stampa in f-stop
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stampa in f-stop
Come ho scritto in un'altro post sto leggendo la "bibbia" della CO ossia Way Beyond monochrome.
Vorrei discutere con voi di timer ed f-stop
In pratica nel libro l'autore consiglia "vivamente" di lavorare in CO all'ingranditore usando la scala "a stop" (esponenziale) anzichè la scala dei tempi "classica" (geometrica)....ossia anzichè provinare con tempi di 5, 10, 15, 20, 25 sec provinare a 4, 8, 16, .. , 32, ... , 64 con incrementi di un mezzo o un terzo di stop
Esiste una bellissima tavola (f/stop timing table) visionabile a questo link http://www.waybeyondmonochrome.com/WBM2 ... tesEd2.pdf nella quale è possibile vedere tutti i vari incrementi fino ad un dodicesimo di stop.
La domanda\riflessione è la seguente:
Supponiamo decidessi di lavorare a stop, dovrei per forza di cose usare non solo i secondi ma anche le frazioni di secondo Es:
16'' - 18'' - 22,2'' - 22,6'' - .......
ma con il mio timer analogico questo non è decisamente possibile, in quanto la regolazione non è digitale per cui gli intervalli sono solo di un secondo.
Detto ciò le soluzioni possibili sono:
1 - Mi compro un timer che lavora ad f-stop (Es: http://www.darkroomautomation.com/fst.htm)
2 - Arrotondo sempre al secondo
3 - me ne frego e lavoro con scala dei secondi come ho sempre fatto
Certo è che, a quanto ho letto, i vantaggi del "ragionare" ad f-stop sono moltissimi e soprattutto determinano risultati sempre certi e ripetibili.
Nel libro tutte le foto vengono cosi spiegate:
- tempo base
- gradazione della carta
- apertura del diaframma
- zone di bruciatura (+1/2, +1/3, +1/6 ... stop )
- zone di mascheratura (-1/2, -1/3, -1/6 ... stop )
rappresentare graficamente una stampa su carta diventa cosi semplice e soprattutto ti permette in futuro di ristampare facilmente la tua foto.
Voi come vi comportate? Che scala dei tempi usate in CO?
Vorrei discutere con voi di timer ed f-stop
In pratica nel libro l'autore consiglia "vivamente" di lavorare in CO all'ingranditore usando la scala "a stop" (esponenziale) anzichè la scala dei tempi "classica" (geometrica)....ossia anzichè provinare con tempi di 5, 10, 15, 20, 25 sec provinare a 4, 8, 16, .. , 32, ... , 64 con incrementi di un mezzo o un terzo di stop
Esiste una bellissima tavola (f/stop timing table) visionabile a questo link http://www.waybeyondmonochrome.com/WBM2 ... tesEd2.pdf nella quale è possibile vedere tutti i vari incrementi fino ad un dodicesimo di stop.
La domanda\riflessione è la seguente:
Supponiamo decidessi di lavorare a stop, dovrei per forza di cose usare non solo i secondi ma anche le frazioni di secondo Es:
16'' - 18'' - 22,2'' - 22,6'' - .......
ma con il mio timer analogico questo non è decisamente possibile, in quanto la regolazione non è digitale per cui gli intervalli sono solo di un secondo.
Detto ciò le soluzioni possibili sono:
1 - Mi compro un timer che lavora ad f-stop (Es: http://www.darkroomautomation.com/fst.htm)
2 - Arrotondo sempre al secondo
3 - me ne frego e lavoro con scala dei secondi come ho sempre fatto
Certo è che, a quanto ho letto, i vantaggi del "ragionare" ad f-stop sono moltissimi e soprattutto determinano risultati sempre certi e ripetibili.
Nel libro tutte le foto vengono cosi spiegate:
- tempo base
- gradazione della carta
- apertura del diaframma
- zone di bruciatura (+1/2, +1/3, +1/6 ... stop )
- zone di mascheratura (-1/2, -1/3, -1/6 ... stop )
rappresentare graficamente una stampa su carta diventa cosi semplice e soprattutto ti permette in futuro di ristampare facilmente la tua foto.
Voi come vi comportate? Che scala dei tempi usate in CO?
pensando - offerte sconti


Re: stampa in f-stop
Ciao Etrusco
La fotografia - ad intendere la stampa finita che hai in mano - si crea nella sua essenza fondante "solo" in camera oscura.
E' del tutto inutile lavorare tanto in ripresa e in fase di sviluppo del negativo se poi toppi la stampa o non riesci a farla come
te la sei prefigurata. A ragione di questo la mia filosofia è " in CO meno rogne ci sono meglio è". La mente deve essere libera
per concentrarsi esclusivamente sulla e sull'esecuzione di quella immagine.
Usa quindi il sistema più semplice per la tua testa e non crearti problemi.
