Scusate, chiedo venia a tutti, soprattutto a chi tiro in mezzo, ma non resisto :-)
https://youtu.be/6f5zhkLHanU
(Minuto 10).
(W la C.O.)
Ferrania P30 test... ancora
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Re: Ferrania P30 test... ancora
Chromemax ha scritto : " la pellicola cinematografica negativa (sia a colori che BN) viene "stampata" su pellicola positiva e il procedimento si chiama proprio stampa che, nel colore almeno, prevede anche filtrature di correzione cromatica, esattamente come nella stampa fotografica." Io ho sempre pensato, e dalla tua precisazione deduco erroneamente, che la pellicola cinematografica utilizzata in fase di ripresa ( colori o B/N) fosse una pellicola negativa che poi attraverso un processo di inversione o E6 veniva trasformata in positivo e successivamente riprodotta in più copie stampandola, e invece scopro che non è così, ma come avviene questo processo? Se qualcuno ha qualche link sull'argomento sono interessato a visionarlo.
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Re: Ferrania P30 test... ancora
Sicuramente Simone (YuZa DFAAS) è più aggiornato di me e potrà darti qualche riferimento ma, come in fotografia, esiste la negativa e l'invertibile. Con l'invertibile hai subito un film pronto per la proiezione, veniva usata soprattutto per le news quando gli apparati di videoregistrazione non esistevano ancora o erano troppo ingombranti (per es. la famosa scena col cameo di Coppola in Apocalypse Now o la scena interviste di "full metal jacket": tutte le immagini per i tg degli anni '60-'70 erano girate in pellicola) e bisognava avere materiale pronto il prima possibile. All'occorenza il girato invertibile poteva essere duplicato passando per internegativo e quindi stampato in più copie. Non saprei dirti se l'invertibile viene ancora prodotta in formato 16mm o 35mm, di sicuro tornerà presto il super8 con la nuova Ektachrome
La negativa invece è tutt'ora molto diffusa ed usata, un esempio "fotogafico" è la Cinestill; si ottiene un negativo colore molto simile a quello fotografico, che può essere poi stampato su pellicola positiva per la visione. In realtà oggi come oggi se si gira ancora in pellicola poi si digitalizza per montaggio, correzione colore, postproduzione, ecc, e infine si "stampa(va)" attraverso laserscan su pellicola positiva o si manda direttamente il file alla videoproiettore del cinema. Questo in soldoni e in maniera molto grossolana.
La negativa invece è tutt'ora molto diffusa ed usata, un esempio "fotogafico" è la Cinestill; si ottiene un negativo colore molto simile a quello fotografico, che può essere poi stampato su pellicola positiva per la visione. In realtà oggi come oggi se si gira ancora in pellicola poi si digitalizza per montaggio, correzione colore, postproduzione, ecc, e infine si "stampa(va)" attraverso laserscan su pellicola positiva o si manda direttamente il file alla videoproiettore del cinema. Questo in soldoni e in maniera molto grossolana.
Re: Ferrania P30 test... ancora
Ti ringrazio della precisazione, anche se in un mio precedente intervento ci tenevo solo a precisare che la pellicola P30 è nata come pellicola cinematografica perciò dedicata al trattamento invertibile con tutto ciò che comporta una simile emulsione quando la si vuole trattare come un comune negativo, e da ciò che vedo i risultati non si allontanano molto da questa mia osservazione.
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Re: Ferrania P30 test... ancora
Diego è stato più che esaustivo.
Il sistema classico è negativo--> interpositivo (montaggi lavorazioni)--> internegativo--> positivo da proiezione.
Tutti questi passaggi sono principalmente per toccare il meno possibile l'originale di ripresa, se si fosse fatto il positivo diretto per le migliaia di copie distribuite sarebbe stato un disastro.
Dopo la sperimentazione con il cineon (kodak anni 90) sono nati dei sistemi di scannerizzazione e stampa con laser della pellicola, quindi dal 1999 circa al 2005 circa il processo non è più analogico totale ma è "ibrido". L'invertibile era usata per le news e la pubblicità fino a inizio/metà anni '80 per la velocità di processo, e anche perché mi sembra che i telecinema deo tempi non facessero l'inversione ( non ricordo bene).
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Il sistema classico è negativo--> interpositivo (montaggi lavorazioni)--> internegativo--> positivo da proiezione.
Tutti questi passaggi sono principalmente per toccare il meno possibile l'originale di ripresa, se si fosse fatto il positivo diretto per le migliaia di copie distribuite sarebbe stato un disastro.
Dopo la sperimentazione con il cineon (kodak anni 90) sono nati dei sistemi di scannerizzazione e stampa con laser della pellicola, quindi dal 1999 circa al 2005 circa il processo non è più analogico totale ma è "ibrido". L'invertibile era usata per le news e la pubblicità fino a inizio/metà anni '80 per la velocità di processo, e anche perché mi sembra che i telecinema deo tempi non facessero l'inversione ( non ricordo bene).
