Analogica.it

Girando su facebook ho visto questo postato da Watanabe.


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Un po' ce lo aspettavamo.

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Anch'io vorrei manifestare il mio disaccordo.
Ma non sarei educato come Watanabe.

Oddio, in Fuji sono talmente stonati che magari ci ripensano; io non ho trovato ancora conferme sui forum d'oltreoceano.

Se è per quello sembra anche che spazzino via velvia e provia.

Si ha quasi l'impressione che i grossi gruppi industriali che producono anche pellicole, abbandonino il settore, che poi rimane riservato ad aziende molto più piccole.

Misteri dell'economia.

"Eliminiamo le ACROS però, ehi, abbiamo creato una nuova macchina che simula in tutto e per tutto i risultati ottenibili con le ACROS!"

http://fujifilm-x.com/it/x-stories/the- ... ion-acros/




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Ed è incredibile come Fuji marchi le sue fotocamere digitali "FujiFILM"!

Del resto, di stranezze se ne leggono tante, come quando la Zeiss decise di togliere "Carl" dal proprio marchio aziendale , per dare "maggiore immediatezza e visibilità al brand".

Come se il nome di quello sconosciuto, barbuto gentiluomo, potesse confondere le idee ai potenziali clienti.

Quando le grandi aziende finiscono in mano ai managers creativi e riorganizzativi (vi ricordate il film "I sogni segreti di Walter Mitty"?) son dolori...

Forse la pellicola, nonostante la sua seconda giovinezza, rimane mercato di nicchia e le grandi aziende sono in difficoltà a giustificare dei costi superiori agli introiti. Probabilmente una piccola azienda ha maggior flessibilità, per altro ricordiamo che le Across 100, le Velvia ecc costano molto più delle competitor ed io stesso che le amo poi non sempre le uso proprio per i costi decisamente superiori