TMAX + TFX2 --- 35mm VS 6 X 7

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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paolob74
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TMAX + TFX2 --- 35mm VS 6 X 7

Messaggio da paolob74 »

Buongiorno a tutti...

Ho il seguente problema tecnico:

Ho acquistato su photoformulary lo sviluppo TFX2 successore modificato del FX1 Crawley. Il sito lo definisce uno sviluppo ad alta definizione modificato appositamente per l'uso con le pellicole moderne a granuli tabulari.

Ho fatto qualche prova di esposizione e sviluppo per la Tmax 400, ecco i risultati:

ESPOSIZIONE ISO 200
SVILUPPO TEMPO 14 MIN
INVERSIONI 20 SEC OGNI 3 MINUTI (COME CONSIGLIATO SUL FOGLIO DELLE ISTRUZIONI)
ALLEGO FILE JPEG CON LA TAVOLA DEL RISULTATO MISURATO CON DENSITOMETRO
LA LINEA BLU è LO SVILUPPO SOPRA INDICATO 0,11 VELO + BASE PER LA ZONA 1 E 1,15 VELO + BASE PER LA VIII

Allego il grafico della prova

Ed ora ecco il problema:

Dopo aver fatto il test sopra indicato ho fatto diversi rullini 35mm con una nikon, ho un bimbo piccolo che mi fa da modelo è ogni giorno è ottimo per scattare foto.

I risultati sono ottimi, grande estensione tonale, le alte luci conservano benissimo i dettagli e nelle ombre trovo uno strano comportamento, diventano particolari. E' un effetto strano ma molto apprezzabile artisticamente e ne sono entusiasta.

Ho fatto poi qualche escursione in montanga, mi sono portato una Mamiya 7 con pellicola 6 x 7 per avere più dettaglio, i negativi sono stati sviluppati con lo stesso trattamento.

Ne sono risultate foto scialbe, piatte senza carattere ed estensione tonale. sono tutte grigie.

L'unica differenza oltre ovviamente alla pellicola è la misurazione che con Nikon era interna alla macchina invece per il 6 X 7 ho utilizzato un esposimetro esterno della minolta a 1° (lo stesso usato per il test allegato).

Non posso dire che è una pellicola con questo problema in quanto ho fatto diverse escursioni e le foto hanno tutte la stessa caratteristica... sono grigie.

Ragazzi avete qualche opinione in merito?

Ringrazio per qualsiasi consiglio

Paolo
Allegati
tmax tfx2.jpg



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wiz
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Re: TMAX + TFX2 --- 35mm VS 6 X 7

Messaggio da wiz »

paolob74 ha scritto:
Ho fatto poi qualche escursione in montanga, mi sono portato una Mamiya 7 con pellicola 6 x 7 per avere più dettaglio, i negativi sono stati sviluppati con lo stesso trattamento.

Ne sono risultate foto scialbe, piatte senza carattere ed estensione tonale. sono tutte grigie.

Paolo
Ciao Paolo

La cosa che ci illustri è abbastanza strana e come immediata considerazione non posso fare a meno di pensare che siano state diverse le situazioni ambientali fra le due riprese.
Le ottiche della Mamiya 7 non sono certo "mosce" e credo che tutto gli si possa dire salvo di essere a basso "contrasto".
Se dipendesse dall'esposimetro potresti avere dei negativi troppo o poco esposti, ma il "contrasto" non è influenzato normalmente dalla lettura esposimetrica.
Potrebbe essere un problema di flare; ma è impossibile che sia su tutti i fotogrammi.

E' mia convinzione che maggiore è il formato del negativo e, a parità del resto, tanto maggiore deve essere il Gamma di sviluppo o - ed è anche meglio - maggiori devono essere le
densità dei singoli gradini soprattutto di quelli vicino al valore di soglia. Ma si parla di quisquilie, di qualche punto di leggibilità in più, non certo di foto grigie.

Taglia la testa al toro: fotografa il pargoletto con la Mamiya e vedi cosa viene fuori. Anzi, usa entrambi i formati contemporaneamente e le pellicole sviluppale insieme.

