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Stampe per un matrimonio
Inviato: 11/04/2025, 9:52
da claullla
Buongiorno amici del forum,
sono incorso in un guaio.
«Senti, mi piacciono proprio le tue foto in bianco e nero. Non è che ti andrebbe di seguire il mio matrimonio?», mi propone, tempo fa, un caro amico. E io, tra il lusingato e l’incuriosito dalla sfida, incautamente accetto, anche se — o forse proprio perché — non ho mai scattato per nessuno che non sia io stesso. Come se non bastasse, gli annuncio malauguratamente che ciò sarebbe stato il mio regalo.
Metto in chiaro che non sarebbe stato consegnato un lavoro da professionista, essendo io un semplice amatore, e l’amico sembra comprendere. Seguo la cerimonia con il fido corredo e la sempre azzeccata HP5+ e la cosa perfino mi diverte, malgrado le foto più stupide richieste da vari invitati più o meno alticci, per non parlare dei ritratti di gruppo divisi per sesso imposti dalla sposa.
Il fastidio sopraggiunge al momento della stampa. Anzitutto, essendo costretto ad appoggiarmi a camere oscure altrui per stampare poiché casa mia è troppo piccola e ingombra per ospitarne una, devo concordare con un amico, anch’egli sfegatato pellicolaro, gli appuntamenti per la stampa. L’amico, cui prima o poi dovrò una cassa di champagne per l’impegno e la pazienza, si dedica con me alla stampa del sacchetto di rullini.
Finché siamo ai ritratti degli sposi o allo scambio degli anelli è piacevole. Eppure, ripetere provini, stampe di lavoro, normali lavorazioni, ma per decine di foto di prozii, cugini di mare, campagna e città, ex compagni di classe di cui non mi/ci interessa assolutamente niente, stufa, stanca e inaridisce la passione. Tanto più che tutto ciò viene fatto a spese mie e impiegando molte ore mie e del mio amico che preferirei dedicare quantomeno a foto che mi interessino. E per fortuna che sono politenate, perché mi sale l’angoscia già solo a immaginare lo stesso lavoro sulle baritate.
Certo, mal me ne incorse ad accettare un impegno del genere senza rifletterci. Sicuramente non lo farò più. Avendo l’acqua alla gola, mi trovo quindi a chiedervi gentilmente aiuto: come fanno i fotografi professionisti, o faceva chi è fortunatamente in pensione, per “serializzare” e accelerare la produzione in questi casi?
Perché, malgrado qualsiasi annuncio iniziale di un lavoro non professionale, tra procugini, colleghi, amiche della sposa, coppie di fidanzati e sorelle-che-devono-assolutamente-posare-in-qualsiasi-momento una trentina di stampe vanno ugualmente consegnate, e saranno una selezione di un numero più grande. E, di nuovo, devono essere buone, nonostante gli sposi in questione non s’intendano di fotografia, né tantomeno a pellicola.
Un sentito ringraziamento a chiunque vorrà darmi qualche dritta.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 11/04/2025, 9:58
da Pierpaolo B
Solitamente l'album era per gli sposi e l'albumino per i parenti.
Stampa degli sposi in laboratorio di fiducia con spesso la presenza del fotografo mentre le foto dei parenti/amici erano stampe standard
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 11/04/2025, 10:45
da bolchi
claullla ha scritto: ↑11/04/2025, 9:52
L’amico, cui prima o poi dovrò una cassa di champagne per l’impegno e la pazienza.
Direi che te la deve lui la cassa, hai idea di quanto costa farsi fare un servizio analogico per un matrimonio?
Cmq la domanda è troppo ampia... Inutile confrontarsi con quello che facevano i professionisti, che avevano a disposizone assistenti e strumentazione per automatizzare parte del processo.
Poi forse hai semplicemente fatto troppe foto, se guardi qualche album analogico di parenti vedrai che difficilmente ha piu di 40/50 foto.
L'unico modo che hai per velocizzare il lavoro è se hai delle foto molto simili (le classiche foto con i vari gruppi di invitati fatte una in fila all'altra esattamente nelle stesse condizioni) dove una volta trovato tempo e contrasto puoi ragionevolmente usarlo per tutte le stampe di quel gruppo.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 11/04/2025, 12:24
da claullla
bolchi ha scritto: ↑11/04/2025, 10:45
claullla ha scritto: ↑11/04/2025, 9:52
L’amico, cui prima o poi dovrò una cassa di champagne per l’impegno e la pazienza.
Direi che te la deve lui la cassa, hai idea di quanto costa farsi fare un servizio analogico per un matrimonio?
Mi sa che mi ero espresso poco chiaramente, mi riferivo all’altro amico che mi sta aiutando mettendomi a disposizione la sua camera oscura e stampando con me:
claullla ha scritto: ↑11/04/2025, 9:52
Anzitutto, essendo costretto ad appoggiarmi a camere oscure altrui per stampare poiché casa mia è troppo piccola e ingombra per ospitarne una, devo concordare con un amico, anch’egli sfegatato pellicolaro, gli appuntamenti per la stampa.
bolchi ha scritto: ↑11/04/2025, 10:45
L'unico modo che hai per velocizzare il lavoro è se hai delle foto molto simili (le classiche foto con i vari gruppi di invitati fatte una in fila all'altra esattamente nelle stesse condizioni) dove una volta trovato tempo e contrasto puoi ragionevolmente usarlo per tutte le stampe di quel gruppo.
Grazie, mi sembra un ottimo consiglio.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 11/04/2025, 12:24
da claullla
Pierpaolo B ha scritto: ↑11/04/2025, 9:58
Solitamente l'album era per gli sposi e l'albumino per i parenti.
Stampa degli sposi in laboratorio di fiducia con spesso la presenza del fotografo mentre le foto dei parenti/amici erano stampe standard
Ecco, per esempio questo aspetto mi era sfuggito del tutto. Grazie
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 11/04/2025, 12:31
da Pierpaolo B
....poi venivano le ristampe su richiesta eventuale di parenti.
....e qui il tuo lavoro prende una bella scrematura.
