Sebastião Salgado e Wim Wenders
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Sebastião Salgado e Wim Wenders
Cosa succede quando uno dei più importanti registi decide di creare un documentario dedicato ad uno dei più importanti fotografi ?
Ne esce "Il sale della terra", uno dei documentari più intensi, umani ed espressivi che io conosca. Ho avuto la fortuna di vederlo al cinema, ve lo consiglio vivamente.
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_sale_della_terra
Ne esce "Il sale della terra", uno dei documentari più intensi, umani ed espressivi che io conosca. Ho avuto la fortuna di vederlo al cinema, ve lo consiglio vivamente.
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_sale_della_terra


- giuliosera
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Re: Sebastião Salgado e Wim Wenders
Confermo, da vedere assolutamente!
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Re: Sebastião Salgado e Wim Wenders
Idem!!!!!
- claudiamoroni
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Re: Sebastião Salgado e Wim Wenders
Grazie per la segnalazione
"All animals are equal but some animals are more equal than others" George Orwell
Re: Sebastião Salgado e Wim Wenders
Me lo sono perso svariate volte quando era nei cinema della mia città....spero esca presto il dvd
ciao
Giorgio
Giorgio
- giuliosera
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Re: Sebastião Salgado e Wim Wenders
Io l'ho rivisto la settimana scorsa per la seconda volta
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Sebastião Salgado e Wim Wenders
Dovrebbe uscire ad aprile in blu ray su amazon
Re: Sebastião Salgado e Wim Wenders
Salgado si è arreso comunque alla praticità del digitale,
http://www.fotopadova.org/post/74722319257
“Genesi” ha segnato un cambiamento da un punto di vista tecnico. Fino a quel momento aveva sempre lavorato con il 35 mm, la Leica e la pellicola Tri-X 400 Iso. “Ho deciso che era meglio lavorare con il mezzo formato e ho iniziato a usare una pellicola 320 Asa. Ma poi sono iniziati i problemi: le pellicole erano sempre più scarse di argento e io dovevo continuare a farle passare sotto i raggi X degli aeroporti”. È a quel punto che qualcuno gli ha consigliato di passare al digitale: ha cominciato con una Canon Eos 1 Mark III: “Mi sono riaffezionato: ho ottenuto una qualità superiore al mezzo formato”. Il passo successivo è consistito nel trovare un’equipe che lo assistesse: “Io non sapevo neanche accendere il computer!”. Il risultato lo soddisfa molto: “Ora ho delle stampe migliori di quelle che ottenevo dal negativo”.
Con tanta postproduzione al pc. Qualcuno ha mai visto le stampe dal vero?
http://www.fotopadova.org/post/74722319257
“Genesi” ha segnato un cambiamento da un punto di vista tecnico. Fino a quel momento aveva sempre lavorato con il 35 mm, la Leica e la pellicola Tri-X 400 Iso. “Ho deciso che era meglio lavorare con il mezzo formato e ho iniziato a usare una pellicola 320 Asa. Ma poi sono iniziati i problemi: le pellicole erano sempre più scarse di argento e io dovevo continuare a farle passare sotto i raggi X degli aeroporti”. È a quel punto che qualcuno gli ha consigliato di passare al digitale: ha cominciato con una Canon Eos 1 Mark III: “Mi sono riaffezionato: ho ottenuto una qualità superiore al mezzo formato”. Il passo successivo è consistito nel trovare un’equipe che lo assistesse: “Io non sapevo neanche accendere il computer!”. Il risultato lo soddisfa molto: “Ora ho delle stampe migliori di quelle che ottenevo dal negativo”.

Con tanta postproduzione al pc. Qualcuno ha mai visto le stampe dal vero?
Re: Sebastião Salgado e Wim Wenders
Credo di essere uno dei pochi sulla terra a cui Genesi non è piaciuto: Salgado è stato uno dei primi fotografi che ho amato e trovo "Workers" e "Un incerto stato di grazia" bellissimi, ma Genesi, no, non l'ho proprio digerito, tanta perfezione da lasciarmi freddo a tal punto da rinunciare all'acquisto del catalogo dopo la mostra vista a Milano.
Ciao
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Stefano
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Re: Sebastião Salgado e Wim Wenders
Vista a Roma e mi è piaciuta moltissimo. Sinceramente non mi sono accorto del passaggio dall'analogico al digitale... neanche lo sapevo. E se Salgado non se ne è fatto un cruccio perché dovremmo farcelo noi per lui?durstm850 ha scritto:Salgado si è arreso comunque alla praticità del digitale. Qualcuno ha mai visto le stampe dal vero?


