Termostatazione
Inviato: 26/01/2024, 17:49
Buon pomeriggio, se qualcuno di Voi ha avuto il coraggio di leggere il mio post di ieri sera topic27627.html, avrà notato come la deriva delle temperature causato dalle mani usando lo sviluppo in bacinella aperta sia stato davvero rilevante, rendendo di fatto il test di scarsa o nulla utilità.
Siccome sprecare materiale non piace a nessuno, stamattina ho fatto un test che a me è sembrato interessante, e di cui vorrei condividere i risultati.
Dunque, lavorando in casa (20 confortevoli gradi) ho preso una bacinella per sviluppare stampe fino a 30x40; dentro ci ho messo la piccola bacinella di plastica usata ieri ed una nuova, metallica, acquistata oggi; nelle due bacinelle piccole ho messo 500 cc di acqua ciascuna, a 20 gradi stecchiti.
Anche nella bacinella grande ho messo acqua a 20 gradi, nella massima quantità da non far galleggiare le due bacinelle piccole (circa 3 litri); insomma il classico set da bagno maria (che però ieri mi ha fregato di brutto).
Dopo circa 5 minuti le temperature sia dell'acqua della bacinella grande che delle due piccole erano inchiodate a 20 gradi, come peraltro prevedibile visto che era tutto a termicamente a regime.
Poi, all'istante T0 ho messo, dentro ciascuna delle bacinelle piccole, una piccola bottiglietta di plastica (circa 250cc), ex limonata; le due bottigliette erano state riempite di acqua a 70 °C.
Come comprendete facilmente, lo scopo era enfatizzare l'effetto di riscaldamento generato dalle mani a bagno nella bacinella di sviluppo, e vedere in che misura la bacinella metallica riuscisse a meglio drenare, rispetto a quella di plastica, il calore trasferito dalla mani allo sviluppo, trasferendo tale calore alla bacinella di termostatazione.
Prendendo, per 14 minuti, la temperatura delle tre bacinelle (le due piccole e quella grande) ogni minuto, è venuto fuori un grafico di questo genere (vedi allegato)
Il test per quanto casereccio, mi ha confermato ciò che avevo ipotizzato, ovvero che, per tale metodo di sviluppo sia obbligatorio utilizzare - almeno per il DEV - una bacinella metallica.
Forte di tale verifica, oggi pomeriggio ho ripetuto il test di sviluppo delle 5 lastre di cui al post di ieri, ma usando la bacinella metallica, e la temperatura del rivelatore è rimasta costante tra inizio e fine del periodo di buio: circa 20 minuti.
Adesso le lastre sono ad asciugare, non appena posso leggo le densità ed aggiorno il post di ieri, spero con risultati più utilizzabili.
Siccome sprecare materiale non piace a nessuno, stamattina ho fatto un test che a me è sembrato interessante, e di cui vorrei condividere i risultati.
Dunque, lavorando in casa (20 confortevoli gradi) ho preso una bacinella per sviluppare stampe fino a 30x40; dentro ci ho messo la piccola bacinella di plastica usata ieri ed una nuova, metallica, acquistata oggi; nelle due bacinelle piccole ho messo 500 cc di acqua ciascuna, a 20 gradi stecchiti.
Anche nella bacinella grande ho messo acqua a 20 gradi, nella massima quantità da non far galleggiare le due bacinelle piccole (circa 3 litri); insomma il classico set da bagno maria (che però ieri mi ha fregato di brutto).
Dopo circa 5 minuti le temperature sia dell'acqua della bacinella grande che delle due piccole erano inchiodate a 20 gradi, come peraltro prevedibile visto che era tutto a termicamente a regime.
Poi, all'istante T0 ho messo, dentro ciascuna delle bacinelle piccole, una piccola bottiglietta di plastica (circa 250cc), ex limonata; le due bottigliette erano state riempite di acqua a 70 °C.
Come comprendete facilmente, lo scopo era enfatizzare l'effetto di riscaldamento generato dalle mani a bagno nella bacinella di sviluppo, e vedere in che misura la bacinella metallica riuscisse a meglio drenare, rispetto a quella di plastica, il calore trasferito dalla mani allo sviluppo, trasferendo tale calore alla bacinella di termostatazione.
Prendendo, per 14 minuti, la temperatura delle tre bacinelle (le due piccole e quella grande) ogni minuto, è venuto fuori un grafico di questo genere (vedi allegato)
Il test per quanto casereccio, mi ha confermato ciò che avevo ipotizzato, ovvero che, per tale metodo di sviluppo sia obbligatorio utilizzare - almeno per il DEV - una bacinella metallica.
Forte di tale verifica, oggi pomeriggio ho ripetuto il test di sviluppo delle 5 lastre di cui al post di ieri, ma usando la bacinella metallica, e la temperatura del rivelatore è rimasta costante tra inizio e fine del periodo di buio: circa 20 minuti.
Adesso le lastre sono ad asciugare, non appena posso leggo le densità ed aggiorno il post di ieri, spero con risultati più utilizzabili.