Il lavoro standard era intorno alle 30 stampe grandi in album a scelta tra diversi modelli con costi diversi. L'albumino non aveva tanta importanza per via del lavoro standard.
Oggi si fa in digitale. Le stampe non esistono.... o meglio si fa direttamente l'album a pc e si invia in stampa
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 11/04/2025, 14:39
da domx1993
Non offenderti, ma onestamente penso che tu te la sia un po' cercata. Se c'è gente che fa il matrimonialista per lavoro (e chiede cifre a tre zeri) un motivo c'è, mica ci si improvvisa così. Poi pensare di fare tutto in analogico, anzi cosa dico, in bianco e nero con l'idea di stampare a mano, è un po' folle, specie per un fotoamatore. Io gli avrei detto che, se proprio ci teneva, qualche foto gliela potevo fare, ma che non mi sarei sostituito al fotografo ufficiale.
Detto ciò, c'è anche chi non sapendo nemmeno l'abc della fotografia si improvvisa fotomatrimonialista e chiede anche dei soldi. Un mio collega mi ha detto l'altro giorno che sarebbe andato a fare delle foto a un matrimonio per 250€. Non sapeva nemmeno dirmi le focali dei due obiettivi che aveva, e pensava che "focale fissa" volesse dire non poter aprire il diaframma...
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 12/04/2025, 15:24
da claullla
domx1993 ha scritto: ↑11/04/2025, 14:39
Io gli avrei detto che, se proprio ci teneva, qualche foto gliela potevo fare, ma che non mi sarei sostituito al fotografo ufficiale.
Infatti è l’approccio che seguirò d’ora in poi. A chi mi chieda ciò, con tutto l’affetto risponderò che potrò donare una o al massimo due stampe.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 06/05/2025, 10:23
da Valerio Ricciardi
Il mestiere del fotografo matrimonialista è difficilissimo, specifico, richiede una formazione molto lunga che una volta partiva dalla gavetta: ti sembrerà assurdo, ma molti ragazzi iniziavano senza neppure "fare il flashista" - ossia brandire a mano il flash principale mettendosi dal lato dove con un gesto appena accennato il fotografo gli faceva capire dovevano mettersi (altezza e orientamento il flashista li doveva saper valutare PERFETTAMENTE da solo senza altri input)...
ma si limitavano a portare la borsa più o meno pesante del fotografo, gli scaricavano e ricaricavano i magazzini, tenevano d'occhio la ricarica delle batterie del flash di emergenza (coll'alimentatore attaccato in una presa in un angolo (stando attenti che nessuno se li portasse via), su richiesta poco prima di una posa svolazzavano attorno alla sposa per sistemare meglio a terra lo strascico. Cose così. Diventare flashista era un sudato step successivo.
Certo, ti sei cacciato in una filiera piuttosto complessa, che se non altro ha di buono che potrai - faticosamente, stancamente, tutto quel che vuoi - portare a termine garantendo A TE STESSO PRIMA DI TUTTO un livello qualitativo adeguato al tuo gusto e alle tue pretese. Che poi gli sposi sappiano, o meno, capire cosa c'è dietro, è secondario.
Al netto del grande lavoro, il B/N perlomeno ti permette di controllare dall'inizio alla fine tutto il processo.
Poteva andar peggio: potevi scattare a colori, e poi farti scansionare i negativi (sviluppati con un C41 che spesso non supererebbe il test col densitometro) e stampare le foto da un laboratorio di quelli attuali, con la qualità di stampa attuale.
E dover consegnare loro copie, che il mio stampatore di fiducia (e grande amico, che purtroppo ci ha lasciato) ... le avesse viste uscire dalla sua asciugatrice avrebbe messo nel cestino dopo averle strappate in pezzi piccoli piccoli per paura che un collega entrato a salutarlo le vedesse...
Su con la vita! Finisci con determinazione e QUALITA' ciò che hai iniziato, "mantieni la parola", poi... l'esperienza si paga sempre troppo poco.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 06/05/2025, 12:42
da carlo60
https://www.bestofweddingphotography.com/jeff-ascough/
...vabbè lui viaggia a cifre a quattro zeri e qualità superlativa...
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 06/05/2025, 16:51
da zone-seven
Bravo ... mi piace, anzi mi è piaciuto fino a quando non sono incappato in questa e ... boh sarò vintage ma levategli la fotocamera

:
https://www-bestofweddingphotography-co ... x_tr_hl=it

Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 06/05/2025, 18:10
da Valerio Ricciardi
I quattro zeri dipendono dalla qualità della comunicazione e del marketing, ma al netto di questo le poche foto che ho visto sono originali e coinvolte. Grande osservatore, fuori dagli schemi, fa del matrimonio un reportage come in effetti è la sua origine.
E' una scuola di pensiero, che ovviamente attrae e intriga di più il fotoamatore evoluto. Richiede colpo d'occhio e grande propensione al rischio, oltre a una tecnica sicura e pronta, che ti permetta una velocità decisionale fulminea per fermare quello che hai colto.
L'altra è orientata a un risultato più controllato, posato, progettato "architettonicamente" dal fotografo, un ottimo esempio a Roma David D'Ario, ormai quasi anzianotto, che considero un
raffinato ritrattista (ha uno studio che non si sa se sia più brutto il nome o il logotipo... ma è bravISSIMo nel suo genere). Non che non vi sia creatività, ma l'uso sistematico del doppio flash (a volte anche un terzo sullo sfondo su cavallettino con trigger radio) implica ovviamente una foto meno estemporanea.
A Napoli spesso i fotografi più rinomati gestiscono in proprio la parte "posata" e controllata, e affidano a un giovane molto creativo il compito di "rubare" in giro gli scatti in stile reportage, che spesso montano in B/N appositamente.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 06/05/2025, 18:20
da carlo60
...David D'Ario... ma dai uno che ancora fa il BN con il colore selettivo, dai su...
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 06/05/2025, 22:44
da Valerio Ricciardi
Quella foto sarà vecchia di trent'anni... non fa testo. Mica è roba recente.
