Stiamo dicendo la stessa cosa...chromemax ha scritto:Non è che ci sia un grande sbattimento nel gestire i chimici puri; li compri, li usi quando ti servono, li lasci lì, magari poco accessibili. Durano anni, tranne qualche caso particolare, ad esempio la glicina. Ti puoi preparare quantitavi personalizzati e formule non in commercio. Puoi sperimentare e capire di più della chimica fotografica.
Faccio anche un breve escursus sul tema dell'economicità, che mi pare sia stato più volte sottolineato in questo thread: sono assolutamente convinto che risparmiare sia non solo utile ma anche un dovere, ma non sono convinto che il risparmio debba essere il fine di un attività anche, anzi soprattutto, se si tratta di un "passatempo" o un hobby. La fotografia tradizionale aimé diventerà sempre più costosa, ma se devo usare uno sviluppo 1+3 perché risparmio e non perché usare uno sviluppo diluito serve ad ottenere detrminate caratteristiche del negativo e di conseguenza della stampa e dell'immagine che voglio ottenere, posso garantire che il risparmio maggiore si ha portando il rullino dal fotografo e farlo stampare su carta colore. Si risparmiano soldi, tempo, sbattimenti per mettere su la CO ecc.
Se decido di sviluppare da me è perché quello che voglio ottenere nessun altro me lo può dare, anche pagando oppure, questo si, lo ottengo risparmiando moltissimo. Quanto potrebbe costarmi uno stampatore professionista che lavora in CO su un mio negativo per 3 giorni? Questo è il mio risparmio!
Quando facevo pochissimi provini, per non sprecare carta, il 18x24 che ottenevo era talmente "piatto" che con quel foglio buttato in una brutta stampa ci potevo fare tutti i provini che mi servivano per ottenere una bella immagine.
Un altro buon sistema per risparmiare è il cestino; il cestino virtuale in cui butto tutti gli scatti che, per me non valgono la pena. Di un rullo da 36 di solito stampo molto meno di una decina di scatti; il cestino è uno degli attrezzi fondamentali di un fotografo e fa anche risparmiare. Ma quando sono convinto che uno scatto vale la pena (vedi il mio post sulla foto della foglia) non esito ad usare 4 lastre, al "modico" prezzo di ca 2,5 euro l'una solo di pellicola.
Concludo con la preghiera di leggere bene il mio post e di non cadere in conclusioni affrettate.
I chimici puri secondo il mio modesto parere sono un passo importante per fare sviluppi più mirati e soprattutto, dopo tanta esperienza, anche personalizzati...
Ma credo che non ci si può improvvisare a fare ciò e soprattutto non lo si può fare senza un bel bagaglio di esperienza...
Bisognerebbe leggere libri sulla materia (che purtroppo sono anche sempre meno reperibili) e essere anche ferrati bene in chimica per non fare bischerate....
Insomma è un passo che si dovrebbe fare dopo aver quantomeno conosciuto ed imparato ad usare tutto ciò che il mercato ancora ci offre...
E devo dire che offre ancora molto ma molto, viste le nuove importazioni di prodotti americani da un negozio online in particolare...
Sul fatto della spesa, non è certo un chiodo fisso.... E' pur vero che chi decide di usare l'analogico decide di conseguenza anche di spendere i più, a cominciare dai rullini...
Per esempio all'inizio ho provato il D-76 (vista la sua relativa semplicità di utilizzo) e l'ho trovato veramente buono, ma usando prevalentemente Kodak T-Max (il mio negoziante ha Kodak e mi ha "donato" una 20ina di rullini vicinissimi alla scadenza), ho provato ad usare lo sviluppo Kodak T-Max Developer e devo dire che mi è piaciuto di più, sono ancora agli albori ma la resa su tale pellicole mi da risultati più soddisfacenti...
La differenza di costo c'è eccome così come la reperibilità, ma non me lo pongo come un problema...
Se avessi la formula del T-Max Developer non penserei mai di prendermi i chimici puri e di rifarlo, per risparmiare 5 euro, esiste già, non ne capisco il senso...
Mi orienterò sui chimici puri solo quando deciderò di fare i test con sviluppi che in commercio non posso reperire o se non riuscissi a trovare più in commercio ciò che uso...
Matteo