Andrea nel quotarmi hai scordato "mi piace", e mi piace per una sorta di gioco delle incongurenze in quella bidimensionalità del "tutto a fuoco", il passaggio stretto, quel robo bianco sul marciapiede che sembra un collage Dada a prolungamento del sigaretto per farne una sbarra, il gigante che aspetta al varco, fiamma in pugno, lo sguardo dritto sulla donnina che un attimo prima era lontana e ora sembra solo più piccina...Pacher ha scritto:cioè?bafman ha scritto:trovo una serie di contraddizioni nell'ultima...
Street street street.....
Moderatore: etrusco
Re: Street street street.....


Re: Street street street.....
Grazie per avermi spiegato cosa intendevi
Ciao Omobaffuto

Ciao Omobaffuto

Re: Street street street.....
Boh Andrea, non sono molto d'accordo.Io amo molto Gilardi [...] quelle immagini stereotipate e ormai davvero obsolete cui mi riferisco anche io.
Provo a spiegarmi.
Mi sembra una sorta di futurismo estremo, che vuole cancellare i cliches del passato, e che però guarda non si sa bene dove...
Forse perchè collego le tue parole al progetto di Maneri; dove io, francamente (dalle poche foto che ho visto pubblicate online), non vedo nulla di così lontano dal colonialismo.
A leggere Gilardi, addirittura, avrebbe dovuto non farle quelle (belle!) fotografie.
Si, ok: non c'è miseria, non c'è strazio, nè umiliazione. Tutt'altro. C'è molta dignità.
Però la sete di riscatto sociale implica una situazione di disagio, e la macchina è stata puntata contro uno stereotipo.
Ma ha mostrato altro.
Ecco secondo me dove inciampa Gilardi. Tra non fotografare e non mostrare c'è una bella differenza.
E poi non vedo il motivo di non doverlo fare (fotografare, mostrare): perchè il buon senso (dei giudici del WPP, o di chicchessia) è cosa rara, vogliamo che lo diventi anche la libertà?!

Enrico