Il suo logotipo dovrebbe darti l'idea di quanto sappia fare promozione, è bello come una Chevrolet Spark o come una sigla di un telequiz di Tele Milano degli anni '80... se ti dico che è uno che sa fare i ritratti dammi fiducia. Ho visto cose serie.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 6:25
da carlo60
Valerio Ricciardi ha scritto: ↑06/05/2025, 22:44
Quella foto sarà vecchia di trent'anni... non fa testo. Mica è roba recente.
Il suo logotipo dovrebbe darti l'idea di quanto sappia fare promozione, è bello come una Chevrolet Spark o come una sigla di un telequiz di Tele Milano degli anni '80... se ti dico che è uno che sa fare i ritratti dammi fiducia. Ho visto cose serie.
...ancora lo devo conoscere un fotografo che per pubblicizzarsi utilizza le sue foto di trent'anni prima e non la sua migliore e contemporanea produzione. La sua unica "vetrina" online mostra foto con un taglio appunto di trenta anni fa, semplicemente perché, con ottima probabilità, è quello che sa fare. Come ne più ne meno tanti altri matrimonialisti. Di ritratti non ce ne sono.
Liquidare poi un professionista come Ascough riconosciuto a livello mondiale, semplicemente scrivendo "I quattro zeri dipendono dalla qualità della comunicazione e del marketing" significa banalizzare il suo lavoro che evidentemente neanche conosci. Non sono un matrimonialista ma conosco bene il suo lavoro, specialmente quello realizzato in UK quando ancora (e spero ancora oggi) lavorava esclusivamente in BN e Leica. Uno che pubblicava un intero matrimonio in BN dove non c'era una sola immagine che non potesse, da sola, raccontare tutto, trovamelo un altro di questo livello.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 6:57
da Andrea67c
Mi inserisco. Nel mio piccolo, ho fatto due matrimoni e un battesimo. Incaricato. Cioè, gli amici me l'hanno chiesto prima, sapendo che fotografo solo su pellicola e solo in bn. Avevo il permesso di muovermi, anche durante la cerimonia, che in tutti i casi fu in chiesa. Naturalmente l'ho fatto aggratis, e non lo farò più aggratis, perché effettivamente, per quanto divertente, solo su pellicola, senza nessuno che ti aiuti in nessun modo, è una fatica alla fine della quale ti dici: perché non ci ho preso un auro, anzi ne ho spesi qualche centinaio?
Sono sempre riuscito a tirare fuori più di 20 immagini. Molte con flash, che è il miglior assistente in questi casi. Quindi super-complimenti al fotografo inglese che si sforza di fare in luce naturale, quando può. È più facile a dirsi che a farsi.
Tutto bello, a parte la fatica non remunerata? No, niente affatto. Perché il problema vero è la committenza. Le foto che io ritenevo più riuscite, per metà delle volte non erano le preferite. Anzi. Le persone senza cultura fotografica NON VOGLIONO VEDERSI RITRATTE in situazioni non in posa. Io faccio abitualmente street e per me è la norma cercare delle non- pose. Ad una cerimonia/festa è anche più semplice che per la strada, perché nessuno ti guarda con sospetto, ad una cerimonia.
Il problema è dopo. Due esempi. Ho ritratto tre sorelle, di cui una la madrina dell'nfante. Una foto che "racconta", se proprio vogliamo, il legame familiare che si rinsalda ulteriormente con il nuovo arrivo di un infante in casa. Foto disprezzata, perché una delle sorelle sta ridendo in modo clamoroso e ha la bocca aperta, pur essendo lei una bella signora con dentatura perfetta.
Ho ritratto due invitati in conversazione. Foto disprezzata perché uno dei due sta antipatico all'altro, il quale non voleva essere ritratto assieme.
Altri esempi ci sarebbero.
C'è una sottocultura (o controcultura) fotoleografica, che impedisce di lavorare al meglio in queste occasioni. Ritengo che i professionisti del settore abbiano contribuito a crearla.
Quindi sono completamente dalla parte dell'inglese.
Ciao!
A.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 8:14
da zone-seven
Andrea67c ha scritto: ↑07/05/2025, 6:57
Quindi sono completamente dalla parte dell'inglese.
Ciao!
A.
Da questo punto di vista sono con te ...
ed il "nonno" non ce lo mettiamo ? Tra una foto, bella, non dico in posa ne perfetta, ma davvero bella, mi sono sentito dire: "No meglio questa" ... ovvero una foto dove sto "nonno", porello è/era tutto impiastrato di sugo coi funghi, ma per loro il nonno era quello lì.
Quindi mi chiedo, quando ti scelgono su cosa si basano ? Cioè vedranno un "portfolio" ?
E' un problema culturale, ok ... ma nsomma
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 9:58
da Pierpaolo B
Ai tempi dell'analogico il professionista non faceva nemmeno vedere i provini ai clienti. Se si pattuivano 30 stampe stampava le 30 immagini per lui più riuscite. I provini pubblici erano per le foto al banchetto solitamente fatte dall'assistente e tra queste il cliente sceglieva.
Con l'avvento del digitale le foto sono talmente tante che per il professionista scegliere sarebbe un gran sbattimento.... meglio consegnare TUTTI i jpg compressi, lasciar scegliere e lavarsene le mani..... i più fanno così.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 10:33
da Valerio Ricciardi
Andrea67c ha scritto: ↑07/05/2025, 6:57
Quindi sono completamente dalla parte dell'inglese.
Anch'io! A me, piace molto di più un approccio del genere. Infinitamente più autentico, vero, e libero rispetto ai canoni convenzionali più consolidati, non solo ottimo artigianato. Capace, di evocare i ricordi VERI nella della giornata agli sposi anche a trent’anni di distanza.
Io mi riferivo solo al suo
appannaggio, alla sua
“quotazione di mercato”, che è determinata nella libera professione da fattori in cui competenza e creatività sono solo uno dei tanti tasselli del mosaico. Tre zeri, quattro zeri, cinque zeri per me
non hanno valore per giudicarlo (per il suo budget familiare ovviamente si sentono).
