E questa assomiglia a Winograd


Vinograd chi? quello che diceva di fotografare per vedere l'effetto che fa?.. per vedere "che aspetto avrà una cosa, una volta fotografata"?
Sì, ecco, lui mi piace. E' vero! Lo facciamo (quasi) tutti, poi però ci inventiamo scuse acrobatiche per dire che non è vero.
in generale, mi ritrovo nelle parole di Ando Gilardi
La faccenda GIlardi è interessante, sottile, e anche un filo contraddittoria secondo me.
Ha ragione quando scrive che le peggiori infamie fotografiche si commettono nel nome del “diritto all’informazione". Come dargli torto.
Sbaglia, sempre secondo me, con i suoi Precetti.
Condivisibili in parte, ma forse trascura una cosa: chi è più razzista e immorale? Lui che invita a NON fotografarLi, oppure chi invece Li fotografa i "reietti"?
Facciamo così, Lui - seppur facendo leva sulla morale, o sul decoro boh! - sicuramente fa delle distinzioni: l'ha scritto.
Chi fotografa ancora non ha mostrato nulla, e quantomeno ha un alibi.
Giudicheremo poi il perchè di quel gesto.
Se si fosse imposta questa sorta di censura etica ad Eugene Smith, mi viene in mente il progetto Minamata, forse avremmo perso un pezzo di storia fotografica.
Ci sono tanti paraculi, quelli sì, che usano drogati, storpi, puttane come catalizzatori di un processo che però ha quasi sempre una reazione immediata, e brevissima.
Me state a fa venì voglia di caricare un rullo di TX nella M3, ma non lo faccio perchè probabilmente farei parte della seconda categoria...
