Vorrei realizzare delle lunghissime esposizioni di diversi mesi con la tecnica della solargraphy.
Consiste in una pinhole lasciata in un luogo soleggiato, per diversi mesi, in modo da rilevare indirettamente le variazioni dell'orbita terrestre dallo spostamento del Sole sulla foto.
La carta da quel che ho capito deve essere fotosensibile, e non va poi trattata poichè la lunga esposizione "stampa" la foto da se.
Per l'archiviazione va poi effettuata il prima possibile una scannerizzazione (che brucia la foto al suo passaggio) che va processata via pc per ottenerne il positivo (sempre che la carta non sia già da se positiva).
Ora sono ancora inesperto a riguardo del mondo dell'analogica e c'è una cosa che non riesco a capire: quale carta utilizzare?
Nei diversi tutorial che ho scovato, utilizzano o la Harman Direct Positive o la Ilfospeed RC 44M gr3 o la Ilford Multigrade IV Deluxe rc.
In questo tutorial utilizzano anche la Oriental Seagull RC F2, Kentmere Fineprint VC FG Warmtone, Ilford MG IV RC MGD44M pearl, Fomatone MG Classic .
Mi sembra di capire che solo la Herman non ha bisogno di essere inverita, giusto?
Ma cos'è che cambia tra queste carte?Le multigrade in cosa sono differenti?
Voi avete già provato questa tecnica?Che carta avete usato?
Infine, dove posso trovare online questi tipi di carte?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/05/2012, 18:58
da Silverprint
Ciao,
Credo che abbiano provato in pochi...
Però provare costa poco ;) e magari dopo qualche mese forse esce qualcosa.
Sulle carte: la Harman Direct Positive è l'unica positiva (come dice il nome), le altre sono normali carte fotografiche in bianco e nero. Ne esistono di vari tipi, che si differenziano per la base che può essere baritata - fibre base FB - (carta con emulsione stesa su uno strato di solfato di bario) o politenate - resin coated RC - ed il metodo di regolazione del contrasto: graduate (ogni carta ha il suo contrasto, generalmente indicato da numeri) ed a contrasto variabile (il contrasto può essere regolato con l'uso di appositi filtri colorati).
I materiali fotosensibili si ossidano se esposti alla luce per molto tempo prendendo sfumature colorate, si chiama "annerimento diretto". Questo è il fenomeno che è stato sfruttato per realizzare alcune di quelle immagini. Volendo tentare di replicarlo, scarterei le carte baritate, troppo delicate e sceglierei tra le politenate quella che da gli effetti di colore che più mi aggradano.
Non è comunque necessario usare questa procedura particolare, si possono fare esposizioni lunghissime anche su pellicole normali BN o colore da svilupparsi normalmente.
Qui, sul bel blog di Fabio Severo alcuni autori che esplorano i "tempi lunghi": http://www.hippolytebayard.com
/2007/12/sulla-durata.html
Il record-man è Michael Weseley che col progetto "Open Shutter" è riuscito a fare alcune opere significative ed interessanti.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/05/2012, 20:16
da hereistay
Silverprint ha scritto:Ciao,
Credo che abbiano provato in pochi...
Però provare costa poco ;) e magari dopo qualche mese forse esce qualcosa.
Sulle carte: la Harman Direct Positive è l'unica positiva (come dice il nome), le altre sono normali carte fotografiche in bianco e nero. Ne esistono di vari tipi, che si differenziano per la base che può essere baritata - fibre base FB - (carta con emulsione stesa su uno strato di solfato di bario) o politenate - resin coated RC - ed il metodo di regolazione del contrasto: graduate (ogni carta ha il suo contrasto, generalmente indicato da numeri) ed a contrasto variabile (il contrasto può essere regolato con l'uso di appositi filtri colorati).
I materiali fotosensibili si ossidano se esposti alla luce per molto tempo prendendo sfumature colorate, si chiama "annerimento diretto". Questo è il fenomeno che è stato sfruttato per realizzare alcune di quelle immagini. Volendo tentare di replicarlo, scarterei le carte baritate, troppo delicate e sceglierei tra le politenate quella che da gli effetti di colore che più mi aggradano.
Non è comunque necessario usare questa procedura particolare, si possono fare esposizioni lunghissime anche su pellicole normali BN o colore da svilupparsi normalmente.
Qui, sul bel blog di Fabio Severo alcuni autori che esplorano i "tempi lunghi": http://www.hippolytebayard.com
/2007/12/sulla-durata.html
Il record-man è Michael Weseley che col progetto "Open Shutter" è riuscito a fare alcune opere significative ed interessanti.
Avevo letto in rete che sulla pellicola il gioco non esce perchè mesi di esposizione son troppi...
Ma quindi, tutte le carte per b&n sono fotosensibili?
Leggevo di porre lo "strato" trattato in un blog e parlava di questa carta come se fosse una carta particolare...
Quindi non è così?Qualsiasi carta per stampa b&n ha una faccia trattata e quindi è utile al mio scopo?
Potresti riportarmi esempi di carte politenate?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/05/2012, 20:26
da Silverprint
hereistay ha scritto:Avevo letto in rete che sulla pellicola il gioco non esce perché mesi di esposizione son troppi...