Nel marketing la determinazione del posizionamento di prezzo è una fase della progettazione, dalle aziende viene demandato ad analisi di specialisti. Il mercato è quello che è. Gli analisti sanno che c’è un tot di persone disposte a pagare una cifra irragionevolmente alta un iPhone di gamma elevata, con prestazioni inferiori magari rispetto allo XiaoMi o al Samsung o al ... top di gamma equivalente che magari costano 500 euro in meno, perché intimamente convinta che l’iPhone abbia delle qualità superiori per questo questo e quest’altro motivo. Ma sanno che c’è anche una percentuale di utenza che sceglie il brand,
PERCHE’ caro. Fattore di autogratificazione: me lo regalo, perché mi voglio bene e posso permettermelo. E delle due che costi
caro per quel che è mi gratifica di più.
Come negli anni ’80 le (splendide) ottiche per Contax, che grazie alla parte di acquirenti in cerca di autogratificazione (
ahò, Carl Zeiss, mica bau bau micio micio!! Lo pago, però...) ci permettono oggi di trovare a prezzi ragionevoli obiettivi splendidi, che come i Leitz per Leicaflex e M spesso sono intonsi. Se le trovi immacolate dopo trenta quarant’anni e più... vuol dire che non sono state comprate per
usarle, ma per
averle. Quanti Nikkor 35/2 ci sono in giro praticamente sverniciati dall’uso di un fotoreporter? Se esistesse una relazione fra qualità reale e prezzo ritenuto accettabile, si venderebbero meno Rolex e più Zenith, visto che per moltissimi anni i "Daytona" hanno avuto dentro un calibro 400 Zenith "El Primero" modificato...
Annigoni è stato uno dei pittori con la tecnica più raffinata che si possa immaginare del '900: ha dipinto ritratti realisti di una potenza espressiva fuori dall'ordinario. Non fosse stato chiamato a ritrarre una quantità di regine, e pulzelle eredi di case regnanti assortite,
oggi le sue quotazioni sarebbero più basse. E sì che anche quei ritratti d'occasione, vincolati dal messaggio che dovevano trasmettere, ai miei occhi meno potenti delle sue realizzazioni "libere" erano dipinti gran bene. Prova a googlare “Annigoni”: salterà fuori la frase “il pittore delle regine” e il ritratto del ’54 di Elisabetta II. Che, dire che non è certo il meglio che ha fatto, è ancora poco. Io lo scoprii perché per un lavoro ho dovuto studiarne tutta la produzione, e a un certo punto ho pensato:
ehi, cavolo, ma questo è un signor artista !! - prima, conoscevo solo i nove-dieci quadri che hanno più o meno visto tutti, e lo consideravo solo un gran noiosissimo tecnico dell'olio su tela, che faceva "santini" alla Guido Reni...
L'essenzialità della comunicazione dipende anche dalla tua committenza. Se la tua committenza è
il pubblico, fra duemila virgolette, e
non si è innescato un meccanismo di passaparola fra la clientela potenziale,
o sei visibile o non esisti. Ciò ti può coinvolgere sia se sei bravo, sia se non lo sei. Se sei bravo, meglio!! Ma non è detto che fama e successo, anche economico, abbiano una relazione lineare con skill (tecnico) e creatività (artistica). Magari. In una visione panglossiana, forse...
Ricordi l'influencer napoletana terrificante che ha generato un problema d'ordine pubblico portando di punto in bianco 10.000 sciatori a Roccaraso?
DIECIMILA. Perché lo ha proposto LEI su TikTok: ha anche detto di saper sciare frenando a spazzaneve sulla pista verde... Però ha UN MILIONE SETTECENTOMILA FOLLOWER. Quindi nel suo ha talento: ha saputo crearsi riconoscibilità e seguito. Un istinto vincente, come - sinché non è scoppiata la bolla per una stupida avidità - Chiara Ferragni.
Aprissi un blog su TikTok, potrei collezionare
un milione settecentomila pernacchie? No: non avrei questa
attenzione, neanche per
insultarmi.
Gustavo Thoeni, il gran campione, è vivissimo e in ottima salute. Penso che a 71 anni scierebbe molto meglio lui, senza bacchette e quel giorno magari con un po’ di mal di schiena, di me dopo sei mesi di training fisico incessante e cinquanta lezioni di affinamento dal miglior Maestro federale di Cortina. Avesse lanciato lui su TikTok l'idea di “
andare tutti sulla neve a Roccaraso domenica prossima”, sarebbero stati invasi in quel modo dai pulmann creando addirittura un problema di reperibilità di servizi igienici e bottigliette d’acqua? Dubito. Quanti venti-trenta-quarantenni sanno chi è?
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 11:53
da Valerio Ricciardi
Andrea67c ha scritto: ↑07/05/2025, 6:57
C'è una sottocultura (o controcultura) fotoleografica, che impedisce di lavorare al meglio in queste occasioni. Ritengo che i professionisti del settore abbiano contribuito a crearla.
Sì, nonostante molti professionisti la lamentino, esattamente come hai fatto tu alla luce di esperienze pur, comprenderai, assolutamente occasionali.
Nella media dei casi, i piccoli professionisti hanno avuto, penso, una grande accondiscendenza nell'
"attaccare l'asino dove vuole l'asino", e si sono abbastanza passivamente adeguati a ciò che in quel periodo sembrava funzionare.
E che magari in fondo a loro per primi non piace.
Quel fotografo inglese, creandosi coraggiosamente uno stile personale pur nel "genere reportage" (che non ha assolutamente inventato lui, solo a Roma ne conosco cinque che fanno così, nessuno così bravo), ha saputo imporlo ai suoi clienti (in senso buono); e a quel punto "ha vinto", perché chi, estremizzo, vuole cose come... il fotomontaggio in pellicola degli anni '70 con gli sposi che si baciano dentro la coppa di champagne fotografata sullo sfondo del tramonto o dentro la rosa bianca (
giuro...! Visti io!...) non si fa fare il servizio da lui.
Poi ci sarà sicuramente chi lo sceglie perché ha fotografato le nozze di una delle
Spice Girls, o magari dei Totti, senza avere davvero una capacità di valutarlo... bé, basta che paghi.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 14:19
da carlo60
...i discorsi da volpe e l'uva...
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 15:32
da Valerio Ricciardi
Perché? Mai fatto un servizio di cerimonie.
