, ma io pensavo esattamete come te fino a poco tempo fa. Ti racconto la mia esperienza. Dopo vent'anni di diapositive e le ultime mazzate (cessazione della produzione delle "mie" Kodak E100 VS e, già da prima, cessazione della possibilità di avere stampe analogiche da dia in Cibachrome) mi son deciso a passare al bianco e nero. Anch'io sono partito esattamente come te, ma proprio uguale uguale. Digiuno di camera oscura ho pensato: ecco il flusso di lavoro ideale, pulito e facile: pellicole, scanner e stampante A3+. Che ci vuole?
Poi, dopo qualche mese di reperimento informazioni ho scoperto che per avere un buono scanner per 35mm (buono per ottenere stampe eccellenti in A3+) si devono spendere molti ma molti soldi, e oltretutto quelli buoni della Nikon non ci son più; ho scoperto che per una stampante devi spendere molti molti altri soldi e spendere altri molti molti molti soldi per il costo di gestione del tutto (photoshop, computer, schermo, cartucce carissime, carte fotografiche per Ink jet, ecc.). Per non parlare del tempo per usare tutta quella roba (star seduti ore ore ore ore davanti a scanner e monitor a imparare i settaggi complessi dello scanner, le calibrazioni dell'immagine sullo schermo, le variabili della stampa Ink-jet in BN, dove ci scappano spesso dominanti impreviste, ecc.). Inoltre tutto questo da cambiare ogni due anni rispendendo vagoni di banconote. E poi i risultati... per avere qualcosa di bello servono troppi troppi soldi (ma tanti) e moltissimo tempo sottratto al fare le fotografie (cioè andare a scattare).E non sarà mai una stampa analogica.
INVECE: un piccolo ingranditore (per 30x40) e tre bacinelle... che ci vuole? È eterno (io uso quello di mio padre, ha quarant'anni ed è perfetto... l'ingranditore, non mio padre...) e molto più facile che dominare il flusso di lavoro ibrido, che, credimi, è una gran rogna. Dopo un'ora di camera oscura ho tirato fuori una stampa, niente più che dignitosa, di una Tri-x su politenata Ilford. Ma messa accanto a tutto quello che avevo tirato fuori da ink jet mi ha fatto immediatamente smettere di stampare quel che scatto in pellicola a getto d'inchiostro. Mai più neanche una stampa, neanche per prova, mi sono vaccinato.
Non hai da accendere scanner, computer, schermo, stampante, niente: solo una lampadina. E ti concentri soltanto sulla luce. Niente rumori, cigolii dello scanner, singhiozzi delle stampanti epson, la tastiera del computer che ticchetta.... niente: soltanto silenzio e luce. Una vera ascesi. E se penso che per vent'anni (mentre facevo le dia) ho pensato che la camera oscura fosse una cosa complicatissima! Quanto tempo ho perso. Intendiamoci: è complicato diventarci bravi, io ne sono lontano anni luce; ma dopo un'ora di pratica si comincia subito a stampare e a divertirsi. E poi soprattutto a imparare moltissimo sulla fotografia, si migliora tanto.
Poi un giorno... ho venduto tutto e ho preso una Nikon D3 !