Ahhaha... Vallo a dire a Michael Weseley! Managgia 'sti blogger che scrivono senza sapere! Weseley è famosissimo le sue immagini sono state praticamente su tutti i giornali del mondo e la rete ne è piena... va beh
In questa sua immagine c'è anche qualche mese di sole che passa e ripassa: http://lh6.ggpht.com/_yiiPzeRfNBQ/TI_pg ... amer_2.jpg
hereistay ha scritto:Ma quindi, tutte le carte per b&n sono fotosensibili?
Se non sono fotosensibili sono normali fogli di carta... ;) o carta per stampa ink-jet e non fotografica.
hereistay ha scritto:Leggevo di porre lo "strato" trattato in un blog e parlava di questa carta come se fosse una carta particolare... Quindi non è così? Qualsiasi carta per stampa b&n ha una faccia trattata e quindi è utile al mio scopo?
Esattamente ;) . Sperimentando ci saranno materiali più o meno adatti, ma il fenomeno dell'annerimento diretto si verifica su tutti i materiali fotosensibili.
hereistay ha scritto:Potresti riportarmi esempi di carte politenate?
Le distingui dalla sigla RC o dalla dicitura Resin Coated. Tutti i produttori di carta fotografica fanno anche carta politenata. Ilford, Rollei, Adox, Foma, Bergger... etc.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/05/2012, 20:44
da hereistay
Risposta esaustiva!
Effettivamente in una guida indicava le rc più adatte!
Ora non mi resta che trovarle...ho tentato online ma solo in un webstore ho trovato qualcosa.
Ho visto anche in negozi fisici che si trovano a Roma con sito on line ma niente...
Voi conoscete siti ben forniti con prezzi economici?
Più che altro sono le spese di spedizione ad essere esorbitanti in alcuni siti!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/05/2012, 20:53
da Silverprint
Siti ce ne sono vari.
I primi che mi vengono in mente: Fotomatica, Ars-imago, Westernphoto, Punto Foto Group (PFG).
Se sei a Roma i negozi fisici sono Ars-imago in via degli Scipioni, Fotoforniture Sabatini in via Germanico e De Bernardis a piazza della cancelleria.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/05/2012, 22:10
da hereistay
Ok, grazie!!!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 11:08
da hereistay
Ragazzi ho una domanda.
Finalmente, senza dovermi sbattere troppo o ordinare su internet, ho trovato da un fotografo vicino casa della carta politenata ilfospeed semi-matt gradazione 4.
Il problema è che è di formato 24x30, mentre a me servirebbe un formato dimezzato per riuscirla a mettere nella lattina con cui eseguirò la solarigrafia.
Non ancora capisco se queste carte si impressionano con la luce...se così fosse non posso ritagliarle in piena luce?
O non c'è problema?
Scusate se la domanda può risultarvi banale.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 11:56
da Silverprint
Ciao!
Eh, si! Si impressionano proprio con la luce. ;)
Ma la carta bianco e nero, a differenza delle pellicole, non ha bisogno di "vedere i colori" (si stampano i negativi BN) e non è sensibile a certe lunghezze d'onda dello spettro luminoso.
In pratica puoi usare la "famosa" luce rossa (apposita), la carta non ne sarà impressionata.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 12:22
da hereistay
Cavoli
Non ce l'ho la lampadina inattinica
In alcuni video però vedevo che la carta la gestivano anche con normale luce artificiale ma molto bassa...
Altrimenti devo tagliarla al buio e fare a caso...
Altrimenti se al buio copro il foglio con un cartoncino scuro e poi alla luce ritaglio?
Si potrebbe fare?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 12:41
da Silverprint
Ahhaha! Per fare venire i video fanno le cose finte...
La luce non devi proprio fargliela vedere, basta pochissima e la carta ne sarebbe impressionata completamente.
Devi lavorare al buio o in luce inattinica, non ci sono alternative. ;)
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 14:59
da hereistay
Ok.
Allora mi è venuta un'idea.
Preparo dei cartoncini della dimensione dimezzata, da 12x15.
Al buio dispongo il foglio sul tavolo, con due squadrette e con il cartoncino mi regolo su dove tagliare e con un taglierino effettuo un taglio.
Dovrebbe funzionare...
Purtroppo spendere 20€ per una lampadina (comprese spese di spedizione) non ne vale la pena per quello che voglio realizzare.
Però, la carta è trattata solo su una faccia, giusto?
C' un modo per capire qual'è?
Cioè al buio dovrei introdurla nella lattina rivolta verso il foro da cui entra la luce...
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 15:06
da Silverprint
Eh...
Se la carta (politenata) ha superficie lucida è abbastanza semplice distinguerla anche al tatto. La superficie lucida (quella sensibile) è molto più liscia.
Se la carta è matt (opaca) o semi-matt distinguerla al tatto può essere difficile.
La superficie sensibile ad ogni modo è più "appiccicosa"... le dita ci scorrono diversamente (non so se aiuta... ).
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 15:19
da franny71
perdonatemi, ma sviluppo e fissaggio vanno fatti oppure no?
non l'ho mica capito...
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 15:24
da hereistay
Che io sappia non andrebbero fatti, per lo meno non lo sviluppo, il fissaggio invece ho visto farlo...
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 15:26
da Silverprint
No, niente sviluppo o fissaggio.
Provano con l'annerimento diretto per poi scansionare il risultato (che dopo la scansione risulterà distrutto).
Io NON so se funzionerà allo scopo, ma l'annerimento diretto e le sue strane sfumature di colore sono verificabili facilmente.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 15:38
da hereistay
Ennesima domanda stupida...
