franny71 ha scritto:si, utilizzo la mascheratura per quelle stampe in cui ci sono degli "errori" in fase di ripresa... certo, non grossi, altrimenti cestino... Perchè, la mascheratura a che serve?
Sarebbe bello e utile usare mascherature e bruciature a fini interpretativi... ;)
Chiaramente la differenza tra interpretazione e correzione non è netta, ma qualche ragionamento si può fare.
Punto primo: è (dovrebbe essere*) sempre possibile stampare tutte le informazioni contenute nel negativo (ovvero senza perdita di dettagli, né nelle ombre, né nelle luci, anche estreme) senza mascherature o bruciature semplicemente regolando il contrasto.
* Dovrebbe essere... Infatti se un negativo è talmente fuori range da produrre stampe troppo dure sul grado 00 o troppo morbide sul 5 vuol dire che
c'è un errore grave di sotto-sviluppo (negativo troppo morbido) o sovra-sviluppo (negativo troppo duro).
Punto secondo: visto il punto primo, mascherature e bruciature non sono necessarie per correggere, ma utili (o necessarie) per interpretare. Vista la nota, se sono necessarie per correggere (cioè stiamo mascherando e bruciando sul grado 00 o 5), vuol dire che il negativo è stato sviluppato male, troppo (grado 00, errore comune) o troppo poco (grado 5, errore meno comune).
Punto terzo: prima di mettersi a fare mascherature e bruciature per interpretare l'immagine è necessario produrre una stampa corretta solo regolando il contrasto. Necessario perché solo vedendo
tutte le informazioni presenti sul negativo si può con cognizione di causa decidere quanto importanza dare alle varie informazioni ovvero interpretare l'immagine.
Punto quarto: l'interpretazione della stampa ha due modalità: 1)
regolare l'importanza dell'informazione tramite variazioni di contrasto e densità locali quindi con mascherature, bruciature, sbianca locale, variazioni localizzate di contrasto. 2)
sottrarre informazione: portare quindi parti dell'immagine a nero o bianco. Naturalmente le due modalità possono essere usate insieme.
;)