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Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 12/08/2010, 9:47
da ninelvia
Modificato dall'amministrazione del forum

FX-1

Soluzione A

Metolo … 5 gr
Sodio Solfito Anidro … 50 gr
Potassio Ioduro 0,001% ( * ) … 50cc
H20 per arrivare ad un litro (possibilmente distillata)

Soluzione B

Sodio Carbonato Anidro … 25 gr
H20 per arrivare ad un litro (possibilmente distillata)

L’FX-1 si utilizza in diluizione 1+1+8

( * ) Per preparare il Potassio Ioduro in diluizione 0,001% si deve in questo modo: 1 grammo di sostanza in un litro d’acqua, di questa soluzione si prendono 100 cc e si diluiscono fino a 1 litro. Nuovamente si prendono 100 cc e si diluiscono in 1 litro. Questa è la percentuale richiesta, di cui occorrono 50 cc.

maggiori dettagli : https://store-59x7hd.mybigcommerce.com/ ... 1-0080.pdf

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 12/08/2010, 14:17
da etrusco
Sei un vero MITO! Grandioso topic!!! Lo taggo come "IMPORTANTE"

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 12/08/2010, 19:23
da paolob74
Salve Nino,

Innanzitutto complimenti per lo stupendo "articolo" FX1, davvero una spiegazione eccellente su tutto lo sviluppo.

Ho parlato di questo sviluppo nell'altra sezione riguardante la ricerca dei chimici puri...

Effettivamente l'ho sempre usato con Tmax 400, la cosa che non ha mai capito è perchè si dichiara un aumento della sensibilità della pellicola mentre i miei test evidenziano una "buona" scala tonale a 320 Iso. Prove fatte col metodo consigliato da Ansel Adams nel libro "il negativo".

La mia ricetta è stata prelevata da un famoso libro su procedimenti chimici fotografici, non capisco perchè è differente dalla sua.

Comunque viste le sue ottime conoscenze "chimiche" ho trovato interessantissimo il suo discorso sull'estensione e gradazione tonale.

Capisco lo sforzo in termini di tempo ma potrebbe dare qualche consiglio in merito? Tipo pellicola,sviluppi, ecc...

Sono sicuro che verrebbe apprezzato moltissimo da tutti i partecipanti del forum.

Grazie ancora per lo splendido articolo.

Paolo

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 13/08/2010, 8:37
da ninelvia
etrusco ha scritto:Sei un vero MITO! Grandioso topic!!! Lo taggo come "IMPORTANTE"

Grazie... fa sempre piacere essere apprezzati per il proprio lavoro.

Accidenti sono stato "taggato"!!!!!! non so bene cosa voglia dire ma spero non sia infettivo.

Ciao
Nino

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 13/08/2010, 9:01
da ninelvia
Paolo[/quote][quote="paolob74"

errore

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 13/08/2010, 11:54
da paolob74
Buongiorno Nino,

Le mie prove con FX1 e Tmax 400 a 11 minuti evidenziano i seguenti risultati:

zona 1 densità 0,10
zona 8 densità 1,20

dovrebbe essere lo sviluppo "normale"

La mia ricetta di Fx1 è stata estrapolato da:

DARKROOM COOKBOOK e anche da FOTOGRAFIA IN BIANCONERO DI MARCO FODDE, che consiglia caldamente l'utilizzo di Fx1 con Tmax, ovviamente sono considerazioni personali.

La richiesta sul consiglio per estendere la scala tonale è il seguente:

Se da una parte possiamo parlare di FX1 come massima nitidezza quale sviluppo possiamo utilizzare per ottenere negativi con gradazione tonale estesa e ben separata?

Capisco che il discorso potrebbe essere molto esteso ma mi accontento di qualche "dritta" iniziale...

A volte utilizzo anche io medio formato e mi interessa molto questo argomento, ormai è cosi difficile reperire notizie sicure.