Ciao
W

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chromemax
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Re: TMAX + TFX2 --- 35mm VS 6 X 7

Messaggio da chromemax »

Mi permetto di interpretare il post di Paolo, avendo avuto modo di discutere con lui di persona di questo argomento.
Secondo me il problema ha relativamente poco a che fare con le ottiche o il trattamento. Supponiamo un contesto di ripresa che a me è capitato: durante una gita fuori porta con la fidanzata, arriviamo ad un bel paesino in collina e la rocca del paese ha un belvedere che si affaccia sulle valli e le colline intorno, con uno splendido paesaggio. Faccio dei bei ritratti alla fidanzata e poi col grandangolo fotografo lo splendido paesaggio che si gode da quella posizione dominante; la luce del sole che si stà abbassando sull'orizzonte nel tardo pomeriggio è perfetta per entrambi i soggetti, modellando i tratti del viso ed enfatizzando le texture dei campi e le curve delle colline nel paesaggio.
Una volta sviluppato il rullino i negativi sembrano buoni e le stampe dei ritratti vengono molto belle, ricche e ben modulate nei toni. Nelle stesse condizioni di ripresa e sviluppo, invece, le stampe del paesaggio sono mortalmente piatte e grigie.
Io mi sono fatto l'idea che i ritratti sono soggetti più semplici da stampare, contengono già di per se stessi una buona estensione tonale (incarnato e capelli per i mezzitoni, il bianco dei denti e del globo oculare per le luci, il nero delle narici e della pupilla). Inoltre i visi sono soggetti talmente acquisiti che risulta naturale "piazzare" i toni in stampa ed è molto più facile vedere e capire dove sono gli errori.
Il paesaggio invece è uno dei soggetti più difficili; lo stacco tonale tra il marrone della terra e il verde della vegetazione è minimo e lo stesso cielo, se limpido e senza nubi, si posiziona un paio di zone sopra al terreno, con un'estenzione tonale che si sviluppa da una Zona IV una Zona VI; una massa grigia scura sormontata da una massa grigia chiara. In molte foto di paesaggio di maestri è possibile notare la pesenza nell'inquadratura di elementi di stacco tonale marcato, che fungono quindi da punto di interesse. La neve in contrasto con i tronchi, il riflesso del sole sull'acqua, le nuvole bianchissime su cieli azzurrissimi e quando quelle mancano, l'uso di filtri per rendere questi più tonalmente corposi.
La foto di paesaggio richiede uno sforzo di previsualizzazione molto più intenso del ritratto e, di conseguenza, una capacità di controllo del "sistema fotografico" molto più raffinato e quindi più difficile da raggiungere.
Almeno secondo la mia umile opinione.
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Re: TMAX + TFX2 --- 35mm VS 6 X 7

Messaggio da chromemax »

silver, si sta parlando di Sistema Zonale ed uso di esposimetro spot 1°
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Re: TMAX + TFX2 --- 35mm VS 6 X 7

Messaggio da wiz »

chromemax ha scritto:Mi permetto di interpretare il post di Paolo, avendo avuto modo di discutere con lui di persona di questo argomento.
Secondo me il problema ha relativamente poco a che fare con le ottiche o il trattamento.
Ciao Diego

ho dato il mio giudizio in base ai parametri che Paolo ha esposto; se tu ne hai degli altri è ovvio che puoi articolare meglio la considerazione finale.

Ritengo che l'aver scritto come immediata considerazione non posso fare a meno di pensare che siano state diverse le situazioni ambientali fra le due riprese
concordi in pieno con le tue conclusioni. Non trovi?

Wiz

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Re: TMAX + TFX2 --- 35mm VS 6 X 7

Messaggio da chromemax »