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Re: Ferrania P30 test... ancora
Per quanto ne so la P30 cinematografica (Baldini ha specificato che in Ferrania hanno 4 ricette diverse di P30), quella "mitica" (ho messo le virgolette...) è la negativa usata in ripresa, non la positiva usata per le proiezioni. Per quanto ne so le negative cinematografiche avevano ed hanno un contrasto basso, come è giusto che sia (per la Kodak double-x 5222/7222, ancora in produzione, il gamma di riferimento è 0.65)negativo ha scritto:Ti ringrazio della precisazione, anche se in un mio precedente intervento ci tenevo solo a precisare che la pellicola P30 è nata come pellicola cinematografica perciò dedicata al trattamento invertibile con tutto ciò che comporta una simile emulsione quando la si vuole trattare come un comune negativo, e da ciò che vedo i risultati non si allontanano molto da questa mia osservazione
Re: Ferrania P30 test... ancora
Double -x, Four-X, grandissime pellicole anche per uso fotografico, con tonalità estesissima, due meraviglie.chromemax ha scritto:[ Per quanto ne so le negative cinematografiche avevano ed hanno un contrasto basso, come è giusto che sia (per la Kodak double-x 5222/7222, ancora in produzione, il gamma di riferimento è 0.65)
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Re: Ferrania P30 test... ancora
Consiglio a tutti questo video ARRI Archive Technologies per capire questa ibridazioneYuZa DFAAS ha scritto:Diego è stato più che esaustivo.
Il sistema classico è negativo--> interpositivo (montaggi lavorazioni)--> internegativo--> positivo da proiezione.
Tutti questi passaggi sono principalmente per toccare il meno possibile l'originale di ripresa, se si fosse fatto il positivo diretto per le migliaia di copie distribuite sarebbe stato un disastro.
Dopo la sperimentazione con il cineon (kodak anni 90) sono nati dei sistemi di scannerizzazione e stampa con laser della pellicola, quindi dal 1999 circa al 2005 circa il processo non è più analogico totale ma è "ibrido". L'invertibile era usata per le news e la pubblicità fino a inizio/metà anni '80 per la velocità di processo, e anche perché mi sembra che i telecinema deo tempi non facessero l'inversione ( non ricordo bene).
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buona visione & maman
https://youtu.be/GzbTSKLs7-c
le mie umili visioni https://www.flickr.com/photos/107799408@N08/
Re: Ferrania P30 test... ancora
scusate; un domanda da ignorante (nel senso che ignora): la P30 potrebbe essere sottoposta ad un processo di inversione ?
Cioè ottenerne una diapositiva ? Forse si potrebbe capire se è vero che è nata coma diapositiva... come qualcuno afferma.
Siete autorizzati ad insultarmi se ho scritto sciocchezze.
Cioè ottenerne una diapositiva ? Forse si potrebbe capire se è vero che è nata coma diapositiva... come qualcuno afferma.
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Re: Ferrania P30 test... ancora
santi numi @flottero, ma quale sciocchezza! alla presentazione di Milano io ho visto uno spezzone di pellicola invertita dal Maurone di Agenzia Luce.
Veramente N o t e v o l e
Quindi ho cominciato a lavorarci su. Dopo 15 (diconsi quindici) prove di inversione con 15 (diconsi quindici) spezzoni di pellicole esposte in maniera diversa e trattate con tutte le ricette che io, Ghedina e Anchell conosciamo (consentitemi questa esagerata licenza poetica), non sono riuscito a raggiungere la qualità di quello spezzone che ho visto a Milano. Per i miei pronipoti, ho archiviato tutte le prove sotto telaietto, documentando ogni esposizione e ogni ricetta.
Per riassumere:
1) invertita è bellissima
2) ma ha una DENSITA' PAUROSA
3) io sono un pivello dell'inversione e dunque non sono riuscito a trovare un modo per aggredire tale densità (in realtà ho un'ultima prova da fare, aggiungendo solvente al primo sviluppo, ma ho terminato le pellicole)
4) quindi invertire questa pellicola non è alla portata di tutti (non è semplice come una FP4 o una Superpan)
Veramente N o t e v o l e
Quindi ho cominciato a lavorarci su. Dopo 15 (diconsi quindici) prove di inversione con 15 (diconsi quindici) spezzoni di pellicole esposte in maniera diversa e trattate con tutte le ricette che io, Ghedina e Anchell conosciamo (consentitemi questa esagerata licenza poetica), non sono riuscito a raggiungere la qualità di quello spezzone che ho visto a Milano. Per i miei pronipoti, ho archiviato tutte le prove sotto telaietto, documentando ogni esposizione e ogni ricetta.
Per riassumere:
1) invertita è bellissima
2) ma ha una DENSITA' PAUROSA
3) io sono un pivello dell'inversione e dunque non sono riuscito a trovare un modo per aggredire tale densità (in realtà ho un'ultima prova da fare, aggiungendo solvente al primo sviluppo, ma ho terminato le pellicole)
4) quindi invertire questa pellicola non è alla portata di tutti (non è semplice come una FP4 o una Superpan)
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