Grazie

Paolo

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 13/08/2010, 16:10
da ninelvia
Ciao Paolo
Ti ho inviato un MP . Fammi sapere se ti arriva perché credo che di avere pasticciato un po.
In pratica si è fermato in "messaggi in uscita" mentre credo che dovrei trovarlo su "messaggi spediti"

Grazie dell'aiuto

Ciao
Nino

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 13/08/2010, 16:41
da chromemax
Complimenti Nino per il bel lavoro, molto interessante; bravo e grazie.


@ Paolo
La mia ricetta di Fx1 è stata estrapolato da:

DARKROOM COOKBOOK e anche da FOTOGRAFIA IN BIANCONERO DI MARCO FODDE.
Sul Darkroom Cookbook terza edizione la formula riportata è quella corretta; il libro di Fodde non lo conosco.
Se da una parte possiamo parlare di FX1 come massima nitidezza quale sviluppo possiamo utilizzare per ottenere negativi con gradazione tonale estesa e ben separata?
...
A volte utilizzo anche io medio formato e mi interessa molto questo argomento, ormai è cosi difficile reperire notizie sicure.
Questo argomento interessa molto anche me, soprattutto, come sottolineava anche Nino nel suo post, da quando ho cominciato a fotografare in GF e il discorso nitidezza/acutanza è passato relativamente in secondo piano
Appena la mia camera oscura avrà una temperatura vivibile ho già in programma di testare il DK-50 e il Preceptol, soprattutto per i ritratti; il primo per l'ottimale resa tonale sui mezzi toni di cui ho letto da più parti, e il secondo per la morbidezza dei passaggi tonali e l'effetto "flou" dell'azione solvente. Come ho detto non ho prove concrete sulla bontà di questi sviluppi, ma solo delle notizie (o speculazioni) lette da varie fonti che mi ripropongo di verificare con delle mie prove.

Sulla difficoltà di reperire notizie sicure, mi basta la confusione che c'è in giro su come ottenere il sodio metaborato (kodalk) dal borax e soda caustica; ogniuno dice la sua e ho le idee alquanto confuse. In compenso ti posso dire che da quando ho ripreso con la fotografia, dopo più di dieci anni di stop, il mio atteggiamento è molto più "easy", forse la vecchiaia... tanto il tempo di sviluppo è sempre 12' a 20°C :D

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 17/08/2010, 10:22
da ninelvia
paolob74 ha scritto:
ormai è cosi difficile reperire notizie sicure.

errore

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 19/08/2010, 10:05
da paolob74
Buongiorno Nino,

hai preso spunto da una mia frase quindi partecipo con te alla tua discussione...

Per quanto riguarda il tuo utilizzo del forum credo che avrai una risposta da qualche amministratore, magari ci cacceranno entrambi!

Per il resto del discorso vorrei portare ad esempio la mia esperienza, vado per punti mer migliorare la comprensione:

- A 20 anni circa mi sono appassionato di fotografia, amavo e amo ancora i grandi paesaggi di bianconero dei famosi maestri come Weston e Adams, ecc...

- Non voglio inventare niente, mi piacerebbe fare mia la loro tecnica (almeno in parte), e utilizzarla per le mie foto. Sono appassionato anche di alpinismo e montagna, in italia non credo di avere problemi nel trovare soggetti stupendi.

- Partecipo a qualche riunione di circolo fotografico, non voglio criticare nessuno ma mi sembra che le persone siano più coinvolte dall'attrezzatura che dall'immagine, vado avanti da solo.

- Non ho amicizie con cui condividere la mia passione quindi procedo per tentativi come autodidatta con notevoli difficoltà.

- Mi aiuto con web e libri in quantità.

Dico la verità ma dopo 15 anni di prove, esperimenti ecc... Non ho ancora trovato il mio procedimento preferito dove sono eccellente, faccio ancora test e verifiche alla ricerca della perfezione.

Dopo tutti questi anni credo di aver raggiunto la conclusione più ovvia, non sono capace di fotografare!

Mi riaggancio ora al tuo discorso perchè credo di aver perso davvero tanto tempo nel cercare di capire come ottenere i risultati che volevo:

COMPOSIZIONE A PARTE

DEFINIZIONE
ESTENSIONE TONALE
BIANCHI PURI E DETTAGLIATI
NERI PROFONDI E VITALI

Quello che vogliono un pò tutti no?

