(La mia esperienza, io che sono al sud, ...o quasi)
Da queste parti, da quando le "foto per matrimoni" sono diventate digitali... anche le spose sono "digitali" non nel senso che si arrangiano con le dita

... o forse si?
La corsa dei laboratori, per la trasformazione, è stata breve....
Comunque, i pochi laboratori che qualche anno fa, ancora si arrabbattavano a sviluppare le pellicole e stamparle, lo facevano male, ma così male che ogni tanto trovavo anche residui di mortadella, caduti dal panino, nelle veline de negativi che mi venivano restituiti. Inoltre, essendo basse tirature, gli sviluppi non venivano più realizzati con vasche verticali e procedimento lungo, a temperatura media, ma anche loro avevano riservato un angolino, per un piccolo minilab che ogni tanto si accendeva con chimici scaduti, portati all'ebollizione per poter chiudere il trattamento in 7 minuti.
Questo comportava, una esagerata maschera di fondo su i negativi colore ed un aumento della grana, così strano che sulle braccia, delle modelle fotografate, comparivano "peli"

che non avevo visto nel momento dello scatto.
(logicamente non è che proprio sulle braccia, come una allergia alle foto) (ma sulle stampe)
... i negativi venivano stampati, come tutt'ora, con una macchina "digilab" istantanea, acquisite ad una risoluzione equivalente ad una digitale da 6mpx
Fu così che forte dell'esperienza del bianco e nero, sviluppo e stampa in proprio, decisi di organizzarmi per il colore e con un grosso investimento, per le mie possibilità, sono ritornato alle origini e posso finalmente dire che faccio quel che normalmente si faceva agli albori della fotografia. Ripresa- sviluppo- stampa e/o acquisizione con scanner, per poi eventualmente stampare, alla risoluzione che preferisco.
Ho notato che senza cambiare i miei sistemi e tecniche di ripresa ho scoperto sulle mie pellicole, dettagli e sfumature che non avevo mai notato su alcun negativo trattato dai laboratori esterni.
Quindi, secondo me, un trattamento fatto in un minilab può dare risultati immediati, ed economici, ma mai, all'altezza di una eventuale ripresa fatta bene con delle aspettative artistiche o tecniche.