Ora che ci penso dai cinesi vicino casa vendono delle lampadine "colorate" a 4 soldi, ovvio che non sono lampadine per camera oscura...potrebbero funzionare lo stesso?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 15:44
da Silverprint
Ah...boh?
Di solito le lampadine colorate fanno TROPPA luce e non del rosso giusto, bisognerebbe provarle.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 15:46
da hereistay
Ma, cioè esiste una determinata tonalità o la lampadina ha qualcosa di particolare?
Inoltre, leggevo che anche giallo o verde andrebbero bene...che differenza avrebbero?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 15:54
da Silverprint
Semplificando...
Le lampade giallo-verde vanno bene, ma non sempre, dipende dalla carta.
Quelle rosse invece vanno bene per tutte le carte.
La lampada ha un colore molto intenso (una spessa verniciatura) ed è poco potente.
Con altre tecnologie che non siano le semplici lampade ad incandescenza (led, vapori di sodio...) è possibile avere una emissione luminosa con uno spettro molto più controllato e fare lampade inattiniche molto più potenti.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 18:03
da hereistay
Eccomi di ritorno!
Allora, ho acquistato la lampadina, si tratta di un neon a risparmio energetico, dice 11W di energia corrispondenti a 51W di luce.
Per quanto riguarda lo strato di colore, credo sia proprio il vetro rosso, in ogni modo è tutta rossa, non ci sono "buchi".
La carta è invece un pacco Ilfospeed RC IS4 24M da 10 fogli 24x30.5 cm.
Vi posto due foto, una della lampadina spenta e una accesa nella (ormai a questo punto) mia camera oscura, ditemi se secondo voi può andare!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 18:27
da Silverprint
Mai vista quella lampadina. È fatta apposta?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 18:30
da hereistay
Oddio...la vendono i cinesi...non credo sia fatta apposta!
Ne hanno blu, verde e rossa...
Vedendo dalla foto la luce che fa mentre è accesa voi ci provereste?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 18:35
da franny71
la verità?
no.
almeno proverei a tirar fuori un foglio al buio pesto, metterei accuratamente via il resto, e la lascerei 2-3 minuti a quella luce, dopo svilupperei e fisserei.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 19:08
da hereistay
Franny ho appena fatto come hai detto.
Ho preso un solo foglio al buio, ho richiuso tutto e ho acceso la luce.
Tanto che c'ero ho anche diviso il foglio in 4 e 3 parti le ho rimesse nella confezione testando su di una sola parte.
Sono stato 5 minuti dentro con la lampadina accesa.
Purtroppo non ho modo di sviluppare e fissare, non ho i prodotti.
In ogni modo, ora che ho portato il foglio fuori alla luce, non dovrebbe annerirsi?
Non succede nulla....
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 19:12
da franny71
nooo, si annerisce si!!!
o meglio, ti diventa di un rosino schifoso...
per fare quella prova devi per forza sviluppare e fissare.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 19:33
da Silverprint
ahahhah!!! Mitico!
Quel rosino (che alla lunga si scurisce assai) non è "schifoso", è l'annerimento diretto... proprio il fenomeno che Hereistay vorrebbe sfruttare per ottenere delle immagini.
Comunque hereistay sei un po' confuso (é normale, eh.. ).
Se esponi alla luce la carta sensibile all'inizio non si vede nulla, ma dopo un po' comincia a scurirsi (per annerimento diretto, appunto). Però se quella carta che ha preso luce, anche se su di essa non si vede niente la sviluppassi normalmente diverrebbe completamente nera.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 19:51
da franny71
Silverprint ha scritto:ahahhah!!! Mitico!
Quel rosino (che alla lunga si scurisce assai) non è "schifoso", è l'annerimento diretto... proprio il fenomeno che Hereistay vorrebbe sfruttare per ottenere delle immagini.
Comunque hereistay sei un po' confuso (é normale, eh.. ).
Se esponi alla luce la carta sensibile all'inizio non si vede nulla, ma dopo un po' comincia a scurirsi (per annerimento diretto, appunto). Però se quella carta che ha preso luce, anche se su di essa non si vede niente la sviluppassi normalmente diverrebbe completamente nera.
quello l'avevo capito Andrea
ma per vedere eventuali velature della carta non mi pare esistano altri modi oltre quello consigliato.
51W mi sembrano parecchi rapportati alla mia che è da 15W.
se consideriamo che la tengo a circa 2,5-3 mt poi...
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 19:59
da Silverprint
Certo Franco!
È l'unico modo!
Io mi riferivo solo al rosino che tu chiami "schifoso" ed è proprio ciò che lui cerca... Mi ha fatto ridere.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 20:43
da hereistay
Lo so, sono moooolto confuso...o meglio sulla questione carta non riesco a trovare molte informazioni e quindi ho diversi dubbi.
Cioè quindi anche se la carta viene esposta alla luce diretta, al momento non si vede quasi nulla, ma quando si va a sviluppare la carta diventerà completamente nera, mi pare di capire...
Però non capisco se la cosa è istantanea...cioè anche un secondo a contatto con la luce diretta mi darà allo sviluppo una carta nera o c'è un tot di tempo per imprimere l'immagine sulla carta?
In ogni modo ho "costruito" la pinhole dei poveri con la lattina mettendoci uno dei 3 pezzi di carta ritagliati....
Chissà...
Fino a quando non acquisto i chimici non lo saprò
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 20:59
da Silverprint
hereistay ha scritto:Lo so, sono moooolto confuso...o meglio sulla questione carta non riesco a trovare molte informazioni e quindi ho diversi dubbi.
