scansione e ingrandimento

Discussioni sugli scanner per l'acquisizione digitale dei rullini fotografici

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zone-seven
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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da zone-seven »

luca_mazzei ha scritto:
zone-seven ha scritto:
11/01/2024, 21:31
Quelle paranoie son finite da un pezzo ... sopratutto con l'abbandono definitivo di Lightroom (non solo non è il mio preferito ma lo reputo uno tra i peggiori software nonostante sia tra i più gettonati, già il fatto che di default è impostato per 240 dpi la dovrebe dire lunga, quindi il tuo o suo 100% è ... ).
Quindi il discorso dell'ingrandimeno al 100% è relativo, spesso poco sognificativo.
Bisogna vedere a cosa corrisponde il 100%
Da quello che ho visto però mancano pure delle info, di che pellicola stiamo parlando ? A quanti iso e che impostazioni avevi in macchina ? che macchina ?
Poi bisogna mettersi anche un po' l'anima in pace, la pellicola ha la grana e viene scandita e/o fotografata a prescindere.
Personalmente non vedo micromosso ma solo un normale ingrandimento che ripropone quello che sta sulla pellicola.
Sicuro che i negativi sono esposti e poi rifotografati bene?
Comunque si, al 100% è abbastanza normale vedere quelle robe, (bisogna lavorare di fino e acquisire un po di "manualità" ) questo mi fa ancora preferire lo scanner anche il piano (nonostante tutto), è più gestibile anche se in alcuni casi meno performante nel 35mm ma molto più gestibile.
Ciao e grazie della risposta. La pellicola è una Rollei Superpan 200, esposta a 200 iso e sviluppata con R09 Arsimago. Ho scattato con un Nikkor 24 mm AFD, direi intorno a f8 e 1/125, con una Nikon FE.

Luca
intendevo la macchina per la ripresa del negativo con le sue relative impostazioni …
La superpan 200 ( che è quel che è dato che ə una avio) quasi non ha grana, a me nonostante lo scanner piano la grana mi risulta nulla… c’è qualcos’altro che non va…
probabilmente , forse, un negativo sott’esposto che hai recuperato ed escono le normali magagne. Lo R09 non aiuta.

Anche io preferisco quella al 100% …

stiamo comunque parlando di un edificio in lontananza da dove vorresti il dettaglio di un primo piano digitale da un negativo stile francobollo?


-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.

-more light is better than less [04/2/2022]

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luca_mazzei
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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da luca_mazzei »

Luca[/quote]
intendevo la macchina per la ripresa del negativo con le sue relative impostazioni …
La superpan 200 ( che è quel che è dato che ə una avio) quasi non ha grana, a me nonostante lo scanner piano la grana mi risulta nulla… c’è qualcos’altro che non va…
probabilmente , forse, un negativo sott’esposto che hai recuperato ed escono le normali magagne. Lo R09 non aiuta.

Anche io preferisco quella al 100% …

stiamo comunque parlando di un edificio in lontananza da dove vorresti il dettaglio di un primo piano digitale da un negativo stile francobollo?
[/quote]

OK, scusami. Uso una Nikon D610 con un micro Nikkor 60 mm afd, su cui monto il sistema JJC costituito da alloggio per il portanegativi e luce led posteriore. Il tutto montato su un treppiede Sirui AM-223. Imposto la macchina a 100 ISO e f8, scattando in A (tempi solitamente compresi tra 1/40 e 1/200). E qui entra, secondo me, anche il problema di speccho reflex (forse una mirrorless potrebbe aiutare).
Qui si aprono altre due problematiche:
1) Quale intensità dare alla retroilluminazione? Io di solito uso l'intensità intermedia tra 1 e 10, ma chissà. Potrebbe la luce creare artefatti alla digitalizzazione e, più o meno luce, creare artefatti diversi?
2) E poi, ancora: paradossalmente più un negativo è sottoesposto, più fa passare luce, più i tempi sono corti, viceversa se il negativo è sovraesposto, vuole tempi più lunghi. Questo è qualcosa di controintuitivo, ma è così nel mondo negativo. Sarebbe meglio gestire la luce in modo da avere i negativi fotografati tutti con lo stesso tempo? Oppure è corretto lasciar fare alla macchina?
Scusatemi se tiro fuori un problema dietro l'altro, forse andando anche fuori strada. Ma è un mondo in cui se non si impara chiedendo e sbagliando, semplicemente non si impara.

