Dovevo immortalare il saggio di danza di mia figlia in teatro ed avevo solo una fresca HP5.
Ho pensato di poterla tirare quasi all'estremo, per poter usare tempi sufficientemente veloci (1/125) con un diaframma di almeno 5.6 o meglio 8.
Ho impostato sulla sensibilità di 6400 ASA e via con la prova.
Altre volte ho tirato le pellicole da 400 ma i risultati non sono stati eccezionali.
Questa volta non potevo sbagliare.
Per lo sviluppo avevo preparato, da alcuni giorni, la soluzione FX-11di Geoffrey Crawley, che la manualistica indica come uno dei miglioririvelatori per sviluppare le pellicole sottoesposte per effetto del tiraggio.
Temperatura ideale a 20° e sviluppo in soluzione stock per 24 lunghi minuti secondo il seguente criterio:
8 minuti per l'esposizione nominale a 400 ASA, aumentato del 50% per ogni raddoppio di sensibilità.
Quindi: 8 + 4 (800) + 4 (1600) + 4 (3200) + 4 (6400), con capovolgimenti continui per il primo minutio e, quindi, tre capovolgimenti ogni minuto successivo.
Risultato: negativo a mio parere di ottima qualità, con dettagli pienamente leggibili anche in ombra ed immagini ben ferme, agevolmente stampabile.
Per chi voglia provare indico di seguito la formula per la preparazione di un litro di
soluzione stock del rivelatore FX-11:
Acqua distillata: 700 ml
Fenidone 0,25 grammi;
Idrochinone 5 grammi;
Glicina 1,5 grammi;
Borace 2,5 grammi;
Bromuro di potassio, 0,5 grammi.
Sciogliere nell'ordine i singoli componenti alla temperatura di 50 gradi e, quindi, aggiungere altra acqua distillata fino ad un litro.
Usare la soluzione stock al massimo dieci volte, incrementando lo sviluppo del 10% del tempo occorrente per il primo sviluppo, per ogni sviluppo successivo al primo.
Per chi ha voglia di sperimentare, auguro buon lavoro (provare con un negativo di prova, prima di impegnarsi con scatti irripetibili).
Sviluppo per pellicolla FX-11 di Geoffrey Crawley
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Re: Sviluppo per pellicolla FX-11 di Geoffrey Crawley
Salve Pino,
L'FX-11 è stato creato appositamente per i tiraggi. È uno sviluppo super-compensatore con l'annerimento delle alte densità "bloccato" da un alto contenuto di Sodio Solfito, 125 gr. litro e dall'azione combinata della glicina che con tanto sodio solfito ha effetto solvente proprio sulle alte densità.
Nella formula che hai riportato manca il Sodio Solfito. Il sodio solfito è essenziale al fine del contenimento dell'annerimento delle alte densità, per evitare che la grana diventi troppo vistosa e perché la glicina abbia l'effetto solvente desiderato.
Acqua distillata 700 ml
Fenidone 0.25 g
Idrochinone 5 g
Glicina 1.5 g
Sodio Solfito 125 g
Borace 2.5 g
Bromuro di Potassio 0.5 g
Acqua distillata per fare 1 litro.
Bloccare l'annerimento delle alte densità, con la conseguente perdita di modulazione dei toni chiari, è l'unica via percorribile quando si voglia riportare un tono medio molto sottoesposto (per via del tiraggio) a densità che consentano, appunto, di stamparlo come tono medio o giù di li, senza che al contempo le parti maggiormente esposte raggiungano densità tali da non essere più stampabili.
Nella determinazione del tempo di sviluppo opportuno bisognerebbe considerare che mano a mano che si sottoespone occorre più tempo per portare il tono medio a densità adeguate, poiché più è basso il livello di esposizione meno la pellicola reagirà alle variazioni del tempo di sviluppo.
Vale a dire che l'andamento dell'aumento del tempo di sviluppo non è lineare (come hai proposto +4 min per ogni stop), neanche proporzionale, ma sale in progressione geometrica. I tempi andrebbero determinati sperimentalmente fissando una densità di riferimento da raggiungere per il tono medio. Questa densità può variare notevolmente in base alle condizioni di stampa ed è quindi molto difficile dare indicazioni generiche.
Sono lieto che al saggio di danza tu sia riuscito a salvare il salvabile, lavorare in teatro è una delle condizioni più difficili per la fotografia analogica! Bravo.
L'FX-11 è stato creato appositamente per i tiraggi. È uno sviluppo super-compensatore con l'annerimento delle alte densità "bloccato" da un alto contenuto di Sodio Solfito, 125 gr. litro e dall'azione combinata della glicina che con tanto sodio solfito ha effetto solvente proprio sulle alte densità.
Nella formula che hai riportato manca il Sodio Solfito. Il sodio solfito è essenziale al fine del contenimento dell'annerimento delle alte densità, per evitare che la grana diventi troppo vistosa e perché la glicina abbia l'effetto solvente desiderato.
Acqua distillata 700 ml
Fenidone 0.25 g
Idrochinone 5 g
Glicina 1.5 g
Sodio Solfito 125 g
Borace 2.5 g
Bromuro di Potassio 0.5 g
Acqua distillata per fare 1 litro.