Richiesto, di rado, ho sempre declinato e non solo perché avevo tutto il lavoro che potevo seguire - in una nicchia pagata meglio.
Mi son ritagliato una nicchia che rispetto al reportage di attualità è l'opposto antipodico come esigenze di formazione, qualità, competenze e tipologia di situazioni da saper gestire. Avessi praticato occasionalmente anche quel genere (non si capisce quando?), bene o male avrei imparicchiato, come chiunque, poi... consegnato servizi ben esposti e senza foto storte, coi colori "giusti", nitidi, prevedibili, scontati, banali e senza pathos alcuno.
Pare ti abbia pestato un callo... solo perché ho scritto che il livello di remunerazione di una libera professione, in sé, non è necessariamente in rapporto lineare con la qualità espressa. Mi duole, questo vedo da una vita. Non solo nella mia professione, ma in quelle con le quali mi interfaccio come figura complementare (architetti e/o ingegneri, archeologi, accademici, storici dell'arte, orientalisti e filologi classici, epigrafisti etc).
Tolto chi "vive di stipendio", alto o basso che sia, negli altri ho visto sempre indipendenti la capacità di fare le cose, e la capacità di venderle. La prima un fatto di predisposizione, studio, concentrazione, esperienza, permeabilità agli insegnamenti, e capacità di assorbire la qualità del lavoro degli altri (che è altro dall'imitazione); la seconda, capacità di relazione, autopromozione ben calibrata, cura dell'immagine.
Viaggiavano su binari anche occasionalmente paralleli, più spesso no. In modo veramente eclatante nel caso di architetti anche molto noti.
Per cui ritrovo a consuntivo scettico rispetto al modello calvinista del valore della persona nel lavoro.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 19:53
da zone-seven
L'industria della fotografia matrimoniale e del marketing ad essa associato dovrebbe essere una continua evoluzione, influenzata da fattori culturali, tecnologici e di mercato. In Italia, la combinazione di paesaggi mozzafiato, patrimonio culturale e competenze professionali rende il paese una destinazione privilegiata per i matrimoni, sia per coppie italiane che straniere. Parallelamente, le tendenze globali mostrano una crescente richiesta di esperienze personalizzate e autentiche, spingendo in teoria i professionisti del settore a innovare per soddisfare le aspettative dei clienti.
L’uso di droni per catturare prospettive dall’alto è ormai una realtà nei matrimoni diciamo di lusso: riprese aeree di cerimonia e ricevimento offrono una visione d’insieme impareggiabile, rendendo la narrazione visiva più dinamica e coinvolgente. È necessario, però, coordinarsi con i fornitori e verificare le norme locali sulle autorizzazioni di volo e le condizioni meteorologiche ed i costi aumentano.
La fotografia con droni ha rivoluzionato il modo di raccontare i matrimoni, offrendo prospettive spettacolari e inedite che arricchiscono l’album nuziale di emozione e dinamismo.
Grazie alle riprese dall’alto, il drone cattura l’intera scenografia (dalla bellezza della location ai movimenti degli ospiti) dando una visione d’insieme che manca nelle foto tradizionali. Riprese a volo radente valorizzano i dettagli architettonici (villa, chiesa, giardino), mentre panoramiche ascendenti accompagnano con eleganza l’ingresso degli sposi, trasformando ogni scena in un “momento epico”.
Movimenti fluidi: utilizzare curve a S e ascese o discese lente per dare un ritmo cinematografico.
Shot statici: posizionare il drone in hover per scatti fissi, perfetti per coperture “aerea+terra” abbinate alle foto dei fotografi a terra. Tracking nel seguire gli sposi in cammino o durante il taglio della torta, grazie alla modalità ActiveTrack, e ci esce dinamismo senza stacchi netti.
In editing, si stabilizza ulteriormente il footage e si bilancia il tutto per uniformarlo alle immagini fotografiche. Sequenze aeree possono essere montate in highlight video o presentate come fotografie still a elevata risoluzione. Oltretutto, inserire transizioni dolci tra riprese a terra e in volo migliora la coesione narrativa.
Ovviamente integrare il drone nel servizio richiede coordinamento e attenzione alle tempistiche: è preferibile prevedere e scegliere i voli in momenti “morti” (ad esempio tra cerimonia e ricevimento), in modo da non disturbare il flusso degli eventi. I droni professionali come DJI Mavic 3 Cine o DJI Air 3, offrono sensori di qualità cinematografica e stabilizzazione gimbal a tre assi. Ci vogliono un po' di batterie di scorta, in alcuni casi eliche extra e un radiocomandi consoni per garantire voli lunghi e affidabili. Alcuni modelli permettono anche il trasporto di filtri ND intercambiabili, utili per gestire l’esposizione in pieno sole.
Senza parlare delle varie autorizzazioni ed iscrizioni per "volare"
Poi stanno arrivando album fotografici “3D” interattivi, che sfruttano l’Augmented Reality per far rivivere i momenti del matrimonio in formato immersivo. In alcuni casi basta inquadrare con lo smartphone per attivare video, ricostruzioni 3D o clip extra, trasformando il tradizionale album in un’esperienza multimediale.
Strumenti basati su intelligenza artificiale (AfterShoot, Imagen Culling, Narrative, FilterPixel) automatizzano il “culling” (ovvero la selezione delle immagini migliori in base a fattori come nitidezza, espressioni e composizione ) e propongono ritocchi iniziali che emulano lo stile del fotografo. Questo permette di risparmiare in teoria ore di lavoro e garantire coerenza nello stile finale. Realtà aumentata e realtà virtuale stanno ridefinendo l’album matrimoniale. Pagine cartacee che si animano grazie a semplici QR code o app dedicate consentono di far emergere dal foglio video-racconti, clip “dietro le quinte” e persino ricostruzioni 3D dei momenti più emozionanti. Aziende come DuetVR hanno progettato suite complete – dagli AR photobooth alle proiezioni interattive – per offrire agli invitati la possibilità di esplorare con lo smartphone un mondo parallelo di ricordi, personalizzato sulla storia degli sposi.
