Qualche mese addietro mi trovavo a spasso per Demonte un paesino della Valle Stura in provincia di Cuneo con la macchina fotografica al collo, erano le 10 all'incirca, sono entrato in una chiesetta in centro paese ed ho notato che filtrava una bella luce che creava dei riflessi su certe sculture; cosí ho iniziato a fotografarle e, seppur non ci fosse molta luce alcune sono abbastanza riuscite, (almeno per i miei canoni ). Ieri le ho digitalizzate fotografando le stampe con una macchina digitale quindi la qualitánon é particolarmente elevata. Le foto sono scattate con una leicaflex sl e summicron 50mm e pellicola agfa apx 400,fatte stampare ahime da un laboratorio che comunque stampa con processi analogici e digitalizzate con pentax km.
Consigli e critiche sono ben accette!!
Sculture sacre
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- Tiziano Romano
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Sculture sacre
Ciò che la fotografia riproduce all’infinito ha avuto luogo una sola volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più ripetersi esistenzialmente.
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Re: R: Scultere sacre
Secondo me sembrano ben riuscite ma a volte lo sfuocato rovina un po la foto .
- Tiziano Romano
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Re: Scultere sacre
Lo so, lo sfocato a volte risulta eccessivo, ma è dettato dal fatto che ho dovuto lavorare a tutta apertura per mancanza di luce, ti ringrazio comunque per il consiglio , mi fa sempre piacere ricevere dei consigli e critiche sulle mie foto perche ritengo che sia il miglior metodo per crescere fotograficamente, quindi sbizzarritevi pure con le critiche, non mi offendo affatto ;) ;)
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Re: Scultere sacre
Ciao!
Belle foto, forse neri un po' chiusi o sbaglio? Magari è un effetto della "digitalizzazione"...
A me piacciono molto i contrasti, ma qua, se avessi sviluppato e stampato io, avrei provato (non è detto che ci sarei riuscito) a tenerli un po' più bassi...questo non toglie che il risultato sia molto gradevole!
Belle foto, forse neri un po' chiusi o sbaglio? Magari è un effetto della "digitalizzazione"...
A me piacciono molto i contrasti, ma qua, se avessi sviluppato e stampato io, avrei provato (non è detto che ci sarei riuscito) a tenerli un po' più bassi...questo non toglie che il risultato sia molto gradevole!
Re: Scultere sacre
Tiziano Romano ha scritto: mi fa sempre piacere ricevere dei consigli e critiche sulle mie foto perche ritengo che sia il miglior metodo per crescere fotograficamente, quindi sbizzarritevi pure con le critiche, non mi offendo affatto ;) ;)
Bene, perché per quanto mi riguarda queste foto sono da cestinare.
Le composizioni sono frettolose, poco curate, malamente tagliate, riprese oblique in modo azzardato e poco giustificato dal risultato. Sproporzionate le dimensioni del primo piano rapportato ai piani successivi, poi ancora il contrasto elevato, le ampie zone bruciate, contrapposte a neri oppressi. Trovo inadeguato lo sfocato sull'estensione della statua, e cronicamente insufficiente la nitidezza generale.
Non mi odiare, ma io getterei via tutto, e tornerei sul posto più e più volte, studiando la luce, ed usando un cavalletto; questo genere di foto non si può improvvisare.
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Re: Scultere sacre
Sandro, all'inizio ho avuto un'impressione decisamente simile alla tua, ma su alcune cose lascerei il beneficio del dubbio...proprio perché parliamo di fotografie digitali di stampe analogiche...quindi nitidezza, luci bruciate, neri oppressi, potrebbero non essere così "disastrosi" sulla stampa vera e propria.
Punto di ripresa, gestione dello sfocato, tagli...quelli sono indipendenti dal supporto di visualizzazione!
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Re: Scultere sacre
Grazie davvero a tutti sia per gli apprezzamenti ma soprattutto per le critiche, per Sandro, puoi stare assolutamente tranquillo, non ti odio affatto, anzi apprezzo la tua schiettezza e sicuramente seguiró i tuo consigli e al piú presto ritorneró con un buon cavalleto per migliorare i rilsati! Per la nitidezza in parte è colpa della digitalizzazione un po' "barbarica" non avendo uno scanner
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Re: Scultere sacre
Nitidezza e contrasto elevato sono il minore dei mali.
Se vuoi che quelle statue parlino a chi osservi le tue foto, devi riuscire a sentirle tue, tu per primo devi essere emozionato, non basta guardare e scattare, questo oggi lo fanno tutti, e si vede. Rifuggi dall'abuso del grandangolare che sproporziona sempre il primo piano, svilendo quelli posteriori ingiustificatamente. Le lenti superluminose non sono mai servite a nulla, le ampie aperture sono quasi sempre dannose. Il cavalletto è il migliore amico del fotografo.
Se vuoi che quelle statue parlino a chi osservi le tue foto, devi riuscire a sentirle tue, tu per primo devi essere emozionato, non basta guardare e scattare, questo oggi lo fanno tutti, e si vede. Rifuggi dall'abuso del grandangolare che sproporziona sempre il primo piano, svilendo quelli posteriori ingiustificatamente. Le lenti superluminose non sono mai servite a nulla, le ampie aperture sono quasi sempre dannose. Il cavalletto è il migliore amico del fotografo.
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Re: Scultere sacre
Si, mi hai proprio fatto venire una gran voglia di tornarci, appena ho un po' di tempo libero, metto una hp5 in macchina e, armato di cavalletto ritorneró con molta piú calma e mi dedichero ad osservare bene la luce e la composizione prima di scattare! In ogni caso non ho usato un grandangolo, ma un summicron 50 f2 ;)-Sandro- ha scritto:Nitidezza e contrasto elevato sono il minore dei mali.
Se vuoi che quelle statue parlino a chi osservi le tue foto, devi riuscire a sentirle tue, tu per primo devi essere emozionato, non basta guardare e scattare, questo oggi lo fanno tutti, e si vede. Rifuggi dall'abuso del grandangolare che sproporziona sempre il primo piano, svilendo quelli posteriori ingiustificatamente. Le lenti superluminose non sono mai servite a nulla, le ampie aperture sono quasi sempre dannose. Il cavalletto è il migliore amico del fotografo.
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Re: Scultere sacre
Tiziano Romano ha scritto: In ogni caso non ho usato un grandangolo, ma un summicron 50 f2 ;)
Il mio era un avvertimento sui generis. Ricorda comunque che avvicinarsi troppo ad un soggetto ne altera le proporzioni in modo tanto più evidente quanto più è corta la focale. Quelle statue sarebbero da fotografare a maggiore distanza con un medio tele. Restituiresti loro le proporzioni che hanno in realtà.
L'esempio classico è la ragazza seduta sul divano con le gambe ripiegate. La maggior parte dei fotoamatori la fotografa con focale corta col risultato di dare alle gambe proporzioni ingigantite rispetto al busto. E la cosa tragica è che non se ne accorge nessuno, anzi tutti a lodare di brutto. Lo spirito critico (specialmente verso se stessi) è la migliore dote che possa avere un fotografo.
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