Il momento

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

Moderatore: etrusco

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guerié
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Re: Il momento

Messaggio da guerié »

a occhio e croce secondo me ci sono delle incomprensioni, quando Andrea parlava di natura indicale della fotografia si riferiva alla considerazione della foto come una traccia di luce, quasi accidentale, un po' quello che dicevano i surrealisti a grandi linee. Usare la fotografia invece ha un intento quindi non è accidentale, è voler mostrare quindi una rappresentazione sempre e cmq? ho capito bene? poi le allusioni a Barthes non le ho capite.
quindi il paragone con la pittura cade rovinosamente in altre discussioni, il nocciolo è se la fotografia è rappresentazione o meno. La Questione pittura-fotografia non è fondamentale tutti sanno che sono due cose differenti, la cosa che frega è che entrambe le pratiche si studiano e si copiano, si mescolano anche nei vari processi artistici. L'intervista di Daverio mi sembra fuori luogo in questo topic perché è suprflua.


marco guerriero

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|DDS|
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Re: Il momento

Messaggio da |DDS| »

Ma ogni scatto implica coscienza, è quella che muove occhio, cervello, dito. Per catturare il reale lo scatto dovrebbe essere realizzato completamente a casaccio, che so gettando una macchina in aria e scattando in remoto"
Nel caso specifico si parlava di fruizione e critica.
Immagine, autore e fruitore sono tre cose differenti.
La percezione è relativa, e ogni ruolo (o punto di vista) ha il proprio raggio d'azione.
Mischiarli è pericoloso, perché a mio avviso un'analisi trasversale distrae dall'importanza di ogni singolo fattore, il quale a volte ha senso solo in quel determinato contesto.
La teoria del tutto è ancora lontana.

Realtà e reale, "due sinonimi", che uso per convenzione:

Qualcuno che dia forma c'è sempre, ma non per questo è un medium spirituale, ma solo un medium con la realtà.
La realtà è percezione, il reale è inconscio.
La macchina è un medium con il reale.
Una forma resterà tale a prescindere da chi e cosa l'abbia data o creata.
Un'immagine può sopravvivere all'autore.
Chi ne fruisce non può pretendere di giudicarla con parametri che non gli appartengono.

Tutto questo secondo me, ci mancherebbe. :)
Enrico

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Elmar Lang
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Re: Il momento

Messaggio da Elmar Lang »

Silverprint ha scritto:(...) ne venga fuori una fotografia un po' antica... un mix tra Emerson e Bragaglia (pittorialismo, ma mosso). (...)
Però, rispetto a tanti paciughi spacciati per fotografia "impegnata", almeno personalmente trovo preferibile ammirare un bel paesaggio stampato al bromolio dal compianto Prof. Peretti-Griva...

E.L.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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vngncl61 II°
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Re: Il momento

Messaggio da vngncl61 II° »

dispe ha scritto:Se volessi approfondire questi argomenti cosa consigliate di leggere ?
La sensibilità di una pellicola che hai a portata di mano, la dimezzi, imposti il risultato sulla ghiera degli iso di una fotocamera ed esci a fotografare, non c'è niente di meglio per "capire" la fotografia. ;)
Nicola


Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.

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adrian
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Re: Il momento

Messaggio da adrian »

parole sante, mai visto una discussione cosi' inutile e fine a se stessa :(

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Elmar Lang
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Re: Il momento

Messaggio da Elmar Lang »

C'è di peggio: ad esempio una seduta del Question Time a Montecitorio...
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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Re: Il momento

Messaggio da guerié »

adrian ha scritto:parole sante, mai visto una discussione cosi' inutile e fine a se stessa :(
avere la possibilità di fare qualcosa di inutile mi rende felice. Anche le mie foto l sono per lo più...
La filosofia vuol parlare del perché di tanta inutile fatica e questa parte del forum è dedicata a questo. Lo dico non per polemica ma perché mi interessa capire certi concetti espressi da alcuni...
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andreasoft
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Re: RE: Re: Il momento

Messaggio da andreasoft »

|DDS| ha scritto:
Ma ogni scatto implica coscienza, è quella che muove occhio, cervello, dito. Per catturare il reale lo scatto dovrebbe essere realizzato completamente a casaccio, che so gettando una macchina in aria e scattando in remoto"
Nel caso specifico si parlava di fruizione e critica.
Immagine, autore e fruitore sono tre cose differenti.
La percezione è relativa, e ogni ruolo (o punto di vista) ha il proprio raggio d'azione.
Mischiarli è pericoloso, perché a mio avviso un'analisi trasversale distrae dall'importanza di ogni singolo fattore, il quale a volte ha senso solo in quel determinato contesto.
La teoria del tutto è ancora lontana.

Realtà e reale, "due sinonimi", che uso per convenzione:

Qualcuno che dia forma c'è sempre, ma non per questo è un medium spirituale, ma solo un medium con la realtà.
La realtà è percezione, il reale è inconscio.
La macchina è un medium con il reale.
Una forma resterà tale a prescindere da chi e cosa l'abbia data o creata.
Un'immagine può sopravvivere all'autore.
Chi ne fruisce non può pretendere di giudicarla con parametri che non gli appartengono.

Tutto questo secondo me, ci mancherebbe. :)
Mi trovi d'accordo su tutto.



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andreasoft
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Re: RE: Re: Il momento

Messaggio da andreasoft »

vngncl61 II° ha scritto:
dispe ha scritto:Se volessi approfondire questi argomenti cosa consigliate di leggere ?
La sensibilità di una pellicola che hai a portata di mano, la dimezzi, imposti il risultato sulla ghiera degli iso di una fotocamera ed esci a fotografare, non c'è niente di meglio per "capire" la fotografia. ;)
D'accordissimo! ! Aggiungo: ripetere per il tempo necessario ad automatizzare la cosa Immagine

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darkrat
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Re: RE: Re: Il momento

Messaggio da darkrat »

|DDS| ha scritto:
La realtà è percezione, il reale è inconscio.
Faccio fatica a comprendere bene, forse dai per sottintesa una cultura o un vocabolario che non ho. È un po' off topic, ma alla realtà oggettiva dai un nome? Oppure non esiste?
Andrea

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