Il sistema F-Stop è - a mio giudizio - utile (solo) in fase di esecuzione dei provini a scalare in quanto spazia le singole esposizioni di
valori equidistanti e quindi risulta più facile poi determinare la sequenza del successivo provino a scalare o del provino definitivo
e/o della stampa di lavoro.
Non capisco per quale motivo debba facilitare la successiva ristampa e/o ingrandimenti a rapporto diverso.
Io uso il classico sistema a secondi, mi segno lo schema di stampa e delle mascherature, e se in futuro voglio rifare quella
stampa non devo far altro che ripetere la stessa sequenza operativa.
Ma va detto che sarà solo indicativa e da utilizzarsi come base di partenza. Non si può certo pretendere che stampe rifatte in tempi
diversi siano pedissequamente uguali o richiedano - per farle - lo stesso percorso. Dovremmo come minimo essere sicuri di
avere lo stesso tipo di carta, di sviluppo, di diluizione, di stato di esaurimento del rivelatore, esaurimento della lampada e deterioramento
dei filtri per le carte VC. ecc.
Simili considerazioni valgono per il variare dell'ingrandimento.
Non è detto poi che dobbiamo per forza farla uguale. Non siamo delle macchine ed è giusto che la stampa fatta in epoca "successiva"
registri anche il nostro umore e possibilmente la nostra crescita spirituale e tecnica. Tanto varrebbe altrimenti usare una stampante.
Ovviamente stiamo parlando della esecuzione di stampe di "ottima qualità" e non della mera stampabilità.
Per il problema dell'arrotondamento dei tempi, se questi si mantengono sui valori canonici fra i 20/30 secondi, il valore frazionale
non crea differenze apprezzabili sulla stampa finita. E' molto difficile discernere su una stampa bagnata differenze di esposizione
così piccole, anche per confronto diretto. Tieni anche conto che gli sbalzi di corrente della rete elettrica inducono errori ben maggiori.
Ciò non toglie che se fra tutti si riesce a mettere insieme un sistema PC/F-Stop sarò il primo ad utilizzarlo..... per fare i "primi" provini.
Ciao
W
PS Bibbia è una parola MOLTO grossa .... diciamo che è un buon libro.
La fotografia - ad intendere la stampa finita che hai in mano - si crea nella sua essenza fondante "solo" in camera oscura.
E' del tutto inutile lavorare tanto in ripresa e in fase di sviluppo del negativo se poi toppi la stampa o non riesci a farla come
te la sei prefigurata. A ragione di questo la mia filosofia è " in CO meno rogne ci sono meglio è". La mente deve essere libera
per concentrarsi esclusivamente sulla e sull'esecuzione di quella immagine.
Usa quindi il sistema più semplice per la tua testa e non crearti problemi.
Il sistema F-Stop è - a mio giudizio - utile (solo) in fase di esecuzione dei provini a scalare in quanto spazia le singole esposizioni di
valori equidistanti e quindi risulta più facile poi determinare la sequenza del successivo provino a scalare o del provino definitivo
e/o della stampa di lavoro.
Non capisco per quale motivo debba facilitare la successiva ristampa e/o ingrandimenti a rapporto diverso.
Io uso il classico sistema a secondi, mi segno lo schema di stampa e delle mascherature, e se in futuro voglio rifare quella
stampa non devo far altro che ripetere la stessa sequenza operativa.
Ma va detto che sarà solo indicativa e da utilizzarsi come base di partenza. Non si può certo pretendere che stampe rifatte in tempi
diversi siano pedissequamente uguali o richiedano - per farle - lo stesso percorso. Dovremmo come minimo essere sicuri di
avere lo stesso tipo di carta, di sviluppo, di diluizione, di stato di esaurimento del rivelatore, esaurimento della lampada e deterioramento
dei filtri per le carte VC. ecc.
Simili considerazioni valgono per il variare dell'ingrandimento.
Non è detto poi che dobbiamo per forza farla uguale. Non siamo delle macchine ed è giusto che la stampa fatta in epoca "successiva"
registri anche il nostro umore e possibilmente la nostra crescita spirituale e tecnica. Tanto varrebbe altrimenti usare una stampante.
Ovviamente stiamo parlando della esecuzione di stampe di "ottima qualità" e non della mera stampabilità.
Per il problema dell'arrotondamento dei tempi, se questi si mantengono sui valori canonici fra i 20/30 secondi, il valore frazionale
non crea differenze apprezzabili sulla stampa finita. E' molto difficile discernere su una stampa bagnata differenze di esposizione
così piccole, anche per confronto diretto. Tieni anche conto che gli sbalzi di corrente della rete elettrica inducono errori ben maggiori.
Ciò non toglie che se fra tutti si riesce a mettere insieme un sistema PC/F-Stop sarò il primo ad utilizzarlo..... per fare i "primi" provini.
Ciao
W
PS Bibbia è una parola MOLTO grossa .... diciamo che è un buon libro.