Credo che solo la composizione possa essere soggettiva, per il resto è tutto misurabile quindi molto oggettivo.

La definizione è visibile e misurabile

L'estensione tonale è visibile e misurabile

Non capisco come sia possibile che un artista utilizza Tmax + d76 e afferma che i risultati sono spettacolari. (definizione, estensione, gradazione)

Su un libro invece leggo che Tmax + d76 non vanno mai bene insieme, si comprimono i toni e tutto si impasta!

Il procedimento fotografico è scientifico, in tutto il pianeta se utilizzo:

STESSA ESPOSIZIONE
STESSA PELLICOLA
STESSO CHIMICO
STESSE TEMPERATURE

Dovrei ottonere risultati identici e ripetibili, è forse questo il motivo per cui si tende a standardizzare il procedimento.

Invece trovo delle differenze abissali in tutto, nelle discussioni sui forum, nei consigli dei grandi maestri (libri), nelle istruzioni dei chimici....

Questo era già complicato anni fa quando si parlava solo di pellicole, ora le informazioni sono ancora più confuse e difficili da reperire.

A questo punto mi chiedo una cosa, come si può fare a raggiungere il risultato desiderato in mezzo a questa giungla di confusione?

La possibilità è che senza ottenere risultati apprezzabili o sperati ci si stanchi e si abbandoni l'arte della stampa fine art...

Davvero deludente, dove ho sbagliato fino ad ora?

A chi interessa: camera oscura in vendita...

Scherzo

Paolo

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 19/08/2010, 12:29
da chromemax
Caro Paolo, all'inizio degli anni '90 un mio caro amico, bravo sciatore, era convinto che se si fosse allenato tanto e con la stessa metodologia, sarebbe diventato anche lui un campione come Tomba, anche perché già aveva sci e scarponi come i suoi.
Idem, ad un "master" di perfezionamento di tennis, dopo una partita in cui il maestro aveva dato un 6-2 6-4 al già ottimo giocatore che faceva da allievo, alla richiesta di questo su che marca e modello di racchetta usasse, il maestro ha risposto testualmente «...Mah, questa è la racchetta che uso per le lezioni, ha anche una corda rotta...» e indicando dal gomito al polso aggiunge «la qualità della racchetta va da qui a qui».
Perdonarmi, non posso e non voglio darti "lezioni di vita" ma mi sono trovato anch'io nella tua stessa situazione, anzi ancora ho difficoltà a superare quasta fase, ma quanto scritto sopra me lo ripeto spesso per ricordare a me stesso che non siamo tutti uguali e che il talento non si compra da fotoimpex.
C'è stato in passato un periodo in cui ero convinto che tutto dovesse essere stampato su gradazione 2, in cui ogni fase della "procedura" doveva seguire "il protocollo", in un'ottusa e stupida interpetazione del Sistema Zonale come sistema sensitometrico piuttosto che come strumento fotografico. Poi alcune buone letture, la fine di un prolungato periodo adolescenziale e un minimo ragionamento mi hanno fatto riconsiderare la cosa.
In realtà quello che cercavo era una scorciatoia, una formuletta magica, una bella lista di cose da fare che se avessi scrupolosamente seguito mi avrebbe portato alla "Adams' style quality"; ma non è così che funziona.
In fotografia soltanto il numero di variabili in ballo fa girare la testa, figurarsi riuscire a tenerle a bada, oltrettutto in un contesto (la mia camera oscura) che per quanto mi sforzi di tenere controllato, è ben lontano dai parametri di un laboratorio del centro ricerche di Rochester. Precisione degli otturatori, scale diaframmi, esposimetro, lunghezza focale, flare, centraggio delle lenti e tolleranze meccaniche, precisione nel posizionamento degli schermi di messa a fuoco ed eventuali specchi, mosso e micro-mosso; tolleranze dei termometri e delle formulazioni chimiche dei bagni, sia acquistati che fatti in casa, l'acqua, la stessa temperatura di asciugatura della pellicola; differenze tra le stese dell'emulsione sia della carta che della pellicola, centraggio e allineamento dell'ingranditore, variazioni in tensione e fase della corrente... sono quelle che mi sono venute in mente adesso, senza contare le fluttuazioni nel tempo di gran parte di queste variabili. E questo, secondo la mia modestissima opinione, basta e avanza per rendere anche i dati "oggettivi" delle semplici indicazioni di massima.
Poi leggo in un intervista ad uno studente di Ansel Adams che il "Portfolio Five" è stato in gran parte stampato su Agfa Portriga gradazione 6 (!!!), che l'esposizione di "Moonrise Hernandez New Mexico" è completamente cannata, che Brett Weston manco usava l'eposimetro e che io ero proprio uno scemo a cercare di calcolare un fattore di correzione per il flare del mio Spotmeter.
Il mio problema non è il flare dello spotmeter ma è... dal gomito al polso!!!!
Ma questo non toglie che io mi diverta come un matto quando fotografo, nonostante le alzatacce prima dell'alba e le zanzare che mi martoriano le gambe mentre controllo l'inquadratura, e quando entro in camera oscura e comincio a cantare a squarciagola sopra il cd preferito del momento e a "sculettare" tra le bacinelle, sinceramente non me ne frega niente se la stampa è stata 30" di troppo nello sviluppo...in fondo poi non è venuta così male, e io mi sento...leggero.