Luca

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luca_mazzei
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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da luca_mazzei »

zone-seven ha scritto:
12/01/2024, 8:34
luca_mazzei ha scritto:
zone-seven ha scritto:
11/01/2024, 21:31
Quelle paranoie son finite da un pezzo ... sopratutto con l'abbandono definitivo di Lightroom (non solo non è il mio preferito ma lo reputo uno tra i peggiori software nonostante sia tra i più gettonati, già il fatto che di default è impostato per 240 dpi la dovrebe dire lunga, quindi il tuo o suo 100% è ... ).
Quindi il discorso dell'ingrandimeno al 100% è relativo, spesso poco sognificativo.
Bisogna vedere a cosa corrisponde il 100%
Da quello che ho visto però mancano pure delle info, di che pellicola stiamo parlando ? A quanti iso e che impostazioni avevi in macchina ? che macchina ?
Poi bisogna mettersi anche un po' l'anima in pace, la pellicola ha la grana e viene scandita e/o fotografata a prescindere.
Personalmente non vedo micromosso ma solo un normale ingrandimento che ripropone quello che sta sulla pellicola.
Sicuro che i negativi sono esposti e poi rifotografati bene?
Comunque si, al 100% è abbastanza normale vedere quelle robe, (bisogna lavorare di fino e acquisire un po di "manualità" ) questo mi fa ancora preferire lo scanner anche il piano (nonostante tutto), è più gestibile anche se in alcuni casi meno performante nel 35mm ma molto più gestibile.
Ciao e grazie della risposta. La pellicola è una Rollei Superpan 200, esposta a 200 iso e sviluppata con R09 Arsimago. Ho scattato con un Nikkor 24 mm AFD, direi intorno a f8 e 1/125, con una Nikon FE.

Luca
intendevo la macchina per la ripresa del negativo con le sue relative impostazioni …
La superpan 200 ( che è quel che è dato che ə una avio) quasi non ha grana, a me nonostante lo scanner piano la grana mi risulta nulla… c’è qualcos’altro che non va…
probabilmente , forse, un negativo sott’esposto che hai recuperato ed escono le normali magagne. Lo R09 non aiuta.

Anche io preferisco quella al 100% …

stiamo comunque parlando di un edificio in lontananza da dove vorresti il dettaglio di un primo piano digitale da un negativo stile francobollo?
OK, scusami. Uso una Nikon D610 con un micro Nikkor 60 mm afd, su cui monto il sistema JJC costituito da alloggio per il portanegativi e luce led posteriore. Il tutto montato su un treppiede Sirui AM-223. Imposto la macchina a 100 ISO e f8, scattando in A (tempi solitamente compresi tra 1/40 e 1/200). E qui entra, secondo me, anche il problema di speccho reflex (forse una mirrorless potrebbe aiutare).
Qui si aprono altre due problematiche:
1) Quale intensità dare alla retroilluminazione? Io di solito uso l'intensità intermedia tra 1 e 10, ma chissà. Potrebbe la luce creare artefatti alla digitalizzazione e, più o meno luce, creare artefatti diversi?
2) E poi, ancora: paradossalmente più un negativo è sottoesposto, più fa passare luce, più i tempi sono corti, viceversa se il negativo è sovraesposto, vuole tempi più lunghi. Questo è qualcosa di controintuitivo, ma è così nel mondo negativo. Sarebbe meglio gestire la luce in modo da avere i negativi fotografati tutti con lo stesso tempo? Oppure è corretto lasciar fare alla macchina?
Scusatemi se tiro fuori un problema dietro l'altro, forse andando anche fuori strada. Ma è un mondo in cui se non si impara chiedendo e sbagliando, semplicemente non si impara.

