Sviluppo colore

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia a colori

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PrimitiveStyle
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Sviluppo colore

Messaggio da PrimitiveStyle »

Toglietemi una curiosità ma è cosi difficile come dicono sviluppare a colori?
Quali sono le differenze sostanziali con il BW a parte la stampa (che per me è già oscuro di per se)


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franny71
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Re: Sviluppo colore

Messaggio da franny71 »

lo sviluppo di difficile ha solo il range delle temperature, che deve stare a 38° con tolleranze prossime allo zero...
il tutto per 3,5 minuti.
per il resto i passaggi sono 3, ed invece delle agitazioni, almeno io, vado di pirulino per far ruotare la spirale, in maniera continua e con la tank a bagnomaria.
recentemente ho letto di buoni risultati anche a 30° col tetenal C41 color kit...
naturalmente i tempi si allungano.
altra cosa, cerca di avere almeno una decina di rullini da sviluppare, i chimici si ossidano in fretta.
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porcospino99
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Re: Sviluppo colore

Messaggio da porcospino99 »

Lo sviluppo colore (C41) è molto più semplice per certi versi, non devi inventare nulla ma solo seguire delle istruzioni.
Il difficile come ha detto giustamente Franco è mantenere la temperatura, io poi (nella mia scarsa esperienza) ritengo che il range tollerato sia superiore al 0,5 dichiarato da Tetenal ma si possa arrivare al grado...
Poi i tempi, in particolare dello svluppo e dello sbianca devono essere precisi.
Molto dipende con cosa lo fai, io ho una Jobo ed alla fine è molto semplice.
Sullo sviluppo E6, diapositive, le tolleranze invece confermo che non esistono. Per il resto di fatto è uguale, forse un po' più lungo. In sintesi si potrebbe dire che il colore da sviluppare è un po' noiso rispetto al BN che ti lascia libero di fare accopiamenti sempre nuovi e diversi a seconda di cosa vuoi ottenere.

Per la stampa a colori è un'altra cosa, lo sviluppo della carta in sè è facile, sempre con Jobo per via delle temperature, ma il difficile (qui sto ancora studiando ed i primi risultati non sono eclatanti) è la valutazione delle dominanti....

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PrimitiveStyle
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Re: Sviluppo colore

Messaggio da PrimitiveStyle »

io non ho ancora sviluppato nulla quindi potrei dire delle fesserie ma come fate a tenere a quelle temperature i chimici.
Poi se uno dovesse scannerizzare i negativi a colori quali sarebbero i risultati?
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franny71
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Re: Sviluppo colore

Messaggio da franny71 »

PrimitiveStyle ha scritto:io non ho ancora sviluppato nulla quindi potrei dire delle fesserie ma come fate a tenere a quelle temperature i chimici.
Poi se uno dovesse scannerizzare i negativi a colori quali sarebbero i risultati?
il bagnomaria lo faccio in un contenitore da 30 lt. miscelando acqua calda con acqua fredda fino al raggiungimento della temperatura, nel mio caso 38,5-38,7°
prendo un pò d'acqua e la metto nella tank per far "ambientare" la pellicola, e poi sono a posto fino alla fine dello sviluppo...
20 lt. di acqua ci mettono un pò a scendere di temperatura, almeno nel mio bagno che sta attorno ai 22°.
poi dopo lo sviluppo che dura 3,5 min, anche se per la sbianca e lo stab scendi un pò di temperatura non è che fai grossi danni...
almeno così mi è parso.
per la scansione io cerco di fare il grosso in vuescan, poi con fotosiopp regolo le curve, i livelli e tolgo le dominanti. :)
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porcospino99
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Re: Sviluppo colore

Messaggio da porcospino99 »

PrimitiveStyle ha scritto:io non ho ancora sviluppato nulla quindi potrei dire delle fesserie ma come fate a tenere a quelle temperature i chimici.
Poi se uno dovesse scannerizzare i negativi a colori quali sarebbero i risultati?
Se non hai mai sviluppato parti dal BN che è più semplice e tollerante, se sviluppi in un ambiente "umano" con l'acqua/chimici a 20 gradi non avrai problemi a tenere quella temperatura, leggiti un po' di metodi di lavoro in giro (ovviamente anche qui ) e chiedi quello che non ti è chiaro.