Speriamo, pian, piano di risolverli.
hereistay ha scritto:Cioè quindi anche se la carta viene esposta alla luce diretta, al momento non si vede quasi nulla, ma quando si va a sviluppare la carta diventerà completamente nera, mi pare di capire.
Giusto. In gergo tecnico si dice che si forma l'"immagine latente", non visibile, e che diventerà visibile dopo lo sviluppo.
hereistay ha scritto:Però non capisco se la cosa è istantanea...cioè anche un secondo a contatto con la luce diretta mi darà allo sviluppo una carta nera o c'è un tot di tempo per imprimere l'immagine sulla carta?
È molto veloce, ma non istantanea, ma un secondo se la luce è diretta ed abbastanza intensa sicuramente basta e avanza. In generale quanto è veloce dipende dalla sensibilità. Le carte da stampa hanno circa 1-3 asa, le pellicole sono molto più sensibili.
Se invece si vuole sfruttare l'annerimento diretto il discorso è diverso, perché nello sviluppare l'immagine latente si ha un grandissimo guadagno di sensibilità. Il motivo dell'uso dell'annerimento diretto per le "solargrafie" è proprio nella grande riduzione della sensibilità che "in teoria" consente esposizioni lunghissime senza che diventi tutto "nero".
hereistay ha scritto:In ogni modo ho "costruito" la pinhole dei poveri con la lattina mettendoci uno dei 3 pezzi di carta ritagliati... Chissà... Fino a quando non acquisto i chimici non lo saprò
;)
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 21:23
da hereistay
Però la domanda mi viene spontanea...
Se lo sviluppo e il fissaggio con questa tecnica non vanno fatti...pur esponendo alla luce diretta com'è che si formerebbe il nero?
Mi spiego meglio, la lunga esposizione è come se facesse "autosviluppare" la carta..."autosviluppandosi", anche il nero dovuto a una esposizione precedente alla luce si forma?
Cioè se sviluppo coi chimici esce il nero, ma se non si sviluppa affatto...la macchia esce lo stesso con l'"autosviluppo"?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 21:48
da Silverprint
Si...
L'auto-annerimento è proprio questo. È come fosse uno sviluppo fatto da aria e luce.
Perché si formi una immagine e non un "tutto nero" è comunque necessario che il materiale sensibile sia "vergine" al momento dell'esposizione.
In pratica devi caricare la tua pinhole con carta "vergine" in oscurità completa o in luce inattinica (vera). E poi scoprire il "buchino" quando è in posizione.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 26/05/2012, 22:28
da hereistay
Bello bello!
Comunque, se con il rodinal posso sviluppare anche la carta e con l'agefix posso fissare, appena li acquisto faccio la prova e vedo come va, se effettivamente la carta viene rovinata allora acquisterò una lampadina inattinica.
Intanto con i tre pezzi di carta che ho ritagliato costruisco altre "stenopeiche dei poveri" e li spargo qui e lì...al massimo tra qualche mese arriverò a scoprire che la carta s'è rovinata, al massimo!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 27/05/2012, 2:21
da hereistay
Mi è venuta un'altra delle mie poco geniali idee
Pensavo...perchè non utilizzare la luce posteriore della mia bici?
Infondo ha 3 led e fa luce rossa...non è molto potente...
Me ne sto inventando di tutti i colori pur di non comperare la lampadina!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 27/05/2012, 2:40
da Silverprint
Lampeggia anche?
"La lampadina", quella apposita (nelle sue varie "declinazioni") non è certo una cosa speciale, ma per trovare alternative devi essere in grado di provarle! Vale a dire che almeno bacinelle, rivelatore, arresto e fissaggio li devi comprare e poi un po' di tempo a far prove e sprecar carta ce lo devi passare ;)
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 27/05/2012, 3:37
da hereistay
No no, ha ben 6 funzionalità tra cui luce fissa!
Battute a parte, la questione è che la mia intenzione non è di stampare, più che altro perchè non ho soldi per comperare un ingranditore.
Di fatti, per quanto riguarda la 35mm pensavo solo di sviluppare i rullini e poi farli digitalizzare in laboratorio.
Quindi, diciamo che non me ne faccio nulla di attrezzatura per la stampa e della lampadina, cioè il gioco non vale la candela...nel senso che non credo che mi metterò a fare solarigrafie fino alla morte (:D)...è pur vero che senza gli strumenti adatti, al momento non riesco a trovare una soluzione.
Per ora aspetto un mesetto e vedo il risultato della lattina che ho realizzato oggi...non ho fretta...se il risultato è buono e la carta non si è annerita, per le altre continuerò a usare questa lampadina cinese.
Se ci riesco domani ne preparo una seconda utilizzando la lampadina della bici...però resta comunque il dubbio dato che lo stesso pezzo di carta si è beccato già la luce della lampadina cinese...oppure devo utilizzare un altro foglio ancora.
P.s.: so che vado OT, ma tanto l'ho creato io il thred ;)
Qualcuno qui ha mai realizzato un analemma solare?
Mi attira questa cosa!
Incuriosito ho controllato che il sistema per la doppia esposizione della mia minolta funzionasse e ho riscontrato questo: premendo il pulsantino la ghiera si blocca e non ruota mentre carico la leva, però appena il pulsantino viene rilasciato manca ancora un quarto di giro di carica e in questo quarto la ghiera torna a girare.