Scusate l'OT
Diego

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 19/08/2010, 13:51
da paolob74
Ciao Diego,

Non mi sono spiegato, ovviamente non tutti possono diventare bravi come Adams semplicemente utilizzando il suo metodo, non era assolutamente nelle mie pretese e nelle mie possibilità....

Credo che la ricerca della perfezione sia una prerogativa dell'essere umano, ovviamente in questi anni ho fatto e stampato foto che possono essere considerate "belle", ne ho addirittura vendute a conoscenti e parenti e ora danno bella mostra nei loro salotti (Niente che possa sembrare lontanamente una foto del signor Adams sopra menzionato) ma non posso ancora ritenermi soddisfatto dei risultati.

Ho letto in questi anni tanta manualistica di fotografia, arte, ecc.... molti parlano di questo problema a raggiungere i risultati desiderati, il problema risiede nel fatto che l'arte parte da un idea che non ha sostanza quindi tende alla perfezione, quando diventa materiale ovviamente è lontana dal risultato sperato quindi crea scontento.

Voi credete che se Adams era contento delle sue stampe sarebbe arrivato a fare le foto che tutti conosciamo?

Lui per primo dice di aver inventato un metodo che tutti possono utilizzare per buoni risultati...

Per il resto posso dire di aver investito moltissimo in questa arte a cui dedico quasi il 100 % del mio tempo libero e ne sono entusiasta...

Tutti noi conosciamo le bellezze di una giornata in CO, la mia voleva essere solo una discussione sulla tecnica:

Se Adams dice che una Tmax con D76 sono ottime perchè Weston dice che fà schifo? Il risultato dovrebbe essere uguale sotto ogni esame.

Mi sparo troppe pippe mentali?

Nino per esempio ha scritto un ottima guida sull'uso del FX1, se faccio tutto quello che ha scritto che foto escono? Poco definite per alcuni, troppo per altri? Bho?

Vediamo cosa ne pensa Nino...

