Sviluppi per 400 iso
Moderatori: Silverprint, chromemax
- Alessio SBAMMM
- esperto
- Messaggi: 151
- Iscritto il: 14/05/2017, 21:53
- Reputation:
Re: Sviluppi per 400 iso
@carlo_tt
Ciao! Provo a risponderti, ma prendi quello che dico con le pinze...
Io l'ho intesa così: prendi un rullo con i.e. di 400 iso, esponilo per le ombre alla sua s.e (teoricamente per le 400 è 200) e sviluppalo sottraendo un 40% al tempo di sviluppo che il fabbricante ti fornisce con l' i.e. di 400
Ciao! Provo a risponderti, ma prendi quello che dico con le pinze...
Io l'ho intesa così: prendi un rullo con i.e. di 400 iso, esponilo per le ombre alla sua s.e (teoricamente per le 400 è 200) e sviluppalo sottraendo un 40% al tempo di sviluppo che il fabbricante ti fornisce con l' i.e. di 400
Re: Sviluppi per 400 iso
Non e' pero' una regola quello che hai detto dipende dal contrasto della scena, che deve essere misurato
La riduzione del tempo di sviluppo viene scelto (si presupone dopo aver fatto delle prove) proprio in base a quel valore.
Alla fine il problema non sono le pellicole ma gli esposimetri che non danno nessun riferimento al contrasto con una lettura soltanto.
La riduzione del tempo di sviluppo viene scelto (si presupone dopo aver fatto delle prove) proprio in base a quel valore.
Alla fine il problema non sono le pellicole ma gli esposimetri che non danno nessun riferimento al contrasto con una lettura soltanto.
- Alessio SBAMMM
- esperto
- Messaggi: 151
- Iscritto il: 14/05/2017, 21:53
- Reputation:
Re: Sviluppi per 400 iso
@marco66 hai ragione, non sono esaustivo...
@carlo_tt il tempo che ti ho dato è puramente indicativo, il tempo corretto è da trovare mediante dei test, inoltre sarebbe conveniente, se non necessario trovare 3 tempi diversi per lo sviluppo: uno per situazioni molto contrastate, uno per scene con un contrasto normale e uno per scene a basso contrasto.
N.b
Per contrasto normale si intende una differenza tra le parti più scure e più chiare individuabile interamente dall'esposimetro.
Giusto oppure ho travisato??
@carlo_tt il tempo che ti ho dato è puramente indicativo, il tempo corretto è da trovare mediante dei test, inoltre sarebbe conveniente, se non necessario trovare 3 tempi diversi per lo sviluppo: uno per situazioni molto contrastate, uno per scene con un contrasto normale e uno per scene a basso contrasto.
N.b
Per contrasto normale si intende una differenza tra le parti più scure e più chiare individuabile interamente dall'esposimetro.
Giusto oppure ho travisato??
Re: Sviluppi per 400 iso
Per misurare la differenza di contrasto devi fare una misura nel punto piu' scuro e uno in quello piu' chiaro.
Naturalmente la zona presa in considerazione deve riempire la zona di lettura dell'esposimetro.
Di solito si usa la lettura spot.
Naturalmente la zona presa in considerazione deve riempire la zona di lettura dell'esposimetro.
Di solito si usa la lettura spot.
- chromemax
- moderatore
- Messaggi: 12693
- Iscritto il: 02/08/2010, 16:35
- Reputation:
- Località: Albiate (MB)
Re: Sviluppi per 400 iso
Un attimo di calma per favore, altrimenti diventa una casino.
I concetti non sono difficili ma c'è una grande confusione purtroppo e per sbrogliarla un forum non è il posto adatto, ci vorrebbero dei libri (che ancora non ci sono) e/o un buon corso, almeno per essere orientati verso la direzione giusta.
Comunque cerco, nel mio piccolo, di fare un po' più di chiarezza.
