No, qui non sono d'accordo, quello che conta in questi casi è la fortuna di acchiappare l'esposizione o la fortuna di avere tanti rulli con sé.Stefanob ha scritto: ↑24/08/2021, 18:06Ecco vedi, ti sei già risposto da solo! ahahah In questi casi i test sono superflui, quello che conta è la tua capacità di leggere la luce in situazioni di quel tipo.Andrea67c ha scritto: ↑24/08/2021, 11:46Stefanob ha scritto: ↑24/08/2021, 11:12Ti sarà già capitato di avere un rullo con fotogrammi esposti bene altri meno (sotto o sovraesposte, contrasto alto o piatto).
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Ad esempio, esponendo sulle ombre verifichi dove ti cadono le alte luci? Però ripeto, questo è il mio modo di vedere...ognuno si farà il suo...
Se invece fai il foto reporter d'assalto, probabilmente scatti e basta, oscillando ad occhio tra due o tre tempi/diaframmi diversi, non hai certo tempo di azionare l'esposimetro, nemmeno quello interno al mirino, tanto poi quel che viene viene, sono cavoli di chi stampa. È già tanto se metti a fuoco. Evviva il 35mm e l'iperfocale a f11. Ho fatto anche questo, è molto divertente, ci si sente gagliardi, una specie di antidepressivo, sia con la macchina moderna impostata in P, che con una biottica o una telemetro senza esposimetro.
Ciao!
A.
I test sono a mio avviso fondamentali, fin da subito, per capire di cosa si sta parlando quando si scatta e poi si stampa in proprio.
Mi dispiace di aver cominciato anni fa il bianco e nero senza fare i test, il problema è che venivo dalle negative colore, che tanto ci pensava il minilab a far venir fuori bene tutto il rullo. Poi, con le diapositive a colori mi limitavo a non bruciare le luci e più o meno mi accontentavo, perché a colori il basso contrasto, nelle ombre si risolve di solito con le differenze tra colori che rendono tutto leggibile. Il bianco è nero è davvero un gioco con regole tutte sue, e ci ho messo un po' a capirlo.
Ciao!
A.