
Sviluppo ad alta acutanza
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- MarvinRollei
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Sviluppo ad alta acutanza
Salve sono fresco fresco del forum, faccio ritratti e adoro la nitidezza è l'effetto bordo, per ora non stampo ma scansiono con un vecchio Epson 4990 e silverfast, come pellicole uso tmax 100/400 ilford hp4/5 sviluppi disponibili sono tmax, d76 e microfhen. Volevo provare le tri-x ma mi hanno detto che in scansione sono un po ostiche... Avete consigli? Grazie 



- MarvinRollei
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Re: Sviluppo ad alta acutanza
Ragazzi nessuno mi sa aiutare? Comunque scatto con rollei 3.5f
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Re: Sviluppo ad alta acutanza
Ciao Marvin,
Fare scansioni buone è sempre difficile, indipendentemente dalla pellicola.
Il post è un po' confuso. Una elevata acutanza può essere ottenuta in modi diversi, con e senza effetto bordo (non sono sinonimi).
I rivelatori citati, usati normalmente, non sono ad alta acutanza. Non credo che su scansioni non professionali sia particolarmente evidente l'effetto bordo, è più probabile che ad essere evidenti siano artefatti digitali, inclusa una qualche forma di sharpening automatico non sempre aggirabile.
Insomma, non riesco a capire quale consiglio cerchi...
Fare scansioni buone è sempre difficile, indipendentemente dalla pellicola.
Il post è un po' confuso. Una elevata acutanza può essere ottenuta in modi diversi, con e senza effetto bordo (non sono sinonimi).
I rivelatori citati, usati normalmente, non sono ad alta acutanza. Non credo che su scansioni non professionali sia particolarmente evidente l'effetto bordo, è più probabile che ad essere evidenti siano artefatti digitali, inclusa una qualche forma di sharpening automatico non sempre aggirabile.
Insomma, non riesco a capire quale consiglio cerchi...

Re: Sviluppo ad alta acutanza
scusami ..... ma se non stampi e adori la mitidezza e l'effetto bordo ..... comprati una bella digitale! 
le Trix hanno grana, il microphen è una svilluppo compensatore ...quindi non adatto ai tuoi scopi ... il d76 dipende dalla diluizione ... una delle pellicole più nitide che abbia mai provato sono le acros!

le Trix hanno grana, il microphen è una svilluppo compensatore ...quindi non adatto ai tuoi scopi ... il d76 dipende dalla diluizione ... una delle pellicole più nitide che abbia mai provato sono le acros!
- MarvinRollei
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Re: Sviluppo ad alta acutanza
Beh nelle scansioni mi trovo bene, non ho problemi... So che esistono sviluppi ad alta acutanza, quello chiedevo... Quelli citati sono quelli disponibili, poi posso prendere quello che serve, ora li uso stok, ah ok pensavo che effetto bordo e nitidezza erano la stessa cosa, la digitale c'è lo è buona e la uso poco mi sto intrippando nell'analogico, ho preso anche una cpe2 e Devo fare dei test... Spero di essermi spiegato 

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Re: Sviluppo ad alta acutanza
Ora è più chiaro.
Un'alta acutanza si può ottenere in due modi quasi opposti.
- Con rivelatori ad alta energia con molto poco o nullo sodio solfito, tempi brevi di trattamento, tempo bagnato ridotto al minimo e cura nell'evitare shock termici alla gelatina. Facendo così la forma degli agglomerati d'argento rimane la più netta possibile.
- Tramite effetto bordo o di adiacenza. Questo si ottiene viceversa con rivelatori poco energici e conseguenti trattamenti lunghi avendo cura di ridurre l'agitazione, ovvero agitare ad intervalli lunghi, o, al limite, solo all'inizio del trattamento. L'effetto bordo tende ad essere più pronunciato tanto più è lungo il trattamento e ridotta l'agitazione ed è quindi regolabile.
Ottenere alta acutanza col primo sistema è preferibile, se non obbligatorio, quando si fanno ingrandimenti spinti. L'effetto bordo su ingrandimenti spinti è controproducente perché troppo vistoso e deludente. Deludente perché inganna il cervello promettendo una nitidezza quando le stampe sono osservate da una certa distanza e mostrando invece una immagine confusa quando le si guarda da vicino. Quando gli ingrandimenti sono modesti si possono usare entrambi i sistemi.
Attenzione agli effetti collaterali, un rivelatore molto debole sarà anche compensatore, fino ad arrivare agli eccessi degli sviluppi stand dove la compensazione è nella maggior parte dei casi eccessiva. Viceversa con rivelatori molto energici i quali, quando il tempo di sviluppo non fosse adeguato al contrasto della scena, possono produrre negativi difficilmente trattabili.
In un processo ibrido, a meno di poter fare scansioni ad elevatissima risoluzione (ovvero con macchinari professionali) l'alta acutanza di un trattamento breve è quasi invisibile, si potrebbe vedere invece un effetto bordo se molto pronunciato. In un procedimento ibrido trovo preferibile non avere effetto bordo sul negativo e lavorare con le maschere di contrasto in pp, questo perché oltre a quanto detto prima, l'effetto si può adattare alla dimensione della stampa e/o farlo selettivamente. Per altro, con la Jobo, che lavora in agitazione continua non si può ottenere effetto bordo.
Un'alta acutanza si può ottenere in due modi quasi opposti.
- Con rivelatori ad alta energia con molto poco o nullo sodio solfito, tempi brevi di trattamento, tempo bagnato ridotto al minimo e cura nell'evitare shock termici alla gelatina. Facendo così la forma degli agglomerati d'argento rimane la più netta possibile.
- Tramite effetto bordo o di adiacenza. Questo si ottiene viceversa con rivelatori poco energici e conseguenti trattamenti lunghi avendo cura di ridurre l'agitazione, ovvero agitare ad intervalli lunghi, o, al limite, solo all'inizio del trattamento. L'effetto bordo tende ad essere più pronunciato tanto più è lungo il trattamento e ridotta l'agitazione ed è quindi regolabile.
Ottenere alta acutanza col primo sistema è preferibile, se non obbligatorio, quando si fanno ingrandimenti spinti. L'effetto bordo su ingrandimenti spinti è controproducente perché troppo vistoso e deludente. Deludente perché inganna il cervello promettendo una nitidezza quando le stampe sono osservate da una certa distanza e mostrando invece una immagine confusa quando le si guarda da vicino. Quando gli ingrandimenti sono modesti si possono usare entrambi i sistemi.
Attenzione agli effetti collaterali, un rivelatore molto debole sarà anche compensatore, fino ad arrivare agli eccessi degli sviluppi stand dove la compensazione è nella maggior parte dei casi eccessiva. Viceversa con rivelatori molto energici i quali, quando il tempo di sviluppo non fosse adeguato al contrasto della scena, possono produrre negativi difficilmente trattabili.
In un processo ibrido, a meno di poter fare scansioni ad elevatissima risoluzione (ovvero con macchinari professionali) l'alta acutanza di un trattamento breve è quasi invisibile, si potrebbe vedere invece un effetto bordo se molto pronunciato. In un procedimento ibrido trovo preferibile non avere effetto bordo sul negativo e lavorare con le maschere di contrasto in pp, questo perché oltre a quanto detto prima, l'effetto si può adattare alla dimensione della stampa e/o farlo selettivamente. Per altro, con la Jobo, che lavora in agitazione continua non si può ottenere effetto bordo.