Ritengo che l'aver scritto come immediata considerazione non posso fare a meno di pensare che siano state diverse le situazioni ambientali fra le due riprese
concordi in pieno con le tue conclusioni. Non trovi?
Assolutamente si. Ma la mia non voleva essere una risposta al problema esposto da Paolo, ma una ipotesi alla quale cercavo conferma; un'altra domanda in pratica.
Se non si è capito, me ne scuso.
Durante il nostro incontro (ho ritirato il materiale che abbiamo acquistato da Photograper's Formulary, come da post di qualche settimana fa ) Paolo mi ha esposto il problema che incontra con le foto di paesaggio e che ha postato qui. Tra le varie ipotesi più tecniche che abbiamo preso in considerazione a me è venuta in mente quella, meno tecnica e più "fotografica", che ho riportato nel post poco sopra. E' una cosa che ho notato anche nelle mie fotografie: se fotografi un albero viene un negativo che si stampa bene , se ti allontani di 1Km e fotografi il bosco viene un mosciume. Dopo tre giorni in camera oscura sei riuscito con buona fatica ad ottenere qualcosa di simile a quello che hai previsualizzato. Io penso che sia il paesaggio. o almeno alcune situazioni di foto paesaggistiche, che siano per loro natura più ostiche , soprattutto in bianco e nero. Adesso che è autunno ci penso ancora di più: foglie rosse e foglie verdi, bellissime a colori ma in BN far percepire quella differenza cromatica in differenza tonale è molto difficile.
O forse Paolo ha solo sbagliato lo sviluppo :D
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Re: TMAX + TFX2 --- 35mm VS 6 X 7

Messaggio da chromemax »

qui trattasi di evidente sottoesposizione e di evidente sottosviluppo
Non è detto si tratti di sottoesposizione e sottosviluppo, bisognerebbe vedere i negativi. Dalla curva che ha postato Paolo a occhio mi sembra che il trattamento sia OK e anche la sensibilità. Una foto può essere "scialba, piatta senza carattere ed estensione tonale" per molti motivi; a me di solito succede quando dimentico di chiudere l'otturatore prima di togliere il volet (e un'altra lastra è andata...) :D
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Messaggio da paolob74 »

Ciao ragazzi,

Mi scuso se lancio delle richieste d'aiuto poi non intervengo....

Fortunatamente ho parecchio lavoro e devo trascurare il forum.

Ho letto le opinioni di tutti e sinceramente non so cosa dire, non ho uno scanner per negativi da 120 farò comunque una scansione con lo scanner della stampante multifunzione e lo metterò online. Magari di qualità scarsa ma potrete verificare la bontà dei negativi.

Escluderei comunque:

OTTICHE SCADENTI MAMIYA (SIAMO AI MASSIMI LIVELLI)

DIFFERENZE DI MISURAZIONE (LO SPOTMETER è UNO STRUMENTO MOLTO PRECISO, CON UN DECIMO DI STOP E LAVORA A UN GRADO)

DIFFERENZE DI SVILUPPO (UTILIZZO UN TERMOMETRO ELETTRONICO PROFESSIONALE CHE MISURA I DECIMI DI GRADO)

SVILUPPO VECCHIO (IL TFX2 SI USA POI SI BUTTA)

TEMPI DIFFERENTI (PER LO SVILUPPO UTILIZZO UN ATREZZO CHE HO INVENTATO CON PLC INDUSTRIALE, INVERTER E MOTORE ASINCRONO PER LE INVERSIONI) LAVORA CON PRECISIONE AL DECIMO DI SECONDO

Se anche ci fossero delle differenze sarebbero comunque minime e non implicherebbero un negativo piatto o grigio.

Probabilmente c'è una notevole difficoltà quando siamo di fronte a un paesaggio grandioso e cerchiamo di metterlo in bianco/nero, come dice Diego il paesaggio è davvero difficile.

Appena possibile posto i negativi, è davvero strano che le foto siano grige, ho scattato alle 6 di sera con luce trasversale. Dovrebbe esserci una gradazione!

Sabato ho stampato tutto il giorno, alla fine ero snervato, ho conservato i negativi da agosto e li ritenevo davvero validi. Dopo tutto il giorno in CO ho capito che erano mosci....

Non sono abbastanza bravo per tirare un negativo piatto e avere una bella stampa.

Comunque questo argomento è molto ostico per me, dopo i negativi posterò anche alcune foto di Adams, voglio discutere sul forum di certi particolri lavorazioni del Maestro.

Per ora grazie a tutti

Paolo

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Messaggio da wiz »

chromemax ha scritto:
Assolutamente si. Ma la mia non voleva essere una risposta al problema esposto da Paolo, ma una ipotesi alla quale cercavo conferma; un'altra domanda in pratica.
Se non si è capito, me ne scuso.
:D
Ciao Diego

non c'è nulla di cui scusarsi. Casomai sono io che non sono riuscito ad estraniarmi dal particolare ed andare al discorso generale. Mi sono concentrato fra i due corni del dilemma - 6x7 / 24x36 - tralasciando del tutto
la possibilità che fosse una deficitaria gestione della immagine/soggetto.