Fonte della confusione è:
1) che uno stesso risultato può essere raggiunto attraverso metodi diversi, ed ognuno giustamente promuove i proprio;
2) che le informazioni fornite dai fabbricanti sono RELATIVE e non assolute;
3) che anche i riferimenti sono relativi quindi ognuno deve autonomamente disegnarsi la propria cornice di riferimento all'interno della quale è assicurato un buon risultato almeno dal punto di vista tecnico.
Spiego quest'ultimo punto:
Zona III, che vuol dire? Sono le ombre con dettaglio ben visibile. Dettaglio visibile dove? Sul negativo? Sulla stampa?
Ben visibile dunque ma bene quanto? Quanto il "ben visibile" dipende dal tipo di texture? Una texture di una carta da parati con un disegno grigio su grigio sarà meno visibile della texture di una scacchiera da dama.
Discorso analogo si applica a tutte le altre nove zone del sistema zonale.
Sensibilità effettiva o sensibilità ISO? Qual'è quella giusta? Ma se adottando una sensibilità diversa da quella indicata dal fabbricante ottengo risultati mediamente migliori, qual'è la sensibilità VERA?
Tempo di sviluppo, stesso discorso della sensibilità.
Misurare il contrasto del soggetto, qual'è il punto più scuro? Un nero presente nella scena? e se non c'è?
E qual'è il punto più chiaro? Devo misurare con l'esposimetro spot il sole se questo è presente nell'inquadratura? (Per carità NON LO FATE!!!!)
Ecc, ecc, ecc.
In sostanza quale che deve essere la "vera" Zona III, la "vera" sensibilità, il "vero" tempo di sviluppo, e qualsiasi altro riferimento della ripresa e/o dello sviluppo, sarà il fotografo stesso che dovrà deciderlo in autonomia, nei limiti della ragionevolezza e con l'ausilio di test, al fine di raggiungere il risultato tecnicamente più soddisfacente.
E' tutto questo che crea la gran confusione che uno si trova a dover districare, perché in genere abituato a prendere per buono e a fidarsi di quanto gli viene detto. In sostanza i punti fermi bisogna trovarseli da soli.
Per quanto scritto sopra, quindi, prendere per buoni i dati del fabbricante implica adottare la cornice di riferimento del fabbricante stesso che è, a mio avviso (e non solo mio), insoddisfacente. Ci sono dei motivi per cui la cornice di riferimento del fabbricante, di cui anche lo standard ISO relativo alla sensibilità fa parte, non sono i più soddisfacienti dal punto di vista qualitativo, non è malafede o avidità di quelle che una volta erano multinazionali potentissime, ma adesso non è il caso di soffermarcisi.
I consigli dati qualche post fa li ripeto qui in maniera, spero, più chiara:
Modo "sporco e subito":
dimezzare la sensibilità del fabbricante (la sensibilità indicata sulla scatola della pellicola, ad esempio usare la Tri-X, la TMY, la HP-5, la Bergger Pancro 400, la Kentmere 400 impostando l'esposimetro a 200. Idem per le pellicole di altre sensibilità)
per pellicole di cui il fabbricante indica la sensibilità fino a 200 iso
-40% tempo di sviluppo suggerito dal fabbricante come normale
per pellicole di cui il fabbricante indica la sensibilità oltre 200 iso
-30% tempo di sviluppo suggerito dal fabbricante come normale
per pellicole T-Max
-30% tempo di sviluppo suggerito dal fabbricante.
Esempio 1.
Ilford FP-4+ e sviluppo ID-11 1+1
sensibilità del fabbricante 125 iso
impostare l'esposimetro a 64 iso
tempo di sviluppo indicato dal fabbricante 11'
sviluppare per 6' 30" (-40%)
Esempio 2.
Kodak Tri-X e sviluppo X-tol stock
sensibilità del fabbricante 400 iso
impostare l'esposimetro a 200 isio
tempo di sviluppo indicato dal fabbricante 7'
sviluppare per 5' (-30%)
Esempio 3
Kodak T-max 100 e sviluppo D-76 1+1
sensibilità del fabbricante 100 iso
impostare l'esposimetro a 50 iso
tempo di sviluppo indicato dal fabbricante 9' 30"
sviluppare per 6' 30" (-30%)
Questo è un sistema ROZZO ma adottandolo come standard si ottengono mediamente negativi che sono più facilmente stampabili.
