sekonic l778 utilizzo

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-Sandro-
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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da -Sandro- »

Per definizione EV=ln f^2/t, ove:

ln logaritmo in base due,
f= numero diaframma (proprio il numero f/, quindi ad esempio 5.6, 11 ecc),
t= tempo di scatto.

La scala EV fu inventata da Fritz Deckel (fondatore della Compur) a metà degli anni 50 quando l'avvento degli esposimetri richiese una standardizzazione ed una linearizzazione dei tempi degli otturatori, che prima non avevano la progressione in stop.
Il vantaggio del sistema EV è che dato un valore di esposizione, ad esso possono essere associate diverse coppie tempo-diaframma che danno luogo a quella stessa esposizione. Grande semplificazione nell'uso degli esposimetri e degli obiettivi riportanti tale scala.

A titolo di esempio questa è una tipica tabella di valori EV.
In giallo ho evidenziato un valore (15EV) e tutte le coppie tempo diaframma che danno luogo alla stessa esposizione.
EV.jpg
Ultima modifica di -Sandro- il 09/06/2021, 21:50, modificato 1 volta in totale.


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Andrea67c
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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da Andrea67c »

-Sandro- ha scritto:
08/06/2021, 20:49
Per definizione EV=ln f^2/t, ove:

ln logaritmo in base due, o neperiano,
f= numero diaframma (proprio il numero f/, quindi ad esempio 5.6, 11 ecc),
t= tempo di scatto.
Sì, perfetto. Ora però consentitemi una tirata matematica, che molti di voi già conoscono. Ma non tutti di sicuro.

A voler essere pignoli, (l'inverso de) il tempo di scatto non è proprio quello segnato sulle fotocamere: per avere gli EV a valore intero, ci vorrebbe 128 anziché 125, o 1024 anziché 1000. Diciamo che i tempi rimasti correttamente non arrotondati sulle fotocamere sono quelli un po' più lenti: 1 (1 sec), 2 (mezzo sec), 4, 8. Già 15 è arrotondato e dovrebbe essere modificato con 16. Insomma parliamo di potenze di 2: 1024 è 2 alla 10.
I numeri f/ invece sono arrotondati con miglior cura. Sarebbero, come tutti sanno, le potenze a base radice di 2 (il famoso f1,4 che fa un 50mm più costoso, è l'arrotondamento di radice di 2 alla potenza 1). Il motivo per cui nella traduzione EV si eleva il f/ al quadrato: per "togliere di mezzo" la radice, che rompe un pochino nei calcoli, e far diventare l'apertura a base 2 anziché a base radice di 2.

Il motivo della presenza rompiscatole della radice di 2 (sto dicendo cosa nota) è che la luce che attraversa il diaframma è proporzionale all'area dello stesso. Per cui: raddoppiare la luce significa raddoppiare l'area, ossia significa prendere un cerchio con diametro radice di 2 più grande. Le solite cose: si è preferita la scala (inversa, il motivo del segno / dopo la f, come è inversa la scala dei tempi) dei diametri dei diaframmi, anziché quella delle aree degli stessi.

Poi si fa il log in base 2 della frazione, come dici tu Sandro. Che verrà, nel caso dell'esposizione, un numero intero, se i tempi interessati sono potenze di 2 e gli f quelli abituali, espressi con base radice di 2 e non arrotondati.

Il log neperiano invece, qui ti confondi coi nomi, ha un'altra base, che è un numero particolare vicino al 2,7. Detto "e". Che è stato isolato in analisi matematica per altri scopi (per avere una funzione la cui derivata è uguale a sé stessa). Non si usa in fotografia di base, ne sono praticamente sicuro.

Quando insegnavo all'artistico cercavo di motivare i ragazzi alle esponenziali e logaritmiche con questi riferimenti alla fotografia. Meglio ancora (perché più difficile da accettare) funziona la sensitometria che va coi log in base 10, esattamente come la scala Bel/deciBel dell'intensità sonora, perché ben rappresentative entrambe della percezione umana. Progressivamente però, ho visto le nuove generazioni staccarsi da questo tipo di approccio, che è invero sia storico che scientifico. Le ultime volte, fino a 4 anni fa, era diventato normale l'intervento dalla classe: ma bisogna sapere tutti questi calcoli per fotografare, o semplicemente imparare ad usare la macchina fotografica? Una volta, deluso, devo aver risposto qualcosa del tipo: meglio se imposti la fotocamera che scatti solo se tutti sorridono.
Qui oggi si potrebbe dire: dimmi per favore, in fretta, come si usa lo spotmeter, che ti faccio io un negativo da paura. :wall:

Ciao a Tutti!
A.

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Pierpaolo B
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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da Pierpaolo B »

Infatti!
Era evidente che fin qui avevamo scherzato e pettinato bambole....
....ora facciamo sul serio.
Per un po' di tempo mi son portato la calcolatrice scientifica in borsa..... poi ho imparato a fare questi conti a mente. Ora non guardo nemmeno piú cosa c'è scritto sulle ghiere di otturatori e diaframmi.... vado di conti 😎
Appurato quanto sopra possiamo continuare esaminando la tabella periodica per calcolare l'assorbimento dei vetri.

Scherzo eh!
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!

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Andrea67c
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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da Andrea67c »

Qui ci sta un ROTFL!

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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da graic »

Ovviamente si può trattare qualsiasi funzione logaritmica in qualsiasi base perché il passaggio di base è una semplice moltiplicazione, circa l'approssimazione della scala dei tempi, essa è minima, sicuramente contenuta più dell'approssimazione fatta dicendo che e=2.7 dato che e è un numero irrazionale dato dal limite della successione (1+1/n)^n
Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

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Andrea67c
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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da Andrea67c »

Tutto sacrosanto!

Ciao!
A.

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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da Elmar Lang »

Magari, può valer la pena di far qualche calcoletto per poi utilizzare proficuamente questo gioiellino, praticamente nuovo (1937 ca.) e funzionante!
Allegati
Metrowick.jpg
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)

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Andrea67c
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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da Andrea67c »

Che bello! Ho appena trovato queste informazioni. https://www.worthpoint.com/worthopedia/ ... -615422765
Anni '40. Prodotto fino al '48.
L'hai confrontato con uno attuale?

Ciao!
A.

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graic
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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da graic »

Io, per rimanere in tema con il topic (spot) sto aspettando questo
SEI-Exposure-Light-Spot-Photo-Meter-Salford.jpg
SEI-Exposure-Light-Spot-Photo-Meter-Salford.jpg (15.95 KiB) Visto 1017 volte
è prodotto negli stessi anni di quello mostrato da Enzo, ed è uno spot a comparazione di luminosità, funziona in modo analogo al sovietico RAPRI
Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

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Elmar Lang
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Re: sekonic l778 utilizzo

Messaggio da Elmar Lang »

Qui, qualche ulteriore dettaglio sul Metrovick:

https://collections.qm.qld.gov.au/objec ... sure-meter

E sul sito di Michael Butkus (Santo Subito!), pure il libretto di istruzioni, per chi volesse approfondire:

https://cameramanuals.org/flashes_meter ... _meter.pdf

Questo oggettino mi è appena arrivato: completissimo ed in ottime condizioni, con imballi, certificato di costruzione, istruzioni, tavole varie, regolo calcolatore, ecc.

Reagisce prontamente e vivacemente alla luce e credo sia ancora ragionevolmente preciso: le letture sono in gradi Scheiner; non impossibili da convertire nelle scale normali.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)

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