Bloccare l'annerimento delle alte densità, con la conseguente perdita di modulazione dei toni chiari, è l'unica via percorribile quando si voglia riportare un tono medio molto sottoesposto (per via del tiraggio) a densità che consentano, appunto, di stamparlo come tono medio o giù di li, senza che al contempo le parti maggiormente esposte raggiungano densità tali da non essere più stampabili.
Nella determinazione del tempo di sviluppo opportuno bisognerebbe considerare che mano a mano che si sottoespone occorre più tempo per portare il tono medio a densità adeguate, poiché più è basso il livello di esposizione meno la pellicola reagirà alle variazioni del tempo di sviluppo.
Vale a dire che l'andamento dell'aumento del tempo di sviluppo non è lineare (come hai proposto +4 min per ogni stop), neanche proporzionale, ma sale in progressione geometrica. I tempi andrebbero determinati sperimentalmente fissando una densità di riferimento da raggiungere per il tono medio. Questa densità può variare notevolmente in base alle condizioni di stampa ed è quindi molto difficile dare indicazioni generiche.
Sono lieto che al saggio di danza tu sia riuscito a salvare il salvabile, lavorare in teatro è una delle condizioni più difficili per la fotografia analogica! Bravo.
Re: Sviluppo per pellicolla FX-11 di Geoffrey Crawley
Grazie per l'amichevole correzione e per l'integrazione della formula.
Nella mia soluzione ho effettivamente disciolto i 125 grammi di sodio solfito.
Ho altre riprese in notturna, a mano libera, da fare e credo che, in questo mese di luglio continuerò ad usare lo sviluppo FX-11, non solo per i tiraggi.
Nella mia soluzione ho effettivamente disciolto i 125 grammi di sodio solfito.
Ho altre riprese in notturna, a mano libera, da fare e credo che, in questo mese di luglio continuerò ad usare lo sviluppo FX-11, non solo per i tiraggi.
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Re: Sviluppo per pellicolla FX-11 di Geoffrey Crawley
Facci vedere qualcosa, sono molto interessato alla discussione ...
Etrusco
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Re: Sviluppo per pellicolla FX-11 di Geoffrey Crawley
Il mio scanner pellicola Praktica 66 non rende l'idea del risultato.
Domani proverò a stampare qualcosa e spero di poter far vedere il risultato e di espormi ad ogni suggerimento migliorativo.
Pinomar
Domani proverò a stampare qualcosa e spero di poter far vedere il risultato e di espormi ad ogni suggerimento migliorativo.
Pinomar
Re: Sviluppo per pellicolla FX-11 di Geoffrey Crawley
osservazioni ed esperienza interessanti Pino, e i chiarimenti di Silver sono sempre benvenuti.
vedo anch'io però un'incongruenza tra quanto si osserva in genere e i tempi proposti:
Non avendo personalmente alcuna pratica con lo sviluppo in esame, un "aumento del 50% a ogni raddoppio di sensibilità" lo interpreterei come 8min (a 400iso) x1.5 (800) x1,5 (1600) x1.5 (3200) e comincerei a sperimentare su questa base.
vedo anch'io però un'incongruenza tra quanto si osserva in genere e i tempi proposti:
pinomar ha scritto:8 minuti per l'esposizione nominale a 400 ASA, aumentato del 50% per ogni raddoppio di sensibilità.
Quindi: 8 + 4 (800) + 4 (1600) + 4 (3200) + 4 (6400)
...esattamente.Silverprint ha scritto:(...) più è basso il livello di esposizione meno la pellicola reagirà alle variazioni del tempo di sviluppo. Vale a dire che l'andamento dell'aumento del tempo di sviluppo non è lineare (come hai proposto +4 min per ogni stop), neanche proporzionale, ma sale in progressione geometrica.
Non avendo personalmente alcuna pratica con lo sviluppo in esame, un "aumento del 50% a ogni raddoppio di sensibilità" lo interpreterei come 8min (a 400iso) x1.5 (800) x1,5 (1600) x1.5 (3200) e comincerei a sperimentare su questa base.
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Re: Sviluppo per pellicolla FX-11 di Geoffrey Crawley
Aspetto anche io di vedere i risultati.
Magari vedere una foto del negativo, se fosse possibile.
Ho sentito parlare di questo dev, ma non l'ho mai usato, mi è stato sufficiente lo Fx 39; questo perchè non sono molto favorevole al tiraggio, (preferisco il pull) però mi fa piacere vedere che è stato fatto con cognizione di causa e chissà, magari inizo a pushare!
Magari vedere una foto del negativo, se fosse possibile.
Ho sentito parlare di questo dev, ma non l'ho mai usato, mi è stato sufficiente lo Fx 39; questo perchè non sono molto favorevole al tiraggio, (preferisco il pull) però mi fa piacere vedere che è stato fatto con cognizione di causa e chissà, magari inizo a pushare!
-La mia migliore fotografia ... la farò domani [16/7/2025]
-“It’s always 12 minutes." [05/5/2025]
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
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