Se invece si scannerizza... boh! Sono assolutamente ignorante in materia.
I concetti non sono difficili ma c'è una grande confusione purtroppo e per sbrogliarla un forum non è il posto adatto, ci vorrebbero dei libri (che ancora non ci sono) e/o un buon corso, almeno per essere orientati verso la direzione giusta.
Comunque cerco, nel mio piccolo, di fare un po' più di chiarezza.
Fonte della confusione è:
1) che uno stesso risultato può essere raggiunto attraverso metodi diversi, ed ognuno giustamente promuove i proprio;
2) che le informazioni fornite dai fabbricanti sono RELATIVE e non assolute;
3) che anche i riferimenti sono relativi quindi ognuno deve autonomamente disegnarsi la propria cornice di riferimento all'interno della quale è assicurato un buon risultato almeno dal punto di vista tecnico.
Spiego quest'ultimo punto:
Zona III, che vuol dire? Sono le ombre con dettaglio ben visibile. Dettaglio visibile dove? Sul negativo? Sulla stampa?
Ben visibile dunque ma bene quanto? Quanto il "ben visibile" dipende dal tipo di texture? Una texture di una carta da parati con un disegno grigio su grigio sarà meno visibile della texture di una scacchiera da dama.
Discorso analogo si applica a tutte le altre nove zone del sistema zonale.
Sensibilità effettiva o sensibilità ISO? Qual'è quella giusta? Ma se adottando una sensibilità diversa da quella indicata dal fabbricante ottengo risultati mediamente migliori, qual'è la sensibilità VERA?
Tempo di sviluppo, stesso discorso della sensibilità.
Misurare il contrasto del soggetto, qual'è il punto più scuro? Un nero presente nella scena? e se non c'è?
E qual'è il punto più chiaro? Devo misurare con l'esposimetro spot il sole se questo è presente nell'inquadratura? (Per carità NON LO FATE!!!!)
Ecc, ecc, ecc.
In sostanza quale che deve essere la "vera" Zona III, la "vera" sensibilità, il "vero" tempo di sviluppo, e qualsiasi altro riferimento della ripresa e/o dello sviluppo, sarà il fotografo stesso che dovrà deciderlo in autonomia, nei limiti della ragionevolezza e con l'ausilio di test, al fine di raggiungere il risultato tecnicamente più soddisfacente.
E' tutto questo che crea la gran confusione che uno si trova a dover districare, perché in genere abituato a prendere per buono e a fidarsi di quanto gli viene detto. In sostanza i punti fermi bisogna trovarseli da soli.
Per quanto scritto sopra, quindi, prendere per buoni i dati del fabbricante implica adottare la cornice di riferimento del fabbricante stesso che è, a mio avviso (e non solo mio), insoddisfacente. Ci sono dei motivi per cui la cornice di riferimento del fabbricante, di cui anche lo standard ISO relativo alla sensibilità fa parte, non sono i più soddisfacienti dal punto di vista qualitativo, non è malafede o avidità di quelle che una volta erano multinazionali potentissime, ma adesso non è il caso di soffermarcisi.
I consigli dati qualche post fa li ripeto qui in maniera, spero, più chiara:
Modo "sporco e subito":
dimezzare la sensibilità del fabbricante (la sensibilità indicata sulla scatola della pellicola, ad esempio usare la Tri-X, la TMY, la HP-5, la Bergger Pancro 400, la Kentmere 400 impostando l'esposimetro a 200. Idem per le pellicole di altre sensibilità)
per pellicole di cui il fabbricante indica la sensibilità fino a 200 iso
-40% tempo di sviluppo suggerito dal fabbricante come normale
per pellicole di cui il fabbricante indica la sensibilità oltre 200 iso
-30% tempo di sviluppo suggerito dal fabbricante come normale
per pellicole T-Max
-30% tempo di sviluppo suggerito dal fabbricante.