Se invece lo mantengo premuto durante tutta la carica col dito la ghiera non gira per niente.
Mi sembra inverosimile che la regola sia tenerlo premuto col dito e mi sembra strano che la ghiera giri nell'ultimo quarto di giro...mi pare di capire che ha un difetto
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 27/05/2012, 15:48
da hereistay
Se siete interessati come me a provare a realizzare una cosa del genere sicuramente questo sito fa per voi!
L'ho scoperto ieri, è utilissimo per farsi un'idea su dove posizionare la latta!
Riporta, ovunque voi siate la posizione esatta del Sole in qualsiasi orario...ma la cosa interessante è che oltre a questo riporta anche la traccia del punto massimo e del punto minimo (i solstizi d'estate e d'inverno) compreso l'angolo di elevazione da terra e l'analemma che si ottiene alle ore 13!
Sarebbe proprio il periodo giusto tra l'altro, il 21 Giugno raggiungiamo con l'equinozio il punto di massima altezza, quindi esponendo sei mesi esatti si otterrà una sola traccia discendente fino al 21 Dicembre (forse meglio toglierlo il 20, metti che finisce il Mondo xD)!
Quello che non capisco bene è come riuscire ad ottenere nella foto il punto di massima altezza del Sole...cioè la latta va inclinata verso l'alto o basta fare il foro il più alto possibile sulla latta?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 27/05/2012, 16:00
da Silverprint
hereistay ha scritto:Quello che non capisco bene è come riuscire ad ottenere nella foto il punto di massima altezza del Sole...cioè la latta va inclinata verso l'alto o basta fare il foro il più alto possibile sulla latta?
Ciaooo!
Manca il link!
In effetti non è facilissimo capire cosa si inquadra con una pinhole, anche più difficile se la proiezione è cilindrica (la latta...)... Io farei un disegnino.
Io sarei per inclinare la latta, ma probabilmente non serve l'inquadratura sarà comunque larghissima.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 27/05/2012, 18:24
da hereistay
Dimenticavo, ritornando alla questione della doppia esposizione, leggendo sul manuale non ne parla affatto, ieri infatti c'ero arrivato per intuito che premendo il bottoncino per il riavvolgimento la cosa potesse funzionare.
Però premendo il pulsante, la ghiera dentata non scorre ma il rocchetto dove si avvolge la pellicola gira...
Ora, anche se gira gira a vuoto senza avvolgere la pellicola, dato che la ghiera dentata non spinge in avanti la pellicola?
Oppure gira lo stesso e dovrei riportare indietro la pellicola a mano con la rotellina per il riavvolgimento (il che renderebbe la cosa un po' difficile)?
Ho letto che bisognerebbe prima mettere in tensione la pellicola con la rotella di riavvolgimento, poi premere il pulsantino e caricare...sembra comunque difficile che la pellicola resti perfettamente ferma
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 29/05/2012, 15:49
da hereistay
Rieccomi per chiedervi di fugare i miei dubbi!
Innanzitutto, la carta fotografica, oltre ad essere fotosensibile, è anche termosensibile?
Perchè se così fosse...messa in una latta sotto il sole non comporterebbe dei "danni",essendo l'alluminio un buon conduttore termico?
Poi stavo pensando agli obiettivi pinhole, ne ho trovati in rete per tutte le macchine fotografiche e anche per la mia minolta srt.
E quindi ho pensato, perchè non provare direttamente con la macchina?
Avevo però letto che lunghissime esposizioni su negativo non sono semplici e ci vorrebbero dei rullini con una data sensibilità...
Secondo voi com'è la storia?
Nel caso che tipo di rullino consigliereste di utilizzare e per quanto tempo esporre?
L'idea non è malvagissima, basterebbe costruire una "corazza" dove rinchiudere e isolare la macchina...troppo fantasioso?
Io penso che in quanto a qualità dell'immagine si ottenga qualcosa di migliore...no?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 29/05/2012, 20:03
da Silverprint
I materiali foto-sensibili non sono esattamente termo-sensibili, comunque il calore ne accelera notevolmente il decadimento. Direi che sarebbe una ottima idea inserire le latte dentro a del materiale isolante, ridurrebbe anche il pericolo che si formi della condensa con gli sbalzi di temperatura.
In generale quello che ti da qualità con una pinhole è il formato, più è grande "il negativo" meglio è. Quindi non avresti vantaggi usando una 35 mm, ma molto probabilmente risultati peggiori.
Più interessante l'idea di scattare in pellicola, ma una esposizione annuale non è cosa da poco. Weseley dimostra che è fattibile, come abbia fatto però non lo so. Il problema è fare gli esperimenti. Ci vuole almeno un anno!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 29/05/2012, 20:09
da hereistay
Quindi in teoria: barattolone=maggiore definizione!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 29/05/2012, 20:12
da Silverprint
Si, vai di barattolone!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 29/05/2012, 20:38
da hereistay
Altrimenti...una latta "parallelepipedea" invece che cilindrica sarebbe meglio mi par di capire, giusto?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 29/05/2012, 20:45
da Silverprint
Nello specifico direi di no.
La proiezione cilindrica ti consente di "inquadrare" anche più di 180° e vedere quindi un tragitto del sole completo.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 04/06/2012, 22:27
da hereistay
In questi giorni ho piazzato diverse latte in più punti, per vedere se qualcosa esce e qual'è il o i punti migliori dove mettere le latte per i sei mesi dal 21/06 al 21/12.