Per quanto riguarda lo scanner, premesso che per me la scansione è solo una opportunità per archiviare e mettere online, in quanto stampo le foto su carta, mi affido a vuescan, pochi settaggi e il risultato è discreto. Non passo mai da photoskiop o simili, già scansionare è una rottura figuriamoci se mi metto a modificare le foto al pc. Sono passato all'analogico proprio per non stare davanti al pc... tra le altre cose :)

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Re: Sviluppo colore

Messaggio da franny71 »

porcospino99 ha scritto:
PrimitiveStyle ha scritto:io non ho ancora sviluppato nulla quindi potrei dire delle fesserie ma come fate a tenere a quelle temperature i chimici.
Poi se uno dovesse scannerizzare i negativi a colori quali sarebbero i risultati?
Se non hai mai sviluppato parti dal BN che è più semplice e tollerante, se sviluppi in un ambiente "umano" con l'acqua/chimici a 20 gradi non avrai problemi a tenere quella temperatura, leggiti un po' di metodi di lavoro in giro (ovviamente anche qui ) e chiedi quello che non ti è chiaro.

Per quanto riguarda lo scanner, premesso che per me la scansione è solo una opportunità per archiviare e mettere online, in quanto stampo le foto su carta, mi affido a vuescan, pochi settaggi e il risultato è discreto. Non passo mai da photoskiop o simili, già scansionare è una rottura figuriamoci se mi metto a modificare le foto al pc. Sono passato all'analogico proprio per non stare davanti al pc... tra le altre cose :)
concordo in tutto con te, non mi ero accorto che diceva che non aveva mai sviluppato, credevo si riferisse al colore.
per la stampa colore io mi servo da un lab della mia città, se invece ho voglia di giocare con fotosciopp ci faccio pure qualcosa di carino.
niente a che vedere con la stampa vera e propria comunque, probabilmente per limiti miei. ;)
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Re: Sviluppo colore

Messaggio da fzernike »

PrimitiveStyle ha scritto:io non ho ancora sviluppato nulla quindi potrei dire delle fesserie ma come fate a tenere a quelle temperature i chimici.
Poi se uno dovesse scannerizzare i negativi a colori quali sarebbero i risultati?
Io sviluppo da circa 1 anno solo il colore prevalentemente diapo Fuji Velvia o Kodak E100vs in trattamento Tetenal E6 a 3 bagni,saltuariamente negativi Kodak Ektar o Portra in Tetenal/Rollei Digibase C41.Il problema fondamentale è la temperatura come già detto; scarti anche solo di mezzo grado dai canonici 38°possono dar luogo a viraggi di colore difficilmente gestibili in post produzione specialmente con le diapo,l'altro problema è la durata del singolo step di processo:anche quì scarti di 20 sec in più o in meno introducono sotto/sovraesposizioni non desiderate.
Allora come fare?
Intanto armati di tanta pazienza,di un casco protettivo quando ti verrà voglia di sfondare le pareti a testate :wall: esistono in rete fior di tabelle/bugiardini a seconda dei vari produttori con tempi e temperature dei processi,spesso in contrasto tra loro e alla fine la strada da seguire è fare decine e decine di prove imparando dai propri errori.

Ho inziato lavorando in inversione ma i risultati non sono stati buoni,vuoi perchè iniziato da poco,vuoi perchè ti servono 10 mani per fare le cose a tempo...poi mi sono procurato un processore Jobo CPE2 che lavora in rotazione in modo semiautomatico e la musica è decisamente cambiata;i vantaggi sono innegabili:in 30 min tiro fuori una Velvia 50 pronta da asciugare e in giornata la scannerizzo,per una negativa Ektar 100 occorrono 20 min :),niente strisce,macchie o imperfezioni sulla pellicola.
Il processo è molto più comodo e controllabile e alla fine della giornata non hai il mal di schiena.
L'altro problema è la conservazione dei chimici:mi sono procurato un numero sufficiente di bottiglie Jobo da 600 ml riempite all'orlo e praticamente non faccio travasi,le utilizzo direttamente e poi le ripongo in una bag termica:in questo modo il rischio di contaminazione è molto basso e la durata delle soluzioni va oltre il limite di 8 settimane come mediamente indicato da Tetenal.
Il mito che il colore è difficile da sviluppare è da sfatare,prova e vedrai ;)
Zeiss Ikon Stuttgart
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