Sono d'accordo, in quel film è stato fatto un assolutamente apprezzabile lavoro tecnico, combinando lo stile moderno con quello d'epoca in modo magistrale (la rappresentazione in salsa hollywoodiana non lo è altrettanto imho, ma vabbè è un altro discorso). Ma questo è un esempio, un'iniziativa mirata e studiata, così come lo sono quelle di riportare in vita gli schemi di alcune lenti artistiche d'epoca. Quello che intendevo invece è il consolidarsi di una convenzionalitá di massa per cui quando normalmente si gioca con i filtri, si tende a ricalcare proprio quegli stilemi di cui parlavo. A dimostrazione di questo basti prendere app diffusissime come snapseed e applicare il filtro pellicola con i valori di default (grana grossa, ombre chiuse, etc). Questo perché interessa introdurre il difetto un po' imprevedibile, l'immagine sporcata dal caso e dall'insufficienza tecnica. Quindi si è preso il peggio dell'analogico da un punto di vista tecnico, affondando le mani qua e lá nella storia, per dare alla generazione dei bimbofonini il gusto nostalgico di una fotografia vintage e finalmente più umana. Prendere il meglio non avrebbe portato a nulla, perchè non si gioca sul piano della perfezione tecnica, dove automatismi e algoritmi intelligenti sono già fin troppo invasivi. Storicamente la fotografia ha cercato sempre l'equilibrio tra riproduzione passiva e intervento creativo, ma se fa già tutto il cellulare e non ho neanche la minima possibilità di intervento, io a che servo? Dov'è che faccio la differenza? Come esprimo la mia peculiarità? Introdurre quindi la possibilità di applicare dei filtri e l'equazione analogico=fallibilità è stato (prevedibilmente) un successo.chromemax ha scritto:No, non fare confusione, quello è lo stilema dello street odiernoFabio Pasquarella ha scritto:Per cui una foto in bn vintage sarà con grana evidente, ombre chiuse e luci sparate.![]()
Qualche giorno fa mi sono ricapitate in mano le stampe di quando facevo il militare, scatatte su Tri-X, e quella Tri-X è un bel po' diversa da quella che c'è adesso.
Come scrivevo sopra, nel girare "Salvate il soldato Ryan",
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Re: Scelta pellicole


Re: R: Scelta pellicole
Secondo me l assioma digitale troppo perfetto bisogna sporcarlo perche' si ricerca la pellicola non e' molto vero . I fotofonini fanno ormai la maggior parte delle foto in circolazione e la maggior parte di chi lo ha non saprebbe fare questa comparazione un po perche' non ha mai visto o fotografato con pellicola come i ragazzi di 14 o 15 anni . E un po perche' ad esempio quando facevo sviluppare i rullini colore in laboratorio non avevano quei colori e neanche si avvicinavano ...
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Re: R: Scelta pellicole
sono d'accordo, ma io non ho scritto questostefnerv ha scritto:Secondo me l assioma digitale troppo perfetto bisogna sporcarlo perche' si ricerca la pellicola non e' molto vero .

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Re: Scelta pellicole
Più o meno il concetto è chiaro, anche se non ho ancora capito su che pellicola sviluppo ( parta la retropan che ha consigliato chrom) 
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Re: Scelta pellicole
Giusto per parlare di "retrò": proprio ieri ho visitato una mostra di stampe di fine Ottocento di classiche vedute cittadine e "bei luoghi" italiani, quasi tutte all'albumina, qualcuna ai sali d'argento.
Le loro caratteristiche? In alcuni casi estrema, incredibile definizione dei particolari (merito della stampa a contatto da grande formato), rigorosa correzione prospettica delle architetture, lunghi tempi di posa (figure umane e acqua mosse), grande profondità di campo, toni caldi, compressione delle luci. Questo è solo uno dei vari tipi di "retrò", ovviamente.
Le loro caratteristiche? In alcuni casi estrema, incredibile definizione dei particolari (merito della stampa a contatto da grande formato), rigorosa correzione prospettica delle architetture, lunghi tempi di posa (figure umane e acqua mosse), grande profondità di campo, toni caldi, compressione delle luci. Questo è solo uno dei vari tipi di "retrò", ovviamente.
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Re: Scelta pellicole
L'albumina sulla rievocazione della seconda guerra mondiale la vedo dura 

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Re: Scelta pellicole
Riesumo questo topic per fare una domanda inerente la grana:
quali sono le pellicole che ne hanno meno in assoluto e di più in assoluto?
Suppongo di sentirmi rispondere che le meno granulose sono le tabulari, quindi TMax Kodak e Delta Ilford, mentre le più 'disturbate' saranno le Bergger o le Foma 100-400, però mi piacerebbe sapere cosa ha notato chi ne ha confrontate molte su questo aspetto.
quali sono le pellicole che ne hanno meno in assoluto e di più in assoluto?
Suppongo di sentirmi rispondere che le meno granulose sono le tabulari, quindi TMax Kodak e Delta Ilford, mentre le più 'disturbate' saranno le Bergger o le Foma 100-400, però mi piacerebbe sapere cosa ha notato chi ne ha confrontate molte su questo aspetto.
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Re: Scelta pellicole
Tra quelle che ho provato, quella con la grana più fine sono la Kodak Technicalpan (2415 e 6415) e la Rollei ATP2.1, subito dopo la Rollei ATO e la Maco ortho. Non ho provato la Adox CMS20, la Agfa Copex o altri "microfilm" che ogni tanto escono.
Le più granulose penso che siano le infrarosse; tra quelle più tradizionali, ma sempre abbastanza superpacro, la Foma Retro 320 sviluppata col rivelatore dedicato.
Le più granulose penso che siano le infrarosse; tra quelle più tradizionali, ma sempre abbastanza superpacro, la Foma Retro 320 sviluppata col rivelatore dedicato.
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Re: Scelta pellicole
Mi sarei aspettato un "dipende dal rilevatore utilizzato"... Dipende?
Però può dire che le pellicole abbiano, oggettivamente, un "range di grana" proprio, suppongo.
Però può dire che le pellicole abbiano, oggettivamente, un "range di grana" proprio, suppongo.
Re: Scelta pellicole
La CMS esposta a 12 asa e trattata in POTA (12 minuti a 20 gradi) è virtualmente priva di grana.
Peccato che i 12 asa costringano a fare i funamboli anche in pieno giorno per sfruttarne l'incredibile risolvenza.
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