Il tema andrebbe visto in una prospettiva un po’ più ampia per capire quali sono i diritti fondamentali in gioco. Se permettete l’autocitazione, visto che su questa questione ho ragionato un po’ e ho scritto un paio di cose, qui due casi estremi nel contesto americano, dove tutto é fair game salvo l’uso commerciale. Questi casi sono interessanti nella prospettiva italiana perché mostrano che tipo di conseguenze le normative più restrittive tendono ad evitare.
https://pensierifotografici.wordpress.c ... otografia/
https://pensierifotografici.wordpress.c ... damentali/
Ricordo anche che il consenso, anche se concesso per iscritto, può essere revocato in qualsiasi momento appunto perché si connette con diritti assoluti della persona (immagine e riservatezza). Mi interesserebbe anche sapere come si bilanciano questi diritti con la libertà di espressione e la libertà artistica e perché il Primo Emendamento americano funziona meglio degli artt. 21 e 33 della costituzione italiana.
Street photography: cosa fare se vi chiedono di cancellare la foto
Moderatore: etrusco
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Re: Street photography: cosa fare se vi chiedono di cancellare la foto
Da noi i minori sono ipertutelati per cui nel caso di Svenson sono quasi sicuro che avrebbe perso la causa.
Il caso di diCorcia invece rientrerebbe nel caso di pubblicazione a scopo culturale anche se avendo tratto profitto dalle foto probabilmente in qualche modo avrebbe dovuto pagare anche i soggetti.
Il caso di diCorcia invece rientrerebbe nel caso di pubblicazione a scopo culturale anche se avendo tratto profitto dalle foto probabilmente in qualche modo avrebbe dovuto pagare anche i soggetti.
Re: Street photography: cosa fare se vi chiedono di cancellare la foto
persone riconoscibili, nessuno mi ha contestato nulla.cloudymoroni ha scritto: ↑16/07/2020, 22:15Ora sarei curiosx di vedere foto vostre di scene street con persone per capire meglio...e mo la smetto con gli off topics
http://www.lucedeimieiocchi.net/blog/humankind/
persone non riconoscibili (ho usato lo zoom durante l'esposizione), non si può contestare nulla a prescindere
http://www.lucedeimieiocchi.net/blog/high-tech-nemesis/
http://www.lucedeimieiocchi.net/blog/fast-life/
poi ho altri ritratti e primi piani di gente conosciuta sul momento, quindi perfettamente riconoscibili a cui però prima ho chiesto il permesso.
Io cerco sempre di pormi nei panni degli altri: a me farebbe infuriare se qualcuno mi riprendesse in pieno senza il mio consenso, altresì non avrei motivo di negarlo se mi venisse semplicemente chiesto; allo stesso modo cerco di comportarmi con gli altri e se qualcuno - sino ad ora non mi è mai successo - mi dovesse chiedere di segare via, a malincuore sego.
Se c'è molta gente e si rischia di poter ricevere certe richieste credo che il compromesso del digitale torna utile: cancelli quel fotogramma e non getti via un rullo.
In analogico invece me la gioco di anticipo: evito primi piani e riprese "più invadenti" che potrebbero suscitare mal contenti. Me la gioco su riprese in cui è difficile riconoscere volti in primo piano, ed eventuali volti riconoscibili faccio si che siano in mezzo a tanti altri. Se una persona mi ispira un primo piano riconoscibilissimo, non voglio rogne, chiedo.
“quando ci penso vorrei tornare
dalla mia bella al casolare
Emilia mia Emilia in fiore
tu sei la stella tu sei l’amore”
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Re: Street photography: cosa fare se vi chiedono di cancellare la foto
Indipendentemente da ciò che recita la Legge, andare a rompere le uova nel paniere alla gente è un gesto di maleducazione a prescindere.cloudymoroni ha scritto: ↑16/07/2020, 21:20Eh ok, ma se ti chiedono di cancellare la foto direi che non volevano farsi fotografare o tutta questa discussione non ha senso, no?
Talvolta il fotografo street deve si avere la faccia tosta, ma non così tosta da far alterare il prossimo. Se il prossimo si altera, te la cerchi.
