Dimenticavo, ritornando alla questione della doppia esposizione, leggendo sul manuale non ne parla affatto, ieri infatti c'ero arrivato per intuito che premendo il bottoncino per il riavvolgimento la cosa potesse funzionare.
Però premendo il pulsante, la ghiera dentata non scorre ma il rocchetto dove si avvolge la pellicola gira...
Ora, anche se gira gira a vuoto senza avvolgere la pellicola, dato che la ghiera dentata non spinge in avanti la pellicola?
Oppure gira lo stesso e dovrei riportare indietro la pellicola a mano con la rotellina per il riavvolgimento (il che renderebbe la cosa un po' difficile)?
Ho letto che bisognerebbe prima mettere in tensione la pellicola con la rotella di riavvolgimento, poi premere il pulsantino e caricare...sembra comunque difficile che la pellicola resti perfettamente ferma
Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Rieccomi per chiedervi di fugare i miei dubbi!
Innanzitutto, la carta fotografica, oltre ad essere fotosensibile, è anche termosensibile?
Perchè se così fosse...messa in una latta sotto il sole non comporterebbe dei "danni",essendo l'alluminio un buon conduttore termico?
Poi stavo pensando agli obiettivi pinhole, ne ho trovati in rete per tutte le macchine fotografiche e anche per la mia minolta srt.
E quindi ho pensato, perchè non provare direttamente con la macchina?
Avevo però letto che lunghissime esposizioni su negativo non sono semplici e ci vorrebbero dei rullini con una data sensibilità...
Secondo voi com'è la storia?
Nel caso che tipo di rullino consigliereste di utilizzare e per quanto tempo esporre?
L'idea non è malvagissima, basterebbe costruire una "corazza" dove rinchiudere e isolare la macchina...troppo fantasioso?
Io penso che in quanto a qualità dell'immagine si ottenga qualcosa di migliore...no?
Innanzitutto, la carta fotografica, oltre ad essere fotosensibile, è anche termosensibile?
Perchè se così fosse...messa in una latta sotto il sole non comporterebbe dei "danni",essendo l'alluminio un buon conduttore termico?
Poi stavo pensando agli obiettivi pinhole, ne ho trovati in rete per tutte le macchine fotografiche e anche per la mia minolta srt.
E quindi ho pensato, perchè non provare direttamente con la macchina?
Avevo però letto che lunghissime esposizioni su negativo non sono semplici e ci vorrebbero dei rullini con una data sensibilità...
Secondo voi com'è la storia?
Nel caso che tipo di rullino consigliereste di utilizzare e per quanto tempo esporre?
L'idea non è malvagissima, basterebbe costruire una "corazza" dove rinchiudere e isolare la macchina...troppo fantasioso?
Io penso che in quanto a qualità dell'immagine si ottenga qualcosa di migliore...no?
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
I materiali foto-sensibili non sono esattamente termo-sensibili, comunque il calore ne accelera notevolmente il decadimento. Direi che sarebbe una ottima idea inserire le latte dentro a del materiale isolante, ridurrebbe anche il pericolo che si formi della condensa con gli sbalzi di temperatura.
In generale quello che ti da qualità con una pinhole è il formato, più è grande "il negativo" meglio è. Quindi non avresti vantaggi usando una 35 mm, ma molto probabilmente risultati peggiori.
Più interessante l'idea di scattare in pellicola, ma una esposizione annuale non è cosa da poco. Weseley dimostra che è fattibile, come abbia fatto però non lo so. Il problema è fare gli esperimenti. Ci vuole almeno un anno!
In generale quello che ti da qualità con una pinhole è il formato, più è grande "il negativo" meglio è. Quindi non avresti vantaggi usando una 35 mm, ma molto probabilmente risultati peggiori.
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Quindi in teoria: barattolone=maggiore definizione!
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Si, vai di barattolone!
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Altrimenti...una latta "parallelepipedea" invece che cilindrica sarebbe meglio mi par di capire, giusto?
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Nello specifico direi di no.
La proiezione cilindrica ti consente di "inquadrare" anche più di 180° e vedere quindi un tragitto del sole completo.
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
In questi giorni ho piazzato diverse latte in più punti, per vedere se qualcosa esce e qual'è il o i punti migliori dove mettere le latte per i sei mesi dal 21/06 al 21/12.
La mia unica preoccupazione è data dal calore, avevo i mente di verniciare di bianco in modo da ridurre la temperatura alla latta.
In ogni modo le ho "bendate" con del nastro isolante...
A fine mese vediamo cosa esce...
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Secondo voi i lampioni comportano un problema?
Ne ho messa una attaccata al palo di un lampione, quindi la sera parte della luce va contro la latta.
Questa luce vuole "bruciare" la foto?Oppure avrò solo un "pallino" alla fine?
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Questa luce vuole "bruciare" la foto?Oppure avrò solo un "pallino" alla fine?
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Re: Tecnica di solargraphy/solargrafia/solarigrafia
Vi posto qualche foto delle latte che ho "prodotto"!
La prima fa parte di un "lotto" di 8 latte che ho esposto un po' qui un po' lì al fine di capire (ammesso che le foto riescano) qual'è il posto migliore dove effettuare l'esposizione dal 21 giugno al 21 dicembre.
Ne ho realizzata una con un barattolone di 19x14.5 cm, su cui ho fatto un foro con punta da 0.4mm.
Quest'ultima è però in acciaio/ferro, per cui ho pensato fosse bene mettere una sorta di isolante, ho messo prima uno strato di pluriball e poi uno strato di carta stagnola/alluminio che dovrebbe riflettere i raggi solari in modo da evitare calore per irraggiamento.
Le altre latte, quelle da bevanda le ho solo ricoperte con uno strato di carta stagnola, nella foto sono ancora vuote, a breve introdurrò la carta per poi esporle il 21 del mese.
Secondo voi, il fatto che intorno al foro della latta grande ci sia un 5mm tra pluriball e carta stagnola vuole avere qualche effetto sulla foto?
La prima fa parte di un "lotto" di 8 latte che ho esposto un po' qui un po' lì al fine di capire (ammesso che le foto riescano) qual'è il posto migliore dove effettuare l'esposizione dal 21 giugno al 21 dicembre.
Ne ho realizzata una con un barattolone di 19x14.5 cm, su cui ho fatto un foro con punta da 0.4mm.
Quest'ultima è però in acciaio/ferro, per cui ho pensato fosse bene mettere una sorta di isolante, ho messo prima uno strato di pluriball e poi uno strato di carta stagnola/alluminio che dovrebbe riflettere i raggi solari in modo da evitare calore per irraggiamento.
Le altre latte, quelle da bevanda le ho solo ricoperte con uno strato di carta stagnola, nella foto sono ancora vuote, a breve introdurrò la carta per poi esporle il 21 del mese.
Secondo voi, il fatto che intorno al foro della latta grande ci sia un 5mm tra pluriball e carta stagnola vuole avere qualche effetto sulla foto?
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