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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da zone-seven »

luca_mazzei ha scritto:
12/01/2024, 9:23



OK, scusami. Uso una Nikon D610 con un micro Nikkor 60 mm afd, su cui monto il sistema JJC costituito da alloggio per il portanegativi e luce led posteriore. Il tutto montato su un treppiede Sirui AM-223. Imposto la macchina a 100 ISO e f8, scattando in A (tempi solitamente compresi tra 1/40 e 1/200). E qui entra, secondo me, anche il problema di speccho reflex (forse una mirrorless potrebbe aiutare).
Qui si aprono altre due problematiche:
1) Quale intensità dare alla retroilluminazione? Io di solito uso l'intensità intermedia tra 1 e 10, ma chissà. Potrebbe la luce creare artefatti alla digitalizzazione e, più o meno luce, creare artefatti diversi?
2) E poi, ancora: paradossalmente più un negativo è sottoesposto, più fa passare luce, più i tempi sono corti, viceversa se il negativo è sovraesposto, vuole tempi più lunghi. Questo è qualcosa di controintuitivo, ma è così nel mondo negativo. Sarebbe meglio gestire la luce in modo da avere i negativi fotografati tutti con lo stesso tempo? Oppure è corretto lasciar fare alla macchina?
Scusatemi se tiro fuori un problema dietro l'altro, forse andando anche fuori strada. Ma è un mondo in cui se non si impara chiedendo e sbagliando, semplicemente non si impara.

Luca
Se la tua paura è il micromosso da specchio puoi scattare in Live View è come avere una mirrorless. (Problema risolto).
Per la messa a fuoco aiutati con il peaking. Certo non è che conosco tutti i modelli di Nikon ma la 610 dovrebbe avere queste opzioni.

Sul negativo al punto 2 si apre un mondo ... solo ricordati che in caso sott'esposizione del negativo, ammesso che ci sia, quello che non c'è sul negativo, la fotocamera o lo scanner non lo inventano, quello che non c'è, non c'è! Indipendentemente dalla quantità di luce.
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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da carlo60 »

...ti faccio copia e incolla di un mio intervento al riguardo su altro post:

...mi permetto di dire la mia dopo una lunga esperienza. Provengo da quasi trenta anni di fotografia pubblicitaria su grande formato e il mondo della scansione a tamburo (all'epoca) era la norma che ho avuto la fortuna di conoscere in modo approfondito. Arrivato il digitale un mondo di mestieri, esperienze e professioni è stato completamente spazzato via, penso tanto per dire, ai tre/quattro laboratori di sviluppo e stampa colore di alto livello che erano presenti a Roma. Saltando ad oggi per negativi BN 120 e 4x5 ho avuto un Epson V700 che ho sventrato togliendo il vetro, rifacendo i portanegativi, ricalibrando la messa a fuoco e utilizzando software di qualità. Risultati appena accettabili. Provato Imacon e Flextight, sarà stata sfiga ma i risultati sono stati inferiori al V700. Oggi utilizzo Sony A7 R, Micro Nikkor su stativo, pannello led Kaiser (gli altri mbho?), maschere portanegativi a misura della Intrepid. Realizzo normalmente tre esposizioni differenti che poi vado a fondere per ottenere un negativo "tonto" che mi permette di essere lavorato facilmente in post... Spuntinatura, maschere e contrasto, il resto lo lascio ai finti bianconeristi da like. Gli scatti scansionati allora al confronto con quelli fatti oggi con il "nuovo" sistema, sono da cestinare, cosa che ho fatto.

Per quanto riguarda la visione a monitor si apre un mondo e le info che hai dato non sono sufficienti (per me) a darti un consiglio.

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carlo60
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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da carlo60 »

Experience ha scritto:
11/01/2024, 18:41
Sui 300-600 dovrebbe andare più che bene.
Oltre quel valore sarebbero per risoluzioni tipo manifesto.
...se parliamo di manifesti pubblicitari stradali, la risoluzione è molto, molto, molto più bassa...

