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Soglie del visibile

Inviato: oggi, 7:51
da CsfAdams
La fotografia è un atto percettivo: non una copia del mondo, ma il modo in cui il mondo ci appare. In questo spazio fragile e luminoso, dove la visione diventa esperienza, si incontrano i lavori di Gaia Adducchio, Luisa Briganti e Simona Caprioli.

Le loro immagini non descrivono la realtà: la attraversano. Ogni fotografia è una soglia in cui la luce diventa materia, il corpo linguaggio, la percezione forma di contatto.

Nelle Polaroid di Gaia Adducchio, la fotografia si libera dalla rappresentazione e diventa gesto, colore, respiro. L’emulsione si muove come sostanza organica, generando forme che sembrano affiorare da una memoria ancestrale. È un atto di fiducia nella materia e nel suo potere trasformativo.

Le immagini di Luisa Briganti sono attraversate dal ritmo del corpo. La danza infrange la staticità e apre un varco nel tempo. Il desiderio si fa movimento, la pelle diventa linguaggio. Nei suoi scatti, la fotografia non congela: prolunga, trattiene, fa vibrare l’attimo fino a renderlo eterno.

Con Simona Caprioli, lo sguardo si fa passo lento e contemplazione. Le sue immagini in bianco e nero si muovono tra luce e ombra, presenza e dissolvenza. È un cammino visivo che esplora la soglia tra reale e immaginato, tra spazio e memoria, fino a trasformare il paesaggio in eco interiore.

Tre ricerche che condividono una stessa tensione: restituire alla fotografia il suo essere esperienza sensibile del mondo.

Galleria Zema
Via Giulia 201 – Roma
Fino al 10 gennaio 2026

Vernissage Sabato 29 novembre dalle 16.30

https://www.csfadams.it/eventi/soglie-del-visibile/