Anche i social media giocano un ruolo cruciale: le stories in diretta, i mini‑documentari postati in tempo reale e le gallerie web interattive permettono di estendere la narrazione ben oltre la festa. Così, amici e parenti impossibilitati a partecipare di persona possono interagire attraverso commenti geo‑taggati, scegliere angoli di ripresa diversi e persino votare il proprio scatto preferito, contribuendo attivamente alla costruzione del racconto collettivo. Questo approccio trasforma il matrimonio in un evento condiviso, dove ogni ospite diventa co-autore della memoria.
La “rinascita” della pellicola c'è: alcuni propongono due shooting, uno dedicato al digitale e l’altro esclusivamente alla pellicola, per un mix di autenticità nostalgica e flessibilità tecnica. Il confronto tra tonalità analogiche e nitidezza digitale arricchisce l’album di contrasti estetici.
Un workflow ibrido pellicola-digitale nel matrimonio arricchisce la creatività, offre anche ai clienti experiece memorabili e autentiche. Con giusti strumenti si creano immagini che raccontano storie indimenticabili, catturando l'essenza del grande giorno in modo unico e personale.
Alla fin fine, in questi nuovi paradigmi, la fotografia di matrimonio non si limita a catturare un istante: diventa un’esperienza multisensoriale, dinamica e partecipativa, in cui ogni spettatore può ritornare “sul posto” più volte, scoprendo ad ogni visita nuovi dettagli e angolazioni.
Ecco fatto un matrimonio da 100K.
Per quello che ho avuto modo di vedere, i pochi qui in italia che fanno queste cosette al caro jeff-ascough qui sopra je magnano in testa, ma noi ci preoccupiamo delle differenze tra le russe svedesi americane ecc ecc ecc... ed io che non riesco a fare una stampa decente.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 20:35
da carlo60
zone-seven ha scritto: ↑07/05/2025, 19:53
Per quello che ho avuto modo di vedere, i pochi qui in italia che fanno queste cosette al caro jeff-ascough qui sopra je magnano in testa, ma noi ci preoccupiamo delle differenze tra le russe svedesi americane ecc ecc ecc... ed io che non riesco a fare una stampa decente.
...parli e paragoni due filosofie di ripresa/interpretazione lontane anni luce. "Uno" non saprebbe fare quello che fa "l'altro" e "l'altro" non saprebbe fare quello che fa "l'uno". Ascough ha come riferimento, per sua stessa ammissione, il mood reportagistico di Don McCullin, dubito che quelli a cui ti riferisci magari ne abbiano mai sentito parlare.
Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 22:06
da zone-seven
carlo60 ha scritto:zone-seven ha scritto: ↑07/05/2025, 19:53
Per quello che ho avuto modo di vedere, i pochi qui in italia che fanno queste cosette al caro jeff-ascough qui sopra je magnano in testa, ma noi ci preoccupiamo delle differenze tra le russe svedesi americane ecc ecc ecc... ed io che non riesco a fare una stampa decente.
...parli e paragoni due filosofie di ripresa/interpretazione lontane anni luce. "Uno" non saprebbe fare quello che fa "l'altro" e "l'altro" non saprebbe fare quello che fa "l'uno". Ascough ha come riferimento, per sua stessa ammissione, il mood reportagistico di Don McCullin, dubito che quelli a cui ti riferisci magari ne abbiano mai sentito parlare.
ecco questo si che il discorso della volpe che non arriva all’uva.
C’è chi fa delle scelte dell’uno o dell’altro … e c’è chi riesce a mettere assieme l’uno e l’altro…
mentre non è che perché si chiama Don qualcuno gli altri non abbiano sentito parlare .
Poi ognuno crede a quello che vuole … come detto in altri post, anche che la terra è piatta e che, come i respiriani si può vivere d’aria … poi qualcuno di loro muore e si stanno ancora chiedendo perché.
per il resto, ti è sfuggito il senso, di 4 righe, figuriamoci due foto
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 07/05/2025, 22:30
da Valerio Ricciardi
carlo60 ha scritto: ↑07/05/2025, 20:35
Ascough ha come riferimento, per sua stessa ammissione, il mood reportagistico di Don McCullin, dubito che quelli a cui ti riferisci magari ne abbiano mai sentito parlare.
No, Carlo, non ci siamo. Lo "stile reportage", pur inframmezzato da un certo numero di foto posate, sostanzialmente ritratti e in percentuale maggiore "ovviamente" alla sposa, almeno a Roma e Napoli è tutt'altro che una mosca bianca. Penso che lo adottino ormai quasi un quarto dei professionisti "bravi", anche perché nel genere "classico" non c'è più nulla da inventare...
Mica lo fa inventato lui. Gira da più di trent'anni ormai.
Questo senza nulla togliere alle sue doti, che ho apprezzato subito, e pure
molto.
Lascia stare Don McCullin, se anche non conoscono lui magari conoscono Ugo Mulas e Berengo Gardin... non è questo il punto.
Ci sono anche quelli bravi assai, da noi, nel genere. Oggi sono molto avvantaggiati dalle digitali full frame, perché se di risoluzione non esasperata rispetto ai limiti tecnologici del momento hanno una resa sulle basse luci notevolissima, e il formato pieno riduce ulteriormente l'impatto del rumore.
Già una Nikon D700, FF da "soli" 12 Megapixel, o una Pentax K5 da "soli" 15,4 permettevano molti anni fa di lavorare in luce ambiente a 1600 ISO che "sembrano 320". Poi ci sono le monocromatiche senza matrice di Bayer, come la costosissima Leica Monochrome e il "miracolo" Pentax K3-III Monochrome che costa solo circa 2000 euro. Gamma tonale estesissima, scala di grigi incredibile e bassissimo rumore, 800 ISO sembrano quasi i 100 di dieci anni fa. Agevolano questo tipo di approccio alla narrazione di un evento - adesso lasciamo da parte il fatto che a noi "ci piace" l'idea della matericità dell'analogico.