La mia unica preoccupazione è data dal calore, avevo i mente di verniciare di bianco in modo da ridurre la temperatura alla latta.
In ogni modo le ho "bendate" con del nastro isolante...
A fine mese vediamo cosa esce...
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 05/06/2012, 0:25
da hereistay
Secondo voi i lampioni comportano un problema?
Ne ho messa una attaccata al palo di un lampione, quindi la sera parte della luce va contro la latta.
Questa luce vuole "bruciare" la foto?Oppure avrò solo un "pallino" alla fine?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 13/06/2012, 17:07
da hereistay
Vi posto qualche foto delle latte che ho "prodotto"!
La prima fa parte di un "lotto" di 8 latte che ho esposto un po' qui un po' lì al fine di capire (ammesso che le foto riescano) qual'è il posto migliore dove effettuare l'esposizione dal 21 giugno al 21 dicembre.
Ne ho realizzata una con un barattolone di 19x14.5 cm, su cui ho fatto un foro con punta da 0.4mm.
Quest'ultima è però in acciaio/ferro, per cui ho pensato fosse bene mettere una sorta di isolante, ho messo prima uno strato di pluriball e poi uno strato di carta stagnola/alluminio che dovrebbe riflettere i raggi solari in modo da evitare calore per irraggiamento.
Le altre latte, quelle da bevanda le ho solo ricoperte con uno strato di carta stagnola, nella foto sono ancora vuote, a breve introdurrò la carta per poi esporle il 21 del mese.
Secondo voi, il fatto che intorno al foro della latta grande ci sia un 5mm tra pluriball e carta stagnola vuole avere qualche effetto sulla foto?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 13/06/2012, 19:46
da Silverprint
Che attrezzatura!!!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 13/06/2012, 21:22
da hereistay
Silverprint ha scritto:
Che attrezzatura!!!
Uahahhaah grazie, ho delle ottiche che lasciano a bocca aperta! xD
In ogni modo, per quanto riguarda questo spessore, mi sapete dire se può provocare qualche "problema"?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 14/06/2012, 12:39
da hereistay
Eccone alcune appena "caricate" !!!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 18/06/2012, 18:44
da hereistay
Scusate, ho letto un po' da tutte le parti in rete, e anche qui me lo avete confermato, che non bisogna trattare la carta una volta estratta.
Nel caso in cui l'esposizione non sia di 6 mesi, ma come nella mia prova di meno di un mese, come ci si comporta?
Anche con un mesetto la carta di "autosviluppa" o in questo caso va sviluppata e fissata?
Nel senso, c'è un tempo di esposizione minimo per cui l'"autosviluppo" avviene?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 18/06/2012, 20:48
da Silverprint
La carta si "auto-sviluppa" abbastanza in fretta... Bisogna solo vedere come esce dalle latte.
Non la sviluppare normalmente, diverrebbe tutta nera.
Fissarla? Fai una prova!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 18/06/2012, 22:53
da hereistay
Silverprint ha scritto: Bisogna solo vedere come esce dalle latte.
Cosa intendi?
Ma se la fisso, rischio di perdere l'immagine o al massimo non succede nulla?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 19/06/2012, 20:25
da hereistay
Oggi ho fissato le prime 5 lattine!
3 sul tetto, una a SUD una a SUD-EST e una a SUD-OVEST su di un tondino di ferro attaccato al comignolo di casa sul tetto (sperando di non attirare fulmini!ma non dovrebbe non essendo collegato a terra!) e due posto vicino un cavalcavia recintato (in modo da ridurre al minimo la possibilità che qualcuno vada a toccarle o toglierle) poste a SUD!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 19/06/2012, 22:49
da Manu109
Ciao, mi son letto tutto il post perchè la cosa in effetti interessa anche a me! Forse le lattine che hai usato sono un po' piccole di diametro, forse dovresti provare con qualcosa di più grosso... per quanto riguarda l'isolamento, il foglio d'alluminio credo che non sia sufficiente ad isolarlo, dovresti provare con qualcosa di più grosso, magari lasciando abbastanza spazio attorno al foro. Per l'orientamento, io cercherei di far coincidere l'asse orizzontale della latta con l'orizzonte... ma è una teoria tutta mia...
Bell'iniziativa comunque, chissà che non ti copi pure io un giorno!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 19/06/2012, 23:53
da hereistay
Manu109 ha scritto:Ciao, mi son letto tutto il post perchè la cosa in effetti interessa anche a me! Forse le lattine che hai usato sono un po' piccole di diametro, forse dovresti provare con qualcosa di più grosso... per quanto riguarda l'isolamento, il foglio d'alluminio credo che non sia sufficiente ad isolarlo, dovresti provare con qualcosa di più grosso, magari lasciando abbastanza spazio attorno al foro. Per l'orientamento, io cercherei di far coincidere l'asse orizzontale della latta con l'orizzonte... ma è una teoria tutta mia...
Bell'iniziativa comunque, chissà che non ti copi pure io un giorno!
Grazie!
Per la questione della grandezza...a dire il vero da quel che ho letto il tutto è nato 12 anni fa tra Spagna e Portogallo e c'è addirittura una sorta di associazione (http://timeinacan.org/) che spedisce lattine nel Mondo (o solo in Portogallo/Spagna, non l'ho ben capito) e ogni anno a fine esposizione le raccolgono e le scannerizzano nei loro laboratori.