Ciao

Paolo

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 19/08/2010, 18:14
da chromemax
No, scusami tu, ma se dici che vuoi vendere la camera oscura uno si preoccupa :D :D :D
il problema risiede nel fatto che l'arte parte da un idea che non ha sostanza quindi tende alla perfezione, quando diventa materiale ovviamente è lontana dal risultato sperato quindi crea scontento.
I vari Sistemi Zonali sono nati appunto per comprimere la visualizzazione nel confine assai limitato del mezzo espressivo/tecnologico attraverso la pre-visualizzazione. L'orpello sensitometrico del SZ serve ad avere ben chiari i limiti espressivi del sistema fotografico e a addestrare la visualizzazione mentale del fotografo (ideale) a vedere secondo le curve di risposta del materiale sensibili cioé la pre-visualizzazione.
Se Adams dice che una Tmax con D76 sono ottime perchè Weston dice che fà schifo? Il risultato dovrebbe essere uguale sotto ogni esame.
Perché uno fa paesaggio e l'altro ritratto :D o perché uno è pagato dalla Kodak e l'altro no :o (sto scherzando nè!!)
Se il risultato è un'immagine, non è detto che il risultato debba essere uguale sotto ogni esame; magari le curve caratteristiche sono simili, ma uno stampa a luce fredda e l'altro a condensatori, uno usa lo split-grade, l'altro i filtri della Ilford, usano entrambi la stessa carta ma uno l'ha presa un'anno dopo ed è più fresca e da una stesa diversa, uno ha preparato il d-72 con il carbonato di sodio vecchio che per metà si è trasformato in bicarbonato, l'altro ha usato il dektol, uno usa la luce di sicurezza giallo-verde, l'altro quella rossa. O più semplicemente ad uno piace un certo tipo di resa all'altro no. Spesso anche il dato oggettivo nasconde una serie di variabili soggettive.

Nino per esempio ha scritto un ottima guida sull'uso del FX1, se faccio tutto quello che ha scritto che foto escono? Poco definite per alcuni, troppo per altri? Bho?
Buona parte dei processi chimico-fisici che avvengono durante lo sviluppo ci sono ancora sconosciuti, l'FX-1 è una formula del 1961, se non sbaglio, e nelle pellicole di oggi nessuno sa quale sia veramente la parte sensibile delle emulsioni fotografiche, se gli alogenuri d'argento o le sostanze sensibilizzanti. Data questa premessa, aggiungo anche che 0,00017 g di ioduro di potassio (tanti ce ne sono nei circa 300ml di FX-1 di solito versati nella tank per sviluppare una pellicola 135) mi lasciano molto scettico della loro effettiva azione, in un contesto assai poco controllabile come una co amatoriale, nonostante lo stesso Crawley, al tempo, sottolineasse l'importanza di questo ingrediente. Chiaramente questa mia è solo una speculazione se non opportunamente suffragata da dati oggettivi, ma come ho detto prima, è proprio l'ambiente della sperimentazione (aka camera oscura) a non potersi definire oggettivo. Data la sensibilità delle linee di Mackie all'agitazione forse sarebbe il caso di puntare l'attenzione, in misura molto più stringente, sulla modalità di sviluppo, parametro solitamente assai poco "oggettivo".
Ma data la minuscola scala presa in considerazione, allora anche la forma della tank e della spirale e a questo punto anche la rotazione terrestre intorno al proprio asse (esagero apposta) hanno un effetto che può divenire quantificabile sui risultati ottenuti?
Che fare?
Io caricherei una pellicola in macchina, pianterei il cavalletto in giardino, costringendo la moglie, il muro, l'albero, il cielo, la mira ottica, la scala di grigi e il cartoncino kodak a fare da modelli, preparerei meglio che posso l'FX-1, stamperei e vedrei com'è: a questo punto l'unico parametro diverrebbe mi piace/non mi piace... il tempo di sviluppo sarebbe ovviamente 12' :D

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 19/08/2010, 19:09
da paolob74
Ho capito ma allora cosa discutiamo sui forum dei risultati ottenuti?

A ognuno viene fuori una cosa diversa!

Fotografiamo poi buttiamo un pò di brodo di pollo nella tank e vediamo cosa esce... :lol: :lol: :lol:

A proposito, ho trovato un sito dove di discute di uno sviluppo al caffè, sembra essere ottimo!

Ricerca in google (sviluppo cafenol)

Ciao

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 19/08/2010, 20:01
da chromemax
Fotografiamo poi buttiamo un pò di brodo di pollo nella tank e vediamo cosa esce...
Voila' Monsieur, soupe au poule à l'Ilford :lol: :lol: :lol:

No, discutere sui forum serve eccome, ma le informazioni che vi si trovano vanno prese per quello che sono, delle indicazioni di massima che possono essere molto utili come punto di partenza. E' un po' come la programmazione, uso dei pezzi di codice rilasciati da qualcun altro, ma li adatto a quello che devo fare io; sempre meglio che partire da zero.