Poi c'è sempre il prossimo che ci vuole speculare su. Leggendo il post di Lorenza sul Sig. Nussenzweig che ha tirato in causa la sua fede mi è venuto da sorridere perché era chiaramente un atto speculativo. Il credo del Sig. Nussenzweig vieta certamente un tipo di immagini ma di sicuro non quella che ha scattato diCorcia, ci ha marciato abbondantemente su facendosi scudo di una "Legge" che in realtà non esisteva.
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Re: Street photography: cosa fare se vi chiedono di cancellare la foto
Prima la gente era meno diffidente e difficilmente creava una grAna x una foto. Oggi purtroppo è così e ci vuole tatto. Prova a spiegargli che è un rulllino e nin si può cancellare e prometti che non pubblicherai la fotoclaullla ha scritto: ↑25/05/2020, 11:43Ciao a
Ciò nonostante, il digitale si è intromesso pesantemente nel modo di fare fotografia di strada. Da più lati: del fotografo, del pubblico e dei soggetti stessi. Parlando di questi ultimi, mi sembra di riscontrare, almeno in occidente, un rapporto diverso tra soggetti e fotografo rispetto a quanto raccontato in interviste e memorie dai (dalle) grandi fotografi del passato.
Nonostante la mia età (27) non mi permetta di sapere in prima persona come si comportasse la gente degli anni '50-'60-'70 se ripresa da uno sconosciuto, credo che l’affacciarsi massiccio della tecnologia del controllo (videosorveglianza ubiqua, tracciamento degli spostamenti ecc.) con tutte le conseguenze in tema di protezione dei dati nonché il timore, reale o presumnto, che la propria immagine possa finire diffusa in rete con chi sa quali conseguenze abbiano mutato profondamente la reazione della gente davanti all’intrusione di una macchina fotografia. In Italia poi più che altrove; per non parlare del triveneto dove vivo.
E se da un lato il digitale ha democratizzato la possibilità di registrare immagini, dall’altro le ha svalutate, perché queste diventano un semplice flusso di bit di cui disporre a piacimento. Il mio non è un discorso morale, bensì materiale: se fotografo su pellicola l’unica copia della foto è in mano mia; al massimo potrò farne delle stampe da diffondere ma, di nuovo, sono oggetti materiali per giunta costosi. Una foto (o un video) su schermo è invece infinitamente copiabile, diffondibile o rimuovibile in poche operazioni. Tralasciamo per ora le scansioni (che richiedono comunque molto più tempo e sbattimento che non in un flusso di lavoro tutto digitale).
E qui, dopo questa luuunga premessa, veniamo alla domanda: che fare se ci si chiede di cancellare la foto, il che è normalissimo sul digitale ma impossibile a pellicola a meno di non gettare un intero rullo? A me la domanda è stata posta più volte e, a parte una volta che avevo per sbaglio fotografato degli spaccini e un’altra un matto, me la sono sempre cavata dopo una discussione più o meno stancante. Vorrei sentire però il vostro parere. E scusate la prolissità: è il mio primo post, lasciatemi ciacolare un po’
Re: Street photography: cosa fare se vi chiedono di cancellare la foto
"il digitale ha democratizzato la possibilità di registrare immagini"
Secondo me questo è il punto focale. Una coercizione legalizzata che in un modo o nell'altro stanca le persone, le rende più consapevoli di questa tecnologia e di conseguenza più diffidenti.
Noi fotoamatori siamo solo l'ultima goccia che arriva e fa traboccare il vaso.
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Secondo me questo è il punto focale. Una coercizione legalizzata che in un modo o nell'altro stanca le persone, le rende più consapevoli di questa tecnologia e di conseguenza più diffidenti.
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Re: Street photography: cosa fare se vi chiedono di cancellare la foto
Non c'entra il digitale con la diffidenza della gente
Re: Street photography: cosa fare se vi chiedono di cancellare la foto
Telecamere ormai ogni dove, non le fotocamere.gfirmani ha scritto:Non c'entra il digitale con la diffidenza della gente
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Re: Street photography: cosa fare se vi chiedono di cancellare la foto
precisamente. la nostra iconosfera è completamente inondata di immagini, e ci siamo completamente immersi, dai 90s in poi. penso che la consapevolezza dell'agency e del potere delle immagini sia evidente a tutti in modo più o meno consapevole e ci si comporta di conseguenza.
OMNIA MORS ÆQUAT
https://www.instagram.com/herzog.laveau/
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