Guarda caso sono un paesaggista (ardita semplificazione ma ora funzionale) e il mio soggetto preferito sono gli alberi, con tutto quello che li circonda.
Si è vero, è un soggetto piuttosto difficile, ma questo non toglie che se ne possano trarre delle eccellenti fotografie; non pretendo di essere creduto sulla parola
e posso solo invitare te e Paolo a venirle a vedere. Mi farebbe piacere.

Detto questo, rispondo a Paolo.

Il problema non è nel saper tirare una buona stampa da un negativo piatto, ci si riesce, ma bisognerebbe distinguere se lo scopo e ottenere una stampa decente o una "fine" interpretazione.
Domandiamoci piuttosto perché il negativo è grigio e piatto?

Errore squisitamente tecnico ? Viste le procedure adottate non sembra proprio.
Errore di valutazione? Può darsi: ma avendo in mano il SZ, il concetto di previsualizzazione, un esposimetro spot, il fatto era totalmente prevedibile a monte dello scatto.
Errore "cognitivo"? Non lo so! Dovrei chiederti perché hai scattato quella foto. Probabilmente ti sei lasciato influenzare dalla "grandiosità" di quello che avevi davanti
e hai tralasciato sia di analizzarlo oggettivamente sia di interpretarlo in modo personale. La differenza è fra un "bel oggetto" e la "bella rappresentazione" di un oggetto.

Anche per me la gestione della immagine è stata agli inizi piuttosto difficile con numerosissimi problemi e ne sono uscito fuori sobbarcandomi molte migliaia di chilometri
per andarmi a vedere in originale le stampe di AA e di altri grandi della fotografia. Non c'è bisogno di varcare l'oceano di tanto in tanto anche da noi qualche cosa viene,
l'importante è decidersi di alzare di tanto in tanto il deretano dalla seggiola. In questo modo ho visto sia AA, Sexton, Weston e quello che considero un grande della immagine "notturna", Luca Campigotto.

Ma non ci sono solo i grandi maestri e i grandi professionisti. Da questi si impara certamente ma a molti sfugge che necessita anche essere all'altezza di capire, di leggere,
di interpretare il loro modo di lavorare. Puo anche andare a vedere tutte le mostre di AA che vuole, ma se uno è una zucca, tale rimane.
Molte volte è meglio andarsi a vedere i livelli intermedi, dei buoni fotografi, dei bravi artigiani, dei bravi stampatori, è più facile capire il loro lavoro e trarne giovamento per crescere.
Te lo dico per esperienza diretta. Alcuni anni fa sono andato a vedere a Prato una mostra di Mapplerthorpe e sono rimasto affascinato da alcuni ritratti femminili: sono rimasto a guardarli per 5 ore
consecutive e nonostante questo e una certa esperienza di stampa di qualità non sono riuscito a capire come sono stati ottenuti quei risultati - ne la stampa ne la ripresa per altro - in quanto mi mancavano,
appunto, un insieme di cognizioni per interpretare quello che vedevo. Era una lingua di cui non conoscevo i caratteri.

Morale: puoi vedere a video tutte le stampe di Adams che ti pare ma sarà molto ostico capirci qualche cosa di utile. Monitor è carta sono due "mezzi" troppo diversi.

Quanto sono diventato palloso. Me ne scuso

W

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paolob74 ha scritto:

TEMPI DIFFERENTI (PER LO SVILUPPO UTILIZZO UN ATREZZO CHE HO INVENTATO CON PLC INDUSTRIALE, INVERTER E MOTORE ASINCRONO PER LE INVERSIONI) LAVORA CON PRECISIONE AL DECIMO DI SECONDO
Ciao Paolo

senza nessuna pretesa, per quanto ho potuto capire, ti ho risposto nel messaggio che precede.

Interessante invece è l'oggetto misterioso di cui parli. Se ne può sapere di più, ovviamente quando hai un po di tempo libero.

Ciao
W

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