Ho letto del cafenol, ma non l'ho mai usato; non tutti i caffé solubili funzionano. Me ne ero interessato come possibile soluzione per introdurre la fotografia analogica in ambito scolastico, dove l'idea di usare qualsiasi prodotto chimico fa rizzare i capelli in testa agli insegnanti, ma sto' ancora cercando un fissaggio "bio" :D

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 20/08/2010, 9:34
da ninelvia
paolob74 ha scritto:
Non capisco come sia possibile che un artista utilizza Tmax + d76 e afferma che i risultati sono spettacolari. (definizione, estensione, gradazione)

Su un libro invece leggo che Tmax + d76 non vanno mai bene insieme, si comprimono i toni e tutto si impasta!

Paolo
errore

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 20/08/2010, 9:52
da ninelvia
chromemax ha scritto: Spesso anche il dato oggettivo nasconde una serie di variabili soggettive.
errore

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 20/08/2010, 17:28
da chromemax
Ciao Nino
evidentemente non sono riuscito a esprimere bene il mio pensiero, visto che sia tu che Paolo siete arrivati alla stessa conclusione. Non è e non era mia intenzione arrivare a dire che è perfettamente inutile postare articoli e richiedere informazioni e dare informazioni visto che tutto è soggettivo, tant'è che frequento forum e newsgroup alla ricerca di informazioni e ogni tanto, nei miei limiti, ne do qualcuna anche io.

Il senso dei miei post era quello di evitare di cadere nella subdola trappola mentale della emulazione tecnica, nella convinzione che "se faccio come il tal grande fotografo che mi piace tanto" riesco a raggiungere gli stessi risultati.
Parlo per esperienza personale, è una grande perdita di tempo e sicura fonte di frustrazioni.
La mia affermazione che anche i dati oggettivi, se visti su scala di precisione sufficientemente piccola risultano viziati da un grado di inattendibilità serviva a sottolineare questo aspetto e non a banalizzare la discussione; mi scuso profondamente e sinceramente dell'equivoco.
Credi davvero che gli sia molto utile la tua affermazione riguardo alla presenza o meno di Joduro di potassio? Sicuramente si se avessi riportato delle prove in merito..... altrimenti è aria fritta.
L'ho detto io per primo che quanto dicevo era... aria fritta. Beh sono stato un po' più indulgente con me stesso usando un'espressione più gentile, ma penso di aver espresso comunque il senso.
Ma quel decimo di milligrammo di ioduro di potassio ha portato buona parte delle pubblicazioni fotografiche e dei fotografi degli anni settanta e ottanta ad aggiungere un pizzico di "polvere magica" ad ogni formula di sviluppo nella certezza di aumentare la nitidezza (lo ha detto Crawly) e questa convinzione si trascina debolmente fino ai nostri giorni.
E' molto facile cadere nella tentazione dell'emulazione pedissequa e acritica e ho cercato di farlo presente tentando, in modo misero a questo punto, di suscitare un pensiero critico (sarà lo ioduro di potassio o l'agitazione?) tale da dare un senso ed essere di sprone ad eventuali test.
Certo, una dose minuscola di una qualche sostanza può avere effetti determinanti in una reazione chimica e negli anni la discussione sullo ioduro di potassio è stata abbastanza ampia, ma da quanto ho letto io ho avuto l'impressione che ci si è subito rivolti all'elemento più esoterico, e quindi più intrigante, e forse è mancata una visione un po' più ampia. A questo intendevo quando ho scritto quella frase sullo ioduro di potassio, poi certo mi riprometto di fare delle prove il più possibile "scientifiche"; nel frattempo, lo ribadisco, è tutta aria fritta e il mio scetticismo non è niente più che una sensazione personale e nasce dal fatto che oggi sono completamente cambiati i materiali sensibili.
L'ho già detto a Paolo e lo ribadisco, lo scambio di informazioni serve eccome; è da informazioni reperite qua e là nel web che sono partito per testare la ortho25 con il tanol, (una combinazione non proprio comune), sarebbe stupido da parte mia contraddirmi in modo così plateale. Ma sulla scelta del tempo e delle diluizioni da usare c'è stato parecchio ragionamento che prescindeva o addirittura contraddiceva di proposito quel poco che ero riuscito a sapere.
Spero di essermi chiarito.