Insomma sono tipo i pionieri della solargrafia e utilizzano anche loro lattine come quelle della coca cola.
Addirittura loro non isolano per niente ma usano lattine non verniciate totalmente riflettenti e basta!
In ogni modo seguendo il consiglio di Silverprint ho realizzato involucri più grandi con latte da caffè con un diametro di una decina di cm e con una latta per pomodori col diametro di 14.5cm che ho anche postato in precedenza.
Per completezza, a dirla tutta vengono utilizzati anche portarullini da 35mm, quelli neri e pare che si ottengono risultati discreti nonostante la piccolezza!
Ps: se vuoi provarci senza "sporcarti le mani" prova a contattare i tipi di timeinacan.org, io ho provato a chiedere come funziona la cosa ma o non mi hanno capito o forse sono restii a spedire in Italia!Avevo chiesto come funzionava e se era gratis o si pagava ma non mi hanno risposto alla domanda!Se hai facebook hanno anche lì una pagina (http://www.facebook.com/timeinacan li ho contattati qui perchè sul sito a parte iscriversi alla mailing list non si può far altro!).
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 20/06/2012, 0:01
da Manu109
Anvedi, allora forse è solo una questione di proporzioni più che di dimensioni! Comunqe se ci rpoverò lo farò con una mia realizzazione, ma vedrem... piuttosto, lo scanner deve avere funzioni particolari, risoluzioni particolari o va ben qualsiasi scanner per pc con una risoluzione decente?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 20/06/2012, 0:17
da hereistay
L'importante è rispettare questa formula: d=(k*D)^(1/2) con d diametro foro, D diametro lattina/contenitore e k costante pari a 0.0013.
Ossia, il diametro del foro deve essere pari alla radice quadrata del prodotto tra una costante k e il diametro del contenitore.
Naturalmente occhio alle unità di misura, tutto in mm, per esempio una lattina da 5.5cm: (55m*0.0013)^(1/2)= 0.26 mm circa
Lo scanner basta che scannerizzi, consigliano di scannerizzare a 600dpi he per quelle casalinghe dovrebbe essere il massimo della risoluzione!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/06/2012, 12:16
da hereistay
Essendo che il modo in cui erano state esposte le lattine sul tetto era poco sicuro per via del tondino di metallo utilizzato, ieri le ho tolte e sostituite in modo tale da stare sotto l'altezza del comignolo e con un sostegno plastico non appuntito (questione di fulmini!).
Detto fatto ho subito elaborato le tre foto, ecco cosa ne è uscito fuori.
Da premettere che appunto l'esposizione è di un solo giorno quindi non il top direi, che ho scannerizzato ma non ho spolverato prima la foto dove c'erano residui di vernice (quelle macchie bianche) e inoltre io e photoshop non siamo ancora amiconi!
SUD-EST
SUD
SUD-OVEST
Come potete notare purtroppo dipende molto dall'inclinazione della lattina e dall'altezza del foro.
Queste tre sono state esposte con una inclinazione nulla e con il foro perfettamente alla metà dell'altezza della carta.
Non ho idea di come si possa ottenere una campana perfetta esponendo a sud, quale inclinazione dare?
Per certo il Sole ora ha una inclinazione rispetto all'orizzontale di 70°...come fare?
Credo che solo l'esperienza può insegnare in questo caso!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/06/2012, 12:35
da Silverprint
Funzionaaa!!! ;)
Bravo!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/06/2012, 12:42
da hereistay
Stasera tolgo quella che ho esposto il mese scorso come prova appena la elaboro ve la posto ;)
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/06/2012, 19:04
da Manu109
Forte! sì, in effetti la soluzione potrebbe essere di inclinarla, anche se forse potresti perdere un pezzo di orizzonte, mi sa che ti tocca fare un altro test...
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 21/06/2012, 23:46
da hereistay
Ecco la prima lattina esposta in assoluto!
Esposizione dal 26/05 al 21/06, 27 giorni.
Direzione sud-ovest, circa.
Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/06/2012, 0:15
da etrusco
Notevole
Etrusco.
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/06/2012, 1:19
da Manu109
Bella! però mi sembra di notare che la fascia solare è tanto spessa rispetto alle foto a cui siamo abituati, è sempre stato bel tempo in 27 giorni o è una questione di definizione?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/06/2012, 10:40
da hereistay
Manu109 ha scritto:Bella! però mi sembra di notare che la fascia solare è tanto spessa rispetto alle foto a cui siamo abituati, è sempre stato bel tempo in 27 giorni o è una questione di definizione?
Intendi rispetto alle solarigrafie che si trovano in rete?
Non so se si tratta di sfocatura, sembra però che tutto il resto è abbastanza a fuoco.
Ci sono delle variabili legate anche alla carta che si usa che aimè sono un'incognita e non sono gestibili.
In ogni modo questa è una delle prime latte che avevo fatto utilizzando uno spillo per forare per cui non so se il diametro era ottimale, le altre invece le ho forate con delle micro punte calibrate.
Però in 27 giorni effettivamente c'è stato quasi sempre bel tempo, a parte due giorni che ha piovuto, se ci fai caso si nota una fascia"diversa"...
Comunque, ripeto, molto lo fa la carta...si nota nettamente la differenza di colori tra l'esposizione di un giorno e l'esposizione di 27 giorni!