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Pierpaolo B
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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da Pierpaolo B »

La d610 è un ottimo apparecchio. Di base sul jpg nudo e crodo ha una resa cromatica decisamente gradevole e un contrasto che quasi non sembra digitale. Per tanti aspetti mi piace di più di apparecchi superiori e più recenti. Insomma il cambio dell’apparecchio non avrebbe vantaggi.
L’esposizione automatica è una paraculata. Ti serve per evitare di pensarci ma non è la soluzione giusta. La ripresa digitale è piuttosto critica sulle alte luci quindi conviene sempre stare un po’ sotto poi magari aggiustare il raw. L’esposizione va misurata come se stessi fotografando sulla scena. L’"hdr" suggerito da carlo può aiutare ma non sempre e gradevole e comunque occorre avere manico.
L’intensità della retroilluminazione è da dosare per poter usare i diaframmi e i tempi più favorevoli.
Lo specchio alzato è indispensabile per il micromosso e comodo per non dover guardare nel mirino. Comunque è più critica la messa a fuoco che il micromosso (….e dalle immagini postate si vede).
Il soffietto con accrocco per duplicare sono ben più comodi del cavalletto.
E’ indispensabile chiudere lo spazio tra lobbiettivo e il soggetto….. se lo lasci aperto il negativo prende luce "da sopra" ed entrano luci parassite nell'ottica (soffietto anche davanti all’ottica).
Il micro nikkor 60 va bene ma il rodagon 60 va meglio (molto).
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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domx1993
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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da domx1993 »

Secondo me la definizione di un fotogramma di pellicola 24x36 è comparabile a quella di un sensore da pochi megapixel, per cui fotografarlo a 24 megapixel e ingrandirlo al 100% non ha molto senso. Non credo il problema sia il metodo di scansione, al contrario c'è chi dice che il micro nikkor 60mm digitalizza meglio di scanner da svariate centinaia di euro, tant'è che ci sto facendo un pensierino. Io sono arrivato alla conclusione che se si cerca la definizione, come il digitale non ce n'è. Scatto a pellicola per divertimento, e perché si è più portati a stampare (e le stampe grandi costano anche meno, una volta ammortizzate le spese dell'ingranditore). Poi ci si potrebbe chiedere: ma serve tutta questa definizione? Secondo me no, però per qualche motivo irrazionale ci sono in fissa anch'io. La fissa un po' passa quando stampi e vedi che la grana che sullo schermo sembrava inaccettabile, è appena percepibile. Aggiungo che ho anche provato a stampare le scansioni e i risultati non mi sembrano affatto male.
Domenico

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domx1993
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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da domx1993 »

Aggiungo: c'è un motivo se con la pellicola si sono inventati le medio e le grandi formato. Oggi le dimensioni di un sensore sono abbastanza ininfluenti sulla definizione, e, a parte esigenze particolari di profondità di campo, servono solo a fare marketing.
Domenico

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Pierpaolo B
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Re: scansione e ingrandimento

Messaggio da Pierpaolo B »

domx1993 ha scritto:
12/01/2024, 22:35
Secondo me la definizione di un fotogramma di pellicola 24x36 è comparabile a quella di un sensore da pochi megapixel, per cui fotografarlo a 24 megapixel e ingrandirlo al 100% non ha molto senso. Non credo il problema sia il metodo di scansione, al contrario c'è chi dice che il micro nikkor 60mm digitalizza meglio di scanner da svariate centinaia di euro, tant'è che ci sto facendo un pensierino. Io sono arrivato alla conclusione che se si cerca la definizione, come il digitale non ce n'è. Scatto a pellicola per divertimento, e perché si è più portati a stampare (e le stampe grandi costano anche meno, una volta ammortizzate le spese dell'ingranditore). Poi ci si potrebbe chiedere: ma serve tutta questa definizione? Secondo me no, però per qualche motivo irrazionale ci sono in fissa anch'io. La fissa un po' passa quando stampi e vedi che la grana che sullo schermo sembrava inaccettabile, è appena percepibile. Aggiungo che ho anche provato a stampare le scansioni e i risultati non mi sembrano affatto male.
domx1993 ha scritto:
12/01/2024, 22:38
Aggiungo: c'è un motivo se con la pellicola si sono inventati le medio e le grandi formato. Oggi le dimensioni di un sensore sono abbastanza ininfluenti sulla definizione, e, a parte esigenze particolari di profondità di campo, servono solo a fare marketing.
Potresti provare a fare quanto scritto e a giudicare i risultati per poter dare un tuo parere personale senza riportare il solito "si dice in giro".
Sul fatto poi che una stampa analogica costi meno di una digitale la dice lunga sull’esperienza in entrambi gli ambiti.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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