Ma quando arriva un po' di freddo, ho voglia di stampare.
Ciao
Diego

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 20/08/2010, 19:29
da paolob74
Ciao ragazzi,

Ho capito perfettamente il vostro punto di vista....

Nella CO ho due termometri dello stesso costruttore, differiscono sempre di 0,5 gradi. Un altro termometro invece dà 21 quando gli altri sono a 20...

Effettivamente le discrepanze di temperatura, tempo e peso possono far variare notevolmente un procedimento da un altro.

Non parliamo di estensione o contrazione della scala tonale... Esiste qualcuno che lo sa fare?

Magari io stampo a 20°, Diego a 22° e Nino... Neanche controlla... :D

Io volevo da voi un consiglio, come deve procedere un povero cristo che vuole fare arte eccellente?

Si trova una coppia sviluppo/pellicola e si lavora sempre con quelli? Più si conoscono e meglio si controllano

Si continua a cercare di migliorare?

Si rimane mediocre?

Ovviamente si fotografa... La cosa più importante.

Ciao

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 21/08/2010, 17:45
da ninelvia
Ciao Diego
Grazie per il chiarimento. in effetti non ero riuscito ad estrapolare questo pensiero dal tuo scritto
Il senso dei miei post era quello di evitare di cadere nella subdola trappola mentale della emulazione tecnica, nella convinzione che "se faccio come il tal grande fotografo che mi piace tanto" riesco a raggiungere gli stessi risultati.
Parlo per esperienza personale, è una grande perdita di tempo e sicura fonte di frustrazioni.
errore

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 21/08/2010, 18:24
da ninelvia
[quote="paolob74"],

errore

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 25/08/2010, 0:42
da onda
Una bellissima discussione, non cè dubbio, vi faccio i miei complimenti, ed in special modo a ninelvia e al suo modo chiaro di comunicare.
Sarebbe bellissima una discussione simile sul grande formato, al quale mi sono avvicinato da poco e completamente da autodidatta...quindi mooolto confuso sui metodi "giusti" del trattamento dei negativi.

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 25/08/2010, 10:28
da ninelvia
onda ha scritto:Una bellissima discussione, non cè dubbio, vi faccio i miei complimenti,
errore

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 25/08/2010, 18:00
da onda
Ciao Nino, grazie per la risposta, si gli interessati ci sarebbero..io! :-)
A parte gli scherzi ho già fatto una cinquantina di foto, usando le foma100, per far pratica, le più riuscite sono nel mio stream flickr, ma i dubbi restano sul metodo ottimale di sviluppo, poichè non avendo ancora una tank apposita, sto usando le vaschette, e sviluppo al massimo due 4x5 per volta.
In tali condizioni non ho alcun riferimento con cui confrontarmi, per esempio: le agitazioni in vasca sono simili, come risultati, a quelle fatte in tank? che diluizioni? io uso 500/600cc le tratto come le 120 in pratica.
Poi cè un'altro fattore, io ho un banco ottico fatif 13x18 , non è il massimo della portabilità con i suoi 6,5Kg , quindi le foto che ho fatto sono tutte in interni, e portarlo fuori per ora non ci penso proprio. :-)

cordiali saluti
Giorgio

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 27/08/2010, 9:37
da ninelvia
[quote="onda"]...
errore

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 27/08/2010, 13:48
da onda
Grazie per le risposte Nino, forse sarebbe meglio continuare la discussione nel forum grande formato.
Comunque uso il rodinal, e hc110, ho una scatola ancora intatta di ID11.
Ho fatto delle prove comparative fra rodinal e hc110, sono molto simili, ma l' HC110 ha una estensione maggiore nei grigi, mia personale considerazione.
Rispetto allo sviluppo del 120 e 135 ho notato, in effetti, che la pellicola si sviluppa e fissa in tempi molto piu brevi.