- MarvinRollei
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Re: Sviluppo ad alta acutanza
Perfetto come sempre Andrea X gli sviluppi della pellicola
Kodak cosa consigli? Diluizioni? Per scansionare e meglio avere l'effetto bordo o no? Ho uno scanner piano
Kodak cosa consigli? Diluizioni? Per scansionare e meglio avere l'effetto bordo o no? Ho uno scanner piano
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Re: Sviluppo ad alta acutanza
Ho già risposto alla seconda domanda, basta leggere.
Come rivelatori userei qualcosa di molto ovvio ed universale in modo da non avere problemi, né in scansione né in stampa. Per esempio il D-76 1+1. I tempi forniti da Kodak sono attendibili per un uso generico.
Come rivelatori userei qualcosa di molto ovvio ed universale in modo da non avere problemi, né in scansione né in stampa. Per esempio il D-76 1+1. I tempi forniti da Kodak sono attendibili per un uso generico.
Re: Sviluppo ad alta acutanza
Io, spesso scansiono negativi al alta risoluzione con reflex digitale ,obiettivo macro , stativo,flash ect. I file ottenuti sono eccellenti (oserei dire che sfiorano quelli degli scanner a tamburo). Non posso che non essere d'accordo con Andrea su :
""Come rivelatori userei qualcosa di molto ovvio ed universale in modo da non avere problemi, né in scansione né in stampa. Per esempio il D-76 1+1. I tempi forniti da Kodak sono attendibili per un uso generico.""
Personalmente pero', opterei per l' xTol perche' trovo sia un po' piu' nitido del D 76. Inoltre ho la sensazione che conservi un po' piu dettaglio sulle alte luci.
Successivamente, se ci sai fare un po con Photoshop, puoi incrementare la nitidezza (maschera di contrasto). Senza esagerare verresti a simulare l'effetto bordo senza ingrossare troppo la grana. Se invece partissi da un negativo che ha gia' di suo un pronunciato effetto bordo non puoi sminuirne l'effetto dopo in PS.
""Come rivelatori userei qualcosa di molto ovvio ed universale in modo da non avere problemi, né in scansione né in stampa. Per esempio il D-76 1+1. I tempi forniti da Kodak sono attendibili per un uso generico.""
Personalmente pero', opterei per l' xTol perche' trovo sia un po' piu' nitido del D 76. Inoltre ho la sensazione che conservi un po' piu dettaglio sulle alte luci.
Successivamente, se ci sai fare un po con Photoshop, puoi incrementare la nitidezza (maschera di contrasto). Senza esagerare verresti a simulare l'effetto bordo senza ingrossare troppo la grana. Se invece partissi da un negativo che ha gia' di suo un pronunciato effetto bordo non puoi sminuirne l'effetto dopo in PS.
Ultima modifica di ometto il 19/08/2016, 22:04, modificato 1 volta in totale.
- ammazzafotoni
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Re: RE: Re: Sviluppo ad alta acutanza
Prova con l'applicazione di un filtro hipass (con raggio da definire secondo dimensioni e gusto) ad un livello copia sovrapposto in fusione "sovrapponi" o "luce soffusa" a cui applicare anche un denoise.ometto ha scritto: Successivamente, se ci sai fare un po con Photoshop, puoi incrementare la nitidezza (maschera di contrasto). Senza esagerare verresti a simulare l'effetto bordo senza ingrossare troppo la grana.

