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Salve a tutti,
dopo aver rimesso in sesto la camera oscura dopo alcuni anni di fermi mi trovo a selezionare il materiale in mio possesso. Senza fidarsi solo di quello che leggo sulle ottiche mi piacerebbe fare un test delle ottiche che ho nei cassetti.
Come mi conviene procedere? So che @Silverprint ha fatto un test approfondito negli anni passati e mi piacerebbe conoscerne le modalità così da riprodurlo, in piccolo nella mia camera oscura.
Immagino che si debba partire con il massimo allineamento tra piano e portapellicola e per quello ci sto già lavorando con uno specchio riflettente sulla superficie (eccellenti i dischi interni dei dischi rigidi) e una livella laser.
E poi?
Se riesci a livellare bene tutti e tre i piani (di solito è abbastanza difficile) poi provi le lenti su ingrandimenti abbastanza importanti, es 50x60 da 35mm.
Un negativo dalla grana molto netta va bene allo scopo per farlo potresti, per esempio, usare una tri-x sviluppata in studional avendo cura di tenere il tempo bagnato ridotto e la temperatura costante per tutto il processo.
Per valutare i risultati osserverai le stampe, fatta su polietnata lucida, col lentino.
Alcuni difetti quali coma o distorsioni li dovresti vedere abbastanza facilmente. Se l'ottica va abbastanza bene la questione più importante è che nessun obbiettivo è a campo perfettamente piano, più ingrandisci più sfrutti l'angolo di copertura e più evidente diventa la curvatura di campo. Per valutare dovrai quindi prima scegliere un piano di messa a fuoco che ti consenta di avere sufficiente profondità di campo per compensarne la curvatura, ma senza chiudere troppo in modo da non sentire eccessivamente l'effetto della diffrazione. Per questo un focometro tipo il Peak critical focuser che consente la messa a fuoco anche negli angoli è assai utile.
Una volta trovato un buon piano di fuoco proverai i vari diaframmi e vedrai a cosa vai incontro, col diaframma non chiuso a sufficienza non avrai nitidezza su tutto il campo, se lo chiuderai troppo noterai una perdita di qualità dovuta alla diffrazione. Nel confrontare ottiche diverse vedrai che la nitidezza massima che possono raggiungere è diversa, etc.
Il contrasto invece lo si valuta meglio stampando normalmente nei confini tra parti chiare e scure, che devono rimanere ben netti (ottica da ripresa permettendo...)
Silverprint ha scritto: Per questo un focometro tipo il Peak critical focuser che consente la messa a fuoco anche negli angoli è assai utile.
Il peak è ancora nei mei sogni, ma eventualmente non potrei ottenere comunque un buon risultato utilizzando un lentino da orologiaio direttamente sul foglio di carta poggiato sul marginatore? non dovrei avere problemi agli angoli più remoti, ma otterrei una buon controllo della messa a fuoco?
Per il resto grazie dei consigli! Mi preparo ad esporre un buon rullo di trix con un buon summicron limpido e moderno.
Ultima modifica di nikarlo il 27/02/2018, 15:34, modificato 1 volta in totale.
Per usare il lentino da orologiaio devi coprirlo con la testa, quindi farai ombra al cono proiettato dall'ingranditore.
Il peak ha uno specchio lungo e l'oculare orientabile che ti permettono di metterti a lato degli angoli da controllare.
Costa ma li vale tutti, anche se Diego non approva
Con il Peak a 50x60 le differenze si vedono anche nel focometro....
L'unica difficoltà è mettere a fuoco correttamente a quella altezza..... se tengo l'occhio nel focometro dovrei mettere a fuoco con i piedi....
Vieni a scoprire il 
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