Ecco, mi dirai casomai che lavorare in pellicola, per la foto di occasione, oggi come oggi in Italia proprio "non esiste". Però io questo lo capisco, a parte il problema dei laboratori di stampa adeguati... La possibilità di recupero soprattutto delle basse ma anche delle alte luci nel numerico - scattando in RAW con una fotocamera che abbia validi algoritmi di elaborazione del segnale (le migliori: Nikon, Pentax e Sony che usano peraltro sensori dello stesso fabbricante) sono pazzesche rispetto alla pellicola, e questo è come il paracadute balistico nei monomotori Cirrus: una cosa su cui non devi nella tua testa contare, devi volarlo stando bene nel suo inviluppo, come se non ci fosse... ma se tutto va proprio storto e che è che non è finisci in vite piatta... quantomeno più o meno porti la pelle a casa.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 08/05/2025, 11:25
da Valerio Ricciardi
Nella foto di eventi le possibilità di "bucare" una foto importante sono più di quelle che sapremmo contare...
per questo considero quel genere di foto un genere difficilissimo, ben al di là di quello che il cliente (o i fotografi che si occupano di "altro"...) arriva a percepire. E' una gran responsabilità verso gli sposi, ai quali non puoi assolutamente raccontare, dopo, perché ti è entrata luce dal dorso della macchina alla quale era un po' che non controllavi bene le guarnizioni.
Un fotografo di architettura può tornare sulla location (al limite ci rimette tempo quindi denaro) anche più volte finché non azzecca il momento con l'orientamento della luce "giusta", può attendere anche la giornata col sole velato di foschia al punto giusto per aiutarsi a tenere entro gamma i contrasti. Se si scorda di chiudere il diaframma del Copal, male che va stupido lui, ha buttato una piana e, un po' scocciato, ci torna.
In sala di posa non ne parliamo: le luci le metti e le sposti tu finché vedi qualcosa che "adesso va bene", se sei sciolto e rodato ci metti tot, se è un po' che non affronti quel tipo di tridimensionalità o riflessi dell'oggetto ci metti all'inizio... 3 x tot. Ma in fondo che rischi reali hai? Guadagnare meno in rapporto al tempo impiegato. Nulla di irrimediabile. Se sei troppo lento e perfezionista nel senso sottile di insicuro, la qualità finale corrisponde a una produzione troppo bassa. Tutto qui. Vista da fuori la sala di posa fa scena, ma è una vita taaaanto più facile...
Il matrimonialista, deve seguire il motto di Theodoro Roosevelt: "fai quel che devi, con quel che hai, dove ti trovi". E, ti dirò, a parte il fatto che il genere reportage a me molto piace di più, è più vero, più Hemingway, più Steinbeck, più McCullin e meno Guido Reni,
...ha il vantaggio che è richiesta intrinsecamente meno percezione di perfezione tecnica rispetto al più noioso e paludato stile classico, perché lì ci si aspetta, con tempistiche e stress da foto di attualità, uno standard più simile a quello di una sala di posa.
Quindi non è che fare le solite foto noiose e prevedibili con tre flash e l'assistente che ti sistema lo strascico della sposa sia sempre più comodo. Forse ci si stanca anche di più, per un risultato finale che colpisce l'immaginazione meno.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 08/05/2025, 14:52
da carlo60
Valerio Ricciardi ha scritto: ↑08/05/2025, 11:25
Vista da fuori la sala di posa fa scena, ma è una vita taaaanto più facile...
...non so se ridere, piangere o peggio, provare compassione. Non ti affannae a scrivere l'ennesima pappardella perché non la leggerò neanche sotto tortura. Hai mai pensato ad aprirti un blog tutto tuo dove dispensare queste perle?
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 08/05/2025, 15:41
da Valerio Ricciardi
carlo60 ha scritto: ↑08/05/2025, 14:52
...non so se ridere, piangere o peggio, provare compassione.
Non ti affannare a scrivere l'ennesima pappardella perché non la leggerò neanche sotto tortura.
Un affanno... mi pulsano già le tempie per la tensione.
Dopo 46 anni di sala di posa, per più di dieci tenendone peraltro anche due stabilmente montate in città distinte (una a Roma a p.za S.Ambrogio 15 a 50 m da piazza Mattei, una a Firenze a Borgo S.Jacopo 7 vicino Ponte Vecchio) guarda, riesco anche senza un tuo
endorsement ad avere un'immagine della realtà della MIA professione.
Non so che lavoro tu faccia nella vita, penso non il mio. Sono sicuro che nel tuo sarai un validissimo elemento.
A cosa debbo tanta scarica di fiele? Hai uno scopo di qualche tipo? Un fine? Potendo, ti verrò incontro.
Non posso ovviamente credere che tutto questo nasca solo dal fatto che ho messo in dubbio il fatto che si debba considerare
"qualcuno" un tizio non perché fa cose molto belle, ma perché gli danno tanti soldi.
E con te, siamo a tre leoni da tastiera. Seleziona profilo... spunta...click... puff, sparito.
E
fa' altrettanto, no?????
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 08/05/2025, 20:07
da mark88
Valerio Ricciardi ha scritto: ↑08/05/2025, 15:41
E con te, siamo a tre leoni da tastiera. Seleziona profilo... spunta...click... puff, sparito.
E
fa' altrettanto, no?????
non te ne curare Valerio, io i suoi interventi già non li leggo da tempo

Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 09/05/2025, 10:51
da Pierpaolo B
Valerio Ricciardi ha scritto: ↑08/05/2025, 15:41
E con te, siamo a tre leoni da tastiera. Seleziona profilo... spunta...click... puff, sparito.
E
fa' altrettanto, no?????
Il sistema della testa nel sacco.
Il sistema dello struzzo.
....alla fine si rimane soli nel proprio mondo.
Se tutti facessero così il risultato sarebbe ovvio.... solo monologhi.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 09/05/2025, 13:21
da zone-seven
Pierpaolo B ha scritto: ↑09/05/2025, 10:51
Se tutti facessero così il risultato sarebbe ovvio.... solo monologhi.
Perchè sarebbe ? Non è già così ?

Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 09/05/2025, 20:27
da carlo60
Valerio Ricciardi ha scritto: ↑08/05/2025, 15:41
Non so che lavoro tu faccia nella vita, penso non il mio. Sono sicuro che nel tuo sarai un validissimo elemento.