p.s.
Per chi usa ID11 è meglio informarsi al seguente link, per una partita difettosa, causa umidità nel composto B.
http://www.ilfordphoto.com/pressroom/latest.asp

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 28/08/2010, 9:09
da ninelvia
errore

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 28/08/2010, 22:58
da paolob74
Ciao Nino,

Ringrazio davvero te e Diego per la simpatica e filisofica discussione, come avevo anticipato stò utilizzando da diverso tempo una coppia pellicola/sviluppo quindi ero più o meno nella giusta direzione...

Davvero molto interessante il consiglio di Nino Xtol e Tmax, ho in casa entrambi...

Hai qualche informazione sui tempi di sviluppo e magari relative contrazioni?

Solitamente faccio cosi, 35mm Tmax 400 e 120mm Tmax 100, la 400 mi dà più agio nello scatto a mano, invece il medio formato viene usato sempre con cavalletto.

Ho in programma entro fine settembre una escursione al parco dell'alpe devero, laghi alpini cime innevate, un vero paradiso! Potrei già verificare la coppia Xtol e tamx.

Già che siamo in ballo con i consigli, Nino dammi qualche dritta:

- Carta da stampa e sviluppo? tenedo conto la massima estensione tonale, bianchi puri e neri profondi (ho un ingranditore a diffusione e stampo 6 X 7)

- Ho letto che, fotografando in rullo, conviene esporre per le ombre e sviluppare a N -1 per avere la massima gamma tonale con un unico sviluppo. E' accettabile/ammissibile?

- Attualmente utilizzo una mamiya 6 x 7, stavo valutando un grande formato. Dovrei acquistare tutto!

Macchina fotografica (PENSAVO UNA TOYO O LINHOF) per gli obiettivi non ho ancora capito come funzionano

INGRANDITORE (DURST 1200)

Credo una spesa di qualche 1000 euro.

Considerando il peso del sistema non credo di poterlo utilizzare nelle mie escursioni montane, la differenza tra i due sistemi 6 X 7mm o 4 x 5 è davvero cosi abissale?

Come sempre ringrazio chiunque volesse darmi qualche consiglio.

Come ho scritto inizialmente non sono pratico di forum, per le ultime domande se necessario posso aprire altre discussioni.

Paolo

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 29/08/2010, 11:07
da chromemax
Ciao Paolo, personalissimamente credo che sia meglio aprire un thread apposito; i forum rimangono delle utilissime risorse anche in futuro e una disposizione razionale dei thread aiuta la ricerca delle informazioni. Ma poi ai moderatori l'ardua sentenza :D

Ciao

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 29/08/2010, 12:27
da Coglians79
D'accordo con Chromemax. Aprite un thread. Fate pure!

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 01/02/2011, 17:06
da Anthor
etrusco ha scritto:Sei un vero MITO! Grandioso topic!!! Lo taggo come "IMPORTANTE"
Ciao, visto che questo post mi sembra di capire che manchi del nocciolo del suo contenuto, mi permetto di suggerire di integrarlo o perlomeno togliere il tag importante, almeno qualcuno (come mè) non è costretto a leggerlo più volte prima di capire che è monco :D ;)

ciao :)

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 01/02/2011, 21:03
da etrusco
hai ragione....

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 05/12/2011, 13:46
da guarrellam
Buongiorno ragazzi,nella preparazione del Fx1,
quando leggo 1+1+8,s'intende 1 parte di a+1 parte di b+ 8 parti acqua?
Di conseguenza se A è 100 g,B è 100g,l'acqua sarà 800ml?

Grazie.

Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1

Inviato: 06/12/2011, 18:37
da guarrellam
Riporto i miei risultati,
provando questo sviluppo.
Il negativo mi sembra molto nitido,
spero renda anche in stampa.

Fx1
1+1+10
2 minuti di prebagno
20 minuti a 20 °
Agitazione iniziale 30 sec.
3 ribaltamenti ogni 2 minuti.