Esempio 1.
Ilford FP-4+ e sviluppo ID-11 1+1
sensibilità del fabbricante 125 iso
impostare l'esposimetro a 64 iso
tempo di sviluppo indicato dal fabbricante 11'
sviluppare per 6' 30" (-40%)
Esempio 2.
Kodak Tri-X e sviluppo X-tol stock
sensibilità del fabbricante 400 iso
impostare l'esposimetro a 200 isio
tempo di sviluppo indicato dal fabbricante 7'
sviluppare per 5' (-30%)
Esempio 3
Kodak T-max 100 e sviluppo D-76 1+1
sensibilità del fabbricante 100 iso
impostare l'esposimetro a 50 iso
tempo di sviluppo indicato dal fabbricante 9' 30"
sviluppare per 6' 30" (-30%)
Questo è un sistema ROZZO ma adottandolo come standard si ottengono mediamente negativi che sono più facilmente stampabili.
Se invece si scannerizza... boh! Sono assolutamente ignorante in materia.
Re: Sviluppi per 400 iso
E qui sta il punto: solo la stampa può dare al fotografo la guida circa il tutto...chromemax ha scritto:Questo è un sistema ROZZO ma adottandolo come standard si ottengono mediamente negativi che sono più facilmente stampabili.
Se invece si scannerizza... boh! Sono assolutamente ignorante in materia.
E finora di stampa non se ne è parlato
La catena è "chiusa" e parte dalla stampa per arrivare alla scelta di tutto il rwsto...questo è il paradigma della fotografia analogica
Massimiliano
- chromemax
- moderatore
- Messaggi: 12693
- Iscritto il: 02/08/2010, 16:35
- Reputation:
- Località: Albiate (MB)
Re: Sviluppi per 400 iso
Massimiliano un sistema rozzo è intrinsecamente impreciso e approssimativo, se si mette in mezzo la stampa, i test, le "catene chiuse" e tutto il resto si riscrivono 64 pagine che sono state già scritte.
Re: Sviluppi per 400 iso
Diego non contestavo affatto il sistema "rozzo", tutt'altro
Quello che volevo sottolineare era il punto che ppare sempre di più come lo sviluppo passi per il paradigna quando invece ne è solo una parte (paradigma che so bene NON riguarda te ;) )
Quello che volevo sottolineare era il punto che ppare sempre di più come lo sviluppo passi per il paradigna quando invece ne è solo una parte (paradigma che so bene NON riguarda te ;) )
Massimiliano
- Alessio SBAMMM
- esperto
- Messaggi: 151
- Iscritto il: 14/05/2017, 21:53
- Reputation:
Re: Sviluppi per 400 iso
Avete ragione ragazzi! @emmefepi @chromemax
Non voglio fare le cose tanto per farle, le voglio fare bene! Sto leggendo e rileggendo il 3d, appena mi arriverà lo sviluppo (ho scelto rodinal per la mia prima catena, per via della sua praticità e per il suo costo, tanto se non mi piace, una volta imparato posso sempre cambiarlo no?, non lo userò per i tiraggi!! Chromemax non ti tediare
) farò l'esperimento che ha suggerito silverprint e cercherò di lavorare il meglio possibile!
Non voglio fare le cose tanto per farle, le voglio fare bene! Sto leggendo e rileggendo il 3d, appena mi arriverà lo sviluppo (ho scelto rodinal per la mia prima catena, per via della sua praticità e per il suo costo, tanto se non mi piace, una volta imparato posso sempre cambiarlo no?, non lo userò per i tiraggi!! Chromemax non ti tediare
- chromemax
- moderatore
- Messaggi: 12693
- Iscritto il: 02/08/2010, 16:35
- Reputation:
- Località: Albiate (MB)
Re: Sviluppi per 400 iso
Parole sante!emmeffepi ha scritto: Quello che volevo sottolineare era il punto che ppare sempre di più come lo sviluppo passi per il paradigna quando invece ne è solo una parte