Spero breve historia. Sono andato a bottega a Roma a 15 anni, camera oscura in vari laboratori tra cui quello di Giovan Battista Poletto, fotografo di scena di Visconti. A 21 anni ho aperto il mio studio di fotografia commerciale e pubblicitaria che nel tempo si è ingrandito fino a diventare una struttura di 400 mq con passo carrabile e fondo a uovo in cemento. Falegnameria, camera oscura, stampa a plotter, finissaggio Fine-Art. Ho avuto come clienti, e cito i primi che mi vengono in mente, Enel, Colgate Palmolive, Pfizer, Musei Capitolini, Auditorium Parco della Musica, MSC Cruise, La Molisana, Ferrari Gran Turismo, Museo del Teatro del Burkardo... ma ho lavorato anche per Giovanni, er pizzicarolo che ce preparava a pizza bianca co li fichi e cor prosciutto. Ho studiato Gestione del Colore e Correzione del Colore con Mauro Boscarol.
Credo ancora di essere l'unico fotografo al mondo ad essere entrato nel cuore pulsante di una centrale nucleare, (Mochovce, Slovacchia) sotto terra li dove c'è il nucleo, addobbato come un astronauta, il contatore Geiger a tracolla e sette minuti a disposizione per fotografare la struttura. Le mie competenze in ambito conservazione e Fine-Art mi hanno consentito di progettare le teche e il sistema di illuminazione del Museo del Burkardo oltre a riprodurre su dia 4x5 parte dell'archivio storico nonchè mettere in sicurezza una collezione privata che comprendeva tra le altre parecchie stampe firmate di Mapplethorpe (carte stupende). La foto che è stata per anni sulle confezioni del Soflan ha contribuito a premiare il detersivo come miglior packaging. Con l'entrata in scena del digitale feci una attenta riflessione e presi la sofferta decisione di chiudere lo studio, da qualche anno avevo iniziato anche a realizzare foto di interni e panosferiche a 360° e decisi di dedicarmi solo a quello. I compensi stavano barbaramente calando e gestire economicamente una struttura che solo di energia elettrica aveva 25Kw sarebbe diventata un'impresa. Fare foto di interni è un lavoro che mi ha consentito di viaggiare spesso in Italia e in Europa. Per un gruppo internazionale sono stato a Riga due settimane a fotografare una antica fabbrica del gesso trasformata in residenze di lusso nella piccola isola di Kipsala, sulla Daugava. Mi fermo qui professionalmente parlando.
Per cui si, Dott. Valerio Ricciardi, nel mio lavoro sono molto bravo.
Non ho nessun "livore" nei tuoi confronti (sei molto abile nello sviare i discorsi) semplicemente trovo sgradevole per non dire peggio, come banalizzi non solo il lavoro altrui ma anche delle specializzazioni che invece sono estremamente complesse e non come hai scritto "Vista da fuori la sala di posa fa scena, ma è una vita taaaanto più facile..." E non dico questo perché per oltre venti anni sono stato dietro ad una Sinar, ma perché ridurre tutto a un fa scena denota scarsa conoscenza dell'argomento. Non basta fare quattro fotine sui fondini sfumati...
Mi scuso con tutti gli utenti per questo post lunghissimo.
Valè te saluto alla salentina, ciao mè.
Re: Stampe per un matrimonio
Inviato: 10/05/2025, 6:45
da Valerio Ricciardi
mark88 ha scritto: ↑08/05/2025, 20:07
non te ne curare Valerio, io i suoi interventi già non li leggo da tempo
Grazie, nulla di che. Questo forum ha 7900 iscritti (molti meno attivi); tre... lo 0.038 % del totale. Accedendo col log automatico, attivo le scelte di profilo = nessuna interazione con chi può essere "faticoso". Non cerco consenso, non ci sono elezioni,
"carriere" da fare, né - nel mio caso - potenziali clienti da raggiungere. Non debbo relazionarmi per forza (
... in cambio di ...? ) ad estranei cui non son gradito.
Esser presenza costante in un forum (
tanti post, non di rado utili per tutti e con contenuti qualificanti) costituisce per molti un modo per ottenere - fuori dalla vita reale - un'autoaffermazione secondaria. Che male c'è? In qualche caso ciò però fa percepire una
new entry come un potenziale
competitor cui fare le pulci in ogni modo, tentando di inficiarne la presunta reputazione "locale". Solo che il "potenziale concorrente" ...non sta concorrendo, ha già la vita sua.
Schema: arriva uno, frecciatina magari completa di

, dopo un po' ecco un altro a dargli rinforzo, poi il terzo: ... riflesso pavloviano da capibranco, marcano il territorio. A me compare una riga di notifica di
questo messaggio è di XY che è inserito nella tua lista ignorati. Bizzarro venga commentato quel che scrivo da chi non leggo = di cui ovviamente neppure commento i post. Mi pare una cosa così...
poco virile.
Dai e dai si stancheranno... questa passeggera ossessione si smorzerà da sola.
"straniero, questo posto è abbastanza grande per tutti e due !".
Dietro una tastiera tutti bravi a
"farsi grossi"... Nei rapporti via modem con sconosciuti il
super-Io allenta il guinzaglio. Poi lo stesso che online
"ti viene sotto", ti da' dell'incompetente, del bluff vivente, del fallito o peggio... quando te lo ritrovi
fisicamente davanti in un'assemblea di condominio e lo guardi negli occhi... usa tutti i condizionali del caso e applica prudenziali paletti -

hai visto mai.
Sin qui fesserie,
de minimis non curat praetor. Non cesserò certo d'esistere, né mi saliranno le transaminasi per via di - dicasi 3 - persone.
Ma se dovessi leggere post che mi coinvolgano e superino la soglia (in Italia alta) del ragionevole diritto di critica e dissenso, fammelo sapere in PM. Una sola volta, da che c'è la Rete, mi risolsi ad agire, e non andai esattamente
"a piàgne da mammà"... la cosa
saputa gestire è inizialmente costosetta ma risolve, e al netto delle spese ho scoperto che rende anche benino.