- madness1980
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Re: stampa in f-stop
giorni fa in camera oscura ragionavo proprio su questo;
io, ignorante non avevo mai letto niente riguardo all'esporre (soprattutto per il provino scalare) in stop e col classico metodo geometrico in secondi.
Ieri son rientrato su analogica.it e cosa leggo: "Costruzione Timer F-stop ricerca utenti interessati"...
Quali vantaggi ci sono ad esporre in stop?
io, ignorante non avevo mai letto niente riguardo all'esporre (soprattutto per il provino scalare) in stop e col classico metodo geometrico in secondi.
Ieri son rientrato su analogica.it e cosa leggo: "Costruzione Timer F-stop ricerca utenti interessati"...
Quali vantaggi ci sono ad esporre in stop?
- DanieleLucarelli
- guru
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Re: stampa in f-stop
Come scritto sopra il provino a scalare viene scalato meglio e quindi con meno scalini abbracci più tempi.
Col sistema lineare (mettiamo 3secondi a scalino) hai:
0, 3, 6, 9, 12, 15, 18, 21, 24, 27, 30, ecc. (ripasso della tabellina del 3) tra il secondo e i terzo scalino hai un intero stop di differenza mentre tra il nono e il decimo hai circa 1/10 di stop.
Se il tempo corretto è vicino all'inizio della scala non hai abbastanza precisione e dovrai rifare il provino con maggiore precisione.
Col sistema lineare (mettiamo 3secondi a scalino) hai:
0, 3, 6, 9, 12, 15, 18, 21, 24, 27, 30, ecc. (ripasso della tabellina del 3) tra il secondo e i terzo scalino hai un intero stop di differenza mentre tra il nono e il decimo hai circa 1/10 di stop.
Se il tempo corretto è vicino all'inizio della scala non hai abbastanza precisione e dovrai rifare il provino con maggiore precisione.
- madness1980
- esperto
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Re: stampa in f-stop
Grazie Daniele per la conferma.
Proverò a prenderci confidenza accendendo e spegnendo manualmente (ho un timer classico). Sicuramente non sarò preciso ma ci voglio provare.
Modo di operare:
Se volessi far uno scalare con gli stop interi cioè, 1-1,4-2-2,8-4-5,6-11-16-22-32-45-64 dovrei coprire tutto il foglio lasciando una striscia libera ed esporla per 19", poi spostare il foglio per lo spazio di un'altra striscia ed esporle (le prime due) per 13", rispostare il foglio e riesporre per 10"....poi 6", 5", 5.4", 1.6", 1.2", 0.8", 0.6", 0.4" ed infine 1". Se i calcoli non mi hanno beffato alla fine dovrei avere un foglio con tutti gli stop, giusto?
Non son certo, ma il mio timer della Durst dovrebbe, sotto il secondo, farmi inserire anche i decimi di secondo...
"quanta angoscia però....sperem!"
Proverò a prenderci confidenza accendendo e spegnendo manualmente (ho un timer classico). Sicuramente non sarò preciso ma ci voglio provare.
Modo di operare:
Se volessi far uno scalare con gli stop interi cioè, 1-1,4-2-2,8-4-5,6-11-16-22-32-45-64 dovrei coprire tutto il foglio lasciando una striscia libera ed esporla per 19", poi spostare il foglio per lo spazio di un'altra striscia ed esporle (le prime due) per 13", rispostare il foglio e riesporre per 10"....poi 6", 5", 5.4", 1.6", 1.2", 0.8", 0.6", 0.4" ed infine 1". Se i calcoli non mi hanno beffato alla fine dovrei avere un foglio con tutti gli stop, giusto?
Non son certo, ma il mio timer della Durst dovrebbe, sotto il secondo, farmi inserire anche i decimi di secondo...
"quanta angoscia però....sperem!"
Re: stampa in f-stop
Per questo motivo ho sempre avuto difficoltà nel valutare i provini scalari fatti in progressione lineare. Da quando uso il sistema f-stop (DanieleLucarelli ha scritto:Come scritto sopra il provino a scalare viene scalato meglio e quindi con meno scalini abbracci più tempi.
Col sistema lineare (mettiamo 3secondi a scalino) hai:
0, 3, 6, 9, 12, 15, 18, 21, 24, 27, 30, ecc. (ripasso della tabellina del 3) tra il secondo e i terzo scalino hai un intero stop di differenza mentre tra il nono e il decimo hai circa 1/10 di stop.

- Pierpaolo B
- superstar
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- Iscritto il: 28/08/2011, 11:08
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- Località: Reggio Emilia
Re: stampa in f-stop
Se trasportiamo il ragionamento sulla ripresa capiamo quanto sia utile la progressione in frazioni di stop. La progressione geometrica può avere applicazione in ambito piuttosto ristretto su tempi già raffinati e comunque è difficilmente traducibile in stop nella sua progressione; cosa che non accade rovesciando il ragionamento
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: stampa in f-stop
io faccio solo le bruciature e le mascherature in F stop 