C'è anche da considerare che essendo vicini al solstizio la variazione della posizione varia meno giorno per giorno rispetto ad un periodo distante dai solstizi, ossia i fasci risultano tutti attaccati...mano a mano che il Sole inizia ad abbassarsi la distanza dovrebbe essere più percepibile tra un fascio e l'altro...credo...
Poi, sicuramente qualcuno che sa smanettare meglio con photoshop sarebbe capace di cacciarci qualcosa di superiore!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/06/2012, 22:59
da hereistay
Comunque ho appena notato una cosa.
Come si può vedere, nelle foto dell'esposizione di un giorno la linea del sole è chiara (verdognola ma chiara), nell'esposizione di 27 giorni le strisce sono scure.
La carta che si comporta come un negativo dovrebbe quindi avere delle strisce scure invece è il contrario nella foto di 27 giorni, ed è strano perchè tutto il resto è come dovrebbe essere, mentre il cielo presenta questa anomalia...
Da cosa può dipendere?
Può essere legato al fatto che usai una lampadina a luce rossa forse troppo luminosa?
Dipenderà solo dal tipo di carta?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/06/2012, 23:06
da Silverprint
È normale che ci siano variazioni di colore, ed altro e dipende dalla carta.
Cose chiare che diventano scure (sul positivo) invece sono dovute ad un altro fenomeno, detto solarizzazione. La solarizzazione è una inversione (negativo che diventa positivo) localizzata. Può succedere quando il livello di illuminazione è molto intenso, è normale anche se non più comune con le pellicole (un tempo lo era), evidentemente con la carta è più frequente.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/06/2012, 23:39
da hereistay
Silverprint ha scritto:È normale che ci siano variazioni di colore, ed altro e dipende dalla carta.
Cose chiare che diventano scure (sul positivo) invece sono dovute ad un altro fenomeno, detto solarizzazione. La solarizzazione è una inversione (negativo che diventa positivo) localizzata. Può succedere quando il livello di illuminazione è molto intenso, è normale anche se non più comune con le pellicole (un tempo lo era), evidentemente con la carta è più frequente.
Quindi potrebbe esser legato alla dimensione del foro, forse troppo grande?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/06/2012, 23:44
da Silverprint
No, non credo proprio. Il sole è talmente luminoso e l'esposizione talmente lunga...
È invece probabile che diversi materiali (carte) non siano soggetti allo stesso fenomeno nello stesso modo.
Il foro deve essere quello ottimale (secondo la formula), più grande perdi nitidezza perché non seleziona abbastanza una direzione, più piccolo la perdi per diffrazione.
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/06/2012, 23:47
da hereistay
Silverprint ha scritto:No, non credo proprio. Il sole è talmente luminoso e l'esposizione talmente lunga...
È invece probabile che diversi materiali (carte) non siano soggetti allo stesso fenomeno nello stesso modo.
Il foro deve essere quello ottimale (secondo la formula), più grande perdi nitidezza perché non seleziona abbastanza una direzione, più piccolo la perdi per diffrazione.
Capisco.
Pensavo potesse centrare qualcosa anche il calore, ma mi pare che debba proprio rassegnarmi, dipenderà dalla carta!
Peccato, avrò tutte foto meno "appariscenti", è proprio l'effetto "luminoso" che mi piace di queste foto!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/06/2012, 23:54
da Silverprint
Peccato non direi, tanto le devi photoshoppare in ogni caso, la parte in questione non la inverti ed è uguale. Non mi pare proprio che la si possa ritenere una falsificazione.
Dipende dalla carta (quasi) sicuramente, sul sito degli "adepti" non ci sono indicazioni in proposito, cioè sulle carte che a loro avviso vanno meglio?
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 23/06/2012, 0:30
da hereistay
Silverprint ha scritto:Peccato non direi, tanto le devi photoshoppare in ogni caso, la parte in questione non la inverti ed è uguale. Non mi pare proprio che la si possa ritenere una falsificazione.
Dipende dalla carta (quasi) sicuramente, sul sito degli "adepti" non ci sono indicazioni in proposito, cioè sulle carte che a loro avviso vanno meglio?
Ehehe non sono un fenomeno con photoshop!
Sito degli adepti...diciamo che non ho seguito un sito in particolare, cioè scoperta la formuletta e le basi mi sono dato alla costruzione senza più seguire assiduamente siti in particolare.
Ricordo solo di aver letto che le carte kodak sono le migliori e di un tipo che aveva fatto dei test con diverse carte...
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 12/09/2012, 21:50
da torla91
STA ROBA è CRIMINALE!!! FIGATA!!!
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 11/03/2019, 10:57
da Smarteo83
Ciao a tutti,
Faccio risorgere questa bella discussione dopo 7 anni.
Allora volevo chiedervi un piccolo aiuto in merito dato che stò impazzendo da un mese senza venirne a capo.
Ho predisposto le latte, foro stenopeico, posizione, ecc. ecc... ho scansionato la carta con uno scanner, orientato la foto, ribaltata e successivamente invertita. Mi è uscito il classico bianco e nero.
Da qui inizio a brancolare nel buoi. Uso photoshop e non so come tirare fuori quei colori. Qualche anima buona c'è che mi potrebbe aiutare? Ho frugato per lungo e largo sul web ma non ho trovato risposte o meglio le risposte ci sono ma sono cosi generiche che non porti nulla a casa.
Grazie in anticipo a chi deciderà di aiutarmi
Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Inviato: 22/10/2020, 23:02
da sandr0
seguo anche io e rilancio la discussione...
Come si fa ad ottenere il colore dalla carta in B/N?