La questione della sensibilità crea qualche perplessità finché non si capisce bene l'ambito di utilizzo. E' normale cercare di mettere dei paletti fissi per avere una cornice di riferimento che dia una qualche garanzia di affidabilità e in fotografia la sensibilità della pellicola è uno di questi paletti ed è uno dei più importanti; scardinare questa sicurezza porta ad una "destabilizzazione" fotografica
La sensibilità
vera della pellicola è quella ISO, stabilita e trovata attraverso uno standard internazionale condiviso.
Ma se un fotografo scopre che "starando" la sensibilità vera si ottengono foto più belle e più facili da stampare, perché incaponirsi a regolare l'esposimetro su un valore ISO certificato ma che fa ottenere risultati peggiori?
Anche esponendo sul grigio medio ed impostando sull'esposimetro una sensibilità inferiore a quella di targa si ottengono negativi generalmente più ricchi di dettagli
Quando si parla di tiraggio non ha senso neanche parlare di sensibilità, si esce da ogni ambito di "regole" e ci si muove un po' a casaccio cercando di caversela al meglio in una situazione svantaggiata.
Per meglio chiarire la situazione, se prendo la Tri-X, la espongo a 1600 e sviluppo normalmente, ottengo lo stesso un negativo con un immagine sopra e, con qualche peripezia, pure stampabile. Il tiraggio in sviluppo NON aumenta la sensibilità, migliora la stampabilità solo ed esclusivamente dei toni medi di un'immagine sottoesposta.
La cosa migliore è fare delle prove di sottoesposizione e aumento di sviluppo con verifica in stampa di quale è la combinazione migliore, oppure fidarsi dei dati dei fabbricanti che hanno fatto delle prove in tal senso (Kodak e Ilford di sicuro, gli altri non so) da prendere come punto di riferimento per fare adattarli al proprio modus operandi.